Iscr e Musei Vaticani: matrimonio dopo 70 anni

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

È dal 1943 che l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e i Musei Vaticani collaborano sul fronte del restauro, eppure solo lo scorso giugno i rispettivi rappresentanti hanno firmato una convenzione generale tra le due istituzioni, un patto «in regime di reciprocità». Non si tratta di celebrare quanto avvenuto in passato (basti citare i vicendevoli aiuti del 1988 sugli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina), ma di rinnovare le esperienze professionali attraverso scambi di allievi, docenti, corsi, tirocini e studi partecipati.

Obiettivo comune è anche lo sviluppo di metodologie di restauro compatibili, di tecniche innovative, come nel caso del laser a impulso variabile in via di sperimentazione o dei nanoprodotti per specifici problemi conservativi. E ancora, cooperazioni nell’ambito della conservazione preventiva, della movimentazione delle opere d’arte e della prevenzione e
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