Il piatto ride

In una vendita di Bolli & Romiti anche pezzi dalle collezioni del mercante Giampaolo Lukacs

Piatto di Pasquale Antonibon della manifattura di Nove, databile intorno al 1760
Redazione |  | Roma

No, il piatto non piange, anzi: le tre carte da gioco dipinte al centro di un pezzo di Pasquale Antonibon della settecentesca Manifattura di Nove (3-4mila euro) conferiscono una straordinaria rarità a uno dei lotti di punta dell’asta annunciata da Bolli & Romiti per il 13 novembre.

La vendita è incentrata sulla collezione appartenuta a Giampaolo Lukacs, discendente di una dinastia di antiquari di origine mitteleuropea, con porcellane, maioliche, argenti e dipinti. La prima tipologia, tra le specialità della casa d’aste romana (tra i lotti, una selezione di pezzi di Meissen, Ginori e altre manifatture europee), spiccano due tazze con piatto di Capodimonte (1750 ca) dipinte da Giovanni Caselli, stimate entrambe 6-8mila euro; e una tazza di Giovanni Vezzi, di una trentina d’anni più antica, con una stima tra i 4 e i 6mila euro.

Di manifattura pesarese o urbinate del 1540-45 è invece un’importante
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Redazione