Redazione GDA
Leggi i suoi articoliL’asta del 20 e 21 settembre della casa d’aste Wannenes, con più di 600 lotti dalle più diverse provenienze, ha incassato in totale 984.582 euro, con una percentuale di venduto per lotti del 78,2%. Il prezzo più alto è stato spuntato da un «Paesaggio con rovine e cacciatori» di Vittorio Amedeo Cignaroli, già appartenuto all’antiquario Pietro Accorsi, che proveniva da una dimora torinese: da stime di 25-30mila euro è salito fino alla cifra finale (diritti compresi) di 43.400.
Secondo in classifica un doppio corpo settecentesco con alzata cosiddetta «a violino», impiallacciato in vari legni pregiati, proveniente da una casa romana: è passato di mano a 39.680 euro, a fronte di stime di 30-40mila. Dalle proprietà di una nobildonna napoletana è giunta invece una coppia di console della fine del Settecento in legno intagliato e dorato, che da stime di 4-6mila euro sono salite fino a 37.200.
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