Giorno per giorno nell'arte | 23 febbraio 2021

Le reazioni alla nomina di Gabriel Zuchtriegel a Pompei | La scritta sull'Urlo è di pugno di Munch | Sgarbi corre per le elezioni comunali a Roma | La giornata in 9 notizie

«L'Urlo» di Edvard Munch (particolare)
Redazione |

• Sono state di vario segno le reazioni alla nomina di Gabriel Zuchtriegel alla carica di direttore del parco archeologico di Pompei. Mentre subito dopo la nomina si sono dimessi due dei quattro componenti del consiglio scientifico del parco, gli studiosi Stefano De Caro e Irene Bragantini, «con decisione irrevocabile ed effetto immediato», perché, hanno scritto i due esperti, «riteniamo non sussistano le condizioni minime per collaborare con il suo successore», si sono avute le repliche dell'ex direttore Massimo Osanna e del ministro Franceschini a stretto giro di posta. Anche l'Ana (Associazione Nazionale Archeologi) ha accolto con favore la nomina. [AgCult]

Il mistero risolto dell'Urlo di Munch: la scritta sul dipinto è di pugno dell'artista. Il graffito sul dipinto recita «Può essere stato dipinto solo da un pazzo», e si trova in un angolo superiore della versione del 1893 conservata al Museo Nazionale d'Arte di Oslo, in Norvegia. Lo ha comunicato lo staff tecnico del museo che stan restaurando il quadro, in attesa che apra il nuovo Museo Nazionale d'Arte di Norvegia (si pensa nel 2022). [Il Giornale dell'Arte]

• È pronto a correre per le elezioni comunali a Roma Vittorio Sgarbi, che il 23 febbraio presenta i movimenti e le liste a sostegno di «Rinascimento», il movimento politico guidato dallo studioso. [Corriere della Sera]

Che fine ha fatto l'idea di portare la scuola fuori della scuola, e di utilizzare i musei come luoghi per lo studio? Se lo chiedono in un intervento firmato a quattro mani la presidentessa e il direttore della Fondazione Brescia Musei, Francesca Bazoli e Stefano Karadjov. [Corriere della Sera]

• Un articolo-dossier firmato da Josep Massot si occupa dei «musei occulti», i porti franchi che contengono un terzo delle opere possedute dai collezionisti privati mondiali. Quello di Ginevra, ad esempio, occupa una superficie equivalente a quella del Louvre e ospita un milione di opere d'arte. [El País]

• Dopo lo scoppio della pandemia di Covid nel mondo, dei 167 Paesi che detengono siti dichiarati dall'Unesco patrimonio mondiale, 83 (50%) hanno riaperto mentre in 37 (22%) i luoghi sono ancora completamente chiusi. Per 47 Paesi (28%) è invece stata indicata la chiusura parziale. Il dato è attualizzato al 15 febbraio scorso. [AgCult]

• A Roma apre il 23 febbraio al Mattatoio la mostra «Fotografia. Nuove produzioni 2020 per la collezione Roma», che presenta i lavori dedicati alla città di cinque artisti, Nadav Kander, Martin Kollar, Alex Majoli, Sarah Moon e Tommaso Protti. L'esposizione è a cura di Francesco Zizola e rimarrà aperta fino al 16 maggio. [Ansa]

Il 2021 della Collezione Guggenheim di Venezia farà riferimento ai concetti di «ispirazione», «sostenibilità» e «presente». Tra le iniziative, un corso di formazione aperto a tutti in diretta digitale su «Museo e cittadini» (a partire dal 3 marzo), un video con la guida della direttrice tra le opere del Novecento collezionate da Peggy e una serie di incontri sul tema del passato come bene da conservare. [Ansa]

Un libro contro la «burocratizzazione degli spiriti» nell'arte contemporanea. Il giovane filosofo francese Benjamin Olivennes ripropone in un volume edito da Grasset (L'autre art contemporain, vrais artistes e fausses valeurs) un dibattito sull'arte contemporanea aperto prima di lui con grande erudizione dal critico Jean Clair. [Le Figaro]

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Redazione