Giorno per giorno nell’arte | 8 novembre 2022

Eccezionale ritrovamento a San Casciano dei Bagni: 24 statue in bronzo | Un nuovo database per i bronzi Benin razziati | Per la prima volta da anni l’acqua alta non ha allagato San Marco | A Londra una nuova casa della fotografia | Il 9 e 10 novembre da Christie’s la megavendita Allen | La giornata in 17 notizie

Uno dei bronzi rinvenuti a San Casciano. Foto Ansa
Redazione |

Eccezionale ritrovamento a San Casciano dei Bagni: 24 statue in bronzo. In Toscana gli scavi al santuario del Bagno Grande rinvenuto nel comune di San Casciano dei Bagni (Si), dove nel 2021 una prima campagna di scavi aveva portato al ritrovamento, tra l’altro, di un putto bronzeo, hanno restituito dal fango e dall’acqua calda che caratterizza l’area sacra un eccezionale deposito votivo di oltre 24 statue in bronzo, integre e in perfetto stato di conservazione, cinque delle quali alte quasi un metro. Ad annunciare lo straordinario ritrovamento Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena con Emanuele Mariotti direttore dello scavo e Ada Salvi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo: «Si tratta del più grande deposito di statue dell’Italia antica e comunque l’unico di cui abbiamo la possibilità di ricostruire interamente il contesto», spiega Tabolli, impegnato dal 2019 nelle ricerche del santuario (d’impianto romano e ancor prima etrusco) e portate avanti con la collaborazione di numerose università italiane e straniere grazie all’Amministrazione comunale. Le statue, alcune delle quali riconducibili a divinità, sono databili tra il II secolo a.C. e il I d.C. e saranno studiate nei prossimi mesi. [Redazione]

Un nuovo database per i bronzi Benin razziati
. È stato lanciato un nuovo database online che elenca le opere d’arte razziate dal Regno del Benin, facendo luce su oltre 5mila oggetti saccheggiati conservati in più di 100 musei in tutto il mondo. Il nuovo catalogo digitale Digital Benin, a quanto consta il primo «database completo dei bronzi del Benin», potrebbe accelerare la restituzione degli antichi manufatti africani da parte di istituzioni e collezioni di tutto il mondo. I bronzi Benin sono diventati una sorta di pietra di paragone per testare la disponibilità dei musei europei a restituire il patrimonio saccheggiato dall’Africa in epoca coloniale. Dopo il violento saccheggio e la devastazione del Palazzo Reale del Benin da parte delle truppe britanniche nel 1897, almeno 3mila manufatti furono dispersi in tutto il mondo. [Gareth Harris]

Il 6 novembre per la prima volta da anni l’acqua alta non ha allagato San Marco
. A Venezia la scorsa domenica l’acqua alta non è entrata nella Basilica di San Marco e il sale non ha intaccato i mosaici del nartece. L’acqua, arrivata a un metro, è rimasta infatti fuori dalla chiesa grazie alla realizzazione di una barriera di vetro che va da Porta dei Fiori a Porta della Carta. Si tratta di una «cintura» che costeggia tutto il perimetro della Basilica e che impedirà d’ora in poi all’acqua della Piazza di fluire all’interno. I vetri sono lunghi 3 metri e mezzo e alti due metri, ma fuoriescono dalla pavimentazione per 130 cm. L’opera è stata concepita per difendere la Basilica da acque alte di due metri di altezza. [Redazione]

A fine gennaio 2023 apre a Londra una nuova casa della fotografia. Il Centre for British Photography, che aprirà a fine gennaio 2023 a Londra, si basa sulla Collezione Hyman di fotografia britannica (che comprende oltre 3mila opere significative di più di 100 artisti, tra cui Bill Brandt, Bert Hardy, Daniel Meadows, Jo Spence, Karen Knorr, Anna Fox e Heather Agyepong) e sul lavoro della Fondazione Hyman. Tre piani di spazi espositivi presenteranno il variegato panorama dell’attuale fotografia britannica, oltre a una panoramica storica. Il Centro, che si estende su una superficie di circa 750 metri quadrati, sarà visitabile gratis tutto l’anno e offrirà mostre, eventi e conferenze, un negozio, un archivio e una biblioteca. Il Centro esporrà fotografie dal 1900 a oggi, di fotografi che vivono e lavorano nel Regno Unito o immagini scattate da immigrati nel Regno Unito. Presenterà mostre autoprodotte, mostre guidate da curatori e organizzazioni indipendenti e mostre monografiche. [Redazione]

Il 9 e 10 novembre tiene banco da Christie’s la megavendita Allen. Annunciata con ampio anticipo per il valore stratosferico, pari a una stima di 1 miliardo di dollari, la collezione d’arte del cofondatore di Microsoft, Paul Allen, va all’incanto da Christie’s a New York il 9 e 10 novembre nell’asta «Visionary: The Paul G. Allen Collection», dopo un tour espositivo mondiale che ha toccato tutte le capitali del mercato dell’arte: Hong Kong, Los Angeles, Taipei, Shanghai, Londra e Parigi. [Redazione]

Annunciata per settembre 2023 Photofairs New York, un nuovo concetto di fiera
. Una nuova fiera d’arte contemporanea dedicata alle opere d’arte fotografiche e digitali, Photofairs New York, si terrà dall’8 al 10 settembre 2023 presso il Javits Center nel West Side di Manhattan. Nelle intenzioni degli organizzatori, l’evento ospiterà 80-100 gallerie da tutto il mondo e presenterà le arti visive in maniera totalmente nuova. Un forte approccio curatoriale creerà una nuova piattaforma in cui fotografia e nuove tecnologie si intersecano e fornirà uno spazio dedicato alle gallerie e al pubblico per esplorare le nuove tendenze nel mercato dell’arte contemporanea incentrate su pratiche digitali e installazioni innovative. Dalle opere d’arte basate su foto al cinema sperimentale, Vr e Nft, Photofairs New York metterà in contatto collezionisti e visitatori con gallerie internazionali e artisti che tendono a oltrepassare la divisione in categorie con un approccio interdisciplinare. [Redazione]

A Ferrara archeologi e studenti rinvengono vestigia del Seicento. A Ferrara sono stati ritrovati i resti della Delizia estense di Belfiore, distrutta da un incendio del 1632 e originariamente collocata nell’attuale area, di circa un ettaro e mezzo, a nord ovest dell’ultimo tratto di corso Ercole I d’Este. A imbattersi nelle vestigia, a sole tre settimane dall’avvio dei lavori, sono stati gli studenti dei licei Ariosto e Roiti e i volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, che aderiscono al progetto di archeologia partecipata «Che Delizia Belfiore!» ideato e diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio con il sostegno del Comune, che ha investito 37.500 euro. [Redazione]

Un tavolo permanente tra ArteFiera e Angamc. È stato annunciato un tavolo di collaborazione permanente, volto a instaurare un dialogo e una comunicazione costanti tra ArteFiera, evento di riferimento per l’arte italiana moderna e contemporanea, e Angamc - Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, l’associazione di categoria che riunisce le gallerie del nostro Paese e ne tutela gli interessi, in vista dell’edizione del 2023 della fiera bolognese (che torna in calendario a inizio febbraio, dal 3 al 5 del mese), per ribadire il suo ruolo centrale nel sistema-gallerie del nostro Paese. [Redazione]

Un film di Andres Serrano sull’attacco a Capitol Hill a Washington censurato in Gran Bretagna perché pro-Trump. L’anteprima britannica del primo lungometraggio di Andres Serrano, «Insurrection», che racconta l’attacco al Capitol Building di Washington il 6 gennaio 2021, è stata annullata perché «pro-Trump». Secondo l’artista, il Prince Charles Cinema di Leicester Square a Londra ha cancellato la proiezione dell’11 novembre dopo averne «mal interpretato» il contenuto. Serrano avrebbe dovuto presentare una domanda e risposta sull’estremismo di destra dopo la prima. L’artista ha dichiarato: «Non voglio chiamarla censura, ma è così. Dire che questo film è “pro-Trump” è come darmi del prete gesuita. Non sono a favore di Trump, sono a favore dell’arte e a volte l’arte non solo è aperta all’interpretazione ma è anche soggetta a fraintendimenti». Non è stato possibile contattare il cinema Prince Charles per un commento. [Anny Shaw]

A marzo 2023 Perugino torna a Perugia. Per celebrare il 500mo anniversario della morte di Pietro Vannucci, il Perugino, dal 4 marzo all’11 giugno 2023 la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ospiterà una grande mostra, «Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo», curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e da Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo perugino. Il progetto espositivo, composto da oltre 70 opere, ha scelto d’individuare solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno in cui l’artista lavora a tre commissioni che segnano il punto più alto della sua carriera: la «Crocifissione» della Cappella Chigi in Sant’Agostino a Siena, la «Lotta fra Amore e Castità» già a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo «Sposalizio della Vergine» per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen. [Redazione]

Un’asta su Catawiki in partnership con il Padiglione del Libano della Biennale. La 59ma edizione della Biennale di Venezia, partita il 23 aprile, si concluderà il 27 novembre. Appassionati d’arte e collezionisti di tutto il mondo possono ora fare offerte per opere iconiche messe all’asta su Catawiki. Quest’anno la piattaforma ha stretto una partnership con il Padiglione del Libano, sfociata nella collaborazione con Nada Ghandour, curatore generale del Padiglione Libano e Thuli Mlambo-James, curatore della mostra del Padiglione Sudafrica. Grazie a questa collaborazione, Catawiki ha programmato due aste che saranno live sulla piattaforma fino al 13 novembre. La prima contempla artisti premiati a livello internazionale (Fontana, Chagall, Matisse e Braque tra gli altri). La seconda, invece, riunisce opere di artisti contemporanei che hanno esplorato la diaspora africana. Tra i lotti, spiccano opere di Man Ray, Médérick Turay, Chéri Samba, Demba Camara e Keith Haring. [Redazione]

Confindustria Cuneo ai soggetti culturali: «Volete dei finanziamenti? Vi insegniamo a chiederceli». «Vogliamo insegnarvi a chiederci i soldi»: è l’intento di Confindustria Cuneo, esplicitato da Giuliana Cirio, direttrice generale dell’organizzazione di categoria, nel presentare il corso «Finanziare la cultura: percorso formativo sulle tecniche di fundraising», iniziativa promossa a titolo gratuito per organizzazioni culturali, enti non profit e comuni, al via dal 7 novembre. «Vogliamo premiare la progettualità, e per questo ci sono tecniche. Bisogna imparare la lingua delle aziende, fare un documento di progetto, sottolineare i benefici per i portatori di interesse, calcolarli. Quante persone verranno a vedere quella mostra? A quale tipo di pubblico è rivolto lo spettacolo? È inutile andare da una azienda a maggio, bisogna contattarla a novembre, quando vengono predisposti i budget». [Redazione]

A Matera si restaura una balena. Iniziato a Matera, durerà un anno il restauro della balena Giuliana, il fossile del Pleistocene ritrovato nel 2006. Nel 2021 sono state riaperte per la prima volta le grandi casse di legno che custodivano i resti della balena e sono iniziati gli studi propedeutici al restauro. Durante i lavori (il cantiere è nel giardino del museo archeologico nazionale Domenico Ridola) i visitatori saranno informati sulle fasi del restauro. In parallelo partirà il progetto di allestimento dei reperti della balena che, ricomposti, saranno visibili attraverso una videoinstallazione immersiva. [Tina Lepri]

Mostre aperte
Un’installazione di Romeo Castellucci in Triennale. Prosegue fino al 20 novembre, in Triennale, in occasione della 23ma Esposizione Internazionale «Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries» (fino all’11 dicembre), l’anteprima assoluta di «El», installazione meccanica di Romeo Castellucci (famoso regista e creatore di scene, luci e costumi e «Grand Invité» di Triennale Milano per il quadriennio 2021-24), che invade il palco del teatro di Triennale occupando completamente lo spazio visivo delimitato dall’arco scenico attraverso un dispositivo che, con un moto continuo e sempre ripetuto, produce un’alternanza di luce e buio, rumore e silenzio, presenza e assenza. L’elemento meccanico dell’installazione è accompagnato dall’opera sonora di Scott Gibbons (Usa, 1969), sound artist e compositore statunitense con cui Castellucci collabora da decenni: «si tratta di una dimensione atmosferica», spiegano gli autori, «i cui elementi essenziali si rivelano al pubblico come generatori di emblemi, immagini e sensazioni non preordinabili». [Ada Masoero]

Le vittime della mafia al Campidoglio di Roma. È promossa da Roma Capitale la mostra fotografica, aperta in Campidoglio fino al 30 novembre, «La mafia uccide, il silenzio pure. Gli invisibili ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza». Nel trentennale degli omicidi dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’esposizione delle foto di Lavinia Caminiti, nel 2014 presentate a Palermo poi in Sicilia e in tutto il Paese, arrivano nel luogo più significativo della capitale in ricordo delle vittime di mafia e dei siti dimenticati di queste tragedie. Gli invisibili sono persone sull’orlo dell’oblio e insieme luoghi maledetti, spesso profanati, sui quali il tempo e l’indifferenza umana provocano una lenta rimozione del loro valore simbolico. Si muove da questa esigenza, il dovere di ricordare, l’indagine della Caminiti. Centinaia di immagini che raccontano anche la mafia di oggi: persone e luoghi in cui avvengono tuttora questi delitti. Una sezione della mostra, dal titolo «Le Rose Spezzate», espone le foto e i nomi dei 28 magistrati uccisi dalla mafia. [Tina Lepri]

Al Museo Diocesano di Milano un Raffaello
. È la Predella della Pala Oddi di Raffaello Sanzio (Urbino 1483-Roma 1520) il 14mo «Capolavoro per Milano» offerto alla città, fino al 23 gennaio, dal Museo Diocesano Carlo Maria Martini. Arriva dai Musei Vaticani, dove quest’opera giovanile dell’Urbinate (dipinta nel 1504 ca e appena restaurata, fra le più vicine ai modi di Perugino) è conservata dal 1815, rientrata da Parigi dopo le razzie napoleoniche che l’avevano strappata alla chiesa di San Francesco al Prato di Perugia. Se la pala raffigura l’«Incoronazione della Vergine», la predella (39x188,3 cm), divisa in tre scomparti, rappresenta l’«Annunciazione», l’«Adorazione dei Magi» e la «Presentazione di Gesù al Tempio», tutti manifesti della sapienza prospettica del giovane Raffaello. A curare la mostra sono le direttrici dei due musei, Barbara Jatta e Nadia Righi. [Ada Masoero]

Le «Porte del possibile» al Pompidou-Metz
. La filiale di Metz del Centre Pompidou presenta, fino al 10 aprile, la mostra «Les portes du possibles», un progetto che lega arte e letteratura fantascientifica, nato con lo choc della pandemia di Covid-19, un’esperienza che ha costretto la società alla decelerazione e milioni di persone all’isolamento, e che ha disintegrato all’improvviso tutte le nostre certezze. Il titolo si ispira a una dichiarazione di Ray Bradbury (1920-2012), scrittore statunitense autore di Fahrenheit 451: «La fantascienza è l’arte del possibile». In un percorso di oltre 200 opere, dalla fine degli anni ’60 ad oggi, il Pompidou-Metz analizza i legami tra gli universi immaginati e la realtà, sondando la dimensione politica della fantascienza, la dipendenza della società dai big data, la liquefazione delle frontiere tra realtà e virtuale e l’emergenza delle identità fluide e dei corpi ibridi. Sono allestite opere di John Isaacs, Aïda Muluneh, Tishan Hsu, Zanele Muholi, Anita Molinero, Fabrice Monteiro, Sandy Skoglund, Cao Fei. Spiega la curatrice Alexandra Müller: «La mostra ci parla di libero arbitrio. I nostri modi di vita sono il risultato della scelta in quanto esseri dotati di immaginazione: non siamo condannati a restare su una via già tracciata. Possiamo cambiare direzione, ridefinire la nostra relazione all’ambiente, sorpassare il capitalismo sfrenato, riscrivere la Storia». [Luana De Micco]

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Redazione