Giorno per giorno nell’arte | 8 aprile 2022
Prove di tenuta per il mercato di Picasso | La Whitney Biennial punta i riflettori sull’arte indigena | Inaugurata con successo la 18ma SP-Arte, tra le più grandi fiere d’arte dell’America Latina | A New York dietro le quinte di Jean-Michel Basquiat | Franceschini annuncia un nuovo museo per le restituzioni | Dopo 500 anni riaprono a Venezia le Procuratie Vecchie | I restauri di Julian Baumgartner diventano virali su YouTube | È morto a 88 anni Motoo Abiko, cocreatore di Doraemon | La giornata in 14 notizie

«Femme nue couchée» dipinta da Picasso nel 1932 sarà battuta nell’asta serale di arte moderna da Sotheby’s a New York il prossimo 17 maggio. L’opera raffigura l’amante adolescente e musa «d’oro» dell’artista, Marie-Thérèse Walter, come una creatura marina con arti simili a pinne e una testa distorta. Esposta nella retrospettiva alla Tate Modern di Londra nel 2018, «è pronta a superare i 60 milioni di dollari», affermano dalla casa d’aste. Una nuova prova di tenuta per il mercato dell’artista spagnolo, le cui cinque opere più care all’asta hanno tutte superato i 100 milioni di dollari. L’ultima «Femme assise près d’une fenêtre (Marie-Thérèse)» del del 1932, venduta lo scorso maggio da Christie’s a New York per 103,4 milioni di dollari ( che alla sua prima apparizione all’asta, da Christie’s nel 1997, aveva incassato 7,5 milioni di dollari). [Gareth Harris]
La Whitney Biennial 2022, intitolata «Quiet as It’s Kept», mette in primo piano il lavoro di quattro artisti indigeni degli Stati Uniti e del Canada: Rebecca Belmore, Raven Chacon, Duane Linklater e Dyani White Hawk. Sebbene l’edizione precedente della presentasse un numero maggiore di artisti indigeni, era stata criticata per averli relegati in angoli poco trafficati. In questa edizione le opere sono esposte in modo più prominente e parallelamente ad altre opere che condividono temi politici, concettuali e visivi. «Volevamo creare uno scenario che fosse vantaggioso per ogni artista ma che creasse anche un insieme di voci», spiegano David Breslin e Adrienne Edwards, i curatori della biennale. [Gabriella Angeleti]
SP-Arte, la più importante fiera d’arte del Brasile e tra le più grandi dell’America Latina, si apre con aspettative ottimistiche e una nuova sezione per gli artisti non rappresentati. Nei primi giorni della 18ma edizione, a San Paolo nel Bienal Pavilion dal 6 al 10 aprile, 100 gallerie d’arte e 30 di design, oltre agli artisti non rappresentati. L’atmosfera vivace corrisponde ai risultati dell’ultimo Art Basel e UBS Global Art Market Report, dell’economista d’arte Clare McAndrew, che ha rilevato che il 75% dei collezionisti brasiliani con grandi portafogli prevedeva di acquistare arte nel 2022 e quasi un terzo dei galleristi prevede di realizzare vendite sostanzialmente maggiori rispetto al 2021. [Liza Alves]
Riaprono oggi per la prima volta dopo 500 anni le Procuratie Vecchie in piazza San Marco a Venezia, dal 1832 sede di Generali, con un progetto firmato da David Chipperfield Architects Milan (vincitore nel 2017 di un concorso internazionale a inviti). Fuori, l’uniformità della cinquecentesca facciata ritmata dalle arcate su tre ordini; dentro, spazi trasversali suddivisi in stanze che hanno conosciuto stratificazioni e adeguamenti funzionali. Conservare, rivelare, integrare (dove possibile) sono state le parole chiave per il team di progettazione che ha agito ricomponendo e rivelando le tracce del passato, riordinando gli spazi e la circolazione interna anche con nuovi gruppi di scale per il collegamento tra i piani. Il tutto attraverso un serrato dialogo con la Soprintendenza con la quale è stato anche trovato l’accordo per la realizzazione delle due terrazze, ricavate all’interno della falda del tetto sul versante opposto a piazza San Marco, interamente rivestite in cocciopesto. [Veronica Rodenigo]
Ha raggiunto 1,5 milioni di iscritti sul canale YouTube Julian Baumgartner, capo della Baumgartner Fine Art Restoration a Chicago, che pubblica e documenta i suoi restauri attraverso video in presa diretta, da brevi clip a filmati di un’ora. Julian Baumgartner ha appreso il mestiere da suo padre, R. Agass Baumgartner, che ha fondato lo studio nel 1978. Il primo video su un grande dipinto di William Merritt Chase, gravemente danneggiato. Tra i restauri svolti nel suo studio, che spaziano dall’arte antica a quella contemporanea, «La Madonna del divino amore», un piccolo olio su tela attribuito a Raffaello, «Untitled» di Diego Rivera. [artnet]
Il 6 aprile, presso la Caserma La Marmora di Roma, sede del reparto operativo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, il ministro della Cultura Dario Franceschini ha restituito all’Archivio di Stato di Siena, nella persona del sindaco della città, Luigi De Mossi, una biccherna raffigurante la «Flagellazione di Cristo», attribuita al pittore senese Sano di Pietro. L’opera era stata illecitamente esportata in Germania e restituita all’Italia lo scorso ottobre. In questa occasione Franceschini ha annunciato la futura apertura a Roma di un museo di arte «salvata». «Stiamo lavorando a un luogo in cui transitino e vengano esposte al pubblico le opere recuperate dal Comando TPC». A breve saranno annunciate la sede del museo e la prima mostra già in programma. [Arianna Antoniutti]
La seconda edizione della Biennale di Brent, nell’omonimo quartiere nel nord-ovest di Londra, sede dello stadio di Wembley, presenterà 12 progetti di artisti in 12 sedi e spazi pubblici dall’8 luglio all’11 settembre, a cura di Eliel Jones. Tra gli artisti Rasheed Araeen, Mohammed Zaahidur Rahman e Rebecca Bellantoni, tra i temi esplorati immigrazione, femminismo e queer. La biennale si lega al decimo anniversario della cosiddetta politica dell’ambiente ostile nel Regno Unito. «Dal 2010 il governo ha lanciato un’ondata di attacchi ai diritti umani delle persone prive di documenti, che non possono dimostrare di avere il diritto di vivere nel Regno Unito, attraverso una serie di politiche note come “ambiente”», spiega l’organizzazione per i diritti umani Liberty. [Gareth Harris]
Nello splendido scenario delle Grotte di Frasassi, a Genga (An), dal 10 al 18 aprile va in scena il cortometraggio «The last supper. The living tableau» di Armondo Linus Acosta. Ispirato al capolavoro di Leonardo da Vinci «L’Ultima Cena», è realizzato con i tre maestri italiani della cinematografia vincitori di Premi Oscar: il direttore della fotografia Vittorio Storaro, (tre Premi Oscar) lo scenografo Dante Ferretti (tre Premi Oscar ) e la set decorator Francesca Lo Schiavo (tre Premi Oscar). Dal 15 aprile il filmato sarà proiettato nella suggestiva cupola del vicinoTempio neoclassico ottagonale detto del Valadier.
[Marta Paraventi]
Inizia sabato 9 aprile a Gerusalemme La Spring Bible & Archaeology Fest 2022, con 18 conferenze sullo studio dell’archeologia attraverso il Vecchio e Nuovo Testamento. Tra i temi: Le origini meridionali di Yahweh e l’archeologia dei culti del deserto; Isaia nel Nuovo Testamento e i Rotoli del Mar Morto, nuove scoperte e recenti falsi. È previsto inoltre un tour virtuale di Cesarea, la città portuale di Erode completata alla fine del I secolo a.C., con un palazzo, un foro, un teatro, templi e un elaborato complesso portuale: dopo più di 2.000 anni una vista mozzafiato su una delle più grandi città del Mediterraneo romano, grazie a un tour guidato da Carl Rasmussen, professore emerito di Antico Testamento alla Bethel University di St. Paul, Minnesota. [The Jerusalem Post]
Mostre che aprono
Uno degli eventi collaterali ufficiali della Biennale di Venezia continuerà nonostante alcune delle opere previste per la mostra siano rimaste intrappolate in Ucraina a seguito dell’invasione russa. Intitolata «Without Women», la personale dell’artista di Kiev, Zinaida, si compone di due parti. La prima, con tre grandi opere video, sarà aperta al pubblico il 23 aprile presso l’Associazione Culturale Spiazzi nel sestiere di Castello. La seconda, con un’installazione fotografica su larga scala, è ancora in Ucraina e non può essere trasportata a Venezia a causa della guerra. I curatori e l’artista sperano di installare l’opera in futuro, se e quando le ostilità avranno fine. [Lee Cheshire]
Oltre 200 dipinti, disegni, oggetti effimeri e manufatti mai visti prima o raramente esposti, in gran parte rispolverati da un magazzino di Brooklyn, sono visibili dal 9 aprile a New York nella grande mostra «Jean-Michel Basquiat: King Pleasure» (https://gothamtogo.com/the-exhibition-jean-michel-basquiat-king-pleasure-opening-opening-in-nyc-april-2022/), nelLandmark Starrett-Lehigh Building, un grande evento i cui biglietti sono in prevendita online dal 22 dicembre, per visitarla è necessario iscriversi in una mailing list. La mostra prende titolo da un’omonima opera del 1987 ed è organizzata dalla famiglia Basquiat, dalle sorelle Jeanine e Lisane, dai loro figli e dalla matrigna Nora Fitzpatrick, e progettata dall’architetto Sir David Adjaye OBE. L’identità della mostra, che esplora il lavoro dell’artista da dietro le quinte, è stata creata da Abbott Miller del visionario studio di design Pentagram. Dopo la sua morte nel 1988 a soli 27 anni per una overdose, il padre Gerard trascorse gli ultimi 25 anni della sua vita a proteggere il patrimonio artistico del figlio. [Redazione]
Mostre che chiudono
Prosegue fino al 12 giugno nel Castello della Rovere a Vinovo la mostra dedicata al vescovo, cardinale e mecenate Domenico Della Rovere (1442-1501), intitolata «Il Rinascimento in Piemonte. Tesori d’arte al Castello di Vinovo». Nominato vescovo di Torino nel 1482, trasformò radicalmente la casa di famiglia, il Castello di Vinovo, dove un fregio dipinto nel salone d’onore, «con uomini illustri dell’antica Roma, è la sintesi perfetta di temi classici di ispirazione romana e padana, segno dell’incontro di personalità quali Pinturicchio, Andrea Mantegna e Francesco Francia», spiegano gli organizzatori. E proprio il suo grande impulso alle arti e alla cultura del tempo è il tema della mostra curata da Ilario Manfredini, che nelle sale del castello ordina miniature, dipinti, documenti e riproduzioni d’epoca raccontando anche il rifacimento rinascimentale della nobile dimora e del suo parco, e del nuovo duomo di Torino, di cui fu il promotore. [Redazione]
Addii
Si è spento vicino a Tokyo all’età di 88 anni Motoo Abiko, in arte Fujiko A. Fujio, pseudonimo adottato dalla coppia di artisti Hiroshi Fujimoto (1933-66) e Motoo Abiko, creatori, tra l’altro, del celebre Doraemon. Tra le opere più recenti del fumettista il manga «Kaibutsu-kun» (The Monster Kid), anch’esso trasformato in una serie anime e «The Laughing Salesman», in streaming su Netflix, considerato uno dei suoi capolavori, è la storia di un misterioso venditore che si offre di «riempire il vuoto nelle anime delle persone» ed è notevolmente più oscuro delle sue altre opere. [Redazione]