Giorno per giorno nell’arte | 8 agosto 2022
La petizione per un concorso pubblico per la direzione dei Musei Civici veneziani | Sequestrati beni (e opere d’arte) dell’architetto Lanfranco Cirillo | La vita del ceto medio a Pompei | «La Fornarina» e «La muta» sono tornate a casa | La casa montana di Fosco Maraini diventa museo | La giornata in 10 notizie

Continuano a crescere su Ytali le firme della petizione per chiedere un concorso pubblico per la nomina del direttore dei Musei Civici veneziani. Sul giornale online Ytali è stata lanciata una petizione per chiedere che vi sia un concorso pubblico per la nomina del successore di Gabriella Belli alla direzione dei Musei Civici di Venezia. Tra i firmatari compaiono i nomi di Paola Marini, Nico Stringa, Stefania Mason, Wolfgang Wolters, David Landau, Amedeo Quondam, Bernard Aikema, Angela Vettese, Fernando Mazzocca, Chiara Bertola, Lia Tagliacozzo, Giorgio Andreotta Calò, Anna Somers Cocks. Nei giorni scorsi il Comune aveva fatto sapere che per la nomina ci sarebbe voluto del tempo e che intanto sarebbe stato costituito un comitato scientifico per accompagnare la gestione dei musei nei prossimi mesi. Il consigliere comunale di opposizione Pd Giuseppe Saccà il 5 luglio in un’interrogazione chiedeva che vi fosse una procedura ad evidenza pubblica. Continua a far discutere anche l’aumento del ticket da 25 a 30 euro, previsto a partire dal primo settembre, che renderebbe i musei veneziani i più cari d’Europa. [Redazione]
La Polizia italiana ha sequestrato i beni, comprese le opere d’arte, dell’architetto Lanfranco Cirillo, progettista di un palazzo sul Mar Nero che si ritiene sia stato costruito per il presidente russo Vladimir Putin. Cirillo è indagato per reati fiscali. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, i beni (opere d’arte, contanti e gioielli per un valore di 141 milioni di euro) sono stati prelevati da un «noto professionista» a Brescia, nel nord Italia, dalla Guardia di Finanza; la sua identità è poi stata rivelata essere quella di Cirillo. Sono state sequestrate circa 150 opere d’arte; tra gli autori anche Modigliani e Picasso. Stefano Lojacono, avvocato di Cirillo, così si è espresso in una dichiarazione: «L’architetto, che si trova a Mosca, è molto deluso dalla circostanza che il fatto che abbia acquistato alcune proprietà e opere d’arte prestigiose in Italia (e abbia provveduto a sua moglie e sua figlia) ora viene utilizzato per sostenere che abbia simulato il suo trasferimento all’estero». [Redazione]
Luci sulla vita del ceto medio a Pompei. In autunno riapre la Casa dei Vettii. Nel parco archeologico campano sono stati recentemente studiati gli arredi ordinari di un’abitazione situata presso il Larario, scoperta nel 2018, luogo in cui viveva una famiglia del ceto medio-basso. I reperti gettano una nuova luce sulla vita quotidiana a Pompei della piccola borghesia, che in questo caso si svolgeva in spazi disposti su due livelli collegati da una scala in legno, per un totale di cinque stanze intonacate, con servizi, una cucina e una latrina. Gli arredi sono essenziali (un letto è costituito dal telaio e da pochi altri elementi) ma funzionali (in una stanza è stato ritrovato un armadio ligneo a quattro ante, alto circa due metri e con cinque ripiani). Ne ha parlato a diversi organi di stampa il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, che coglie l’occasione per annunciare in agosto il ritorno delle aperture serali degli scavi e, in autunno, la riapertura della Casa dei Vettii. [Redazione]
«La Fornarina» e «La muta» sono tornate a casa. Conclusa la mostra «Raphael», curata da Matthias Wivel e allestita alla National Gallery di Londra dal 12 aprile al 31 luglio, due opere capitali del Sanzio quali «La Fornarina» e «La Muta» sono tornate nei rispettivi musei di Roma e Urbino. La Galleria Nazionale della Marche a Palazzo Ducale nella città urbinate fin dal pomeriggio di oggi 8 agosto, con un’apertura straordinaria del lunedì, espone nella Camera della Duchessa il ritratto della misteriosa donna a tutt’oggi non identificata. Palazzo Barberini delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma ha a sua volta recuperato il probabile ritratto dell’amante di Raffaello che torna visibile per visitatori e turisti a partire dal 9 agosto nella sala 9. In entrambi i casi i prestiti sono stati frutto di scambi di opere tra i musei italiani e la National Gallery londinese. [Stefano Miliani per Il Giornale dell’Arte]
La casa montana di Fosco Maraini diventa museo. A Molazzana (Lu), sulle Alpi Apuane, l’abitazione di montagna dell’antropologo, orientalista e scrittore Fosco Maraini (1912-2004), è entrata nel novero dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Situata a mille metri d’altitudine, in una zona montuosa isolata, senza acqua né energia elettrica, la casa era il buen retiro di Maraini, che vi trascorse lunghi periodi nel corso della propria esistenza. L’antropologo volle essere sepolto lì. «Quella di Fosco Maraini rappresenta una tipologia di casa museo in cui come associazione crediamo fermamente», ha dichiarato Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. «Un luogo che rappresenta una testimonianza del messaggio di Maraini ma che diventa anche il punto di partenza per una riscoperta e la valorizzazione del territorio in cui è immerso». [Redazione]
A Tarquinia (Vt) è stata scoperta una serie di ambienti sotterranei dimenticati nel sottosuolo dell’ex Ospedale di Santa Croce. Durante lavori di risanamento conservativo, effettuati sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio nell'ex Ospedale di Santa Croce, con la rimozione in alcuni tratti della pavimentazione moderna esistente sono stati scoperti alcuni ambienti sotterranei, a cui si è potuto accedere attraverso un vecchio lucernaio. Una prima esplorazione degli ambienti sottostanti è stata effettuata dagli archeo-speleologi dell’associazione Asso (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione), nell’ambito di un accordo di collaborazione con la Soprintendenza. Sono stati così visitati in sicurezza e documentati tre ambienti, più un quarto quasi interamente riempito di detriti, di cui non si conosce ancora la funzione nel passato. [Redazione]
Fabrizio Moretti a Londra si è trasferito a St. James’s. L’apertura di una grande galleria d’arte nella capitale britannica oggi è una testimonianza di fiducia nel mercato dell’arte e in una delle sue «piazze» storicamente più importanti. E Fabrizio Moretti ha entrambe: «Ci sarà sempre una richiesta di grandi maestri del passato, e Londra rimarrà il centro del mondo dell’arte internazionale insieme a New York», afferma il mercante. Collezionisti, curatori e rivenditori provenienti da tutto il mondo continuano a venire regolarmente nella metropoli del Tamigi. Moretti, figlio d’arte, ha aperto la sua prima galleria a Firenze nel 1999 e ha trasferito la sede della sua azienda a Londra nel 2005. Dal 2017 ha anche mantenuto spazi espositivi a Monaco. All'inizio di luglio, la Moretti Gallery di Londra si è trasferita nel quartiere di St. James’s, tra Christie's e la Royal Academy, giusto in tempo per l'edizione estiva della biennale London Art Week e le contemporanee aste di Old Masters delle maggiori case d’asta. Moretti si racconta in un’intervista-colloquio ad Anne Reimers della «Frankfurter Allgemeine Zeitung».
Sorpresa: il mercato dell’antiquariato e dell’arte antica è una star dei social. A dispetto della sua reputazione un po’ chiusa, il mercato dell’arte e dell’antiquariato è ora saldamente online. Su TikTok, l’hashtag #antiquestorefinds vanta oltre 36,9 milioni di visualizzazioni. Gli influencer mettono in mostra i loro acquisti, mentre i rivenditori condividono consigli utili su che cosa conviene cercare al momento dell’acquisto. Le principali case d’asta caricano su Instagram le storie delle loro vendite serali a milioni di follower, e i siti web dei rivenditori esperti di tecnologia presentano immagini ad alta risoluzione delle loro scorte, complete di cartellini con i prezzi. L’anno scorso gli acquisti online hanno rappresentato il 20% delle vendite nel mercato dell’arte, più del doppio rispetto al livello pre-pandemia del 2019 (9%). Nonostante il gradito ritorno del mercato in presenza fisica, l’e-commerce nel 2022 pare possa confermare gli ultimi, lusinghieri risultati. La digitalizzazione è stata una conseguenza della pandemia di Covid-19, quando i vari lockdown hanno costretto molte aziende ad abbracciare le pratiche online. I contenuti dei social media e le sale di visualizzazione online sono ora strumenti di vendita ampiamente utilizzati; e hanno probabilmente attratto una nuova generazione di giovani collezionisti. [Rachel Ashcroft]
A Stupinigi (To) tra settembre e novembre tornano le visite a spazi normalmente non accessibili («Le stanze chiuse del re»). A partire dal 3 settembre e fino al 26 novembre la Fondazione Ordine Mauriziano organizza visite guidate («Passepartout») ad ambienti e spazi solitamente preclusi al pubblico dei visitatori. Si tratta dell’appartamento di Ponente di Carlo Felice (che è in attesa di restauro), degli ambienti celati della servitù e della cupola juvarriana, da cui si può ammirare il salone centrale dall’alto e vedere da vicino la complessa tramatura del tetto. Il titolo delle visite, che sono previste il 3 settembre, il primo ottobre, il 5 e 6 novembre e il 12 novembre, è «Le stanze chiuse del re». [Redazione]
Addii
È morta il 6 agosto a Torino la storica dell’arte, critica e curatrice Luisa Perlo, all’età di 56 anni, dopo una lunga malattia. Diplomata all’Accademia Albertina e specializzatasi al Castello di Rivoli, aveva condotto ricerche storiche sul secondo Futurismo e sulle pratiche artistiche collettive. Nel 2001 aveva fondato insieme con Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi e Lisa Parola «a.titolo», ente non profit costituito dall’omonimo collettivo curatoriale formatosi nel 1997, tra le prime organizzazioni a operare nello spazio pubblico con progetti di natura collaborativa e multidisciplinare. [Redazione]