Giorno per giorno nell’arte | 7 luglio 2022
Inaugurato nonostante il tifone l’Hong Kong Palace Museum | A Joe Biden in Arabia Saudita gli artisti chiedono di denunciare le gravi violazioni di diritti | 76 milioni di anni e 8 milioni di dollari per l’unico Gorgosaurs sul mercato | Abbas Zahedi vince il Frieze Artist Award | La giornata in 14 notizie

L’Hong Kong Palace Museum ha aperto con il piede sbagliato, tra tensioni politiche e suggerimenti che il costoso progetto (450 milioni di dollari) sia stato imposto alla città dalla Cina continentale, e la sua cerimonia di apertura, fissata per il 2 luglio, giorno del 25mo anniversario del passaggio del controllo di Hong Kong dalla Gran Bretagna alla Cina, interrotta da un tifone. Nonostante ciò l’apertura ha attirato un pubblico locale entusiasta, desideroso di vedere la grande quantità di tesori nazionali cinesi, esposti per la prima volta in città. Opere multimediali inedite di artisti contemporanei nazionali sono inoltre mostrate insieme a opere antiche della Collezione Imperiale cinese, che per la prima volta lasciano Pechino. Dall’apertura, il 3 luglio, sono già stati venduti più di 115mila biglietti (6 dollari la tariffa intera) per visitare il museo il primo mese. In totale 914 i pezzi in prestito dal Museo del Palazzo di Pechino, 25 le categorie tra cui dipinti, calligrafia, bronzo, ceramica, giada, gioielli e costumi. Tra questi, 166 pezzi sono classificati come tesori nazionali di primo grado. [Artnet]
Al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in visita dal principe ereditario Mohammed bin Salman in Arabia Saudita alla fine di luglio, artisti e scrittori chiedono di denunciare le violazioni dei diritti umani nel «Paese del petrolio». A firmare una lettera con la richiesta sono ufficiale Kiki Smith, Molly Crabapple e Alec Soth con i romanzieri Paul Auster e JM Coetzee, i drammaturghi David Henry Hwang e Lynn Nottage e dozzine di altri, con particolare riferimento alla libertà di parola e di espressione artistica. La visita di Biden in Arabia Saudita, un tempo impensabile vista la descrizione del Paese durante la sua campagna elettorale, è docuta alla guerra della Russia in Ucraina e alla conseguente crisi globale del carburante. «Speriamo che chiederà pubblicamente il rilascio incondizionato di scrittori e dissidenti in prigione», afferma Liesl Gerntholtz, direttore del PEN/Barbey Freedom to Write Center. Le violazioni dei diritti umani sauditi includono il macabro omicidio dell’editorialista del Washington Post Jamal Khashoggi a Istanbul nel 2018. Secondo una recente classifica americana, l’Arabia Saudita è seconda solo alla Cina per giornalisti incarcerati. [Benjamin Sutton]
Sarà proposto all’asta a New York da Sotheby’s il 28 luglio, nella vendita «Natural History» uno scheletro fossilizzato di dinosauro che vagava sulla Terra 76 milioni di anni, parente stretto del T rex. Il gorgosaurus (letteralmente lucertola feroce) scoperto nel 2018 nel Montana è alto circa tre metri, un maschio adulto di questa specie poteva arrivare a pesare fino a 2 tonnellate. Bipede, vissuto nel Cretaceo superiore in Nord America, aveva una coda molto lunga ed era incredibilmente veloce. «Tutte le altre specie di Gorgosaurus rinvenute sono nei musei. Triceratopi, T Rex, Allosauri e moltissimi altri tipi di dinosauri sono già stati venduti. Ma mai questo tipo. Le vendite recenti con scheletri simili hanno fruttato dagli 8 ai 30 milioni di dollari e alcuni per specie di cui è possibile trovare sul mercato più esemplari. Quindi per la rarità di questo lotto e il fatto che è altamente improbabile che se ne trovi un altro in vendita, ci infonde grandi aspettative», ha spiegato a France Presse Cassandra Hatton, responsabile Sotheby’s, la stima è di 8 milioni di dollari. [Redazione]
La Korea International Art Fair annuncia le 164 gallerie della 21ma edizione. Alla più longeva fiera della Corea parteciperanno oltre 100 gallerie nazionali; si svolgerà contemporaneamente e nello stesso spazio della sua fiera satellite, Kiaf Plus, e della prima edizione di Frieze Seoul, nel centro congressi Coex, nel quartiere Gangnam di Seoul, con un totale di 350 gallerie. Kiaf Plus è la fiera satellite che, come spiega la Galleries Association of Korea, si concentrerà su presentazioni ambiziose e sperimentali e diversi generi tra cui new media art e Nft. Nonostante Frieze Seoul sia stata presentato in collaborazione con la Galleries Association of Korea, le due grandi fiere sono tecnicamente indipendenti. Ognuna avrà il proprio ingresso al centro congressi e, secondo un portavoce della Galleries Association, almeno alcune gallerie parteciperanno a entrambe, tra queste Perrotin, Esther Schipper, Kukje Gallery e Arario. [Daniel Cassadi]
In Bosnia, i leader dei musei discutono su come le istituzioni culturali possano unificare le nazioni dilaniate dalla guerra. La nuova conferenza utilizzerà i musei di Sarajevo come casi di studio su come le società postbelliche possono investire nella cultura per mantenere la pace. La conferenza è organizzata da un team che include il Paul Lowe, fotografo pluripremiato e ldocente al London College of Communication, che a Sarajevo ha documentato l’assedio lavorando come fotoreporter britannico nei primi anni ’90. Nel 1991 la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia ha iniziato a sciogliersi, spingendo la Bosnia ed Erzegovina a seguire l’esempio di Slovenia e Croazia e dichiarare l’indipendenza. È seguita una guerra civile che ha causato oltre 100mila morti. «I musei hanno la responsabilità di diventare luoghi dell’attivismo della memoria e i visitatori devono essere attivisti per il cambiamento», dichiara Tali Nates, fondatrice e direttrice del Centro per l’olocausto e il genocidio di Johannesburg e principale relatore alla conferenza, cportavoce anche della testimonianza dei massacri in Ruanda, Mozambico, Africa occidentale e altre regioni ancora. [Dine Smith]
L’artista emergente britannico Abbas Zahedi, londinese, classe 1984, è il vincitore della quarta edizione del Frieze Artist Award 2022: creerà una grande installazione per la prossima edizione della fiera (12-16 ottobre 2023). A soli tre anni dal conseguimento del master alla Central Saint Martins a Londra, Abbas Zahedi ha già tenuto una personale alla South London Gallery e venduto un’opera dalla Tate. Situata accanto all’ingresso della fiera, l’installazione si intitolaerà «Waiting With {Sonic Support}», sarà una struttura in legno simile a una fermata dell’autobus. Nei giorni di Frieze ospiterà eventi dal vivo trasmessi anche in streaming all’interno della fiera. «La commissione si basa sull’interesse di Zahedi per i confini, le soglie e come le cose si muovono all’interno dei sistemi e delle reti», spiegano da Frieze. Per l’opera utilizzerà materiali ricicabili e sostenibili e cercherà di ridurre al minimo qualsiasi impatto sul sito dell’installazione. Nella giuria Eva Langret (direttrice di Frieze London), Isabella Maidment (curatrice alla Tate), Maitreyi Maheshwari (responsabile del programma, Fact Liverpool), Chris Rawcliffe (direttore artistico, Forma) e il vincitore dello scorso anno, Sung Tieu. [Lee Cheshire]
La Ford Foundation collabora con South Arts per sostenere la scena culturale negli Stati Uniti del sud, e lancia l’iniziativa Southern Cultural Treasures, un programma quadriennale di sovvenzioni da 6 milioni di dollari che mira a favorire le organizzazioni culturali svantaggiate e progetti artistici nell’area. I primi beneficiari sono 17 musei, orchestre, compagnie teatrali e di danza e una nazione tribale selezionati tra 240 candidati. Più di 800 organizzazioni culturali del sud sono state contattate per presentare proposte per la sovvenzione, sulla base dei criteri che le istituzioni servano alle comunità BIPOC (neri, indigeni e persone di colore). Secondo Susie Surkamer, presidente e amministratore delegato di South Arts, solo il 25% circa dei finanziamenti nazionali federali per le arti viene assegnato alle istituzioni culturali del sud, mentre il 50% va al nord-est. [Gabriella Angeleti]
È stato riaperto al pubblico la scorsa settimana (fino al 15 ottobre) il Palazzo dei Principi di Monaco, con una serie di affreschi di epoca rinascimentale recentemente restaurati, affiorati nel 2015 da strati di pittura sovrapposti e visibili per la prima volta. «Questa scoperta colloca il Palazzo dei Principi di Monaco in un nuovo contesto storico artistico, facendone un palazzo rinascimentale», ha detto ad Artnews la restauratrice Julia Greiner. «La scoperta ha dato il via a numerosi progetti di ricerca, tra cui la conservazione e la sostenibilità, ispirati dalla dedizione del principe Alberto II (che vive nel palazzo) alle questioni ambientali». Costruito nel 1197, il Palazzo di Monaco è abitato dalla famiglia Grimaldi sin dal 1297. [Artnews]
Da sei mesi a quattro anni di reclusione sono le pene inflitte ai sette responsabili accusati di avere rubato otto dipinti per un valore complessivo di 2 milioni di euro tra cui due opere di Pierre Soulages, da un appartamento a Parigi mentre il proprietario dormiva. Il maggior responsabile è ancora ricercato dalle forze dell’ordine. Il furto risale alla notte del 28 luglio 2020, i ladri si sono introdotti da una finestra aperta dopo avere appreso da un importante gallerista che l’appartamento, nel quinto arrondissement di Parigi vicino alla Senna, ospitava opere di Soulages, André Lanskoy , Gerhard Richter, Hans Hartung e Jean Fautrier (lo studio di Soulages si trova nello stesso edificio). Il gruppo è stato arrestato prima che riuscissero a vendere i dipinti grazie a filmati di sorveglianza e una foto scattata da un testimone. Cedendo alle pressioni della polizia, il gruppo ha restituito sei degli otto dipinti rubati; gli ultimi due sono stati scoperti durante le perquisizioni delle proprietà degli indagati. [Le figaro]
Keanu Reeves e la sua compagna e artista Alexandra Grant, in veste di consulenti della New Futureverse Foundation, stanno finanziando progetti artistici per supportare artisti sottorappresentati utilizzando la tecnologia blockchain, mirando a potenziare la prossima generazione di artisti a livello globale, con l’obiettivo di finanziare da 5 a 10 progetti all’anno. Di recente, la Fondazione Futureverse ha sostenuto la curatrice Nana Oforiatta Ayim con 100mila euro per il suo concetto di museo mobile nel Padiglione del Ghana alla Biennale di Venezia di quest’anno. I progetti non devono necessariamente coinvolgere Nft o altre componenti digitali per qualificarsi per il finanziamento. Piuttosto, l’obiettivo è lavorare sulla blockchain per fornire trasparenza su come vengono distribuiti i fondi e coinvolgere progetti critici spesso emarginati dal mercato. [Artnet]
L’oppidum di Ensérune, città fortificata nei pressi di Béziers (Hérault) fondata dai Celti nel VI secolo a.C., ha riaperto il 6 luglio dopo due anni di lavori, il pubblico potrà scoprire le sue ricche collezioni archeologiche in un grande e moderno museo completamente aggiornato, progettato dall’architetto-scenografo Marion Lyonnet, con un percorso immersivo attraverso 800 anni di storia, dalla nascita della città, romanizzata durante le guerre galliche (crollerà due secoli dopo) all’oblio di due millenni che ha permesso di conservarla senza sovrapposizioni medievali o moderne. È stata un sito strategica e commerciale dell’Età del ferro, crocevia delle civiltà celtica e iberica; a pochi passi i Greci fondarono la città di Agde, seguiti dagli Etruschi e dai Romani, che occuparono tutti lo stretto altopiano dove la città si sviluppò gradualmente per circa otto secoli. [Le Journal des Arts]
Il fondo Construction and Building Unions Superannuation (CBUS) punta a guadagnare 6,3 milioni di dollari mettendo in vendita tra luglio e agosto la sua collezione d’arte australiana attraverso la casa d’aste di Deutscher e Hackett a Melbourne. L’asta segue la svendita di 2.500 opere fatta dalla National Australia Bank, che ha fruttato in a febbraio 7 milioni di dollari statunitensi. CBUS propone circa 300 opere tra cui dipinti di Margaret Preston, Fred Williams, Sidney Nolan e Jeffrey Smart. L’asta darà ai collezionisti opere difficili da reperire di alcuni degli artisti più quotati del Paese, a rimetterci saranno le gallerie regionali australiane, che hanno beneficiato dei prestiti a lungo termine di molte della collezione, grazie a un accordo mediato dal suo fondatore, il compianto Joseph Brown. L’arte australiana rappresenta lo 0,02% del portafoglio di CBUS (che è di 38 miliardi di dollari americani). CBUS acquisisce e dismette attività per massimizzare i rendimenti e minimizzare i rischi. Ma, come afferma Rosenblatt, nipote del fondatore: «La collezione d’arte è una piccola cassa. Sono sicuro che gli azionisti sarebbero felici se fosse donato alle gallerie». [Tim Stone]
Per la prima volta dopo la formazione dello stato del Chhattisgarh, in India, è stata preparata una proposta per la protezione dei monumenti storici e archeologici, quattro i monumenti individuati: Madkudweep di Mungeli, Tarighat di Durg, Maheshpur di Ambikapur e Damru di Balodabazar. Tra i luoghi annessi, il tempio Kuleshwar di Rajim, il tempio Shiva di Chandrakhur, il tempio Siddheshwar di Palari, il tempio Chitavari Devi di Dhobni, il tempio Mavli Devi di Tarpongi e l’antico tempio in mattoni di Navagaon. Saranno avviati lavori di conservazione e restauro. Madkudweep si trova nel fiume Shivnath tra i distretti di Bilaspur e Mungeli. Qui sono stati trovati resti di un tempio di Shiva dell’XI secolo. Tra i reperti anche due antiche iscrizioni, una Brahmi del III secolo d.C., una delle lettere di Shankhalipi, su una statua acefala del X-XI secolo d.C. [Abl Live]
Mostre che aprono
A Perugia nelle sedi di Palazzo Baldeschi della Fondazione Perugia e del Musa - Museo dell’Accademia di Belle Arti «Pietro Vannucci» è stata inaugurata una mostra su Antonio Canova e le arti in Umbria nella sua epoca. «Al tempo di Canova. Un itinerario umbro» muove dai gessi canoviani dell’Accademia come le «Tre grazie», donate dallo scultore nel 1822, il rilievo della «Danza dei figli di Alcinoo e una testa di cavallo, realizzata dal fratellastro Giovanni Battista Sartori come modello per un monumento equestre dell’artista, a confronto con un calco della testa del cavallo del Marco Aurelio fatto eseguire dallo scultore veneto e proveniente da Ravenna. Curata da Stefania Petrillo, coordinata da Giovanni Manuali per la parte dell’Accademia e da Maria Cristina De Angelis per la Fondazione, la rassegna prosegue fino al primo novembre. Oltre cento i pezzi esposti di Giuseppe Valadier, Vincenzo Pacetti, Carlo Labruzzi, Jean-Baptiste Wicar e molti altri. Catalogo Aba Press stampato da Fabbri Editore, non c’è un biglietto unico bensì uno per sede con riduzioni (fondazionecariperugiaarte.it e abaperugia.com). [Stefano Miliani]