Giorno per giorno nell’arte | 7 dicembre 2022

In Brasile con Lula torna il Ministero della Cultura | La Germania si ritira dal progetto Karit di sviluppo culturale a Kabul | Un superyacht di un oligarca russo all’asta a favore dell’Ucraina | Gli scavi al Fayyum portano alla luce nuovi ritratti | Due affreschi restaurati nel Duomo di Firenze | La giornata in 16 notizie

La testa della figura di Giovanni Acuto, affrescata da Paolo Uccello, dopo il restauro. Foto A. Quattrone
Redazione |

Alla mostra su Donatello l’Apollo Award e quello de «Il Giornale dell’Arte». La mostra «Donatello, il Rinascimento» a cura di Francesco Caglioti, tenutasi a Firenze nelle due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo Nazionale del Bargello tra il 19 marzo e il 31 luglio, è stata premiata come migliore esposizione dell’anno 2022 nell’ambito degli Apollo Awards organizzati dalla rivista «Apollo Magazine». È lo stesso riconoscimento conferito da «Il Giornale dell’Arte» che alla fine di ogni anno premia la miglior mostra, il miglior personaggio e il miglior libro. Nel numero in edicola le motivazioni illustrate dallo storico dell’arte inglese David Ekserdjian che tra il resto scrive: «non è cosa da tutti i giorni poter contemplare i Crocifissi in legno di Donatello e Brunelleschi uno accanto all’altro e non, come di solito, in Santa Croce e in San Lorenzo». [Redazione]

In Brasile con Lula torna il Ministero della Cultura
. Il nuovo presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva inizierà il suo mandato a gennaio: nel mondo della cultura ci sono molte aspettative su come affronterà alcune delle regressioni realizzate dall’amministrazione del presidente di destra Jair Bolsonaro durante il suo mandato. Tra le numerose promesse fatte in campagna elettorale, Lula ha affermato che la sua amministrazione ripristinerà il Ministero della Cultura (che Bolsonaro ha sciolto il primo giorno della sua presidenza nel 2019) e che rafforzerà i fondi destinati alla legge Rouanet, un incentivo fiscale federale per finanziare progetti culturali che Bolsonaro aveva apertamente criticato perché secondo lui promuoveva la corruzione e che ha tagliato di oltre il 50% durante il suo mandato. [Gabriella Angeleti]

La Germania si ritira dal progetto Karit di sviluppo culturale a Kabul. Il governo tedesco ha annullato il contratto con l’Aga Khan Trust for Culture (Aktc) per il progetto Kabul Riverfront Transformation (Karit), un progetto di sviluppo culturale nel cuore della capitale. Il progetto Karit è partito nel 2018: mirava a contribuire allo sviluppo e alla stabilizzazione della città storica migliorando le condizioni di vita, di lavoro e ambientali delle comunità locali. Inizialmente è stato sospeso nell’agosto 2021 dopo la presa di potere dei Talebani in Afghanistan. A settembre, comunque, il Ministero degli Esteri tedesco, che aveva finanziato il progetto attraverso la banca di sviluppo kfW, ha rescisso il contratto, lasciando lo sviluppo incompiuto in un limbo. [Sarvy Geranpayeh]

Un superyacht da 200 milioni di dollari appartenente a un oligarca russo sanzionato sarà venduto all’asta a favore dell’Ucraina
. L’imbarcazione, lunga 90 metri, di proprietà del 68enne politico ucraino filo-Cremlino Viktor Medvedchuk, che ha stretti legami con Vladimir Putin, è stata sequestrata dalle autorità croate a marzo. Un tribunale croato ha stabilito che la proprietà dello yacht di Medvedchuk, chiamato «Royal Romance», deve essere trasferita all’Agenzia ucraina per il recupero e la gestione dei beni (Arma). L’Arma ha confermato la sentenza in un recente comunicato, annunciando l’intenzione di «preservare il valore economico dello yacht vendendolo all’asta». Se ciò dovesse succedere, sarebbe la prima volta che una nave di proprietà di un individuo sottoposto a sanzioni viene venduta a beneficio dell’Ucraina. [Redazione]

Gli scavi al Fayyum portano alla luce nuovi ritratti. Nel corso della nuova stagione di scavi presso l’antico insediamento di Filadelfia d’Egitto, fondato da Tolomeo II nell’oasi del Fayyum, gli archeologi hanno portato alla luce un edificio funerario, con tombe datate dal III secolo a.C. al III secolo d.C., in cui sono stati rinvenuti, tra gli altri materiali, una serie di sarcofagi, alcuni decorati con il volto del defunto. Vi è stato tra l’altro il primo ritrovamento, dopo oltre un secolo, di cosiddetti «ritratti del Fayyum», raffigurazioni realistiche del defunto realizzate ad encausto o tempera per lo più su tavole di legno. Nel comunicato del Ministero del Turismo e delle Antichità si fa riferimento a questa scoperta senza però indicare il numero dei ritratti scoperti. [Redazione]

Terminato il restauro di due affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno nel Duomo di Firenze. Nel Duomo di Firenze è terminato il restauro dei due affreschi di Paolo Uccello e Andrea del Castagno che rappresentano i condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino. Da sabato 17 dicembre chi entrerà in Cattedrale potrà di nuovo vederli, liberati dai ponteggi del cantiere di restauro che li hanno coperti in questi mesi, o prendere parte alle visite guidate organizzate appositamente. Il restauro, iniziato a fine maggio 2022, è stato commissionato e diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore (sotto la tutela della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato) e reso possibile grazie ad American Express. L’intervento è stato affidato alla restauratrice Daniela Dini, che già nel 2000 si era occupata delle due opere. [Redazione]

Percorsi multimediali per i non udenti nei musei di Napoli. Sono stati realizzati, nei principali musei di Napoli, con i primi 26 video, i percorsi multimediali accessibili alle persone sorde: si tratta di una novità assoluta. I video sono disponibili nei tre più importanti siti culturali della Campania: Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Mann-Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Parco Archeologico di Pompei. La progettazione e l’esecuzione del progetto “E.Lis.A.-Enjoy Lis Art”, realizzato dopo un anno di lavoro, coniuga cultura e inclusione sociale abbattendo le barriere della comunicazione attraverso la Lingua dei Segni. Tutto con il supporto dei 26 video che mostrano una selezione delle immagini e delle storie più significative scelte tra le 49mila opere d’arte dei musei. Vengono anche descritti i punti di maggior interesse paesaggistico, botanico ed architettonico nei 134 ettari del Real Bosco di Capodimonte. [Tina Lepri]

Anna Planas nominata direttrice artistica di Paris Photo. Dopo un master in management della cultura all’Università di Barcellona dove ha studiato, Anna Planas nel 2006 si è trasferita a Parigi per lavorare nell’agenzia Magnum, dove è rimasta per più di sette anni. Planas è stata poi cofondatrice di Temple, una galleria concentrata sulla fotografia sperimentale. Durante quel periodo firma l’organizzazione di mostre che girano anche al Fotomuseum di Winterthur e ai Rencontres di Arles. Nel 2019, con Pierre Hourquet, ha supervisionato il Temple Arles Book Project, una fiera dedicata al libro fotografico. Dal 2020 ha diretto la Bookshop Gallery della casa editrice Delpire & Co, nel cuore del quartiere di Saint-Germain-des-Prés, uno dei luoghi di maggior fervore editoriale della capitale francese. [Redazione]

Lo stipo e la credenza dei Della Rovere riuniti. La Galleria nazionale delle Marche di Urbino riunisce da oggi per dieci mesi una credenza e uno stipo in ebano e avorio ricchi di intarsi che, ricorda in un comunicato, «facevano parte dello studiolo urbinate di Francesco Maria II della Rovere». Il museo di Palazzo Ducale espone nel Camerino i due oggetti ricomposti grazie al prestito della credenza da un privato ottenuto tramite la mediazione di Sotheby’s Italia. Mario Tavella, presidente di Sotheby’s Europa, ha individuato di recente la credenza, il che ha permesso di ricostituire temporaneamente lo studiolo. A metà del ’600 Vittoria della Rovere portò i due pezzi a Firenze nel suo patrimonio quando andò in sposa a Ferdinando II de’ Medici. La credenza e lo stipo (che è del museo) erano parte di quattro studioli e un tavolo commissionati dal duca Francesco Maria II della Rovere tra il 1596 e il 1599. [Stefano Miliani]

Il restauro della «Madonna con Bambino» di Manfredino da Pistoia per una chiesa di Scandicci. Dopo il restauro viene ricollocato l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, nella chiesa di Sant’Andrea a Mosciano a Scandicci (Fi), il dipinto «Madonna con Bambino» di Manfredino d’Alberto detto da Pistoia, vissuto nel XIII secolo. La tavola rappresenta la Vergine, seduta su un trono intarsiato, che con gesto tenero porge la mano verso il figlio che viene posto sul suo grembo alla ricerca di un contatto con la madre. Il restauro è stato effettuato a seguito della partecipazione al bando Firenze Restaura, la cui iniziativa è stata promossa grazie al contributo della Fondazione Cr Firenze. [Redazione]

Vandali in azione a Roma. È stata decapitata e rubata la testa del busto marmoreo del patriota risorgimentale Achille Sacchi, realizzato dallo scultore Giovanni Prini nel 1908. L’opera è parte della serie di 84 busti, allineati sulla passeggiata del Gianicolo, che ritraggono i combattenti che, nel 1849, parteciparono alla difesa della Repubblica Romana. Purtroppo, anche per l’assenza di telecamere di sorveglianza, lo scempio delle statue dei patrioti, soprattutto al Pincio e al Gianicolo, si ripete da anni. [Tina Lepri]

Mostre aperte
Banksy a Trieste. Banksy, grande comunicatore universale dai muri di tutto il mondo, è approdato nei grandi spazi del Salone degli Incanti, l’ex pescheria in stile Liberty di Trieste. Fino al 10 aprile la mostra «The Great communicator. Banksy» riunisce una sessantina di riproduzioni e opere originali del misterioso artista e writer britannico realizzate con tecniche diverse. Curata da Gianni Mercurio, che ha da poco allestito su Banksy una mostra di successo alla stazione di Milano, è articolata in tre sezioni: quella denominata «Radici», con esempi dei movimenti artistici a cui si è ispirato (Situazionismo e Maggio francese, Graffitismo e hip hop culture newyorkese); una parte centrale intitolata «Banksy e le sue opere» e, infine, che «All Over», un’installazione multimediale che mostra i murales dell’autore nei contesti originali, le sue mostre e altri oggetti, fotografie, memorabilia e video. La mostra è organizzata da PromoTurismoFVG, Comune di Trieste e Madeinart. [Melania Lunazzi]

Mostre che aprono
Sessanta reperti dal MArTA a Buenos Aires
. «Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia» è il titolo della mostra che da oggi 7 dicembre al 5 marzo si terrà al Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires, a cura di Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e di Lorenzo Mancini, funzionario archeologo del MArTA. 60 i reperti portati all’attenzione del pubblico argentino assurti a simbolo narrativo della società, della religione e della storia di Taranto, unica colonia greca della Puglia. Sono gli elementi di uso quotidiano, vasi in ceramica, statuette, elmi, monete, oreficerie, argenterie e oggetti legati al culto dei morti, della guerra e del rito del teatro, appartenenti alle collezione del MArTa, che sviluppano un percorso diviso in quattro sezioni: • Taranto colonia spartana. Dalla fondazione al V secolo a.C. • Dall’età «felice» di Taranto alla conquista romana (IV-II secolo a.C.) • Offerte agli dèi. Aspetti del sacro nella Taranto greca • Le popolazioni indigene dell’Italia sud-orientale. La mostra nasce dalla collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e del Museo Nacional de Bellas Artes della capitale argentina. [Graziella Melania Geraci]

«Architettura a regola d’arte» a Roma. Al MaXXI di Roma disegni, progetti, modelli, fotografie illustrano le affinità elettive tra artisti e architetti: da oggi 7 dicembre è aperta la mostra «Architettura a regola d’arte» incentrata sulle relazioni culturali, poetiche e creative tra architetti e artisti. In mostra convivono carteggi, disegni, progetti di autori diversi, come l’architetto Luigi Moretti e il pittore Giuseppe Capogrossi, le lettere e i disegni tra Costantino Dardi, Vincenzo Monaco, Amedeo Luccichenti e gli artisti Saul Steinberg, Costantino Nivola, Pietro Consagra, Giulio Paolini, Gino Severini e altri. Gli archivi custodiscono tesori ancora da scoprire: tutto lo staff del MaXXI ha contribuito alla realizzazione dell’esposizione dove i visitatori scoprono l’immaginario personale di ogni architetto. Sempre il 7 dicembre aprono al MaXXI il focus «Digital Antibodies», con le opere di Danilo Correale, Irene Fenara e Invernomuto, esposizione che indaga il rapporto tra i nostri corpi «digitalizzati» e la realtà contemporanea, e la mostra «Space Popular: Search History» che rilegge l’opera dell’architetto Aldo Rossi per l’undicesima edizione del piano-progetto Alicantara-Maxxi. [Tina Lepri]

La scrittura egizia in mostra a Torino. Museo Egizio e Accademia delle Scienze candidate patrimonio Unesco? Si apre oggi l’esposizione «Il dono di Thot: leggere l’antico Egitto», che rimane aperta al pubblico fino al prossimo 7 settembre nei nuovi spazi del Museo Egizio. È una superficie di 500 metri quadrati distribuita tra piano terra e ipogeo, concessi dall’Accademia delle Scienze al museo torinese dopo un’opera di rifunzionalizzazione costata 11 milioni di euro, pagati dalla Compagnia di San Paolo. Durante la presentazione della mostra, il direttore del Museo Egizio Christian Greco ha dichiarato: «Vogliamo candidare il Museo Egizio e l’Accademia delle Scienze, che hanno sede nello stesso palazzo barocco, come patrimonio Unesco. Non solo il palazzo architettonico e la collezione, ma anche la cultura immateriale». [Redazione]

«Wonderful», arte contemporanea a Firenze. In occasione del festival «Green Line» (che ha come centro quest’anno il cambiamento climatico e la sostenibilità), dall’8 dicembre all’8 gennaio il Museo Novecento di Firenze presenta la terza edizione di «Wonderful», progetto nato nel 2020 per dar voce a una generazione di nuovi artisti. Tra la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e il Museo Novecento è allestita la doppia personale dedicata alle due giovani artiste Camilla Alberti (Milano, 1994) e Anouk Chambaz (Losanna, 1993), a cura di Stefania Rispoli con la direzione artistica di Sergio Risaliti. Ad accomunare la ricerca delle due artiste, tramite sculture, video, disegni e ricami, è l’indagine sul rapporto tra l’essere umano e l’ambiente che ci circonda, per una forma di coabitazione che superi la visione antropocentrica, scoprendo diverse relazioni con le forme di vita del pianeta. [Laura Lombardi]

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