Giorno per giorno nell’arte | 5 dicembre 2022

I marmi del Partenone oggetto di trattativa segreta tra il British e il Primo ministro greco? | A rischio le royalties degli artisti sugli Nft delle loro opere | Il National Museum of Scotland restituisce un totem alla Nazione Nisga’a del Canada | Antichità restituite sequestrate alla filantropa e trustee del Met Shelby White | Italia Nostra con Sgarbi contro le pale eoliche | La giornata in 16 notizie

Sim’oogit Ni’isjoohl (Earl Stephens) e Sigidimnak’ Nox Ts’aawit (Amy Parent) della Nisga’a Nation con il «Memorial Pole». Foto di Neil Hanna. Cortesia National Museums Scotland
Redazione |

I marmi del Partenone oggetto di una trattativa segreta tra il British e il Primo ministro greco? Il destino dei marmi del Partenone sarebbe stato deciso da diversi mesi, in maniera segreta. Secondo il quotidiano nazionale greco «Ta Nea», da un anno sarebbero in corso colloqui segreti per una «riunificazione» dei fregi del Partenone tra il presidente del British Museum, George Osborne, e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. «Gli incontri dietro le quinte si sono svolti a Londra dal novembre 2021», rivela il giornale, aggiungendo che George Osborne avrebbe incontrato anche due ministri greci. L’ultimo di questi incontri si sarebbe svolto questa settimana in un hotel di Knightsbridge, nel centro della capitale britannica. [Redazione]

A rischio le royalties degli artisti sugli Nft delle loro opere. Quando le vendite di Nft (non fungible tokens) sono aumentate nella primavera del 2021, il mondo dell’arte ha trattenuto il fiato per un cambiamento della cultura digitale. Mentre molti mercanti, accademici e critici della vecchia guardia guardavano con scetticismo l’idea di imprese artistiche rigorosamente virtuali, gli artisti con mentalità imprenditoriale si rallegrarono ovunque: gli Nft avrebbero teoricamente garantito royalties sulle vendite secondarie, un’opportunità di reddito ricorrente e passivo che storicamente è sfuggita ai creatori d’arte in molte giurisdizioni. Ma molto è cambiato dal periodo di massimo splendore del commercio di Nft l’anno scorso: secondo l’agenzia di stampa Reuters, le vendite sono diminuite di quasi il 99%, un dato molto preoccupante in un settore già precario. Il registro elettronico Axios comunica che quattro diversi marketplace di criptovalute smetteranno di onorare le royalties degli artisti, una tendenza preoccupante che colpisce coloro che per primi hanno introdotto la blockchain nella coscienza culturale. I marketplace Magic Eden e LooksRare, in particolare, si sono orientati verso modelli di royalty opzionali, consentendo agli acquirenti di decidere se pagare o meno agli autori il consueto 3%-10% del prezzo di rivendita degli Nft. [Torey Akers]

Il National Museum of Scotland restituisce alla Nazione Nisga’a del Canada un totem. Il National Museum of Scotland ha annunciato di aver approvato il rimpatrio di un totem saccheggiato alla Nazione Nisga’a della British Columbia, in Canada. Il Ni’isjoohl Memorial Pole è il secondo totem mai restituito ai leader delle «First Nations» da un’istituzione europea, un gesto storico che mira a «promuovere la comprensione e il dialogo rispetto a quelle parti della collezione del museo associate alla storia coloniale della nostra nazione», ha dichiarato Chris Breward, direttore del museo, in un comunicato. «Dopo quasi un secolo, siamo finalmente in grado di riportare nelle terre Nisga’a le sacre case dei nostri avi», dice il capo Earl Stephens della Nazione Nisga’a, che ha guidato il comitato che si è incontrato con i funzionari del museo la scorsa estate per discutere il ritorno del totem. «Significa molto, perché possiamo connettere la nostra famiglia, la nazione e le generazioni future alla nostra storia vivente». [Gabriella Angeleti]

In Usa antichità restituite alla Turchia e all’Italia sono state sequestrate alla filantropa e trustee del Met Shelby White. È stato rivelato che una serie di manufatti saccheggiati e restituiti alla Turchia e all’Italia negli ultimi tre mesi provenivano dalla collezione privata della filantropa americana Shelby White. Gli oggetti sono stati sequestrati negli ultimi 18 mesi dalla casa di White a Manhattan, nell’ambito di una lunga indagine che aveva esaminato le provenienze delle opere della sua collezione. I mandati di perquisizione emessi dall’Ufficio del Procuratore Distrettuale di Manhattan il 28 giugno 2021 e il 27 aprile 2022, visti dalla nostra testata sorella «The Art Newspaper», elencano rispettivamente cinque e 18 opere che gli agenti della Homeland Security hanno avuto «ragionevole motivo» di ritenere rubate. Secondo i documenti, essi costituiscono una prova del possesso criminale di beni rubati, nonché di un’associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di tali reati. Matthew Bogdanos, capo dell’Unità per il traffico di antichità del procuratore di Manhattan, ha rifiutato di commentare perché il caso è in corso. Anche White ha scelto di non commentare, dichiarando a «The Art Newspaper»: «Non ho davvero nulla da dire». [Claire Voon]

Italia Nostra con Sgarbi contro le pale eoliche.
Italia Nostra rilancia la sua battaglia contro le pale eoliche in Italia dopo che Vittorio Sgarbi è intervenuto su energie rinnovabili e paesaggio in veste di sottosegretario del Ministero della Cultura. «A causa della scarsità e della variabilità del vento» i nostri impianti «producono la metà dell’energia prodotta da quelli sulla costa atlantica dell’Europa», riporta una nota. «L’impianto Thor in Danimarca è in costruzione senza incentivi con una previsione di 4600 ore/anno mentre le ore annue di produzione in Italia arrivano solo a 1720». L’associazione reputa «un’enormità» i «517 progetti eolici, i 264 impianti fotovoltaici di grandi dimensioni che in maggioranza dovranno essere installati su terreni agricoli e altri 195 impianti agrivoltaici» in attesa del via libera. E giudica «follia» sia trascurare «l’attrattività turistica del paesaggio» sia «sacrificare i terreni agricoli, senza attenta riflessione, all’energia fotovoltaica». [Stefano Miliani]

Successo per l’ultima «Domenica al museo» del 2022. L’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali, ha confermato la tendenza in aumento del numero di visitatori anche in questo appuntamento di dicembre, nonostante il maltempo abbia colpito molte regioni italiane. Il Parco del Colosseo supera le 16mila visite; seguono il parco archeologico di Pompei (circa 9.800), la Galleria degli Uffizi (oltre 8mila), il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (più di 7mila). Ottimo risultato anche per Castel Sant’Elmo (Napoli) e la Reggia di Caserta, con oltre 6mila presenze. Il Palazzo Reale di Napoli, la Galleria dell’Accademia di Firenze, Palazzo Pitti, i Musei Reali di Torino, il Giardino di Boboli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e le Gallerie Nazionali di Arte antica di Roma registrano più di 5mila visitatori. [Redazione]

Una copia posteriore del «Salvator Mundi» centuplica la stima minima da Christie’s. Una copia posteriore del «Salvator Mundi» di Leonardo da Vinci, notevolmente danneggiata, è stata aggiudicata all’asta per 1 milione di euro (diritti sul compratore compresi) contro una stima di 10-15mila euro. Venduto in una vendita online di Old Masters organizzata da Christie’s Parigi il 28 novembre, ha fruttato un prezzo straordinario per un’opera di un anonimo. Il dipinto, che misura 63,2x51 cm ed è stato eseguito su una tavola di pioppo, è descritto come «Scuola italiana, [intorno] al 1600, dopo Leonardo da Vinci», nella scheda di catalogo della casa d’aste. Se la datazione è corretta, è impossibile che quest’opera provenga dalla bottega dell’artista, morto in Francia un secolo prima. Secondo Pierre Etienne, direttore internazionale di Christie’s per gli Old Masters e il XIX secolo, non è stato condotto alcun esame specifico sui pigmenti dell’opera, ma è stato commissionato un condition report dalla casa d’aste. Firmato da un restauratore indipendente, Bernard Depretz, indica la presenza di «numerose piccole perdite», visibili nel catalogo online, «sulla veste rossa di Cristo, sulla barba, sopra la testa, sullo sfondo e sul globo». Un esame ai raggi ultravioletti mostra diverse tracce di restauro, ma, secondo il rapporto, «poiché le parti importanti del dipinto non sono state alterate, il quadro può essere considerato in un ottimo stato di conservazione». [Vincent Noce]

8.407 monete medievali scoperte in Scozia. Pare sia il maggior ritrovamento di questo tipo in Scozia. 8.407 monete risalenti alla fine del XIII e all’inizio del XIV secolo sono state portate alla luce vicino al villaggio di Dunscore, a circa 70 chilometri a sud di Glasgow, ha annunciato la Treasure Trove Unit of Scotland. Scoperto l’anno scorso da un ricercatore di metalli, il tesoro conterrebbe monete con l’effigie dei re Edoardo I e Edoardo II, tra cui molte monete d’argento emesse, tra l’altro, in Inghilterra, Scozia e Irlanda. [Redazione]

In Italia Roma è la meta preferita dai turisti. Con il sorprendente risultato di 7,6 miliardi di euro nel 2022, Roma è il Comune italiano che genera più ricchezza nel turismo, prima di Milano (3,4 miliardi), Venezia (3,1) e Firenze (2,8). I dati sono stati diffusi da Alessandro Onorato, delegato al Turismo e ai Grandi eventi della capitale insieme al sondaggio pubblicato dal tabloid «The Mirror», secondo il quale per le vacanze natalizie la maggior parte dei viaggiatori britannici ha scelto Roma. «Roma è una città più economica e accessibile rispetto ad altre città d’arte e, cosa importantissima, non ha rinunciato ad una ricca offerta culturale e di intrattenimento», dice Onorato, «che continuerà e aumenterà dopo le feste, fino ai programmi dell’anno prossimo, già in cantiere». C’è da sperare che l’annunciata festa-evento il prossimo 21 aprile per il Natale di Roma, con 100mila persone al Circo Massimo, non si concluda con i danneggiamenti della fragile e preziosa area, come avvenuto durante altre colossali manifestazioni. [Tina Lepri]

Il collezionista Leon Black accusato di stupro. Leon Black, amministratore ed ex presidente del Consiglio di amministrazione del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, è accusato di stupro. La causa, depositata presso la Corte Suprema di New York il 28 novembre, descrive l’aggressione nei minimi dettagli: Black avrebbe violentato la querelante Cheri Pierson nella «suite per massaggi» della dimora del defunto finanziere e molestatore Jeffrey Epstein nell’Upper East Side. L’incontro tra Black e Pierson, durante il quale si è verificato l’incidente, è stato «preorganizzato» da Epstein, che la causa descrive come un «amico intimo e confidente» di Black. È la seconda volta in due anni che Black, cofondatore della società di private equity Apollo Global Management, viene citato in una causa legata ad abusi sessuali: nel giugno 2021 l’ex modella russa Guzel Ganieva aveva citato il finanziere per diffamazione e violenza sessuale. Sia Pierson che Ganieva sono rappresentati in queste cause dallo studio legale Wigdor LLP di New York. [Wallace Ludel]

Un abete bello la sera, ma orribile di giorno. Polemiche e critiche per l’abete del Comune, posizionato in una piazza Venezia sfregiata da brutti pannelli fotovoltaici. Verrà acceso (l’impianto è fotovoltaico come le luminarie del centro città) l’8 dicembre l’albero di Natale, scelto dal Comune di Roma, un abete del Caucaso di 23 metri acquistato in un vivaio vicino a Varese, che sta suscitando malumori. Tecnologico e luminoso di notte, con le sue 100mila lampadine e 800 sfere rosse, ma considerato una bruttura di giorno. L’aspetto ecologico dell’albero viene apprezzato, ma non piacciono le installazioni di tanti pannelli solari proprio al centro della piazza. «Autorizzare enormi pannelli fotovoltaici in una delle principali piazze del Paese di fronte al Vittoriano, non dovrebbe venire in mente a nessuno», commenta Francesco Carpano, consigliere capitolino di Azione. Da Spelacchio in poi, ogni albero a Natale ha i suoi guai: suscitano le critiche, non solo dei romani, anche i due rari abeti bianchi «strappati alla natura» al centro di Piazza San Pietro. [Tina Lepri]

Mostre che aprono
Arko Datto alla Fsmgallery di Firenze
. In occasione del 22mo «River to River Florence Indian Film Festival» la fiorentina Fsmgallery ospita per la prima volta in Italia, dal 6 dicembre al 31 gennaio, la mostra «Mannequin» dell’artista e curatore di Calcutta Arko Datto, collaboratore di testate come «Time», «National Geographic» e «The New Yorker». «Mi interessa mettere in discussione il ruolo di fotografo nell’era digitale», afferma, «ponendomi come testimone e commentatore di problematiche cruciali (migrazioni forzate, controllo esercitato attraverso il digitale, isole che scompaiono, mondi della notte, stress psicosomatico degli animali in cattività) che sembrano diverse ma insieme danno un’idea dei dilemmi contemporanei». Per la personale realizzata con Fondazione Studio Marangoni l’artista propone un lavoro iniziato nel 2014. Con immagini scarne ed essenziali Arko Datto evidenzia vecchie contraddizioni e nuove intolleranze di un’India ormai in mano agli integralisti indù, in cui i social sono usati per diffondere odio e minoranze e vulnerabili non godono di alcun diritto. [Elena Franzoia]

Mostre aperte

Patrizia Mussa alla Other Size Gallery di Milano. Alla Other Size Gallery di Milano prosegue fino al 20 gennaio la mostra «Patrizia Mussa. Intervallo / Photopastel» a cura di Claudio Composti, in collaborazione con Paola Sosio Contemporary Art. La personale presenta quindici fotografie, alcune delle quali inedite, di grande e piccolo formato selezionate dal progetto Photopastel, in cui l’autrice ritrae luoghi celebri del patrimonio culturale italiano. Ogni fotografia della serie è unica, poiché l’artista interviene pittoricamente su ciascuna di esse: ogni scatto viene prima stampato e poi dipinto, in modo quasi impercettibile ma significativo, per trasformare il fermo-immagine di una realtà in una visione sottilmente onirica che la rende un luogo archetipico della nostra civiltà. [Redazione]

Presepi d’avanguardia ad Albisola Superiore. L’aspetto più rilevante dell’estetica futurista fu il rigetto dei modelli stilistici e iconografici tradizionali, a cui il movimento di Marinetti contrappose rivoluzionarie soluzioni espressive, ma anche innovative rielaborazioni linguistiche attinte da forme e soggetti della tradizione. Questa tendenza si affermò in particolare nelle attività di manifatture storiche, come nel caso della produzione ceramica della ditta Mazzotti di Albissola. Tullio d’Albisola, direttore artistico della manifattura e promotore della ceramica futurista, sperimentò nuove forme partendo da motivi classici e popolari, come nel caso dei presepi, cui è dedicata la mostra «Presepi d’avanguardia», curata da Barbara Checcucci e visitabile fino al 28 gennaio al Museo della Ceramica Manlio Trucco di Albisola Superiore. A fianco del «Presepe strapaesano» (1928) di Tullio sono esposti esemplari realizzati dalla Mazzotti, come la «Sacra famiglia» (1929) di Dino Gambetti, o da manifatture albisolesi, tra cui la Ilsa per la quale Mario Raimondi realizzò la ceramica policroma lo Zampognaro. In mostra anche il famoso «Piccolo presepe» modellato da Arturo Martini per l’Ilca di Genova Nervi, capolavoro della ceramica del ’900. [Matteo Fochessati]

Presepi d’artista a Rieti. All’interno del cartellone di iniziative organizzate dalla Diocesi di Rieti in collaborazione con l’Ordine dei frati minori e i Comuni di Greccio e Rieti, con il sostegno della Fondazione Varrone e della Regione Lazio, l’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata ha promosso la mostra, a cura di Giuseppe Appella, di otto presepi d’artista che fino al 2 febbraio saranno esposti nel Salone Papale di Rieti. Nella terra legata al santuario del primo presepe di Greccio, in mostra otto opere d’arte contemporanea che altrettanti artisti hanno realizzato facendosi ispirare dalla Basilicata e dai tanti elementi che arricchiscono i suoi paesaggi e la vita dei nostri paesi. In esposizione opere di Carlo Lorenzetti (1998, in alluminio), Roberto Almagno (2001, in legno), Ernesto Porcari (2002, in ferro), Salvatore Sava (2006, in pietra leccese e ferro), Bruno Conte (2007, in legno), Giuseppe Salvatori (2016, in balsa e tempera vinilica), Giuseppe Pirozzi (2012, in terracotta) e Lucio Del Pezzo (2013, in legno). I presepi sono stati realizzati, nel corso degli anni, da artisti che conoscono la Basilicata e l’hanno viaggiata in lungo e in largo. Alcuni hanno utilizzato materiali trovati nei boschi lucani e tenendo presente la specificità del luogo dove è sorto il Museo Internazionale del Presepio «Vanni Scheiwiller». [Massimiliano Cesari]

Margherita Moscardini al Museo delle Arti Carrara
. La personale di Margherita Moscardini «Per Carrara» inaugura il nuovo allestimento della collezione permanente del MudaC-Museo delle Arti Carrara (fino al 12 marzo). Interessata alle relazioni tra i processi di trasformazione urbana, sociale e naturale di specifiche geografie ritenute paradigmatiche, Moscardini offre un omaggio alla città e al suo patrimonio paesaggistico, naturalistico e storico artistico, che si articola attraverso video («Sull’abitare. La montagna. Per Carrara», 2019-22, con il filosofo Leonardo Caffo), installazione e scrittura come atto concettuale: sul pavimento della sala del museo sono infatti lettere in argilla che compongono una frase con lo statement dell’artista e una pila di poster a disposizione del pubblico. Il progetto, curato da Laura Barreca, direttrice del Museo, prosegue nel bookshop con «The Library of Stones on the Move», in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara e il supporto del Comune di Carrara, e all’interno della biblioteca temporanea progettata dall’artista è esposta la scultura di basalto giordano («Studio», 2018-22) prelevato da Moscardini nel governatorato di Mafraq, sul confine siriano. [Laura Lombardi]

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