Giorno per giorno nell’arte | 5 agosto 2022
Max Hollein direttore e chief executive del Met | Firmato un protocollo d’intesa Comune di Pompei-Parco Archeologico | Scoperto in Egitto un «tempio solare» della V Dinastia | Riaperto a Sassari il Museo «Giovanni Antonio Sanna» | All’Imperial College di Londra una scultura di Antony Gormley «fallica»? | La giornata in 10 notizie

Max Hollein direttore e chief executive del Met. Il consiglio di amministrazione del Metropolitan Museum of Art ha votato all’unanimità per nominare Max Hollein, che è direttore del museo dal 2018, al ruolo aggiuntivo di amministratore delegato una volta che decorrano le dimissioni di Daniel H. Weiss previste per il giugno del 2023. Un sottocomitato ha identificato Hollein come una «scelta chiara» per il ruolo dopo il suo fruttuoso mandato di quattro anni al museo newyorkese, in cui ha guidato l’ente durante la pandemia di Covid-19 e ha introdotto diverse iniziative innovative. Weiss, nominato presidente nel 2015 e amministratore delegato nel 2017, è stato direttore ad interim del Met durante l’estromissione del suo ex direttore Thomas P. Campbell, dimessosi nel 2017 per un deficit dell’istituzione di 40 milioni di dollari. [Gabriella Angeleti]
Firmato un protocollo d’intesa Comune di Pompei-Parco Archeologico. È stato firmato il 4 agosto dal direttore generale del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel e dal sindaco del Comune Carmine Lo Sapio un protocollo d’intesa riguardante «l'educazione, lo sviluppo e la promozione delle attività culturali legate alla realizzazione di eventi, iniziative e manifestazioni». La sinergia è anche tesa a garantire uno sviluppo turistico del territorio in questione e delle aree circostanti. Il sindaco Lo Sapio parla di un «accordo storico» perché mai prima d’ora si era riusciti «ad unire le sinergie dei due enti, sempre distanti e divisi, per lo sviluppo turistico ed economico della città». [Redazione]
Scoperto in Egitto un «tempio solare» della V Dinastia. Ad Abusir, a pochi chilometri a sud-ovest del Cairo, sono state rinvenute le vestigia di un edificio che con ogni probabilità risale alla V Dinastia, databile alla metà del XXV secolo a.C. La scoperta è stata effettuata da una missione congiunta dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia. Si tratta probabilmente di «uno dei quattro templi del Sole perduti dei re della V Dinastia», ha dichiarato all’Ansa Massimiliano Nuzzolo, capo della missione dell’Accademia Polacca.
Ristrutturato e rimesso a nuovo è stato riaperto a Sassari il 4 agosto il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico «Giovanni Antonio Sanna» rimasto chiuso quattro anni per i lavori. Fu fondato nel 1931 dall’imprenditore e senatore Sanna che donò al museo una preziosa collezione di reperti archeologici dal Paleolitico al Medioevo, che riempiono sette sale del museo. Documentano la storia della Sardegna reperti del periodo nuragico: famosi i bronzetti e le piccole statue a forma umana. Ricca la collezione etrusca e greca rinvenuta durante gli scavi degli insediamenti sardi, rare e ben esposte le opere d’arte dell’antico artigianato dell’isola. Importante il padiglione per le mostre d’arte contemporanea, aperto nel 2000. Oltre ai reperti archeologici il Museo oggi può esporre anche la numerosa collezione d’arte: dipinti di artisti europei e italiani dal Rinascimento al XX secolo. [Tina Lepri per Il Giornale dell’Arte]
All’Imperial College di Londra una scultura di Antony Gormley «fallica»? I progetti di installazione di una scultura di Antony Gormley all’Imperial College di Londra hanno suscitato preoccupazione tra gli studenti dell’istituzione che affermano che l’opera è «fallica». «ALERT», una pila di blocchi di acciaio a sbalzo alta sei metri pensata per riprodurre una figura umana accovacciata, dovrebbe essere collocata nella Dangoor Plaza come parte di un’importante riqualificazione del campus dell’Università di South Kensington. Ma secondo una mozione promossa dall’Imperial College Union, che mira a impedirne la realizzazione, l’opera potrebbe «danneggiare l’immagine e la reputazione del college». Ciò è dovuto all’interpretazione «ovvia» della sua forma come quella di una persona che porta il suo grande pene eretto, secondo la mozione. La scultura è un regalo al college di un suo ex studente, il finanziere Brahmal Vasudevan. Il critico Jonathan Jones commenta così il fatto sul sito del quotidiano britannico «The Guardian»: «L’artista dice che ha le gambe piegate al ginocchio. Uno studente dice che è un pene gigante. Chi ha ragione? Non importa. Questa è arte astratta e non dovrebbe essere condannata per un’interpretazione tra le tante». [Kabir Jhala]
Il premio annuale di Art Cologne alla gallerista Monika Sprüth. Il premio va ad una mercante d’arte «che ha fissato gli standard per la mediazione dell’arte contemporanea», spiega un comunicato della fiera tedesca, come operatore di Art Cologne e dell'Associazione federale delle gallerie e dei mercanti d'arte tedeschi. Il premio, del valore di 10mila euro, sarà consegnato il 17 novembre nello storico edificio del Rathaus, il Municipio di Colonia. [Redazione]
Convenzione Mic-UniTuscia per un dottorato in Scienze storiche e dei Beni culturali. La Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC ha stipulato una convenzione con l’Università degli Studi della Tuscia per la riserva di un posto dedicato ai dipendenti del Ministero della cultura per la frequenza del corso di Dottorato di Ricerca in Scienze storiche e dei beni culturali. Coloro che conseguiranno la laurea tra la data di presentazione della domanda e il 31 ottobre 2022 saranno ammessi con riserva fino al conseguimento del titolo. Un posto, senza borsa, è riservato a dipendenti del MiC in possesso dei requisiti e autorizzati dal Dirigente dell’Ufficio di appartenenza. Scadenza per l’invio delle domande: 26 agosto. [Agenzia Cult]
Più attenzione di Expo Chicago verso l’arte ispanica. La fiera d’arte contemporanea Expo Chicago ha invitato due esperte di arte contemporanea del mondo ispanico a lavorare all’edizione del prossimo anno (13-16 aprile 2023). Claudia Segura, curatrice delle mostre e della collezione del Museu d'Art Contemporani de Barcelona (Macba), gestirà il programma «In/Situ» della fiera, che prevede installazioni su larga scala, site specific e immagini in movimento nello spazio Festival Hall del Navy Pier. E Aimé Iglesias Lukin, direttore e curatore capo delle arti visive presso l’Americas Society di New York, curerà il settore «Exposure», che terrà presentazioni di uno o due artisti da parte di gallerie emergenti, fondate negli ultimi dieci anni. [Benjamin Sutton]
Una galleria fotografica del Female in Focus International Award. Il premio, istituito dal British Journal of Photography e dal suo editore 1854 Media, è stato pensato per analizzare l’opera di eccezionali fotografe donne e per combattere le disuguaglianze di genere nel settore. Il quotidiano britannico «The Guardian» ne pubblica una galleria fotografica.
Una scultura di Maya Lin per l’Obama Presidential Center. Quando l’Obama Presidential Center aprirà al pubblico nel South Side di Chicago nel 2025 (con un preventivo di spesa di 830 milioni di dollari), una delle sue caratteristiche salienti sarà una scultura dell’artista Maya Lin in onore di Ann Dunham, la defunta madre dell’ex presidente Barack Obama. Posizionata all’interno di un’area esterna, vicino all’ingresso nord del centro, che sarà nota come Ann Dunham Water Garden, la scultura «Seeing Through the Universe» sarà composta da una forma di oculo verticale e da un globo, con una fontana a cascata. «Potevo immaginare mia madre seduta su una delle panchine in un bel pomeriggio estivo, sorridente, guardare un gruppo di bambini che correvano attraverso la fontana, e ho pensato che l’avrebbe raffigurata per quello che lei era», ha detto Barack Obama della scultura di Lin. [Benjamin Sutton]