Giorno per giorno nell’arte | 28 febbraio 2022
Ansia per i siti artistici e Unesco in Ucraina | Terminati i lavori di restauro del sito archeologico di Hatra, in Iraq | Alla Biennale di Venezia la guerra tiene in sospeso i padiglioni russo e ucraino | Fu uno tsunami a distruggere la città romana di Baelo Claudia in Spagna | La giornata in 17 notizie

Ansia per i siti artistici e Unesco in Ucraina. Sono a rischio distruzione, nell’Ucraina invasa dalle truppe russe, capolavori dell’arte e molti siti patrimonio dell'Umanità. Dalla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev alle testimonianze archeologiche di Sebastopoli; dal centro storico medievale di Leopoli a Cernivci al museo di Odessa; dai resti dell’antica città di Tyras alla foce del Dnestr al complesso di monumenti della fortezza medievale di Sudak; dall’osservatorio astronomico di Mykolayiv alle città rupestri della Gotia crimeana. [Ansa]
Intanto Blue Shield, il Comitato nato in seno alla Convenzione dell’Aia del 1954 per la protezione di beni culturali in caso di conflitto armato, raccomanda di salvare i civili e di pensare poi alle chiese e alle opere d’arte. I direttori di museo mettono al sicuro le collezioni e la maggiore esperta di diritto dei beni culturali statunitense Patty Gerstenblith avvisa che il mercato dell’arte sarà invaso da beni saccheggiati dall’Ucraina. [Il Sole 24 Ore]
Sullo sfondo del santuario di Shamash, il dio Sole, si è svolta il 24 febbraio ad Hatra, in Iraq settentrionale, la cerimonia di inaugurazione dei lavori di restauro del sito archeologico, patrimonio Unesco. Una missione archeologica promossa dalla Sbah (il servizio archeologico iracheno) in collaborazione con la Fondazione Aliph (Ginevra, Svizzera) e Ismeo (Roma, Italia), è al lavoro da due anni ad Hatra. [La Stampa]
Alla Biennale di Venezia la guerra in Ucrania tiene in sospeso i padiglioni russo e ucraino. Mentre gli organizzatori del padiglione ucraino sono stati costretti a sospendere i lavori per la prevista presentazione personale delle opere di Pavlo Makov a Venezia, ora La Biennale «ha appreso la decisione del curatore e degli artisti del Padiglione della Federazione Russa i quali, rassegnando le dimissioni, annullano di fatto la partecipazione alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte». [Il Giornale dell'Arte]
Fu uno tsunami con onde di cinque metri a distruggere la città romana di Baelo Claudia a Cadice, in Spagna. Uno studio multidisciplinare ha ritrovato i resti del maremoto che spiega poi l’abbandono della città nel IV secolo. [El País]
L’opera di Henry Darger è oggetto di una battaglia legale. L’artista americano, scomparso nel 1973, è oggi uno dei più apprezzati nomi dell’art brut. Il riconoscimento postumo provoca un contenzioso sulla titolarità dei diritti che contrappone gli ex padroni di casa dell’artista a membri della sua famiglia. [Le Monde]
Lo Stato francese può confiscare la collezione Morozov? Esposta dal 21 settembre alla Fondazione Vuitton nel Bois de Boulogne, è già stata vista da più di un milione di visitatori. Da giovedì, i social network brulicano di richieste di sequestro. [Le Figaro]
Il MaXXI ha devoluto tutti gli incassi del 27 febbraio e devolverà quelli del 6 marzo al fondo costituito da Unhcr, Unicef e Croce Rossa all’emergenza umanitaria in Ucraina. La decisione è condivisa anche da Contrasto, partner del museo per la mostra di Salgado. [Ansa]
Arco Madrid non è una fiera come tutte le altre. Il critico d’arte e giornalista Harry Bellet ha visitato la fiera madrilena, che per il suo 40mo compleanno, scrive l’inviato, dimostra una bella inventività. [Le Monde]
Un ex vivaio nell’area del vasto territorio dell’«Ager Pompeianus», distretto agricolo dell’antica Pompei, ritorna all’archeologia sotto la tutela del Parco Archeologico di Pompei. Il 25 febbraio è stata effettuata la consegna del terreno confiscato alla criminalità organizzata, ad opera dell’Agenzia del Demanio di Napoli. Il terreno, primo dei beni immobili restituiti, sarà gestito dal Parco Archeologico di Pompei che, oltre alla tutela, si occuperà anche di un programma di valorizzazione che prevede interventi legati alla ripresa dell’attività agricola. Il terreno rientra in un vasto programma di valorizzazione di tutti i suoli agricoli del Parco di Pompei. Si migliorerà la fertilità del suolo, il mantenimento delle biodiversità, la conservazione degli equilibri ecologici regionali. Partendo dal presupposto che tutela e valorizzazione delle aree archeologiche non possono prescindere dalla tutela del loro contesto, l’azione del Parco si pone in linea con la Convenzione di Faro che riconosce lo sviluppo umano e la qualità della vita obiettivi primari della conservazione e dell’uso sostenibile del Patrimonio Culturale. [Tina Lepri per «Il Giornale dell’Arte»]
Il Ministero della Cultura con la campagna digitale «La cultura unisce il mondo», che coinvolge musei, biblioteche, archivi e istituti culturali statali, ricorda che l’Italia ripudia la guerra ed esprime piena e incondizionata solidarietà all’Ucraina. Con gli hashtag #cultureunitestheworld e #museumsagainstwar il sistema museale nazionale e la rete degli archivi e delle biblioteche stanno condividendo immagini significative riguardanti il dolore e la sofferenza della guerra o, al contrario, l’armonia e la prosperità del tempo di pace. Tante le realtà museali che hanno già aderito: dal Museo etrusco di Villa Giulia, con la decorazione del frontone di un tempio che sorgeva nell’antico santuario portuale di Pyrgi raffigurante la lotta bestiale degli alleati Tideo e Capaneo sotto le mura di Tebe, al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, con una testa equina lapidea che ricorda la stravolta espressione del cavallo del Guernica, dal Museo Egizio di Torino, con l’amuleto Ankh di lunga vita e protezione, al Museo di Capodimonte, con l’«Allegoria della Giustizia» di Giorgio Vasari, dalle statue di Villa Adriana a Tivoli, fino alle opere della Galleria Borghese, del Museo Nazionale Romano, del Museo Omero di Ancona, del Museo delle Navi Romane di Nemi, di Palazzo Grimani a Venezia e di Palazzo Reale di Genova. Vi sono anche adesioni del mondo archivistico e bibliotecario, a partire dalla colomba che reca un ramoscello di ulivo in una ristampa da acquaforte del 1661 di un’iscrizione con stemma di Papa Innocenzo X conservata nella Collezione stampe dell’Archivio di Stato di Roma, fino alle opere degli archivi di Stato di Venezia, di Imperia e di Firenze a quelle del progetto «Fumetti nei musei». [MiC]
8mila presenze per il nuovo salone del libro di Firenze. La prima edizione di «Testo», il nuovo salone del libro ideato da Todo Modo, organizzato da Pitti Immagine e tenutosi a Firenze alla Stazione Leopolda tra il 25 e il 27 febbraio, ha staccato oltre 8mila biglietti. [La Nazione]
Una giornata di studi sugli Horti Lamiani. La Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con Sapienza Università di Roma il 28 febbraio promuove una giornata di studi dal titolo «Alla riscoperta degli Horti Lamiani», una presentazione degli scavi archeologici avvenuti negli ultimi 10 anni a Piazza Vittorio che hanno permesso di creare nella sede dell’Enpam il Museo Ninfeo, dove si terrà l’incontro. [ClassiCult.it]
Mostre che chiudono
Fino all’8 marzo il Musée de la Romanité di Nîmes ospita «Volti e segreti delle donne romane. Imperatrici, matrone e liberte», mostra presentata alle Gallerie degli Uffizi lo scorso inverno a cura di Novella Lapini e sotto la direzione di Fabrizio Paolucci. La maggior parte delle opere (una trentina) ha lasciato Firenze, in prestito soprattutto dalla collezione di antichità degli Uffizi, tra cui i busti di Agrippina Minore, madre di Nerone, e di Domizia Longina, moglie dell’imperatore Domiziano, con prestiti anche dal Museo Archeologico Nazionale e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Esposte anche epigrafi, monete d’oro, disegni e codici rinascimentali che concorrono a delineare l’universo femminile dell’età imperiale, senza distinzione di censo, dalle imperatrici alle donne di rango inferiore fino alle ex schiave. [Luana De Micco per «Il Giornale dell’Arte»]
Le sale del Museo Castromediano di Lecce ospitano sino al 27 marzo 2022 (catalogo Silvana Editoriale), la retrospettiva del pittore, musicista e performer padovano Michele Sambin (1951): «Archè/Téchne. Il tempo consuma (1978-2022)». Il progetto espositivo, a cura di Bruno Di Marino, è promosso da Cineclub Canudo, in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce, diretto da Luigi De Luca, che acquisirà la videoinstallazione di Sambin «Il tempo consuma»: opera cardine dell’intero progetto. Accanto a questa, saranno fruibili altri due importanti «videoloop» degli anni settanta: «Anche le mani invecchiano» e «Sax soprano». Un percorso di ricerca all’interno della videoarte che permetterà ai visitatori di immergersi e «ragionare in modo profondo sull’enigma del tempo che si manifesta in tutte le sue forme» (Di Marino). [Massimiliano Cesari per «Il Giornale dell’Arte»]
A Cuneo la Fondazione Crc (Cassa di Risparmio di Cuneo) ha prorogato fino a domenica 27 marzo l’apertura della mostra «Satira e humor nell’antico Egitto. Il Papiro erotico-satirico restaurato», allestita presso lo Spazio Innov@zione della Fondazione, in via Roma 17, e curata da Susanne Töpfer, responsabile della collezione papirologica torinese, insieme ai curatori del Museo Egizio Enrico Ferraris e Cedric Gobeil. Nell'esposizione si può scoprire una delle prime testimonianze di storie illustrate paragonabili al fumetto. Proveniente dalle collezioni del Museo Egizio, che lo ha recentemente sottoposto a un completo restauro grazie al contributo della Fondazione Crc, a conclusione dell’esposizione cuneese il papiro ritornerà a far parte della collezione permanente del museo. [Emmanuele Bo per «Il Giornale dell’Arte»]
Addii
Il 24 febbraio è scomparsa all’età di 97 anni a Torino la storica dell’arte Andreina Griseri. Nata a Mondovì (Cn) il 25 gennaio 1925, si laureò nel 1948 in Storia dell’Arte. Dal 1969 al 1976 ricoprì all’Università di Torino la cattedra di Storia dell’Arte Moderna nella Facoltà di Magistero, dal 1976 al 1997 alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Per l’attività scientifica a partire dal 1951 ha pubblicato contributi in riviste italiane e straniere, in particolare «Paragone». Si ricordano le monografie Jaquerio e il realismo gotico in Piemonte, Torino, Pozzo, 1965 e Le metamorfosi del Barocco, Torino, Einaudi 1967. Ha collaborato con Roberto Gabetti per La Palazzina di Caccia di Stupinigi, pubblicato da Umberto Allemandi a Torino nel 1996 e con Henry Millon, Sara Mc Phee e Mercedes Viale Ferrero per il Corpus grafico Filippo Juvarra. Drawings from the Roman period 1705-1714, Roma 1999. Dal 1961 al 1974 fece parte del Comitato per il Museo Civico d’Arte Antica di Torino diretto da Vittorio Viale. Dal 1979 ha fatto parte dell’Accademia delle Scienze di Torino come Socio corrispondente, dal 1985 come Socio nazionale. Dal 1989 è stata Accademico cultore dell’Accademia di San Luca, Roma. Dal 1991 ha fatto parte della Accademia Nazionale dei Lincei come Socio Corrispondente, dal 1998 come Socio Nazionale. Dal 2004 al 2007 è stata vicepresidente della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo di Torino.