Giorno per giorno nell’arte | 27 aprile 2022

Gli occhi dell’arte sono sul Congo | L’FBI rimpatria opere in Perù | 399 milioni di dollari (australiani) per il Sydney Modern Project | Arte e skate a Savannah | Entro il 2023 a Venezia il nuovo museo Vedova | Nasce Bad a Bordeaux | Online l’Independent Art Fair | La giornata in 13 notizie

«Little Kadogo, I am for Peace, That is Why I Like Weapons» (2004) di Chéri Samba
Redazione |

L’FBI ha rimpatriato 16 manufatti, opere d’arte e documenti storici peruviani, tra cui un dipinto del XVI secolo della Vergine di Guadalupe rubato da una chiesa a Ollantaytambo nel 2002, portato di nascosto negli Stati Uniti da un mercante d’arte boliviano non identificato, scambiato tramite un commerciante con sede in New Mexico e poi venduto a un collezionista in California nel 2016. Restituito anche un altro dipinto del XVII secolo, la «Pentecoste», rubato nel 1992 da una chiesa di Puna. L’opera ha viaggiato in modo simile attraverso il New Mexico prima di essere acquistata da un collezionista in California nel 2009. Recuperati e rimpatriati anche dieci documenti storici peruviani, inclusi certificati militari e navali. I funzionari sono stati avvisati di una vendita dei documenti su eBay. [Gabriella Angeleti]

TeamLab, collettivo artistico giapponese noto per la creazione di ambienti software interattivi a 360 gradi, cita in giudizio il Museum of Dream Spacedi Los Angeles per aver copiato le sue installazioni luminose. Il successo delle installazioni di teamLab hanno ispirato folle di imitatori. Il museo californiano avrebbe però violato il copyright e ingannando i consumatori facendogli credere di essere associato al collettivo giapponese. TeamLab, fondato nel 2001 è ora rappresentato dalla galleria Pace. «TeamLab sostiene che i lavori di MODS copino “l’uso di fiori multicolori che scorrono sul terreno, i flussi di luce/acqua che scendono a cascata dal muro e sul terreno e l’interattività del lavoro. Entrambe le opere contengono anche opere d’arte che fiancheggiano la cascata”. MODS ha riconosciuto di aver pubblicato le immagini delle installazioni di teamLab sui propri social media, ma ha negato che intendesse frodare o confondere i consumatori», scrive Eileen Kinsella. [artnet https://news.artnet.com/art-world/teamlab-museum-of-dream-space-lawsuit-2105207]

La mattina del 26 aprile gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale del capoluogo, hanno messo sei persone in stato di fermo per il furto del «Salvator Mundi» dalla Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, copia del celebre dipinto di Leonardo (venduto da Christie’s nel 2017 per 450 milioni di dollari), trafugata e recuperata nel gennaio 2021. La copia, di rilevante interesse storico artistico è probabilmente coeva a Leonardo ed eseguita da un suo allievo. [Redazione]

Giovedì 28 aprile, l’Independent Art Fair lancerà la piattaforma per la fiera online 2022, con una  settimana di anticipo rispetto all’opening della fiera fisica giovedì 5 maggio. I visitatori fruiranno colloqui e podcast con artisti, performance e filmati in studio dietro le quinte. Sono stati commissionati 13 scritti a studiosi e critici tra cui Hunter Braithwaite, John Chiaverina, Francesca Gavin, Martin Herbert, Elizabeth Karp-Evans e Barry Schwabsky, ognuno con analisi approfondite dei singoli artisti. Degna di nota la forte presenza di artisti indigeni e asiatici. [artnet]

Sabato 3 dicembre taglio del nastro per la trasformazione della Art Gallery of New South Wales. È il Sydney Modern Project da 344 milioni di dollari australiani lo sviluppo culturale più significativo in città negli ultimi 50 anni. La trasformazione creerà un nuovo campus museale d’arte con due edifici collegati da un giardino d’arte pubblico. L’Art Gallery custodisce la collezione d’arte statale con oltre 36mila oggetti, tra cui più di 2mila opere storiche e contemporanee di arte aborigena e delle isole dello Stretto di Torres. L’Art Gallery ospita anche importanti collezioni di arte asiatica ed europea e mostre nazionali e internazionali. Insieme al finanziamento di 244 milioni di dollari australiani del Governo, la Galleria ha raccolto oltre 100 milioni di dollari australiani da donatori privati. [Redazione]

Dalla neve della Norvegia spunta un sandalo in pelle dell’Età del Ferro. Ha 1.700 anni, è emerso in seguito allo scioglimento dei ghiacci, secondo gli studiosi è stato abbandonato da un viaggiatore per le condizioni di eccessiva usura, la datazione al radio carbonio lo colloca al 300 d.C. [Redazione]

Debutterà a Bordeaux dal 7 al 10 luglio la nuova fiera Bad-Bordeau Art Design, con 60 gallerie internazionali, centinaia di collezionisti e visitatori appassionati di arte e design. «Non una fiera tra le altre ma un Salone, un vero e proprio spazio di incontro e scambio, dedicato alle scoperte, alle nuove dinamiche, alle conversazioni, alle esperienze, agli scambi, alle osservazioni, ai dialoghi ; un luogo per professionisti, istituzioni, collezionisti, dilettanti e non, un luogo dove la qualità difesa genera un sentimento di eccitazione e meraviglia che invita a saperne di più, ad approfondire le proprie conoscenze», spiegano gli organizzatori. [Le Figarò]

Entro il 2023 Venezia si arricchirà di un nuovo museo, quello della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Lo ha annunciato Alfredo Bianchini. Per ora sono state individuate due sedi: al magazzino del sale e allo studio, entrambe alle Zattere. La prima non richiede interventi di carattere strutturale dopo il restauro su progetto di Renzo Piano. Da notare che negli anni ’70 c’era l’intenzione di trasformare i magazzini in una grande piscina. Vedova insorse, con tutta la sua autorevolezza, per bloccare lo scempio. Lo studio, invece, richiede qualche modifica. Se ne occuperà il comitato, costituito ad hoc, e di cui fanno parte Luca Massimo Barbero, Gabriella Belli e Philip Rylands. Nel frattempo Bianchini è alla ricerca di un nuovo edificio sul Museum Mile e termina con Punta della Dogana della Fondazione Pinault. [Lidia Panzeri]

A Kinshasa, il boom dell’arte contemporanea: la capitale della Repubblica Democratica del Congo è diventata una fucina di artisti di talento capace di attrarre galleristi e collezionisti da tutto il mondo. In particolare a Ndjili, dove la vita non si ferma mai. I suoi 13 distretti contano 550.000 abitanti sui 15 milioni della capitale. Qui dal laboratorio dello scultore Freddy Tsimba a due dei più famosi pittori africani, JP Mika e Chéri Samba. [Le Figarò]

Mostre che aprono
«Wilderness», la nuova mostra di Doug Aitken alla 303 Gallery a New York dal 27 aprile al 27 maggio, è una video installazione che avvolge il pubblico a 360 gradi. Le scene ritraggono una giornata sulla spiaggia, i soggetti meditano sulla vita, si muovono durante il giorno e mentre documentano il mondo con i telefoni in mano, le loro voci si trasformano lentamente, con ripetizioni cicliche, in toni stratificati che ricordano i compositori minimalisti Philip Glass e Steve Reich. Il caldo bagliore del sole al tramonto viene superato dalla luce blu degli schermi. «Con la luce dello schermo le cose diventano più distaccate», afferma Aitken. Dopo essere caduto in un’oscurità distopica, il ritmo del film accelera. La partitura emotiva di voci trasformate in paesaggi sonori culmina in una vibrazione surreale generata dall’intelligenza artificiale. La presenza crescente di nuove tecnologie e l’introduzione del Touch ID di Apple hanno promosso studi sull’intelligenza emotiva artificiale. Musei come il Metropolitan e il MoMA utilizzano l’IA per curare, catalogare e migliorare il modo in cui il pubblico interagisce con le opere d’arte. [Ellen Frances]

Mercoledì 27 aprile, alle 17, al MOMUC - Museo della Ceramica di Mondovì (Cn) verrà inaugurata la mostra «Le terre di Paolo Spinoglio e le parole di Beppe Fenoglio - Langhe e Resistenza» a cura di Ermanno Tedeschiin collaborazione con Christiana Fissore  Il 2022 è l’anno del centenario della nascita dello scrittore Beppe Fenoglio e, nello spesso tempo, il ventennale della scomparsa dello scultore Paolo Spinoglio. Il progetto espositivo ha quindi come fine quello di far conoscere la storia di un territorio attraverso due esponenti della cultura piemontese, che hanno trattato temi comuni con due tipi di approcci molto diversi, seppur in qualche modo simili. Oltre al Museo della Ceramica verrà coinvolto nel progetto «Liber» il nuovo polo culturale di Mondovì che comprende anche il Museo della Stampa. Il trait d’union è la terra: quella usata da Paolo Spinoglio per le sue sculture e quella descritta nei suoi lavori e nelle parole di Fenoglio, con soggetti legati al tema agricolo e collinare. [Emmanuele Bo]

Mostre che chiudono
La seconda edizione di Unique Design X Group si svolge dal 27 aprile al primo maggio, il progetto frutto della piattaforma commerciale fondata da donne dedicata alla promozione dell’arte funzionale e del design da collezione, cui fa capo una comunità di artisti e gallerie, collezionisti, appassionati e istituzioni. Lanciata in Cina alla Shanghai Art Week 2019, con mostre a Parigi, Mosca e negli Stati Uniti, la piattaforma nomade valorizzi la comunità globale del design da collezione e la comunità creativa dello skate. Ogni anno, Unique Design X Group commissiona a un artista uno skatepark temporaneo in collaborazione con il progetto Skatepark di Tony Hawk per i giovani meno abbienti. Quest’anno, l’artista britannica nigeriana, Yinka Ilori, lancia il parco di oggetti skate-able nel  Kehoe Ironworks Building al Trustees’ Garden a Savannah in Georgia. Nota per le grandi opere dai colori brillanti e per i motivi audaci e intricati, Ilori crea parchi in tutto il mondo. Il suo più recente lo scorso dicembre a Miami vantava rampe e binari di gialli brillanti, rosa, verdi e arancioni.

Chiude il 7 maggio la personale di Raffaele Fiorella, Leggero nello Spazio MICROBA di Bari, con opere immersive digitali, foto, e video di oggetti antropomorfi, fitomorfi e fantastici, privi di coordinate spazio temporali, identificabili come ricordi onirici. I paesaggi definiti dall’artista sembrano distaccarsi dalla realtà rimanendovi tuttavia ancorati  attraverso un’atavica appartenenza immaginifica. Completano la mostra piccole sculture. In occasione delle celebrazioni dei 25 anni di Patrimonio Unesco, Alberobello accoglie invece «Segni Elementari», mostra di arte contemporanea internazionale diffusa ideata da Francesco Carofiglio. Fino al 1 maggio, le opere di 22 artisti dialogano con gli spazi interi ed esterni della città dei trulli per un percorso articolato in un unico tessuto narrativo e accompagnato da un docufilm. Tra gli artisti Josè Angelino, Francesco Arena, Daniele D’Acquisto, Helmut Dirnaichner, Viviana Fernandez Nicola, Loredana Longo, Mimmo Paladino e Raffaele Vitto. [Graziella Geraci]

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