Giorno per giorno nell'arte | 25 giugno 2019

Per il «Tesoro Guelfo» chiesto il parere della Supreme Court degli Usa | Aufreiter torna a Vienna | A Roma rivive il Ninfeo degli Specchi | La giornata in 13 notizie

L'altare portatile di Eilbertus di Colonia, 1150 ca, uno dei 42 pezzi del Tesoro Guelfo
Redazione |

Sul «Tesoro Guelfo» i musei di Berlino si appellano alla Suprema Corte Usa. La Stiftung Preußischer Kulturbesitz (Fondazione per il Patrimonio Culturale Prussiano), l'ente supervisore dei musei statali di Berlino, ha annunciato che ricorrerà alla Corte Suprema degli Stati Uniti per contrastare la richiesta di restituzione del «Welfenschatz», il «Tesoro Guelfo», un insieme di 42 oggetti datati tra l'XI e il XV secolo, molti dei quali di carattere sacro, che appartenevano alla casata dei duchi di Baviera, i cui eredi nel 1929 vendettero 82 oggetti del nucleo a un consorzio di mercanti d'arte di Francoforte; di questi, negli anni seguenti, 40 furono venduti a musei e collezionisti privati. Nel 1935 lo Stato Prussiano (sotto la guida di Hermann Goering) pagò 42,5 milioni di marchi tedeschi per tutto il rimanente (42 pezzi). Sono gli eredi dei mercanti francofortesi a reclamare la restituzione degli
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