Giorno per giorno nell’arte | 24 ottobre 2022

Dopo «I girasoli» di Van Gogh ora «I covoni» di Monet | Gli attivisti per il clima finanziati dalla nipote di J. Paul Getty | La shortlist del Max Mara Art Prize for Women | Scoperta una vasca cinquecentesca a Palazzo dei Diamanti a Ferrara | Alla ricerca della «Black Star» dell’Africa | La giornata in 10 notizie

I due attivisti del gruppo di protesta Letzte Generation che il 23 ottobre hanno lanciato purè di patate contro l’opera di Monet
Redazione |

Dopo «I girasoli» di Van Gogh ora «I covoni» di Monet. Il 23 ottobre due attivisti del gruppo di protesta «Letzte Generation» hanno imbrattato un olio di Monet al Museo Barberini di Potsdam, in Germania, lanciandogli contro purè di patate. L’opera presa di mira si intitola «Les meules» («I covoni») ed è considerata fra i capolavori dell’artista francese. I due manifestanti sono stati arrestati. Letzte Generation, il gruppo di attivisti tedeschi che ha guidato la protesta e che ha postato su Twitter il video dell’attacco al dipinto, ha poi dichiarato che «il dipinto non è stato danneggiato durante l’azione. In contrasto con le incommensurabili sofferenze che inondazioni, tempeste e siccità stanno già provocando su di noi oggi come presagi della catastrofe imminente». Anche il Museo Barberini ha affermato in una dichiarazione pubblicata sui social media che «Les meules» non è stato danneggiato. Il museo prevede di rimettere in mostra l’opera il 26 ottobre. Il dipinto era stato acquistato all’asta dal collezionista tedesco Hasso Plattner nel 2019 per 110,7 milioni di dollari, ed è in prestito dalla sua collezione al Museo di Potsdam. Pochi giorni fa due attiviste per l’ambiente avevano gettato passato di pomodoro sul capolavoro di Vincent van Gogh «I girasoli», a Londra. [Redazione]

La nipote di J. Paul Getty ha finanziato le manifestazioni di attivismo per il clima nel Regno Unito. Un’ereditiera americana del’industria perolifera ha fondato il gruppo che ha finanziato la recente serie di manifestazioni di attivismo per il clima in tutto il Regno Unito, tra cui la protesta alla National Gallery di Londra il 14 ottobre, in cui due attivisti della campagna Just Stop Oil hanno lanciato zuppa di pomodoro su «I girasoli» di Vincent van Gogh (1888). Aileen Getty, la nipote di J. Paul Getty, magnate del petrolio e fondatore del Getty Museum di Los Angeles, ha co-fondato il Climate Emergency Fund (Cef) nel 2019 e, secondo quanto riferito, ha donato 1 milione di dollari del suo patrimonio personale per sostenere gruppi di attivisti ambientali, tra cui Just Stop Oil e Extinction Rebellion. Il legame di questi gruppi con l’ereditiera ha ovviamente accresciuto le critiche sulla natura delle proteste, che in alcune occasioni hanno vandalizzato opere d’arte e talvolta hanno preso di mira istituzioni per i loro legami con finanziatori non necessariamente coinvolti nell’industria dei combustibili fossili. Ad esempio, la National Portrait Gallery ha annunciato a febbraio che avrebbe cessato di ricevere finanziamenti dalla British Petroleum (Bp) dopo la scadenza del contratto a dicembre di quest’anno. [Gabriella Angeleti]

La shortlist del Max Mara Art Prize for Women. Sono state annunciate le cinque artiste finaliste della nona edizione del Max Mara Art Prize for Women, premio biennale fondato nel 2005. Sono Rebecca Bellantoni, Bhajan Hunjan, Onyeka Igwe, Zinzi Minott e Dominique White. Nei giorni scorsi le artiste si sono recate presso la Collezione Maramotti di Reggio Emilia per presenziare all’annuncio ufficiale e all’inaugurazione del progetto «The Age/L’Età» realizzato dall’ottava vincitrice del premio, Emma Talbot. Il progetto è stato esposto per la prima volta alla Whitechapel Gallery l’estate scorsa. Alla vincitrice è offerto un periodo di residenza in Italia della durata di sei mesi, nel corso della quale l’artista ha l’opportunità di realizzare un nuovo progetto che viene successivamente esposto nell’ambito di due personali alla Whitechapel Gallery di Londra e alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, che in ultima istanza acquisisce l’opera. [Redazione]

Scoperta una vasca cinquecentesca a Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Apparteneva a una fontana? Nuove scoperte dai lavori a palazzo dei Diamanti e dal cantiere nel giardino delle duchesse a Ferrara. Circa un anno fa nel corso dell’intervento di riqualificazione era emersa la cosiddetta «sauna del duca», una struttura di epoca estense con seduta, schienale e fori per l'acqua. Ora è stata rinvenuta una vasca per l’acqua con superficie liscia, di circa 75 cm di profondità, nell’area esterna, precisamente nel primo cortile. «È un elemento nuovo», spiega la funzionaria del Ministero della Cultura Chiara Guarnieri, «che non risulta dalle planimetrie storiche in nostro possesso e che è di epoca, probabilmente, cinquecentesca». [Redazione]

Alla ricerca della «Black Star» dell’Africa. Dal 27 al 29 ottobre, Accra, la capitale del Ghana, ospita la conferenza internazionale «Global Ghana: In Search of Africa’s Black Star», con cui si conclude la seconda edizione di Country-focused season, un’iniziativa annuale organizzata da The Africa Institute, che esplora un paese africano o una comunità della diaspora attraverso una serie di programmi sia accademici sia rivolti al pubblico. La conferenza vuole aprire una riflessione sul ruolo del Ghana come baluardo dell’emancipazione del continente dai poteri coloniali, promotore dell’unità africana e motore di innovazione. Come espresso nel titolo, il programma esplora le interpretazioni del significato del Ghana come «black star», con riferimento alla stella nera che compare sulla bandiera del Paese e che è simbolo di panafricanismo e anticolonialismo, attraverso una prospettiva che tenga conto del ruolo storico del Ghana nella tratta degli schiavi e della sua successiva centralità nella creazione di una solidarietà afroaraba. Alternando dibattiti, seminari, proiezioni e performance, la conferenza affronta questi temi con approccio interdisciplinare, offrendo una panoramica su come le giovani generazioni stiano reinventando l’identità e il futuro del Paese della stella nera attraverso una varietà di media, tra cui spettacolo e arti visive. In particolare, all’arte sarà dedicato il dibattito «On the State of Contemporary Art Practices in Ghana» cui interverranno gli artisti Ibrahim Mahama, Serge Attukwei e Kwame Akoto-Bamfo. [Maurita Cardone]

I nomi dei nuovi direttori di MuCEM e Musée Guimet. Secondo voci raccolte da Claire Bommelaer del quotidiano francese «Le Figaro» Pierre-Olivier Costa verrà nominato direttore del MuCEM di Marsiglia e Yannick Lintz direttrice del Museo Nazionale delle Arti Asiatiche-Guimet, a Parigi. Il nome del primo circolava da dieci giorni. Costa è stato, per cinque anni, direttore di gabinetto di Brigitte Macron. Lintz ha studiato al Museo del Louvre, dove ricopre dal 2013 la direttrice del dipartimento di arti islamiche.

Un furto alla fiera milanese Amart. Ieri 23 ottobre nel pomeriggio è stato rubato un quadro al Museo della Permanente di via Turati a Milano, nell’ambito della mostra di antiquariato Amart, nello stand della galleria Fineart Di mano in mano. L’opera in questione è un ritratto dello scienziato Alessandro Volta, in olio su rame, realizzato da Gabriele Rottini nel 1840, del valore di circa 20mila euro. Sembra che il responsabile della galleria che esponeva l’opera fosse intento a parlare con un visitatore, e che essa fosse appesa in un angolo appartato del suo stand. Quando si è accorto del furto, l’antiquario ha dato l’allarme e la polizia è intervenuta sul posto, bloccando le uscite per identificare tutti coloro che si trovavano in quel momento all’interno dell’esposizione. [Redazione]

Restaurato il Gabinetto «alla China» di Palazzo Graneri a Torino. Il 25 ottobre alle 11.30 viene presentato il restauro, ad opera del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale», del settecentesco Gabinetto «alla Cina» di Palazzo Graneri della Roccia, sede del Circolo dei Lettori. Interverranno Oronzo Perrini, direttore generale di Ream Sgr Spa, Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Lisa Accurti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e Stefano Trucco e Michela Cardinali, rispettivamente presidente e direttore dei laboratori del Centro Conservazione e Restauro «La Venaria Reale». [Redazione]

Un convegno e una tavola rotonda a Pozzuoli. In occasione della VI edizione di ArcheoCamp, settimana dell’archeologia subacquea nei Campi Flegrei, il Centro Sub Campi Flegrei, in collaborazione con la Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Culturale Subacqueo, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Dipartimento di Economia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli organizza nei giorni 26 e 27 Ottobre un Convegno e una Tavola Rotonda presso il Palazzo Migliaresi del Rione Terra di Pozzuoli. Il convegno «L’integrazione dello spazio mare con lo sviluppo del territorio» si terrà il 26 ottobre dalle 8.30 alle 17. Il 27 ottobre dalle 8.30 alle 13.30 si svolgerà incvece la tavola rotonda «La progettazione partecipata. Waterfront flegreo». [Redazione]

Addii
La morte di Peter Schjeldahl. Il 21 ottobre è scomparso all’età di 80 anni Peter Schjeldahl, critico d’arte del «New Yorker», la cui voce singolare e poetica è stata per decenni un’affidabile guida nel mondo dell’arte newyorkese. È morto nella sua casa di Bovina, un piccola cittadina nello stato di New York, di cancro ai polmoni, malattia che gli era stata diagnosticata nel 2019. «Nostra figlia Ada era presente quando il mio oncologo, al Memorial Sloan Kettering, mi ha dato circa sei mesi di vita. Ada mi ha chiesto cosa volevo fare. Rivisitare Roma? Parigi?», ha scritto Schjeldahl in un articolo del 2019 pubblicato sul New Yorker. «Mi pare di aver detto: “Mah. Forse una partita di baseball”. Ha organizzato, con la famiglia e gli amici: Mets contro Braves, al Citi Field. Glorioso». [Wallace Ludel]

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