Giorno per giorno nell’arte | 24 maggio 2022

Rima Abdul Malak è la ministra della Cultura francese | Truffa da 400mila dollari per i follower di Beeple | All’asta la pipa di Toro seduto | Ad Harlem boom della pittura figurativa africana | 7 anni per il gallerista Inigo Philbrick | Morto Knox Martin, mentore di Rauschenberg e Twombly | La giornata in 19 notizie

L’opera di Yayoi Kusama per una delle dieci stazioni della Elizabeth Line a Londra
Redazione |

Rima Abdul Malak, di origine libanese, già nominata consulente culturale di Emmanuel Macron nel 2019, è la nuova ministra della Cultura francese, voluta dal presidente francese al suo secondo mandato. Sostituisce Roselyne Bachelot, che ha assunto l’incarico nel luglio 2020 sotto l’ex primo ministro Jean Castex. In 30 anni la carica di ministro della Cultura è stata ricoperta da 15 persone, per una durata media di appena due anni. Tra le priorità del nuovo ministro il sostegno al settore della cultura colpito duramente dal Covid, la facilitazione di politiche culturali inclusive, un programma e una commissione dedicata alle restituzioni e la creazione di un «metaverso europeo» per supportare la creatività e la paternità degli artisti. [Gareth Harris]

Nella classifica annuale delle persone più ricche in Gran Bretagna stilata da «The Sunday Times Rich List», molte figure chiave del mondo dell’arte, primo fra tutti l’ucraino Leonard Blavatnik (al numero quattro), con un patrimonio di 20 miliardi di sterline derivato da investimenti, musica e media (era alla prima posizione l’anno scorso, ma da allora ha perso 3 miliardi di sterline). Blavatnik ha sponsorizzato  progetti artistici e istituzioni nel Regno Unito tra cui la Courtauld Gallery di Londra con 10 milioni di sterline e l’estensione della Tate Modern  con oltre 50 milioni di sterline (inaugurata nel 2016). Dimezzata dopo le sanzioni la ricchezza del collezionista russo Roman Abramovich (da 12 miliardi a 6 miliardi di sterline). Altre nomi del mondo dell’arte i collezionisti Poju e Anita Zabludowicz al numero 119 (1,5 miliardi di sterline). «Secondo il Sunday Times» 25 artisti, confluiti nel gruppo Boycott/Divest Zabludowicz hanno negato il proprio nome alle loro opere nella collezione della coppia londinese di 5mila pezzi per i legami  con Israele. [Gareth Harris]

Con quasi quattro anni di ritardo e con un costo di circa 19 miliardi di sterline, il progetto Crossrail est-ovest di Londra è finalmente (quasi completamente) aperto. Ora conosciuta come Elizabeth Line in onore del giubileo di platino di sua maestà, è un’importante impresa di ingegneria, che attraversa il centro di Londra per collegare l’aeroporto di Heathrow e Reading con Abbey Wood  e Shenfield, aggiungendo 10 stazioni nuove di zecca e una presenza viola opportunamente regale sulla nuova mappa della metropolitana. Yayoi Kusama, Sonia Boyce e Richard Wright sono tra gli artisti che hanno realizzato opere per le 10 nuovissime stazioni. [Louisa Buck]

Un muro di critiche si leva contro il museo più costoso della storia del Canada. È il nuovo Royal British Columbia [BC] Museum di Victoria, che il premier canadese John Horgan ha annunciato di volere demolire e ricostruire per un costo totale di  789 milioni di dollari. Pochi i dettagli forniti sul progetto, definito da Kevin Falcon, leader del Partito Liberale della Columbia Britannica: «una vanità da un miliardo di dollari». Il premier ha spiegato la necessità di demolire anziché rinnovare il museo a causa dell’instabilità sismica e la presenza nell’edificio degli anni ’60 di materiali pericolosi come l’amianto. Il museo è ormai uno dei simboli del dibattito elettorale e politico. [Hadani Ditmars]

Nella classifica 2022 delle 100 persone più influenti dell’anno pubblicata dal «Time», oltre a nomi audaci come Volodymyr Zelensky, Zendaya e Kris Jenner, ci sono gli artisti Faith Ringgold, Maya Lin, Francis Kéré, Nan Goldin ed Elizabeth Alexander. L’elenco si basa si basa sul «soft power» delle idee dei singoli e sulla forza del loro esempio ed è suddiviso in categorie di artisti, innovatori, titani, leader, icone e pionieri, con fotografie accompagnate da brevi saggi scritti da altri luminari della cultura e della politica. [Time]

Il gallerista Inigo Philbrick è stato condannato da un giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti a sette anni di carcere perché ritenuto colpevole di una frode telematica da 86 milioni di dollari, una delle più significative nella storia del mercato dell’arte. L’accusa era di avere venduto azioni per oltre il 100% in opere d’arte che non possedeva, falsificando contratti, firme e inventato clienti fittizi. Philbrick ha accettato di restituire gli 86 milioni di dollari. Ma non è chiaro quanti soldi gli siano rimasti: diversi dipinti passati per le sue mani sono oggetto di battaglie legali tra investitori e prestatori. Molte delle sue vittime potrebbero non recuperare mai i beni perduti. Specializzato in arte del dopoguerra e contemporanea e aveva gallerie a Londra e Miami, tra gli artisti trattati Jean-Michel Basquiat e Yayoi Kusama [bloomberg ]

All’asta una delle pipe di Toro seduto, parte del tesoro che Forrest Fenn, mercante d’arte e antichità del New Mexico, ha nascosto in una cassa di bronzo piena di monete d’oro e altri oggetti di valore nelle Montagne Rocciose (stima da uno a tre milioni di dollari) , lanciando nel 2010 una caccia al tesoro che si è conclusa pochi mesi prima della morte del 90enne Fenn. Il tesoro sarà messo all’asta dalla sua famiglia il 9 giugno, da a Hindman auctiones a Cincinnati, in Ohio, la vendita «Arte dei nativi americani: la collezione a vita di Forrest Fenn», includerà 168 lotti, tra cui perline dei nativi provenienti dalla sua casa-museo. [Redazione]

Grazie all’acquisizione da parte dello Stato tornano a Palazzo Barberini due opere della collezione disperse nei secoli. Sono state presentate ieri da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, e Flaminia Gennari Santori, direttrice Gallerie Nazionale di arte antica. Si tratta dei dipinti  «La morte di Cleopatra» di Giovanni Lanfranco (Parma 1582-Roma 1647) e il «Ritratto del Cardinale Antonio Barberini» di Simone Cantarini (Pesaro 1612-Verona 1648). Le due tele erano state commissionate da Marco Marazzoli, musicista di corte del cardinale Antonio, che alla sua morte decise di lasciarle alla famiglia Barberini. L’opera di Lanfranco è stata collocata al piano nobile, accanto alla «Venere che suona l’arpa» dello stesso autore, mentre «Il Ritratto del Cardinale Antonio Barberini» è esposto nella Sala Sacchi, accanto ad altri ritratti, dipinti e scolpiti, della famiglia papale. Il Lanfranco è stato acquisito da Brun Fin Art di Milano, il Cantarini da Finarte Roma, dove era andato in asta nel settembre 2020. [Arianna Antoniutti]

Nuova truffa nel fluido mondo degli Nft. Questa volta la vittima è Beeple, il cui account Twitter è stato hackerato e ai suoi follwer sono stati sottratti complessivamente 400mila dollari in criptovalute. [artnet]

Si è conclusa il 22 maggio e prosegue online fino al 25 maggio la sesta edizione newyorkese di 1-54 Contemporary African Art Fair, per la prima volta ad Harlem. Guardando al vasto panorama culturale del quartiere, la fiera ha collaborato con lo Schomburg Center for Research in Black Culture a una serie di eventi tra cui un talk con il collettivo Where We At Black Women Artists Inc. Tra le proposte delle 25 gallerie in fiera, Gallery 1957 di Accra e Londra con il pittore ghanese Lord Ohene. Molto ricercata dai collezionisti la giovane pittura figurativa africana. [Redazione]

Il 25 maggio alle 16,30 all’Auditorium di Santa Giulia della Fondazione Brescia Musei, si svolge la sessione inaugurale del ciclo di incontri «Open Doors. Il museo partecipativo oggi», promosso dalla Fondazione bresciana in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e con Nemo (Network of European Museum Organisations). Curato da Pierluigi Sacco, il ciclo è dedicato al museo partecipativo e si compone di  9 appuntamenti con importanti esperti di musei e centri culturali contemporanei italiani e internazionali, tra gli ospiti Stefano Karadjov, Francesca Bazoli, Alessandra Vittorini, Julia Pagel, Doris Sommer, Andrea Cancellato. [Redazione]

Una giostra di oltre cinque metri di diametro, di legno, cartapesta e stoffa, dipinta a mano e abitata da 12 cavalli bianchi è il simbolo e, insieme, lo strumento del progetto «La giostra delle storie», promosso dalla Biblioteca Braidense in occasione della Settimana dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (24 maggio-2 giugno). In questi primi giorni la giostra sarà nella Sala di Lettura, poi si sposterà nel Cortile d’Onore del Palazzo di Brera, per accogliere dapprima i bambini delle scuole, poi un pubblico più ampio, e diventare il luogo del racconto di un’antica fiaba, tratta da un corpus di libri per l’infanzia degli anni ’30, in russo, ucraino e yiddish, portati fortunosamente in Europa dall’allora Unione Sovietica e acquistati dallo Stato. La fiaba sarà recitata in italiano e in ucraino dalla bibliotecaria e mediatrice culturale di Kiev Yuliia Semyriad, profuga a Milano e accolta in Braidense, con gli operatori del Teatro Laboratorio Pane e Mate. [Ada Masoero]

Dopo sei mesi si è concluso il restauro di «Genova», uno degli otto pannelli (il più compromesso) di «La vera Cabala del Lotto» che decorano la scala del Museo Cascella. Il recupero è stato curato dalla restauratrice Chiara Russo, nell'ambito di un progetto con il quale la Fondazione Genti d'Abruzzo ha reso omaggio a Pietro Cascella, autore dei pannelli. L’intera operazione di restauro è stata ripresa e documentata e tutto il materiale è stato presentato il 22 maggio al Museo Cascella. [Redazione]

Terna lancia il Premio Driving Energy 2022, concorso che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, aperto a tutti e finalizzato al sostegno e alla promozione dello sviluppo culturale del Paese. Tema della prima edizione del concorso fotografico è la transizione energetica. Due le categorie di fotografi, under 30 e over 30. I lavori dei finalisti saranno espsoti a Roma nel Palazzo delle Esposizioni. [Redazione]

C’è un poster di Chrprn, incollato al muro di un edificio a due passi da piazza San Marco a Venezia in Calle del Pellegrin, in piazzetta dei Leoncini. Si intitola «Generazione Wonder Lost (Generazione che ha perso la meraviglia)», raffigura una ragazza con uno smartphone in mano. Un gesto molto diverso dall’atto vandalico con cui la scorsa settimana è stata imbrattata la facciata della Chiesa del Redentore alla Giudecca con vernice spray. È la prima opera di street art dal 2019, anno in cui in Laguna comparve il graffito di Banksy nel canale di Ca’ Foscari. [ansa]

Mostre aperte
Per la prima volta l’arte digitale Nft è visibile open air e in simultanea dal 23 maggio al 10 luglio. Grazie al progetto Urban Pixels curato dal Museum of Contemporary Digital Art con la collaborazione di EssilorLuxottica, cinque artisti esporranno in contemporanea le proprie opere a Milano, in piazza Cordusio, Cadorna e San Babila, a Londra, in Covent Garden e a New York in Times Square. Tra gli artisti Entangled Others, Krista Kim, XCOPY, Giuseppe Lo Schiavo e Lethabo Huma. [La Stampa]

Mostre che chiudono
Si chiude il 29 maggio da STILL Fotografi a Milano la mostra di Lorenzo Cicconi Massi intitolata «A disegnare le vigne», dedicata all’esperienza della azienda agricola Colture nelle colline del Prosecco, in provincia di Treviso, patrimonio Superiore Unesco. Un anno condensato in 28 immagini in bianco e nero per raccontare paesaggi, tradizioni, ritmi e pensieri. [Redazione]

Addii
È morto a 99 anni l’artista americano Knox Martin, il pittore della New York School che Robert Rauschenberg considerava un mentore. Ammirato da  Cy Twombly e Al Held, non aderì a nessun movimento in particolare, sebbene elementi di Espressionismo astratto, Pop art e Color field fossero tutti presenti nella sua opera. «Era unico nel modo in cui interpretava l'astrazione negli anni ’60, l’ha presa in una direzione diversa, afferma il gallerista Hollis Taggart, che rappresenta Martin dal 2019. Dipingeva opere molto spigolose e lineari piuttosto che lo stile di astrazione dell'espressionismo astratto attraverso l'applicazione della pittura come tecniche di impasto. Il suo approccio è stato un po’ più cerebrale e hanno una qualità decorativa diversa da qualsiasi altra cosa che veniva fatta in quel momento». [Wallace Ludel]

È morto a 90 anni lo storico dell’architettura John Harris, studioso di Inigo Jones e William Chambers. Sebbene gli interessi di Harris fossero incentrati sul XVIII secolo, le 64 mostre realizzate con la sua Galleria Heinz (1972-86) coinvolsero, tra gli altri, Richard Norman Shaw, James Stirling, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa e contribuirono a portare alla ribalta il disegno architettonico.

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