Giorno per giorno nell’arte | 24 agosto 2022

La censura di Instagram può essere discriminatoria | Recuperato un rostro romano in bronzo della battaglia delle Egadi | Il nuovo Museo Internazionale Afroamericano (Iaam) di Charleston | Restaurati i «Due putti che giocano con un’aquila» di Jean Boulanger | Restaurato l’anfiteatro romano nell’area archeologica di Carsulae | La giornata in 11 notizie

L’International African American Museum (Iaam) sta per essere terminato, in anticipo rispetto alla sua apertura prevista a gennaio 2023. Foto: Jim Sink | Cortesia IAAM
Redazione |

La censura di Instagram. «Io la chiamo discriminazione», dichiara con fermezza il fotografo Robert Andy Coombs in un video pubblicato sul suo account Instagram «di backup». L’account principale di Coombs è stato cancellato dopo aver condiviso una foto del suo lavoro dalla mostra «Pure Joy» alla 1969 Gallery di New York. Autodefinitosi «artista gay e disabile», Coombs è abituato alla censura di Instagram, ma questa volta c’era qualcosa di diverso. Sempre più gallerie e mostre si trovano al centro di una pesante repressione sulla piattaforma. L’account della Little Black Gallery di Londra è stato cancellato all’inizio di agosto dopo aver pubblicato un post sulla sua galleria partner Fas44 a Las Vegas. Il post conteneva una fotografia che mostrava la silhouette di un corpo nudo riflessa in una finestra, il corpo dell’artista Mona Kuhn dalla personale allora in corso nella galleria di Las Vegas. L’immagine è stata segnalata da Instagram come «sollecitazione sessuale per adulti». Già in passato la Little Black Gallery, che presenta fotografi gay e queer, ha subito la cancellazione dell’account, ma ha perseverato. Il comproprietario Ghislain Pascal afferma: «Come galleria fotografica, editore, educatore e consulente d’arte che cerca di promuovere la fotografia d'arte è molto frustrante. Non sembra esserci alcun buon senso in Instagram». [Emma Shapiro]

È stato recuperato, a 80 metri ca di profondità nei fondali marini dell’isola di Levanzo (Tp), una delle Egadi, un rostro in bronzo di una nave romana databile al III secolo a.C., legato alla battaglia delle Egadi. Le operazioni sono avvenute mediante il determinante intervento della nave oceanografica Hercules, del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina, dei Carabinieri di Trapani, attraverso l’utilizzo della Motovedetta CC811 Pignatelli e del Battello Pneumatico CC405 del distaccamento navale di Favignana. A conclusione delle operazioni il reperto è stato consegnato ai funzionari della Soprintendenza del Mare. La località del ritrovamento, ritenuta di rilevante importanza, è al vaglio degli archeologi per le ulteriori valutazioni scientifiche poiché, dai fondali delle Egadi, sono stati recuperati altri 23 rostri della battaglia delle Egadi. [Redazione]

Il nuovo Museo Internazionale Afroamericano (Iaam) è in fase di ultimazione nel porto di Gadsden’s Wharf, a Charleston, nella Carolina del Sud. L’apertura è prevista per il 21 gennaio 2023. Il museo proporrà una panoramica completa della storia culturale, socioeconomica e psicologica della schiavitù e del modo in cui continua ad avere un impatto oggi. Gadsden’s Wharf era un tempo il più grande porto di schiavi degli Stati Uniti. Più del 40% di tutti gli africani ridotti in schiavitù ha messo piede per la prima volta negli Stati Uniti attraverso il molo; più di 100mila persone durante il picco del commercio internazionale. «Gadsden's Wharf è stato uno dei porti più attivi al mondo nel commercio di schiavi», afferma Tonya Matthews, presidente e amministratore delegato del museo, in un'intervista. «Quello che un museo come questo può offrire è il contesto: una comprensione del contesto storico del razzismo», afferma Matthews. [Gabriella Angeleti]

Si è concluso il restauro, effettuato da Daniela Bursi con la collaborazione di Germano Bertolani, della tavola raffigurante «Due putti che giocano con un’aquila» di Jean Boulanger (Troyes, 1608-Modena, 1660), uno degli artisti più rilevanti attivi nel Seicento nel ducato estense. L’opera, sottoposta alla manutenzione grazie a fondi messi a disposizione da Bper Banca, è ora rientrata nella sua sede del Museo civico. Il soggetto, sotto un apparente e giocoso divertissement, allude in modo ricercato alla casa estense e ne esalta la gloria: simili putti, infatti, erano anche presenti nella distrutta Villa Pentetorri di Modena e sono presenti al Palazzo Ducale di Sassuolo, dove l’artista lavorò negli anni del duca Francesco I. [Stefano Luppi]

Il 28 agosto nell’area archeologica di Carsulae (presso San Gemini, Tr) sarà inaugurato l’anfiteatro romano restaurato, dopo due anni di lavori, dalla direzione regionale musei dell’Umbria su progetto avallato dalla Sovrintendenza. L’anfiteatro, datato al I secolo d.C., sorge su un vasto pianoro a circa 450 m di altitudine sul livello del mare, di fronte all’antico teatro. La costruzione, che risulta in parte incassata nel terreno per l’innalzamento dell’attuale livello, poggiava direttamente sul terrapieno in modo tale che il peso delle gradinate si scaricasse solo in parte sui muri e i pilastri esterni. Venne realizzato con pietra calcarea e laterizio, utilizzando la tipica tecnica del periodo, a blocchetti piccoli con fasce orizzontali di due mattoni. [Redazione]

Il comitato di azione politica di Donald Trump, il Save America Pac, coprirà la maggior parte dei costi associati alla commissione dei ritratti dell’ex presidente e l’ex first lady Melania Trump da appendere alla National Portrait Gallery di Washington. Secondo recenti rivelazioni finanziarie di «Business Insider» e del «Washington Post», il Pac ha contribuito con 650mila dollari ai ritratti, mentre un’altra donazione di 100mila dollari da parte di un anonimo donatore fornirà il resto dei fondi necessari per le commissioni. Save America e altri Politic action committee repubblicani hanno intensificato i loro sforzi di raccolta fondi e portato somme record dal raid dell’Fbi del 7 agosto nel resort-dimora di Trump a Mar-a-Lago in Florida. Gli artisti sono stati selezionati per creare i ritratti dei Trump, ma le loro identità non sono state ancora rivelate e non è stata annunciata una cronologia per la creazione e la presentazione dei ritratti. [Benjamin Sutton]

A poco più di un mese dalle elezioni politiche del 25 settembre, quasi tutte le forze politiche hanno presentato il programma elettorale con cui chiederanno la fiducia degli elettori. Dalla tutela e promozione delle professioni culturali e turistiche ai borghi italiani, dal raddoppio statale delle donazioni private a un piano pubblico per le assunzioni al Ministero della Cultura: ecco quello che le forze politiche propongono per cultura e turismo. [AgenziaCult]

Alcuni mosaici ucraini del XX secolo distrutti durante la guerra in corso con la Russia saranno ricreati digitalmente nella mostra «Discover Ukraine: Bits Destroyed» nell’Old Royal Naval College al Greenwich+Docklands International Festival di Londra, in programma dal 26 al 29 di agosto. Il festival proietterà 56 mosaici monumentali sulle pareti dell’Old Royal Naval College. Tra i mosaici che verranno «resuscitati» vi sono l’«Albero della Vita» e il «Gheppio», entrambi di Alla Horska, figura significativa del movimento dissidente ucraino degli anni Sessanta. Furono creati a Mariupol nel 1967; entrambi sono stati distrutti dai bombardamenti russi il 22 luglio. Sebbene non tutti i mosaici inclusi nella mostra siano stati danneggiati, tutti sono in pericolo, chiariscono gli organizzatori della mostra. «Dal 24 febbraio abbiamo perso centinaia di oggetti culturali in tutto il Paese. I mosaici sono difficili da preservare durante la devastante guerra. Una parte significativa di loro non sopravviverà», afferma Tetyana Filevska, direttrice creativa dell’Istituto ucraino che ha co-organizzato lo spettacolo. [Kabir Jhala]

Scoperta la tomba di una donna vichinga sulle montagne della Svezia. Il 17 agosto una squadra di archeologi svedesi, sotto la direzione di Anders Hansson, ha esaminato un sito sulle cime dello Jämtland, provincia della Svezia centro-occidentale, dove qualche tempo fa un escursionista, Eskil Nyström, aveva rinvenuto un misterioso oggetto arrugginito. «Il mio primo pensiero era stato di aver trovato una mina, ma quando ho scavato ho capito che non era possibile», ha dichiarato Nyström ad Arkeonews. Questi si rivolse poi al Museo Jamtli di Östersund che svelò l’arcano. Si tratta di una spilla di 1.200 anni fa, probabilmente proveniente da una tomba femminile di era vichinga (tra il 793 e il 1066). Dalla spedizione del team di Anders Hansson sono emersi fuliggine e ossa bruciate e una seconda spilla ovale. Le conclusioni degli studiosi coincidono con quelle del museo di Östersund: si tratta di una tomba a cremazione dell’età vichinga, molto probabilmente di una donna. [Redazione]

Dal primo settembre al 31 ottobre «Mr. Arbitrium», una scultura di Emanuele Giannelli alta circa sei metri, arriva sulla fiancata sinistra di San Lorenzo a Firenze, una delle basiliche più antiche della città. È una tappa del tour che da 15 mesi espone la scultura a spingere e sostenere i monumenti della Toscana e non solo. La scultura è in viaggio, la gambe separate dal busto, e all’arrivo a Firenze sarà necessario un ritocco nello stucco dipinto a mano con effetto marmoreo prima della sistemazione sulla grande base rettangolare. Per Giannelli, classe 1962, l’opera è un veicolo, un mezzo che attraverso l’arte e la cultura lancia interrogativi ai passanti invitati a prendere posizione, a scegliere usando la propria libertà di giudizio, se conservare o spazzare via le formule, i materiali, le strutture e la materia stessa dell’arte tradizionale. O invece, più semplicemente forse, sostenere, conservare, proteggere meglio monumenti come San Lorenzo. Oltre al colosso, altre quattro grandi sculture dell’artista saranno esposte nel Chiostro della basilica. [Tina Lepri]

Critiche e polemiche
e ora inchiesta della magistratura di Lucca che ipotizza un «danno ambientale» per il «Jova Beach Party», il concerto di Jovanotti in programma il 2 e 3 settembre sulla spiaggia del Muraglione a Viareggio, pubblicizzato come il grande evento dell’estate viareggina, nell’area dove il cantante ha già realizzato uno spettacolo ai primi di agosto, con migliaia di giovani sulla spiaggia. L’inchiesta, dopo l’esposto di un’associazione inviata anche alla Soprintendenza che ha avviato una serie di controlli tra questi quello di «approfondimento paesaggistico», prenderà in considerazione le opinioni dei favorevoli e dei contrari. «La spiaggia è un habitat ricco di dune e vegetazione oggi a rischio: dannoso fare concerti su tutte le nostre spiagge già degradate», affermano il geologo Mario Tozzi e molte associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra preoccupata che per l’evento le dune di sabbia vengano spianate. Uno studio di Giovanni Baccaro, dell’Università di Trieste, relativo alle piante nell’area della spiaggia del Muraglione dopo il concerto di Jovanotti dei primi di agosto, afferma che «la vegetazione sull’arenile contribuisce alla costruzione delle dune, ne aumenta l’altezza e le consolida contrastando l’erosione della spiaggia». [Tina Lepri]

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