Giorno per giorno nell’arte | 23 settembre 2022
Fondi agli artisti ucraini dagli enti non profit Usa | La Via Appia Antica candidata come sito Unesco del Patrimonio dell’umanità | Il programma decennale della Fondazione Holt/Smithson | I tabernacoli «parlanti» di Firenze | Accordo di valorizzazione per l’ex carcere di Santo Stefano a Ventotene | La giornata in 18 notizie

Dagli enti non profit Usa fondi agli artisti ucraini. Se il Governo Usa ha inviato miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, da quando la Russia ha lanciato la sua invasione il 24 febbraio, relativamente poco denaro era stato destinato agli artisti di quel Paese, i cui mezzi di sussistenza e pratiche artistiche sono stati sconvolti dalla guerra. Da aprile però un gruppo di organizzazioni non profit negli Stati Uniti ha destinato fondi direttamente a singoli artisti ucraini colpiti molto duramente dal conflitto. Il programma Artists at Risk Connection (Arc) di Pen America, con un finanziamento di 2 milioni di dollari dalla Fondazione Helen Frankenthaler e altri 100mila dollari dalla Fondazione Andy Warhol, ha concesso sovvenzioni a 133 artisti ucraini o che all’inizio vivevano e lavoravano in Ucraina. Ad oggi sono stati erogati 182mila dollari agli artisti attraverso il programma, principalmente sotto forma di sovvenzioni di emergenza per bisogni essenziali come alloggio e cibo; per una quota minore sono sovvenzioni per la resilienza, intese ad aiutare gli artisti a perseguire le loro attività professionali.
Il Ministero della Cultura presenterà l’1 ottobre a Firenze, nell’ambito di TourismA, il Salone di Archeologia e Turismo Culturale, la candidatura della Via Appia Antica come sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Per tutelare, valorizzare e promuovere la candidatura di questo sito, che si sviluppa quasi per intero nel Mezzogiorno d’Italia, si sono uniti 28 uffici del Ministero, 4 regioni, 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi, 25 università, oltre a numerose comunità territoriali. Il ministro della Cultura Dario Franceschini, in visita a Napoli, ha invece personalmente auspicato che il presepe napoletano entri nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, augurandosi che il dossier a sostegno della candidatura possa procedere speditamente. In questa lista Unesco figurano 630 voci di 140 Paesi, di cui 15 italiane. L’ultimo in ordine di tempo è la cavatura e la cerca del tartufo. [Redazione]
Il programma decennale della Fondazione Holt/Smithson: una fonte di discussioni creative. Scomparsa nel 2014 a 75 anni, la Land artist Nancy Holt nelle sue ultime volontà aveva disposto di istituire una fondazione che avrebbe preservato la sua eredità e quella del marito, l’artista Robert Smithson (1938-73). Da allora la Holt/Smithson Foundation si è concentrata sui compiti tradizionalmente svolti da una fondazione, compresa una maggiore accessibilità del pubblico alla loro opera. L’ente si preoccupa però anche di articolare e strutturare l’arte e i concetti espressi dai due artisti, dei quali alcuni interventi monumentali come i «Sun Tunnels» di Holt (1973-76) e «Spiral Jetty» di Smithson (1970) hanno lasciato segni indelebili nel paesaggio. «Sappiamo, senza dubbio, che ci sono diversi tipi di problemi concernenti l’opera di Nancy Holt e di Robert Smithson», dichiara Lisa Le Feuvre, direttrice esecutiva della fondazione. «C’è un imperativo etico nel porre domande difficili. Per esempio, qual era il loro rapporto con la loro terra? Come ci rapportiamo di fronte ai lavori di sterro, alla luce dell’imperativo di guardare alla politica della terra, ai diritti alla terra degli indigeni, all’ecologia e al cambiamento climatico?». La fondazione intende incoraggiare tali domande con un nuovo programma decennale che è semplice nel concetto ma che sicuramente provocherà dibattito e persino disagio in alcuni. È prossimo il lancio di una serie di conferenze annuali che invita artisti, scrittori e altri pensatori a rispondere all’arte di Holt e Smithson. Ognuna si svolgerà in un luogo significativo per gli artisti, a cominciare dal Whitney Museum, a cui Holt ha donato molte opere della sua collezione personale. [Claire Voon]
A Firenze i tabernacoli ora «parlano». 37 opere d’arte e architettura, sparse per le strade del capoluogo toscano, si rivelano a appassionati, residenti e passanti attraverso un sistema di targhe interattive. I tabernacoli fiorentini diventano Luoghi Parlanti, entrando a far parte dell’omonimo progetto di «turismo sostenibile» di Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue, che propone un nuovo modo di esplorare il territorio grazie a una rete di Qr code e a uno strumento ormai indispensabile per il viaggiatore contemporaneo: lo smartphone. [Redazione]
Il ministro Franceschini ha firmato l’accordo di valorizzazione per l’ex carcere di Santo Stefano a Ventotene. Si tratta di un «luogo di grande bellezza e simbolo delle radici europee», ha detto. La commissaria del Governo, Silvia Costa, invece ha commentato: «Si tratta di un passo decisivo, frutto del coordinamento delle amministrazioni firmatarie svolta nel mio ruolo di Commissaria, che assicura al recupero in corso del progetto una prospettiva certa perché suggellata dall’impegno delle amministrazione statale, regionale e comunale nella futura gestione». [Redazione]
Alla Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre) verrà presentato in anteprima mondiale il film «L’ombra di Caravaggio», di Michele Placido, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Tedua, Vinicio Marchioni e Lolita Chammah, prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema. Una coproduzione Italia - Francia, Goldenart Production, Charlot, Mact Productions, Le Pacte, con il sostegno del MIC e della Regione Lazio, cofinanziato dall’Unione Europea, Regione Campania, in collaborazione con Qmi. [Redazione]
Un Ercole monumentale riemerge dagli scavi a Filippi. Una statua di epoca romana (II secolo d.C.) di dimensioni maggiori del vero raffigurante un giovane Ercole è riaffiorata durante gli scavi condotti dall’Università Aristotele di Salonicco nell’area dell’antica Filippi, la città macedone fondata dal padre di Alessandro Magno. La missione, diretta da Natalia Poulou, docente di Archeologia bizantina, assistita dal professore Anastasios Tantsis e dal professore emerito Aristotele Menzo, ha coinvolto una ventina di studenti dell’ateneo greco e si è conclusa il 16 settembre. A confermare l’identità dell’eroe sarebbero la clava, rinvenuta in frammenti, e la pelle di leone nella mano sinistra; sul capo la statua reca una corona di foglie di vite trattenuta nella parte posteriore da un nastro le cui estremità terminano sulle spalle. La scultura era parte della ricca decorazione di un edificio risalente all’VIII-IX secolo, probabilmente un ninfeo, che dominava il lato orientale di una delle vie principali della città. Lo scavo proseguirà il prossimo anno. [kathimerini.gr]
Al cinema un documentario su Tiziano. Esperti, critici, studiosi e artisti internazionali raccontano «Tiziano. L’impero del colore» nel documentario diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato e scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dallavalle. È una produzione Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte Zdf, e viene programmato in alcune sale cinematografiche solo il 3, 4, 5 ottobre. [Redazione]
Le artiste americane Cauleen Smith e Vanessa German sono le assegnatarie dell’annuale Heinz Award, un premio da 250mila dollari gestito dalla famiglia del defunto politico Henry John Heinz, da destinare nelle sue intenzioni a contributi significativi ai settori artistico, ambientale ed economico. Se Smith (1967) si è affermata con i suoi film sperimentali, installazioni e opere multimediali che riflettono sui concetti storici di razza e di strutture di potere, German è invece nota soprattutto per le sue «figure di potere» e «altari» che affrontano i temi del razzismo e dell’omofobia ed evocano visivamente la scultura religiosa africana, incorporando conchiglie di ciprea, specchi e altri oggetti simbolici. [Gabriella Angeleti]
L’artista americana Senga Nengudi ha ricevuto invece il prestigioso Nasher Prize, premio annuale di 100mila dollari assegnato a scultori viventi dal Nasher Sculpture Center di Dallas, in Texas. Nengudi è nota soprattutto per sculture e installazioni che utilizzano calze e sabbia come medium e che «parlano chiaramente alla fragilità del corpo umano e all’agire degli uomini», afferma Jeremy Strick, il direttore del Nasher. [Gabriella Angeleti]
Il coreografo e artista concettuale Ralph Lemon ha vinto il premio Bucksbaum del Whitney Museum da 100mila dollari. Lemon è celebre per le sue danze altamente astratte e spesso intensamente memorabili, che gli sono valse il rispetto di molti artisti. Ma alla Whitney Biennial, che quest'anno è stata curata da David Breslin e Adrienne Edwards, ha destato attenzione mostrando opere astratte all’interno delle gallerie del museo. [Redazione]
A Torino Palazzo Bricherasio apre nuovamente al pubblico sabato primo ottobre con ingresso gratuito e tour guidati in italiano e in inglese. Banca Patrimoni Sella & C. ha infatti aderito alla ventunesima edizione di «Invito a Palazzo», la giornata nazionale di apertura al pubblico delle sedi storiche delle banche italiane promossa dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana). I visitatori potranno ammirare lo storico palazzo, situato nel centro della città, prenotando una delle tre visite guidate previste alle ore 15, 16 e 17. Costruito nel 1636, Palazzo Bricherasio è stato di proprietà di famiglie avite torinesi che nel corso degli anni vi hanno apportato importanti opere di ristrutturazione. A metà dell’Ottocento fu acquistato da Luigi Cacherano di Bricherasio e, alla sua morte, passò in eredità ai figli Sofia ed Emanuele. Quest’ultimo ospitò proprio in quest’edificio, il primo luglio del 1899, l’incontro con un gruppo di aristocratici e notabili per siglare l'accordo costitutivo della Fabbrica Italiana Automobili Torino. [Redazione]
A Napoli, dal 28 settembre al primo ottobre, si tiene la quinta edizione di «Architettura Open House», progetto sostenuto dalla Regione Campania: 130 appuntamenti gratuiti in ambienti privati accompagnati dagli architetti che invitano il pubblico a visitare studi, case e cantieri, illustrati dagli specialisti del settore, non solo architetti. Un appuntamento per i non addetti ai lavori interessati all’abitare contemporaneo. Napoli vista «da dentro» con i nuovi spazi, edifici, strutture, progetti che disegnano le scenografie del quotidiano della città che cresce. Previsti attività e laboratori dedicati ai più piccoli. Sono 450 i volontari, architetti e designer, che accompagneranno le persone in un viaggio dalla periferia di Napoli al centro storico, da anni umiliato dalle mancate opere di restauro. [Tina Lepri]
Riaperture e mostre che aprono
Si inaugura oggi 23 settembre (apertura al pubblico il 24) la Biaf, Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze. [Il Giornale dell’Arte]
Il 24 settembre riapre a Firenze il Museo di Palazzo Davanzati, dopo un intervento di riallestimento durato 6 mesi, finanziato con 500mila euro dal Ministero della Cultura. [Il Giornale dell’Arte]
Il 24 settembre riapre ad Anversa il Kmska (Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, il Museo Reale di Belle Arti), dopo oltre un decennio di chiusura, con un ampliamento di circa 6.400 metri quadrati. I costi dei lavori all’edificio, sostenuti dal governo belga, sono stati di 100 milioni di euro. [Il Giornale dell’Arte]
Settima edizione di WopArt a Lugano, aperta al Centro Esposizioni dal 23 al 25 settembre e intitolata «Others. The Paper and its Mirror. NFT!». Tra le oltre 50 gallerie e fondazioni presenti, provenienti da 7 Paesi, Stefano Orler (Venezia), Galleria Immaginaria (Firenze), Cortesi Gallery (Lugano-Milano), Farsetti (Milano), Mazzoli (Modena-Berlino), HProject (Venezia-Dubai), Migrant Gallery (Berlino-Pechino), Mojdeh Art Gallery (Teheran), Iris Contemporary Space (Teheran). «In questa edizione di WopArt vogliamo introdurre il concetto di inclusione, non disgiunto da quello di sostenibilità. Inclusione e sostenibilità sono, anche, capacità di fissare e portare a rappresentazione una relazione complessa e in questo modo, cristallizzare in un evento il rapporto tra la persona e la multiforme realtà che la circonda», spiega Robert Phillips, direttore culturale di WopArt.
Doppio appuntamento il 24 settembre presso la galleria veronese Studio La Città. Alle 11.30 verrà presentato il volume Herbert Hamak 1992-2022. 30 anni con Studio La Città. A seguire, l’inaugurazione della mostra «Hiroyuki Masuyama. Playing with shadows». Sette nuovi lavori dell’artista giapponese in una mostra accessibile al pubblico fino al 29 ottobre. [Redazione]