Giorno per giorno nell’arte | 23 maggio 2022
Sicilia capofila nella restituzioni al Partenone, la Gran Bretagna tratta | Newsha Tavakolian censurata da Medici Senza Frontiere | Scoperto in Salento un antico molo | Aborigeni contrari al museo sul suolo sacro | Sassolino e Demetz contro la mafia | Chiusi Salon du Dessin e Drawing Now | La giornata in 16 notizie

Con il frammento «Fagan» della lastra appartenente al fregio orientale del Partenone, raffigurante il piede di Artemide dea della Caccia seduta in trono, la Sicilia fa da «apripista» al ritorno in Grecia dei reperti del Partenone. Il frammento era in Sicilia dal 1800 e dal 10 gennaio è esposto nel Museo dell’Acropoli di Atene. La decisione della Regione di «sdemanializzare» il reperto, atto tecnico necessario per la restituzione del prezioso, e l’ok del MiC hanno permesso l’operazione: un contributo determinante al dibattito internazionale in corso da anni sulla questione. Cerimonia e festa ad Atene dove, alla presenza del premier greco Kyriakos Mitsotakis, il frammento è stato già ricongiunto al fregio originale da cui era stato asportato nell’Ottocento. In base all’accordo tra il governo siciliano, a febbraio è arrivata a Palermo da Atene, un’importante statua acefala della Dea Atena del V secolo a.C., che resterà esposta al Museo Salinas per quattro anni. [Tina Lepri]
Dopo anni di pressioni e campagne per il rientro in patria dei marmi del Partenone, la Gran Bretagna ha accettato di avviare le trattative con il Governo greco sotto l’egida dell’Unesco. Una richiesta formale per il ritorno permanente in Grecia di tutte le sculture del Partenone della collezione britannica è stata presentata per la prima volta nel 1983. Ma le sculture, secondo le ultime trattative dello scorso novembre, torneranno ad Atene sulla base di un prestito a lungo termine e in cambio a Londra andranno delle opere d’arte antiche ora conservate in Grecia. Un giorno forse il Partenone potrebbe ritornare a splendere dopo ben due secoli, da quando Lord Elgin, trasportò 15 metope, 17 figure frontali e 75 metri del fregio originale del Tempio di Atena a Londra per esporli al British Museum. [Tina Lepri]
La fotografa iraniana Newsha Tavakolian, dell’Agenzia Magnum Photos, si è difesa dalle accuse di pratica non etica dopo aver pubblicato una serie di immagini identificabili di adolescenti africane sopravvissuti a stupri, realizzate nel Congo nord-orientale durante un incarico per l’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (Msf). Il 25 agosto 2021, Tavakolian ha pubblicato sul sito dell’organizzazione non governativa «Ituri, A Glimmer Through the Crack»: la serie si concentrava sulle donne vittime di violenza sessuale e includeva diverse fotografie completamente identificabili di un’adolescente di 16 anni di un remoto villaggio congolese. Il 13 maggio, Msf ha cancellato cinque immagini dalla serie, comprese le immagini della ragazza in questione; un portavoce si è impegnato a «rivedere le nostre linee guida audiovisive e la loro attuazione, al fine di evitare giudizi errati in futuro». [Tom Seymour]
Scoperto nel Salento un antico molo sommerso, lungo il tratto di costa tra San Cataldo e Le Cesine; i resti lasciano ipotizzare che al margine dell’area dell’edificio idrovoro della Riforma agraria, in località «Posto San Giovanni», sorgesse un porto che aveva una sua importanza tra la fine dell’Età repubblicana e la prima Età imperiale. «In quella posizione erano stati già documentati allineamenti murari connessi a depositi di età romana tardorepubblicana: una struttura nota come “Chiesa sommersa”, una serie di vasche scavate nella roccia, e un’altra sempre immersa nel mare, posizionata più a sud». Gli scavi sono diretti da Rita Auriemma, docente a UniSalento di Archeologia subacquea. [la Repubblica]
I piani del Governo del Northern Territory per costruire una sede di Alice Springs da 111 milioni di dollari (americani) violerebbero numerosi siti sacri: «una profanazione», la definisce un’anziana aborigena australiana che combatte i piani per la galleria d’arte indigena nell’Outback, sostenendo che disturberà gli spiriti antichi. Il tribunale si è pronunciato l’anno scorso sulla proposta del governo di acquisire il sito di Anzac Oval per far posto alla galleria dopo l’interruzione dei negoziati con gli indigeni, a settembre ha raccomandato al governo di intraprendere maggiori consultazioni con gli indigeni. Paech dice che è successo. L’acquisizione è nella fase finale, poiché il consiglio comunale ha deciso all’inizio di quest’anno che un’ulteriore opposizione legale sarebbe stata troppo costosa. Il governo dichiara che pagherà 37 milioni di dollari (americani) per la costruzione della galleria e che raccoglierà gli altri 74 milioni, se i soldi federali verranno negati. [Elizabeth Fortescue]
Orazio la Rocca su «la Repubblica» ricorda il 40ennale dello sfregio sulla Pietà di Michelangelo: il 21 maggio 1972 un geologo ungherese sferrò 15 martellate sull’opera considerata uno dei capolavori dell’arte universale. Un’équipe di esperti riportò la statua allo splendore originario. «I colpi sono violenti ed i danni enormi, specialmente sulla Madonna, sfregiata con il naso in frantumi, il braccio sinistro troncato, la palpebra dell'occhio sinistro divelta e macchiata dalla vernine blu del martello, parti del drappeggio del vestito scheggiato. Il peggio viene evitato dal pronto intervento di un vigile addetto alla sicurezza [...] Malgrado lo choc iniziale, la macchina restauratrice pontifici, spinta da Paolo VI, avvia subito un piano di intervento, mai realizzato prima, col compiuto di risanare le “ferite” della la Pietà del giovane Michelangelo». [la Repubblica]
Si chiama «Digital Restoration of the Herculaneum Papyri», il progetto della Mellon Foundation per recuperare i papiri ritrovati in una residenza dell’antica di Ercolano, conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli «Vittorio Emanuele III». I rotoli di papiro furono carbonizzati, e gravemente danneggiati durante l’eruzione del 79 d.C. Molti non sono mai stati svolti; altri sono stati aperti nei secoli con risultati talvolta disastrosi. Anche laddove si era riusciti a svolgerli senza arrecare ulteriori danni la superficie annerita rende difficoltoso il riconoscimento dell’inchiostro. Con l’ausilio della più avanzata tecnologia, l’obiettivo è sia migliorare la leggibilità dei papiri svolti sia scansionare in 3D quelli ancora chiusi. [Redazione]
Sulla facciata della stazione ferroviaria di Venezia tornano evidenti le linee del livello che il mare potrebbero raggiungere nei prossimi decenni. Li ha disegnati cinque anni fa l’artista Andreco. Il murale, il primo sul Canal Grande, è affiancato da una grande installazione alta sei metri dedicata alla resilienza del delicato ecosistema lagunare. Fondamentale per il ripristino dell’opera, Ca’ Foscari, Spring Color, un’azienda marchigiana pioniera nel settore della bio edilizia che, utilizzando materie prime di origine naturale, produce pitture che non emettono sostanze volatili nocive e De Castelli che lavora il metallo con processi artigianali. [Redazione]
Il 22 maggio in occasione delle celebrazioni per il trentennale delle stragi di mafia (23 maggio) la Fondazione Falcone inaugura le opere che ha commissionato ad artisti come Arcangelo Sassolino e Peter Demetz. L’installazione di Sassolino (artista che è al Padiglione di Malta in Biennale) è posta al centro dei Quattro Canti e si tratta di una grande base di cemento che ha già suscitato diverse reazioni scandalizzate. L’opera, da quanto trapela, sarà costituita da una pala meccanica che distruggerà la pedana, curatore Alessandro De Lisi. Gli altri artisti coinvolti nel progetto «Spazi Capaci-Comunità Capaci» a cura di Alessandro De Lisi sono Gregor Prugger, Gerald Moroder e Fabrizio Biz Senoner. [Giusi Diana]
Si chiude oggi a Parigi il Salon du Dessin, nella ex Borsa di Parigi con 39 espositori, perlopiù francesi, ma anche da America, Italiane, Germania, Svizzera, Inghilterra e Benelux. Molte le gallerie internazionali che propongono l’arte italiana dei grandi maestri, da Baccio Bandinelli al Giorgione (dagli 80mila ai 170mila euro). Tra le grandi proposte anche Degas (prezzi fino a circa 500mila euro). Si è chiusa ieri, invece, la XV edizione di Drawing Now a Le Carreau du Temple nel Marais, sempre a Parigi, con 72 gallerie, di cui solo una ventina non francesi. Tra gli artisti Katerina Seda, David Tremlett, Kubra Khademi e Kiki Smith. [Il Sole 24 Ore]
È ufficiale la notizia della riapertura della Galleria Nazionale dell’Umbria il primo luglio. Tra le novità una sala sull’arte moderna e contemporanea con artisti umbri tra cui Gerardo Dottori con il dipinto aerofuturista «Tramonto lunare», due lavori di Alberto Burri di cui un cellotex di proprietà della Galleria più un «Nero» e Leoncillo. Il museo sta inoltre preparando Con Franco Cosimo Panini Editore una Guida di Pimpa di Altan, le guide per bambini. [Stefano Miliani]
Marinella Senatore vince il 44mo Premio Matteo Olivero del Comune di Saluzzo (Cn), nell’ambito della sesta edizione di «START Storia e ARTe Saluzzo». L’artista di Cava de’ Tirreni verrà premiata mercoledì 25 maggio, alle 19 nel Cinema Teatro Magda Olivero della città piemontese, dove presenterà l’opera «Dance First Think Laterche». «La ricerca artistica di Marinella Senatore combina in modo poetico ed efficace cinema e illuminazione, danza e partecipazione, scrive la giuria del Premio Olivero. Questo nuovo lavoro, pensato per gli spazi del foyer del Cinema Teatro Magda Olivero, utilizza le luminarie e la celebre frase “Dance First Think Later (Prima il ballo poi il pensiero)” di Samuel Beckett, per invitare gli spettatori a un coinvolgimento attivo della vita e dello spazio sociale». [Emmanuele Bo]
Con il progetto «Dandalò» l’Atelier Remoto fondato a Trento nel 2014 da Valentina Merz e Lara Monacelli Bani vince il primo concorso «Nxt» del MaXXI L’Aquila,bandito per lo spazio pubblico nella piazza antistante a Palazzo Ardinghelli. Lo studio ha ideato una struttura fatta di «vele gonfie e leggere che ondeggiano come un canneto che risuona al vento», così la descrive il museo. Dal primo luglio a settembre 2022 l’installazione ospiterà il programma estivo del MaXXI aquilano. La Fondazione presieduta da Giovanni Melandri aveva invitato a concorrere altri tre studi di giovani progettisti: AMAA, Carrasso + Renna e Andrea Tabocchini Architecture. Oltre a realizzare l’installazione per piazza Santa Maria Paganica, lo studio Atelier Remoto il 14 giugno verrà premiato al MaXXI di Roma come miglior giovane progettista. [Stefano Miliani]
Mostre aperte
Con «Vivre Notre Temps! Bonnard, Vallotton e i Nabis», fino al 16 ottobre al Kunstmuseum di Berna, la Collezione Hahnloser/Jaeggli si commiata dopo 5 anni dal museo bernese per ritornare nella sede originaria di Villa Flora, a Winterthur. «Vivre notre temps!» era il motto di Arthur e Hedy Hahnloser per la loro attività collezionistica, in cui giocano un ruolo di primo piano le opere del gruppo dei Nabis, la cui carica eversiva chiude l’Impressionismo e apre l’arte moderna. Afferma la curatrice della mostra, Marta Dziewaska: «Il gruppo Nabis ebbe vita molto breve e non sviluppò uno stile distintivo. Tuttavia, la comunità artistica, lo scambio e il dialogo che i Nabis hanno intessuto tra loro, i collezionisti, i galleristi e gli altri artisti sono stati fondamentali per lo sviluppo delle idee moderne». Esposte opere di Pierre Bonnard, Maurice Denis, Félix Vallotton ed Édouard Vuillard e dei loro modelli più significativi, Paul Gauguin e Odilon Redon. Spiccano tra le opere il magnifico «Nudo femminile addormentato» di Vallotton (1913) e «Rose rosse e stoffe su un tavolo» di Vuillard (1900). [Elena Franzoia]
Mostre che aprono
47 modelli dell’iconica sneaker Air Force 1 sono esposti da domani in un magazzino di Greenpoint, a Brooklyn, tutti disegnati da Abloh, direttore artistico maschile di Louis Vuitton ed ex dj. Air Force 1, introdotta per la prima volta da Nike nel 1982, negli ultimi 40 anni è stata intrecciata nella cultura pop e hip hop. Era anche la scarpa preferita di Abloh. Delle 47 paia in mostra, nove saranno in vendita a (da 2mila a 2.500 euro). Questi modelli sono stati progettati per la sfilata maschile della primavera 2022 di Louis Vuitton. [artnet]
Addii
Si è spento il 20 maggio il pittore, scultore e incisore marchigiano Walter Valentini, classe 1928, protagonista internazionale della scena artistica del XX secolo, maestro riconosciuto di tecniche come l’acquaforte, l’acquatinta, la puntasecca, la litografia a più colori e la calcografia.