Giorno per giorno nell’arte | 23 dicembre 2021

Il «Piano Borghi» mette a disposizione un miliardo di euro | Concluso il restauro della Cappella delle donne a Firenze | Fiac e Paris Photo minacciati di estromissione dalla sede del Grand Palais | Sempre più richieste di restituzione dal Messico alla Francia | La giornata in 19 notizie

L’anello scoperto al largo delle coste dell’antica Cesarea con l’immagine del Buon Pastore
Redazione |

Tra le iniziative previste dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e resilienza) del Governo, il «Piano Borghi» mette a disposizione un miliardo di euro. Sono due i tipi di interventi previsti. Uno da 580 milioni per progetti di rigenerazione culturale e sostegno alle imprese locali; un altro da 420 milioni da assegnare alle Regioni che selezioneranno ognuna un borgo a cui destinare 20 milioni ciascuno. [Il Giornale dell’Arte]

A Firenze si è concluso, dopo due anni di lavoro, il restauro della Cappella delle donne
, la piccola cappella al margine della corte d’ingresso della Certosa. L’intervento di restauro ha riguardato l’intero edificio. Il restauro è stato reso possibile grazie alla Fondazione Cr Firenze che allo scopo ha stanziato la cifra di 220mila euro. [La Nazione]

La Fiac e Paris Photo minacciati di estromissione dalla sede del Grand Palais. L’8 dicembre è stato lanciato un bando pubblico in regime di concorrenza per l’occupazione dei locali negli stessi giorni e ore delle due manifestazioni. [Le Monde]

Il 20 dicembre l’ambasciata messicana a Parigi ha presentato 18 oggetti d’arte precolombiani restituiti da collezionisti francesi alla rappresentanza diplomatica. È una goccia d’acqua in un oceano di richieste di restituzione. [Le Figaro]

L’artista Miriam Cahn minaccia di ritirare le proprie opere dal Kusthaus di Zurigo perché il museo svizzero espone la collezione Bührle. Emil Georg Bührle fece le proprie fortune vendendo armi ai nazisti. [ArtNews]

Articolo-inchiesta di Cédric Pietralunga sulla situazione dei monumenti e dei musei francesi, che dall’inizio dell’epidemia di Covid-19 sono stati massicciamente aiutati dallo Stato transalpino. [Le Monde]

Una squadra di archeologi israeliani ha recuperato mesi fa tra i resti di navi colate a picco nei fondali antistanti il porto di Cesarea (a nord di Tel Aviv) alcuni manufatti romani e mamelucchi, tra cui una gemma incastonata in un anello ottagonale d’oro. È un reperto molto raro perché all’interno vi è raffigurata l’immagine del «Buon Pastore», una allegoria di Gesù. La scoperta è stata presentata il 22 dicembre alla stampa dal Dipartimento israeliano per le antichità. [Haaretz]

Per la seconda edizione del Pac (Piano per l’Arte Contemporanea) la Direzione Generale Creatività Contemporanea mette a disposizione tre milioni di euro per l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere d’arte attuale.

È stato stanziato un fondo di un milione di euro per l’istituzione a Como del Museo nazionale dell’astrattismo storico e del razionalismo architettonico, che dovrebbe essere ospitato da Palazzo Terragni. [Espansione Tv]

A Parigi sono stati restaurati e rimontati gli interni della Cancelleria di Orléans (nota anche come Hôtel de Voyer d’Argenson), una dimora costruita a Parigi all’inizio del Settecento e situata al 19 di rue des Bons Enfants. Composta da cinque stanze, quattro delle quali con il soffitto dipinto, venne realizzata da Antoine Coypel. A realizzare il lavoro, nell’arco di otto anni, è stata l’équipe di Cinzia Pasquali, la restauratrice della Sant’Anna di Leonardo da Vinci. [Ansa]

A Rimini torna a casa la «rinocerontessa», la scultura simbolo del museo dedicato al regista Federico Fellini (1920-93), il neonato Fellini Museum
di Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e piazza Malatesta. Dopo un tour al Festival del cinema di Venezia e alla Festa del cinema di Roma l’opera, che richiama il film «E la nave va», è stata collocata presso il giardino del Grand Hotel di Rimini, altro luogo felliniano per antonomasia, visto che la sua sagoma compare in «Amarcord». La scultura è una copia di quella storica collocata nei pressi del cinema Fulgor, realizzata in jesmonite (un bicomponente a base acquosa) da Rita Rivelli di Studio Forme di Roma in collaborazione con PolyFantasy. Nel centro città, ancora in tema di sculture, novità anche al Part. Palazzi dell’Arte Rimini, l’esposizione permanente di Palazzo del Podestà della collezione di San Patrignano dove è nato il Giardino delle sculture con opere di Alberto Garutti, Paul Kneale, Giuseppe Penone, Arnaldo Pomodoro, Kiki Smith, Piotr Uklanski e Chen Zhen. Nelle sale interne di Palazzo del Podestà arriva anche lo spazio destinato ad accogliere le nuove donazioni: esposti lavori di Alessandro Moreschini, Matteo Pugliese, Gideon Rubin, Marco Strappato, Sabrina Mezzaqui, Maurizio Cannavacciuolo, Thomas De Falco, Bertozzi & Casoni e Loredana Longo. Comune e Fondazione San Patrignano, infine, hanno dato vita al Premio Artisti Italiani Part, per under 40. [Stefano Luppi]

Il fotografo Patrick Zachmann ha immortalato con il proprio obiettivo le macerie e poi il cantiere della Cattedrale parigina di Notre-Dame. Ne ha tratto un libro che compare contemporaneamente all’apertura di una mostra al Musée d'Art et d’Histoire du Judaïsme a Parigi. [Le Figaro]

A Parma è stata inaugurata l’Ala nuova del Museo Archeologico nel complesso monumentale della Pilotta. È una delle sezioni museali più innovative della museologia italiana contemporanea: comprende la Sala Ceramiche, ornata da un soffitto ligneo a cassettoni, e le Sale Egizie, create a imitazione delle tombe ipogee dei Faraoni. [la Repubblica]

La casa d’aste Pandolfini di Firenze ha venduto il 22 dicembre a 938mila euro una portantina cinese «jian yu» in legno huanghuali realizzata durante la dinastia Qing (XVII-XVIII secolo) che era stimata 80-120mila euro. Il compratore è un anonimo cinese. [Corriere della Sera]

Il Museo Archeologico Mètauros a Gioia Tauro (Rc) è temporaneamente chiuso al pubblico per l’avvio dei lavori di restauro dello storico Palazzo Baldari, sede attuale del Museo oltre che della Biblioteca Comunale. Il Museo sarà riallestito e riaperto al pubblico in una sede temporanea, presso gli spazi dell’immobile storico «Le Cisterne». La riapertura del Museo a Palazzo Baldari è prevista alla fine di gennaio 2022.

Dopo il murale che ricorda un arazzo medievale, realizzato in primavera dallo street artist romano Uno nel centro cittadino, il Festival «GemellArte» promosso dal Comune di Terni per decorare la città con pitture murali sigla un nuovo capitolo: nel gemellaggio con la città francese di Saint Ouen, l’italiano Aris e il francese Sto hanno vinto la «call» 2021 del festival diretto da Chiara Ronchini e curato dalla casa editrice Gn Media. Grazie a residenze in loco, Aris ha lavorato in Francia mentre a Terni Sto ha dipinto un murale in quella che sarà una nuova porta di accesso a piazza del Mercato. Eseguita con vernici ecosostenibili e intitolata «Revolution», secondo Sto l’opera «rappresenta Minerva, dea della vittoria guerriera e dell’arte, e Diana, dea della natura, immerse in una vegetazione colorata e abbondante che spero anticipi il futuro dell’uomo. Una rivoluzione ecologica miscelata con una rivoluzione femminista». [Stefano Miliani]

Nel Castello di Semivicoli a Casacanditella (Ch) l’azienda Masciarelli Tenute Agricole produce il vino Montepulciano d’Abruzzo e festeggia i suoi 40 anni con la prima edizione del Masciarelli Art Project. La Cantina ha commissionato all’artista e designer belga Job Smeets un’installazione per il castello seicentesco: due light box nelle finestre cieche della dimora, ispirate alla vendemmia e intitolate «The Harvest». Tra api, lombrichi, rose, in una finestra una croce rossa ricorda quando il castello fu ospedale nell’ultima guerra, nell’altra c’è un cinghiale. Smeets ha disegnato anche un’etichetta per il vino Riserva Villa Gemma 2015. Visita su appuntamento: masciarelli.it o castellodisemivicoli.com. [Stefano Miliani]

Mostre che chiudono

Presso l’ex Ospedale Testi di Cotignola (Ra) si svolge fino al 9 gennaio 2022 la doppia personale dei fotografi Michele Buda (Ravenna, 1967) e Marco Zanella (Parma, 1984), accompagnata fino al 31 ottobre dall’installazione sonora «Monumento Fiume», anche titolo della mostra, realizzata dal sound artist Giovanni Lami (Ravenna, 1978). «Sul confine», il progetto di Buda, presenta una selezione di 30 immagini sulle 80 complessive scattate dall’autore all’inizio di quest’anno, lungo i confini territoriali del paese ravennate e l’area del fiume Senio che tra 1944 e 1945 fu fronte di guerra. L’indagine di Zanella, «Scalandré», anch’essa risalente a pochi mesi fa e commissionata dal Comune, documenta la vita, i luoghi e le trasformazioni di Cotignola attraverso una serie di immagini in bianco e nero. Entrambi i lavori sono anche raccolti in due pubblicazioni, rispettivamente edite da Quodlibet e da Cesura Publish. [Stefano Luppi]

Addii
Il 22 dicembre è mancata Angela Grilletti Migliavacca, gallerista e curatrice sarda. Una volta cessata l’attività espositiva si dedicò alla promozione di Maria Lai, un lavoro senza il quale molto probabilmente la figura di questa artista non godrebbe del giusto risalto che oggi le viene riconosciuto. [La Nuova Sardegna]

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