Giorno per giorno nell'arte | 22 luglio 2021

Liverpool non è più Patrimonio Unesco, Gaeta si candida | Nefertiti usava un nome maschile | Arrestato un restauratore britannico per il caso contrabbando di antichità asiatiche | La giornata in 14 notizie

Il lungomare di Liverpool
Redazione |

Con l'accusa a Neil Perry Smith viene fatto un ulteriore passo avanti nelle indagini sul contrabbando di opere d'arte trafugate. Il restauratore britannico ha messo mano a 22 antichità cambogiane, tailandesi e nepalesi ottenute illegalmente, per un valore complessivo di oltre 32 milioni di dollari, prima della loro vendita alla galleria di New York Art of the Past di Subhash Kapoor, mercante già accusato e da cui sono partite molte indagini. Tra il 2011 e il 2020 l'unità per il traffico di antichità del procuratore distrettuale di Manhattan ha intercettato più di 2.500 manufatti per un valore superiore a 143 milioni di dollari. [Artnet]

Liverpool ha perso lo status di patrimonio mondiale dell'Unesco. L'istituzione culturale punice la città inglese per aver danneggiato in modo irreversibile «l'eccezionale valore universale» dei moli vittoriani sul lungomare a causa dello sviluppo di nuovi edifici tra cui uno stadio di calcio da 500 milioni di sterline. [Guardian]

Secondo il grande archeologo Zahi Hawass Nefertiti avrebbe usato un nome maschile nel regno d'Egitto dopo la morte di Akhenaton. Questo perchè venne raffigurata in scene di battaglia, scenari prettamente maschili. [Sada Elbalad]

Rebecca Ann Siegel, «director of content and the Americas» di Frieze, lascerà il suo incarico a fine agosto dopo aver compiuto una rapida ascesa all'interno delle gerarchie della rivista. Si tratta del secondo posto vacante nel mondo delle fiere nel giro di poche settimane, dopo l'annuncio di Noah Horowitz che lascerà Art Basel. [Artforum]

In Giappone ricompare un acquerello di Van Gogh esposto solo una volta nel 1903 e rimasto in una cassapanca in una soffitta di un falegname che lo rivendette per pochi soldi. [La Repubblica

In occasione della mostra svizzera di Paweł Althamer commissionata dalla Fondazione Beatrice Trussardi, Kate Brown intervista il curatore Massimiliano Gioni sul valore dell'arte decentralizzata e sulla curatela nell'era postpandemica. «C'è una tendenza nel settore ad assimilare il numero di spettatori con impatto. In questo momento sono in Svizzera e ho pensato a quante persone c'erano effettivamente qui al Cabaret Voltaire nel 1916, forse 50? La gente ne parla ancora». [Artnet]

È stato scoperto a Gerusalemme un frammento di muro che rappresenta uno dei pochi resti sopravvissuti a una devastante razzia militare del re babilonese Nabucodonosor che saccheggoò la città e distrusse il Monte del Tempio 2700 anni fa. [Artnews]

Sono stati selezionati 271 progetti di riqualificazione urbana che acquisiranno fondi del Pnrr per 3,2 miliardi con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. [AgCult]

Hanna Wróblewska, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Zacheta di Varsavia ed esperta di arte contemporanea, è stata licenziata dal governo di destra della Polonia. A quanto sostengono i lavoratori artistici del sistema polacco ci sono ragioni politiche dietro a questa decisione e una lettera aperta di protesta ha già raccolto oltre mille firme. [The Art Newspaper]

Gaeta si candida ad essere ammessa nella lista dei beni Patrimonio dell'Unesco come sito dall'eccezionale valore universale, puntando sul sistema fortificato dell’epoca di Carlo V. [AgCult]

Emmanuel Jardonnet intervista Damien Hirst in occasione della sua mostra alla Fondazione Cartier di Parigi, dove l'artista inglese ha esposto il suo ultimo ciclo «Cherry Blossoms». [Le Monde]

Dopo l'operazione di Palazzo Strozzi a Firenze, JR «squarcia» anche Palazzo Farnese a Roma con uno dei suoi collage fotografici illusionistici in bianco e nero. [Ansa]

Un architetto, due storici dell'arte e un'esperta di promozione culturale sono i nuovi incaricati approvati dal ministro Franceschini per far parte del nuovo comitato scientifico del Palazzo Reale di Napoli [AgCult]

Grazie a una borsa di studio Leonardo, il ricercatore Esteve Soler conduce una ricerca sulle sceneggiature perdute frutto del rapporto tra Luis Bunuel e Man Ray ad Hollywood. [El Paìs]

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