Giorno per giorno nell’arte | 22 giugno 2022

Nuovo progetto Nft per scoprire e valorizzare il patrimonio | Noah Davis lascia Christie’s per YugaLabs | Kentridge invita il Regno Unito a ritrattare il passato coloniale | In bus nell’antica Roma | 11mo anniversario dei siti Unesco longobardi | Robert Newland a rischio estradizione | La giornata in 14 notizie

«La dama svelata», Nft ispirato alla «Dama con Liocorno» di Raffaello conservato nella Galleria Borghese di Roma
Redazione |

Gloria Gatti e Maurizio Serracini lanciano un nuovo progetto Nft, un’iniziativa privata realizzata con la supervisione di Ruggero Gabbai e il supporto tecnico digitale di Crazypanda. Il fine è avvicinare i giovani all’arte e raccontare al pubblico i «ripensamenti» degli artisti e le operazioni di conservazione e restauro di alcune delle più iconiche opere d’arte, contribuendo alla loro valorizzazione. Prenderanno così forma 12 nuove opere digitali «ispirate a capolavori che presentino over painting e segreti nascosti», spiegano Gatti e Serracini. È prevista una tiratura in edizione limitata di 5 esemplari, di cui il primo sempre donato al museo proprietario «dell’opera “madre” che ha ispirato la nuova creazione artistica», consentendo così ai visitatori di osservare ciò che il dipinto nasconde sotto la superficie. «Abbiamo deliberatamente scelto di avvalerci dell’eccezione artistica e del diritto d’autore e di non coinvolgere le istituzioni nel nostro progetto, perché al momento, i tempi non sono ancora maturi per accettare che la valorizzazione, nell’accezione di cui al Codice dei Beni Culturali, possa passare attraverso iniziative pubbliche che abbiano anche fine di lucro». La prima opera è pubblicata il 22 giugno agli Stati Generali del Lavoro Cultura a Roma. È «La dama svelata», ispirata alla «Dama col Liocorno» dipinta da Raffaello nel 1505-06 e conservata nella Galleria Borghese di Roma: una rapida sequenza di immagini a infrarossi mostra gli strati pittorici nascosti sotto la superficie e le diverse fasi di realizzazione che hanno portato alla composizione finale firmata dall’urbinate. [Redazione]

In vista della grande retrospettiva alla Royal Academy il prossimo autunno, William Kentridge invita il Regno Unito ad affrontare unanimemente il suo «passato coloniale vergognoso», come ha fatto il Sudafrica con l’apartheid. «Il Sud Africa è avanti al Regno Unito, perché sul nostro passato così vergognoso abbiamo costruito un consenso; il Regno Unito dovrebbe prendere come punto di partenza che la sua storia è rovinata e dovrebbe pensare a come affrontarla piuttosto che difenderla e sostenere che non era altro che una storia eroica», dice Kentridge a «Il Giornale dell’Arte». La mostra sarà inaugurata il 24 settembre; il 20 giugno gli è stato assegnato il premio alla carriera per la stampa dalla regina Sonja di Norvegia. [Tom Seymour]

Il mercante d’arte britannico Robert Newland rischia l’estradizione negli Stati Uniti per aver fornito documenti falsi al «truffatore seriale» Inigo Philbrick, che ha ingannato gli investitori per 68 milioni di sterline. Robert Newland avrebbe perpetrare uno schema simile a quello che ha coinvolto Philbrick, che ha frodato i clienti vendendo le stesse opere d’arte a più investitori e utilizzando le opere come garanzia di prestiti. Newland è sospettato da febbraio, quando il tribunale distrettuale meridionale di New York ha aperto un atto d’accusa contro di lui. A quel tempo, Newland era il capo delle vendite della galleria d’arte e tecnologia con sede a Miami, Superblue. Secondo quanto riferito, Newland ha incontrato Philbrick nel 2010 alla galleria White Cube di Londra, dove Newland lavorava nel dipartimento finanziario e Philbrick era stagista, ma il proprietario della galleria, Jay Jopling, ne rimase così colpito che lo aiutò Philbrick a lanciare la sua attività di mercato secondario, Modern Collections, nel 2013. Secondo Companies House, Newland ha lavorato come direttore di Modern Collections dal 2014 al 2016. Dal 2018 al 2019 ha lavorato per la galleria svizzera Hauser & Wirth. Tra le opere sospette «Humidity» del 1982 di Jean-Michel Basquiat (14,6 milioni di sterline). [Anni Shaw]

Noah Davis, il capo delle vendite digitali di Christie’s che ha contribuito a creare il boom degli Nft nel mondo dell’arte, ha annunciato su twitter che a luglio lascerà la casa d’aste per gestire la Collezione di Nft CryptoPunks, recentemente acquistata da YugaLabs, valutata oltre 2 miliardi di dollari. In qualità di responsabile delle vendite digitali, Davis ha contribuito a orchestrare la storica vendita da 69,3 milioni di dollari di Beeple’s «Everydays, the First 5.000 Days» (2021), che quasi da solo ha creato il rabbioso mercato Nft del 2021. Da Christie’s dal 2014, Davis è oggi un importante influencer nello spazio Nft, ambito in cui ha anche lanciato il suo progetto «Howlerz». [Artnews]

La Art Gallery of Ontario svela la sua prima commissione d’arte pubblica: un imponente e tragico elefante da circo composto da mobili in pelle dismessi in bronzo, realizzato da Brian Jungen in cinque anni. È la sua prima scultura in bronzo su larga scala, con le sue 50 tonnellate è un «un tributo poetico alla difficile situazione delle creature in cattività», afferma l’artista. Intitolato «Couch Monster: Sadzě yaaghęhch’ill (my heart is ripping)» (2022), lungo 5,5 metri e alto 4 metri, l’elefante è stato fuso dalla fonderia a Walla Walla di Washington, una delle due al mondo capaci di un’impresa di tale portata. L’opera è installata all’angolo tra le strade Dundas e McCaul all’estremità orientale della galleria, un luogo un tempo occupato da «Large Two Forms» (1966-69) di Henry Moore, trasferito in un parco dietro la galleria diversi anni fa. [Larry Humber]

Sabato 25 giugno si celebra l’11mo anniversario del riconoscimento Unesco del sito seriale «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)». Molteplici le iniziative promosse dai Comuni delle diverse Regioni italiane che ospitano i sette gruppi monumentali più significativi della civiltà longobarda. A Cividale del Friuli (Ud), presso cui si trova l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale, verrà inaugurata la mostra «Tramature» (visibile fino al 25 settembre) con cippi e stele del maestro Giorgio Celiberti. A Brescia, nel Museo di Santa Giulia venerdì 24 giugno alle 18 la presentazione del catalogo Luce Longobarda, che documenta la bellezza del sito seriale Unesco dell’area monumentale con il monastero di San Salvatore-Santa Giulia, e sabato 25 giugno alle ore 19,30 concerto della banda cittadin nel chiostro rinascimentale. Tra i siti coinvolti anche il Tempietto sul Clitunno in provincia di Perugia, la Basilica di San Salvatore a Spoleto e il complesso della Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo (Fg). [Redazione]

Sedici posti a bordo di un bus per un viaggio indietro nel tempo, nell’antica Roma, per scoprire e ammirare Fori Imperiali, Colosseo, Palatino, Circo Massimo, Teatro di Marcello e molti altri monumenti ed edifici integri in tutto il loro splendore come apparivano 2.000 anni fa. È la mostra in movimento «Roma Imperiale - Virtual Reality Bus», che dal 23 giugno offre un percorso di 30 minuti tra i monumenti della Capitale ricostruiti in 3D. Il progetto è di Invisible Cities, start up creata da Arsenale 23 con il supporto di Linkem e la collaborazione di specialisti di effetti visivi e curatori archeologi. [Redazione]

Annunciata a Fort Worth, in Texas, la realizzazione del National Juneteenth Museum, un edificio di oltre 4.600 metri quadrati, progettato dallo studio di architettura danese Bjarke Ingels Group (BIG), con un budget di 70 milioni di dollari. I lavori inizieranno entro la fine dell’anno per inaugurare intorno al 10 giugno 2024. La festa di Juneteenth celebra l’anniversario degli eventi del 19 giugno 1865, a poco più di due anni dopo dalla proclamazione di emancipazione di Abraham Lincoln, quando Gordon Grander, generale dell’esercito dell’Unione, annunciò l’ordine generale n. 3 a Gavelston, in Texas, liberando il quarto di milione di schiavi che si stima vivessero nello stato in quel momento. Il Texas è stato l’ultimo Stato ad abolire la schiavitù. [Benjamin Sutton]

Un settantenne del Midwest è stato incriminato per aver scavato illegalmente un antico sito archeologico indigeno nell’altopiano di Ozark, in Missouri, e per aver causato danni superiori a 300mila euro. Secondo l’accusa i fatti risalirebbero a una «cospirazione avvenuta dal 20 giugno 2016 al settembre 2021 per scavare illegalmente risorse archeologiche da terre federali, utilizzando pale e rastrelli di dimensioni standard, in un sito, su una penisola del lago Harry S. Truman, con una densa concentrazione di reperti tardo arcaici, la maggior a una profondità di appena 40 centimetri». I capi di accusa sono cospirazione, scavo illegale, danneggiamento e alterazione e deturpazione di risorse archeologiche. L’indagine è stata condotta dal National Fish and Wildlife Service e dal US Army Corps of Engineers e sarà perseguita da un tribunale di Kansas City. Non è chiaro quanti pezzi Brown abbia scavato durante il periodo di sei anni e se intendesse vendere i manufatti. [Gabriella Angeleti]

Per la riapertura al pubblico del primo luglio dopo lavori che hanno ridisegnato interamente il museo, la Galleria Nazionale dell’Umbria si lancia sui social con un programma di satira puntando anche su un pubblico giovane. L’istituto di Palazzo dei Priori a Perugia da mercoledì 22 agosto al 31 agosto ogni settimana lancerà post sulle opere e sulla GnU stessa. Il programma ha come hashtag #artedellirriverenza. Lo cura Matteo Grandi, giornalista, autore televisivo e di spettacolo, studioso della rete, nato nel capoluogo umbro 42 anni fa che pubblicherà post di star del web come Lercio, Taffo, Legolize, le ben note «Frasi di Osho». Il calendario dei post per ora è il seguente: 22 giugno, @taffo (Instagram), 29 giugno, @dio (Twitter), 6 luglio, @signordistruggere (Facebook), 20 luglio, @lefrasidiosho (Fb+Tw), 27 luglio, @intrashtenimento (Ig), 3 agosto, @legolize (Ig), 10 agosto, @lercio (Ig). [Stefano Miliani]

È in corso la quarta edizione di NFT.NYC, la più grande conferenza Nft del mondo, iniziata ieri con 1.500 relatori, che devono fare il conto con il crollo delle criptovalute: Bitcoin ed Ether hanno infatti entrambi perso oltre il 70% del loro valore da novembre. I titoli dei media sono pieni di storie di aziende crittografiche che si stanno disfacendo. È difficile avere un quadro chiaro di ciò che sta accadendo nel mercato Nft poiché la maggior parte dei dati sulle operazioni proviene dagli stessi mercati Nft. I tre indicatori principali della performance del mercato includono il volume della piattaforma, i prezzi minimi sui progetti Nft blue-chip e il sentiment del mercato, nessuno dei quali sembra buono in questo momento. [Artnet]

Prima di morire, Kafka ha lasciato i suoi scritti e disegni al suo amico Max Brod con le istruzioni per bruciarli. Brod, invece, fece pubblicare gli scritti, ma la maggior parte dei disegni rimase nel limbo, né distrutta né mostrata, fino alla morte di Brod nel 1968. Dopo la morte di Hoffe (erede di Brod), nel 2007 sono diventati oggetto di una rissa legale tra i discendenti di Hoffe e la Biblioteca Nazionale di Israele (un altro degli eredi di Brod), conclusa nel 2019 con l’acquisizione da parte della Biblioteca di 150 disegni di Kafka mai visiti in pubblico. I disegni sono oggetto di una nuova monografia pubblicata dalla Yale University Press: nopn sono di valore artistico, ma, «più capisci cosa manca nei disegni, più apprezzi ciò che è piccantemente presente nelle storie», scrive Jakson «Arn in Art in America» (Franz Kafka: The Drawings , a cura di Andreas Kilcher, New Haven and London, Yale University Press, 2022; 368 pagine, 240 illustrazioni a colori, copertina rigida da 50 dollari). [Art in America]

Mostre che aprono
S’inaugura a Palazzo Reale a Milano il 23 giugno, la più grande mostra mai dedicata a Oliviero Toscani, omaggio ai suoi 80 anni. Curata da Nicolas Ballario comprende 800 scatti prodotti nella lunga carriera, da i primi anni Sessanta a oggi, «da un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati», raccontano dal museo. Il compleanno, il 22 febbraio, è stato celebrato con l’evento «OlivieroToscani 80», con centinaia di manifesti affissi per un giorno per la città. La mostra prosegue fino al 25 settembre. [Redazione]


La Fondation Giacometti  di Parigi s’interessa al ruolo che il paesaggio ha nell’opera di Alberto Giacometti (1901-66) artista dell’umano per eccellenza. Il titolo «A tree as a woman. A stone as a head» scelto dal curatore Romain Perrin per la mostra (dal 22 giugno al 18 settembre) rimanda al racconto che l’artista svizzero fece nel 1950, in una lettera al gallerista Pierre Matisse, della creazione di due sue opere dell’epoca: «La Fôret» e «La Clairière». A ispirarlo è innazitutto il paesaggio alpino dell’infanzia a Borgonovo, nella Val Bregaglia, della località di vacanze, Maloja, sul lago di Sils, in Svizzera, per le maestose montagne e la luce mutevole. Negli anni ’20 Giacometti realizzò diversi acquerelli, alcuni dei quali presenti in mostra, nel suo atelier di Stampa, privilegiando i laghi d’alta montagna. Sono da cercare lì le origini di quella scrittura plastica che ne caratterizzò più tardi l’opera, in un sistema di equivalenze tra figura umana e natura. È con «La Fôret», una composizione in bronzo di longilinee figure femminili e un busto d’uomo più massiccio, una delle opere centrali del percorso di visita, che per la prima volta si afferma la corrispondenza tra la donna e l’albero da un lato, e il busto d’uomo e la roccia dall’altro. Un principio che vedrà la nascita delle diverse versioni di «Grande Femme» e «Grande tête», alcune delle quali in mostra. Sono esposti anche dipinti più tardi, come «Paysage à Stampa» (1961), anche questa dipinta alla finestra dell’atelier e rimasta incompiuta. Qui le linee e le forme astratte prevalgono, in contrasto con i colori e le forme figurative ispirate al neoimpressionismo di gioventù. [Luana De Micco]

Mostre aperte
È stata inaugurata il 21 giugno e prosegue fino al 21 agosto la «Summer Exhibition» della Royal Academy di Londra, che si svolge ogni anno dal 1769. Il tema scelto dalla coordinatrice della mostra, Alison Wilding è il «Clima». Esposte stampe, dipinti, video, sculture, installazioni e fotografia di artisti invitati, accademici reali e talenti emergenti. Tra questi Richard Long, land artist che realizza i suoi lavori durante passeggiate solitarie immerso nella natura. La pittrice Allen Jones, che presenta un’opera pop dai colori acidi in cui un uomo e una donna corrono verso un orizzonte infuocato. E James Burnett-Stuart, una natura morta in ceramica di fiori che appassiscono in un vaso. [Redazione]

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