Giorno per giorno nell’arte | 21 ottobre 2022

Collezione Getty, prima parte: 100% di venduto | «Venere e Adone» di Tiziano in asta da Sotheby’s | Parte la realizzazione del Campus dell’Accademia di Brera | Rosa Giovanna Magnifico Panza dona a Villa e Collezione Panza 108 opere d’arte | Restaurati due pinnacoli del Polittico Ardinghelli | La giornata in 12 notizie

«Venere e Adone» di Tiziano (particolare), in asta da Sotheby’s a Londra il 7 dicembre, stimato 8-12 milioni di sterline. © Sotheby’s
Redazione |

Collezione Getty, prima parte: 100% di venduto. La prima parte della dispersione della collezione di Ann e Gordon Getty, svoltasi ieri, 20 ottobre, a New York in un’asta serale di Christie’s, ha attirato offerte vivaci da tutto il mondo, realizzando 79,4 milioni di dollari di incasso con il 100% dei lotti venduti. Per comprendere il successo della vendita, si consideri che l’incasso totale senza i diritti sul compratore equivale al 128% del totale delle stime minime. L’asta ha attirato quasi 2 milioni di contatti tramite i social media. Nelle ore precedenti la sessione dal vivo, Christie’s ha annunciato la vendita a trattativa privata della veduta di Canaletto «Il Canal Grande verso est con Santa Maria della Salute» ai Fine Arts Museums di San Francisco, grazie a una donazione di Diane B. Wilsey. Il top lot è stato il dipinto «Young Lady in a Loge Gazing to Right» di Mary Cassatt, acquistato dal Pola Museum of Art di Hakone, in Giappone, per 7,49 milioni di dollari, battendo per l’artista americana un record di 15 anni fa. Il ritratto di Vaslav Nijinsky intitolato «Danse Siamoise», opera di Jacques-Émile Blanche, ha fissato un altro record d’artista, passando di mano a 2,7 milioni di dollari contro una stima minima di 1 milione. Altro record per il ritratto di Sarah Bernhardt di Jules Bastien-Lepage: 2,28 milioni di dollari (stima minima 500mila). Un disegno di Jean-Antoine Watteau, «Tre studi di testa di ragazza che indossa un cappello», ha stabilito un record per un’opera su carta dell’artista, cambiando proprietario per 3,42 milioni di dollari, più del doppio della stima minima di 1,5 milionii. La dispersione della collezione Getty proseguirà con altre tre vendite dal vivo e sei online. [Redazione]

«Venere e Adone» di Tiziano in asta da Sotheby’s. Le rappresentazioni della vicenda di Venere e Adone sono sempre state tra le opere più apprezzate di Tiziano: oggi sono presenti nelle più importanti istituzioni pubbliche del mondo. Una delle versioni di questo soggetto di mano del maestro veneziano andrà all’asta da Sotheby’s a Londra il 7 dicembre (stima 8-12 milioni di sterline). [Redazione]

Parte la realizzazione del Campus dell’Accademia di Brera. A Milano il 24 ottobre alle 10.30, presso l’ex Scalo Ferroviario Farini, nel cantiere del nascente Campus delle Arti, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera Livia Pomodoro e il suo direttore Giovanni Iovane incontreranno, presente la stampa, un gruppo di esponenti del mondo istituzionale, delle imprese e del sistema economico-finanziario per illustrare l’avvio operativo del grande progetto di realizzazione del Campus dell’Accademia. La progettazione del complesso e la riqualificazione di questo particolare sito, dismesso da decenni, sviluppa un doppio recupero: territoriale e industriale. L’obiettivo è quello di dar vita a un polo culturale dedicato allo studio e alla ricerca artistica proprio nel cuore della città. Chi intenda partecipare deve far preregistrare la propria presenza all’evento scrivendo a: comunicazione@accademiadibrera.milano.it. [Redazione]

Rosa Giovanna Magnifico Panza dona a Villa e Collezione Panza 108 opere d’arte. Il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) annuncia la donazione da parte di Rosa Giovanna Magnifico Panza di 108 lavori di 26 artisti europei e americani, già parte della storica collezione di famiglia, che andranno a integrare la collezione permanente di Villa e Collezione Panza. La presentazione di queste opere si terrà il 10 novembre a Villa e Collezione Panza a Varese. L’entità e la dimensione di questa ultima donazione sarà un’occasione preziosa per dare un nuovo impulso all’attività di valorizzazione del museo. Dal punto di vista della tutela della collezione permanente, le nuove acquisizioni consentiranno turnazioni e nuovi allestimenti volti a incrementare gli interventi di conservazione programmatica, ma anche a «dare riposo» ai lavori esposti in modo permanente. [Redazione]

A Firenze restaurati due pinnacoli del Polittico Ardinghelli. Lunedì 24 ottobre, alle 17, la Galleria dell’Accademia di Firenze presenta il restauro di due pinnacoli del Polittico Ardinghelli, raffiguranti l’«Angelo annunciante» e la «Vergine annunciata» di Giovanni di Francesco Toscani. I due dipinti, parte del polittico del Quattrocento che si trovava sull’altare della Cappella Ardinghelli nella Basilica di Santa Trinita a Firenze, erano stati acquistati nel 2021 dagli eredi di Nicolò Carandini ed Elena Carandini Albertini al costo complessivo di 400mila euro. [Redazione]

Rientrano in Abruzzo (al Munda dell’Aquila) cinque tavolette di una pala d’altare trecentesca. Federica Zalabra ha fatto acquistare per 205mila euro per il Munda, il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila di cui è direttore delegato, presso la casa d’aste Lempertz di Colonia prima della vendita quattro delle 16 tavolette degli sportelli di un altare del cosiddetto Maestro di Campo di Giove sulle storie di Sant’Eustachio. Una di esse invece è stata sequestrata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale per essere consegnata al Munda. Le tavolette sono un’opera del 1380 ca: furono rubate nel 1902 e da allora hanno avuto una storia travagliata. Con questo acquisto il museo, che ha il suo punto di forza nell’arte del Duecento e Trecento, arriva ad avere 8 tavolette e, come dice la direttrice, colma una lacuna su un artista abruzzese di una certa importanza. Delle altre 8 tavolette la Collezione Saibene di Milano ne ha 5, invece di 3 non si hanno notizie (una fu venduta a New York nel 1996, ma non si sa dov’è). [Stefano Miliani]

La mappa celeste di Ipparco scoperta in un palinsesto in un monastero greco-ortodosso in Egitto. Gli studiosi hanno scoperto parte del catalogo stellare dell’antico astronomo greco Ipparco, a lungo perduto, che si ritiene sia la prima mappa delle stelle, in un manoscritto proveniente da un monastero greco-ortodosso in Egitto. Lo storico documento, composto da 146 fogli, proviene da Santa Caterina nella penisola del Sinai, in Egitto, e la maggior parte di esso si trova ora nella collezione del Museo della Bibbia di Washington. Un nuovo studio pubblicato sul Journal for the History of Astronomy rivela che si tratta di un manoscritto palinsesto, in cui le tracce della scrittura originale sono ancora leggibili. [Redazione]

La sindacalizzazione del personale al Tacoma Art Museum. Secondo il «Seattle Times», i dipendenti del Tacoma Art Museum (Tam) stanno spingendo per unirsi alla Washington Federation of State Employees. Se riusciranno nel loro intento, come hanno fatto negli ultimi mesi i numerosi dipendenti sindacalizzati dei musei di tutto il Paese, il Tam diventerà la prima grande istituzione artistica dello Stato di Washington con personale sindacalizzato in tutti i dipartimenti. Tra i vantaggi che i lavoratori sperano di ottenere con la sindacalizzazione ci sono salari più alti, maggiori benefici, voce in capitolo nelle decisioni istituzionali che li riguardano e una maggiore trasparenza da parte della direzione. [Redazione]

Il Madre cerca il direttore: indetto il bando. La Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee di Napoli ha indetto un avviso pubblico per la selezione del direttore del Museo Madre. È un contratto a tempo determinato della durata di tre anni. Le domande devono essere presentate entro e non oltre le ore 16 del 21 novembre 2022 secondo le modalità indicate nel bando, visibile sia sul sito del museo, sia su quello della Regione Campania. [Redazione]

Mostre che aprono
Sarah Revoltella alla Gypsotheca di Possagno. Il 22 ottobre si inaugura al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno (Tv) la mostra «Guerra e Pace», con l’opera scultorea «La difesa» di Sarah Revoltella. L’opera, un’armatura di grandezza naturale realizzata in vetro nell’isola di Murano, sarà posta nella Gypsotheca del Museo in diretto dialogo con il gesso di Antonio Canova raffigurante «La Pace». La scultura, che segna l’ultima tappa del ciclo di tre opere «Io combatto», concernenti il tema del disarmo, propone una riflessione sull’ambiguità del concetto di difesa, come salvaguardia e tutela dell’individuo. La mostra sarà visitabile fino al 8 gennaio 2023. [Redazione]

Edward Burtynsky al Musée des Beaux-Arts di Le Locle, in Svizzera
. La mostra «Eaux troublées», che si apre il 22 ottobre al Musée des Beaux-Arts di Le Locle, nel cantone di Neuchâtel, in Svizzera, esplora il controverso rapporto tra l’uomo e l’acqua, il liquido più prezioso, risorsa essenziale per la vita di tutti i giorni. Tra il 2009 e il 2014 Edward Burtynsky ha viaggiato in cinque continenti, dal Golfo del Messico alle rive del Gange, per catturare il ciclo vitale dell’acqua. Ha seguito il corso dei fiumi e studiato i mari e ha descritto i diversi usi dell’acqua, dai culti religiosi all’agricoltura. Contemporaneamente a questo allestimento, il museo svizzero ospita altre quattro mostre: una monografica del duo Bienvenue Studios (composto da Xiaoqun Wu e Oliver Hischier), una collettiva di 10 artiste, che presentano una serie di videoclip, e due personali, quella del pittore svizzero Lermite (pseudonimo di Jean-Pierre Schmid) e quella dell’artista cileno residente a Londra Ignacio Acosta. Le mostre chiudono tutte il 26 febbraio 2023. [Redazione]

Mostre che chiudono
Giovanni Colacicchi alla galleria Marletta di Firenze. Inaugurata in occasione della Florence Art Week e della 32ma Biaf (Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze), è visitabile fino al 31 ottobre alla galleria antiquaria Marletta di Firenze la mostra «Bozzetti, disegni e prime idee. Dietro le quinte dell’arte di Giovanni Colacicchi». «Dopo la laurea con il professor Carlo Del Bravo i miei interessi si sono imperniati sul periodo che dal Neoclassico giunge agli anni ’40, soprattutto in ambito toscano» spiega Alessandro Marletta. «Questa mostra, a quasi dieci anni dall’ultima monografica, ha il proposito di dare risalto allo studio e al processo creativo di un artista nativo di Anagni ma naturalizzato fiorentino». Una trentina di pezzi coprono circa 50 anni dell’attività di Colacicchi, caratterizzati da grandi commissioni pubbliche ma anche da un’intensa creatività personale, da un piccolo disegno del 1921, studio per il dipinto «Santa Trinita», visto e apprezzato da De Chirico, fino a un nudo femminile della seconda metà degli anni ’70. Di grande importanza i cartoni preparatori per opere come «Zaleuco Giudice di Locri» al Palazzo di Giustizia di Milano, in cui Pietro Calamandrei vide una critica al regime fascista intenzionato a promulgare le leggi razziali. [Elena Franzoia]

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