Giorno per giorno nell’arte | 20 ottobre 2022
Riapre dopo un lungo restauro la Sala di Bona a Palazzo Pitti | Nuovi standard nei musei Usa per diversità, equità, accessibilità e inclusione | I mosaici di Kiki Smith e Yayoi Kusama per la Grand Central Madison | La shortlist del Deutsche Börse Photography Foundation Prize | Otto bassorilievi marmorei scoperti in Iraq | La giornata in 12 notizie

Riapre dopo un lungo restauro la Sala di Bona a Palazzo Pitti. A Palazzo Pitti a Firenze è stata restaurata la Sala di Bona, grandioso spazio di rappresentanza mediceo, direttamente confinante con la Sala Bianca in Palazzo Pitti. Decorata da un suggestivo ciclo pittorico di ben 540 metri quadrati progettato dall’artista tardo manierista Bernardino Poccetti (1548-1612), raffigurante alcune delle più importanti imprese del regno di Ferdinando I, la Sala di Bona torna visibile dopo un lungo e complesso intervento realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure. I lavori sono stati resi possibili dal generoso supporto degli Amici degli Uffizi e Friends degli Uffizi Galleries: autrice della generosissima donazione, la filantropa statunitense Veronica Atkins, che, destinando oltre un milione di euro al museo, ha sostenuto, oltre a questa attività, l’acquisto di un pianoforte da concerto per la Sala Bianca e il restauro del ciclo mediceo degli otto Arazzi Valois, effettuato dalle specialiste Costanza Perrone Da Zara e Claudia Beyer sotto la supervisione della curatrice degli Arazzi delle Gallerie Alessandra Griffo: ricuciture, lavaggi e reintegrazioni hanno riportato alla luce i dettagli delle scene, feste, giochi ed eventi alla corte di Luigi IX e Enrico III di Francia. [Redazione]
Nuovi standard nei musei Usa per diversità, equità, accessibilità e inclusione. Per la prima volta in vent’anni, l’American Alliance of Museums, ente che sovrintende alle politiche dei musei negli Stati Uniti, aggiornerà gli standard applicati alla forza lavoro dei musei relativi a diversità, equità, accessibilità e inclusione. L’organo museale ha progetti dettagliati per stabilire nuovi protocolli per attuare gli standard. L'organizzazione nominerà un comitato consultivo composto da sei a otto esperti dello spazio museale per elaborare i nuovi standard nel corso dei prossimi tre anni. L’iniziativa, ha affermato l’ente in una nota, è sostenuta finanziariamente da una sovvenzione governativa di 740mila dollari erogati dall’Institute of Museum and Library Services. [Redazione]
Mosaici «monstre» di Kiki Smith e Yayoi Kusama per una nuova stazione ferroviaria newyorkese. I fan delle installazioni di Yayoi Kusama avranno presto un nuovo luogo di pellegrinaggio da visitare, straordinariamente facile da raggiungere con i mezzi pubblici. La stazione ferroviaria Grand Central Madison, edificio grande all’incirca come il MoMA, in fase di ultimazione sotto il Grand Central Terminal di New York, servirà a collegare la linea Metro North con la Long Island Rail Road (LIRR) e dovrebbe aprire a dicembre. La stazione sarà decorata da murales a mosaico di enorme formato di Yayoi Kusama e Kiki Smith: lo ha annunciato la Metropolitan Transit Authority (Mta). «L’arte pubblica è un punto di forza di questa città e siamo entusiasti di portarla sulla Long Island Rail Road, affinché ne godano tutti i newyorkesi durante i loro spostamenti», ha commentato la governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul in una dichiarazione. [Benjamin Sutton]
La shortlist del Deutsche Börse Photography Foundation Prize 2023. Sono stati resi noti i nomi dei quattro artisti internazionali selezionati per il Deutsche Börse Photography Foundation Prize 2023: sono Bieke Depoorter, Samuel Fosso, Arthur Jafa e Frida Orupabo. Istituito originariamente nel 1996 e organizzato in collaborazione con la Deutsche Börse Photography Foundation di Francoforte sul Meno dal 2016, questo premio annuale identifica e premia artisti e progetti che si ritiene abbiano dato il contributo più significativo alla fotografia nei 12 mesi trascorsi. [Redazione]
Otto bassorilievi marmorei scoperti in Iraq. A Mosul in Iraq una squadra di archeologi statunitensi e iracheni ha portato alla luce otto bassorilievi in marmo di 2.700 anni fa che raffigurano scene di guerra dei tempi dei potenti re d’Assiria. La scoperta è stata realizzata nel sito di Mashki, una delle porte storiche dell’antica città di Ninive situata a Mosul. La porta monumentale è stata demolita dai jihadisti dello Stato Islamico (Is), durante il loro «regno di terrore», tra il 2014 e il 2017. [Redazione]
A Roma nuove scoperte archeologiche in piazza Pitagora, nel quartiere dei Parioli. A Roma il bianco e intatto basolato dell’antica via Salaria, circondato dai resti di una tomba romana assieme a lucerne, resti ossei e reperti del III secolo d.C. sta riemergendo in piazza Pitagora durante le indagini archeologiche condotte sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma. Avviene in un cantiere che costruisce la nuova linea dell’alta tensione. Il monumento funerario è tipico della cosiddetta Salaria Vetus, afferma l’archeologo Fabrizio Santi, direttore scientifico degli scavi. Gli studiosi moderni hanno a lungo dibattuto sul vero percorso della Salaria Vetus e tra loro molti affermano che la strada romana costeggiava proprio la collina dei Parioli in direzione della Flaminia fino al Tevere. «Ancora una volta abbiamo la possibilità di assistere a un ritrovamento di grande rilievo grazie alla sinergia tra la Soprintendenza e Terna, la ditta che procede ai lavori tutelando il patrimonio archeologico e culturale della città», dice la soprintendente Daniela Porro. [Tina Lepri]
La prima Giornata delle Ville Venete. Sabato 22 e domenica 23 ottobre si tiene la prima «Giornata delle Ville Venete»: hanno aderito sessanta ville di Veneto e Friuli. Porte aperte al pubblico con l’offerta di una serie di esperienze, raccolte in cinque filoni tematici, tra patrimonio, cibo, filosofia green, famiglia e sogno: visite guidate, percorsi in costume, racconti di storie famigliari, reading, degustazioni di prodotti di cui le ville sono tutt’oggi produttrici, laboratori d’arte e artigianato per grandi e piccoli, merende, soggiorni con vista o wellness. Sabato dalle 10.30 alle 18 si terrà il convegno «Ville Venete: orizzonti oltre i confini» al Castello di San Salvatore a Susegana (Tv), per immaginare gli scenari futuri di questo patrimonio che attira un pubblico di visitatori paragonabile a quello dei musei pubblici. «3.800 dimore storiche in una distanza di 250 chilometri», ha detto Amerigo Restucci, presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete, «rappresentano un patrimonio ricchissimo per numero e qualità, costruito sull’intreccio tra arte, architettura e produttività economica». Obiettivo della manifestazione, ha spiegato la principessa Isabella Collalto, presidente dell’Associazione Ville Venete, «è far capire che si tratta di realtà vive, proiettate verso il futuro e arrivare a considerare la villa veneta come un bene condiviso, aperto non solo al pubblico di prossimità, ma anche a quello nazionale e internazionale». [Camilla Bertoni]
Tre borse di studio per l’archiviazione di documenti dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. L’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, che ha sede nell’edificio del Vittoriano a Roma, ha pubblicato un bando di concorso per tre borse di studio annuali dell’importo di 10mila euro ciascuna, per giovani laureati, che alla data di scadenza del termine non abbiano superato il trentesimo anno di età, per lo svolgimento di una attività di censimento, informatizzazione e digitalizzazione di materiali documentari dell’archivio dell’Istituto. Le lauree ammesse sono in discipline storiche, storico artistiche, di conservazione dei beni culturali o archivistiche. Le modalità e i criteri di ammissibilità per le domande sono consultabili sul sito dell’Istituto. Il termine ultimo di presentazione delle stesse è il 7 novembre 2022 alle ore 12 al recapito mail pec segreteria.istrisorgimento@pec.it. [Redazione]
Un dolmen megalitico scoperto a Cork in Irlanda. Una struttura in pietra, simile a una tomba, scoperta anni fa nel porto di Cork in Irlanda, ora pare sia di epoca preistorica. In precedenza, gli esperti non erano sicuri se fosse un sito preistorico o una «follia» del XIX secolo. Una nuova indagine condotta dall’archeologo Michael Gibbons ha indicato che il monumento in realtà è un dolmen megalitico. Una piccola camera sul lato ovest di un tumulo sconosciuto, una pila di pietra artificiale che segna un tumulo, misura 25 metri di lunghezza per 4,6 metri di larghezza. Il tumulo era precedentemente nascosto perché parzialmente sommerso dal mare. [Redazione]
Un sipario d’artista a Bologna. Per la stagione 2022-23 arriva al Teatro Duse di Bologna il sipario d’autore firmato dall’artista Nicola De Maria. L’opera, che fa parte di una collezione di sipari realizzati da grandi artisti italiani per il Teatro Tuscany Hall di Firenze, sarà presentata e mostrata in anteprima alla stampa il 25 ottobre alle ore 12. Interverranno Gabriele Scrima, direttore organizzativo del Teatro Duse, Claudio Bertini, responsabile del Teatro Tuscany Hall, il critico d’arte Sergio Tossi e il gallerista Santo Ficara. [Redazione]
Un’opera di Eva Jospin per Max Mara. Max Mara, in collaborazione con Collezione Maramotti, presenta Microclima: un’opera site-specific permanente realizzata dall’artista francese Eva Jospin. È una serra in vetro e metallo, con la messa in scena di un paesaggio in cartone, un rilievo raffigurante elementi vegetali su un sostrato minerale, un panorama di rocce verticali che evocano un ambiente fisico e immaginario di cactus esotici, maestosi alberi tropicali, stalagmiti di grotte e fossili di radici. L’opera è visibile presso il flagship store Max Mara in Corso Vittorio Emanuele/Piazza del Liberty a Milano. L’installazione mette in relazione lo spazio interno del negozio con lo spazio aperto di Piazza del Liberty e stimola una riflessione su una diversa percezione dello spazio. [Redazione]
Mostre che aprono
14 fotografi per l’Agenda Onu. A Torino si inaugura il 20 ottobre, dalle 17.30 alle 19, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, la mostra «Focus on Future. 14 fotografi per l’Agenda Onu 2030», ideata da Enrica Pagella, curata da Bruna Biamino e prodotta dai Musei Reali. Aperta dal 21 ottobre al 19 febbraio 2023, espone 200 scatti di Alessandro Albert, Dario Bosio, Fabio Bucciarelli, Francesca Cirilli, Alessandro De Bellis, Pino Dell’Aquila, Nicole Depaoli, Luca Farinet, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Matteo Montenero, Vittorio Mortarotti, Enzo Obiso, Paolo Verzone, che narrano la condizione di un’umanità ancora alla ricerca dei suoi diritti fondamentali, dall'Iraq alla Polonia, dalle Svalbard all’Amazzonia. [Redazione]