Giorno per giorno nell’arte | 19 dicembre 2022

Chiesta la restituzione dei «Girasoli» di Van Gogh | Restituiti dagli Usa all’Iraq sigilli mesopotamici e babilonesi | Papa Francesco dona frammenti del Partenone a Leronymos II | A New York 58,1 milioni di dollari a più di mille enti culturali | Il Sarcofago di Antraccoli entra a Villa Guinigi a Lucca | La giornata in 19 notizie

Uno dei frammenti del Partenone donati da papa Francesco a Leronymos II, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia
Redazione |

Chiesta la restituzione dei «Girasoli» di Van Gogh. Gli eredi di Paul von Mendelssohn-Bartholdy, un banchiere ebreo tedesco berlinese costretto a liquidare la sua vasta collezione d’arte per evitare le ritorsioni naziste, hanno intentato una causa il 13 dicembre contro la Sompo Holdings, compagnia assicurativa con sede in Giappone attualmente proprietaria dei «Girasoli» (1888), celebre dipinto di Vincent van Gogh, un tempo in possesso di Mendelssohn-Bartholdy. I querelanti sostengono che la società fosse pienamente consapevole del fatto che il dipinto fosse una «vittima delle politiche naziste» e che abbia proceduto alla sua acquisizione nonostante il contesto storico della sua precedente vendita. I discendenti di Mendelssohn-Bartholdy (Julius H. Schoeps, Britt-Marie Enhoerning e Florence Von Kesselstatt) sostengono che Sompo Holdings sia stata «sconsideratamente indifferente» al passato del dipinto, affermazione che Sho Tanka, portavoce della Sompo, ha contestato nei commenti rilasciati a «Courthouse News», sito specializzato in notizie su casi di contenzioso civile. «Sompo respinge categoricamente qualsiasi accusa di illecito e intende difendere con forza i suoi diritti di proprietà sui Girasoli», ha dichiarato Tanka, aggiungendo che il predecessore di Sompo, Yasuda Fire & Marine Insurance Company, aveva acquistato il Van Gogh da un’asta pubblica di Christie’s a Londra nel 1987. «Per oltre 35 anni, il Sompo Museum of Fine Art di Tokyo, in Giappone, ha esposto con orgoglio “I girasoli”». [Torey Akers]

Restituiti dagli Usa all’Iraq sigilli mesopotamici e babilonesi. Un team di inquirenti di New York ha restituito all’Iraq sette sigilli mesopotamici e neobabilonesi, quasi 20 anni dopo il loro furto dall’Iraq Museum di Baghdad. Le antichità erano state sottratte dopo l’invasione dell’Iraq da parte delle forze statunitensi nel 2003, che aveva portato a un saccheggio diffuso e incontrollato e alla distruzione non solo del museo nazionale ma anche dei siti archeologici. L’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, che ha condotto l’indagine insieme all’Homeland Security Investigations (Hsi), ha rivelato la restituzione dei manufatti durante la cerimonia di rimpatrio il 14 dicembre. Il gruppo comprende quattro sigilli a cilindro e tre sigilli a timbro con incisioni di divinità, figure umane, animali e altre scene di culto. [Claire Voon]

Papa Francesco restituisce frammenti marmorei del Partenone
. Papa Francesco, «quale segno concreto del sincero desiderio di proseguire nel cammino ecumenico di testimonianza della Verità», ha deciso di donare a Leronymos II, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, «i tre frammenti del Partenone, da secoli custoditi con cura presso le Collezioni Pontificie e nei Musei Vaticani ed esposti a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo». [Il Giornale dell’Arte]

A New York 58,1 milioni di dollari di sovvenzioni a più di mille enti culturali. Un numero record di organizzazioni artistiche di New York si dividerà le sovvenzioni di 58,1 milioni di dollari assegnate questa settimana dal Department of Cultural Affairs (Dcla) municipale. Le sovvenzioni saranno ripartite tra 1.070 gruppi di arti visive e performative in tutti e cinque i distretti, la maggior schiera di beneficiari del Dcla di sempre, in seguito all’introduzione all’inizio di quest’anno di una serie di riforme volte a rendere più equi i finanziamenti comunali. Le sovvenzioni minime sono state portate da 5mila a 10mila dollari, raddoppiando così il sostegno municipale che le piccole organizzazioni artistiche riceveranno. È stata la prima volta che il Dcla ha aumentato gli importi delle sovvenzioni dal 2008. L’attenzione del dipartimento per l’equità ha fatto sì che un numero significativamente più alto di richiedenti esordienti abbia ricevuto sovvenzioni in questo ciclo rispetto ai cicli di finanziamento precedenti, e l’82% dei gruppi guidati o fondati da persone di colore (Poc) ha visto aumentare i propri finanziamenti. [Benjamin Sutton]

Il Sarcofago di Antraccoli entra a Villa Guinigi a Lucca
. È entrato a fare parte dell’esposizione permanente del Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca diretto da Luisa Berretti il Sarcofago di Antraccoli, rinvenuto nel 2015 durante i lavori di archeologia preventiva nell’area dell’Ospedale San Luca che portarono alla luce due sepolture e un tratto di antica viabilità. Realizzato in fogli di piombo lunghi circa 2 m e spessi circa 1 cm, il sarcofago presenta numerosi caratteri di eccezionalità. Spiccano la presenza all’interno di un pezzetto di stoffa appartenente al sudario e la tipologia, mai altrove riscontrata finora in Toscana ma solo in Italia settentrionale, secondo una modalità di inumazione di provenienza orientale che si diffuse nell’area occidentale dell’Impero Romano a partire dal II secolo d.C. Attente e multidisciplinari analisi di laboratorio sul fragile manufatto e sullo scheletro hanno rilevato la presenza di polline (camomilla, astro, garofano e silene) in corrispondenza della testa del defunto e la sua identità: un uomo lucchese sui 45 anni, alto 168 cm, che già seguiva una dieta bilanciata e lavorava probabilmente in posizione accovacciata, vissuto nella Tarda Antichità (tra 333 e 543 d.C). [Elena Franzoia]

Il punto sui lavori nella Basilica di San Marco
. A Venezia il 21 dicembre alle 10.30 si terrà una conferenza stampa sui restauri conclusi e futuri nella Basilica di San Marco e sul nuovo numero dei Quaderni della Procuratoria. A partire dall’acqua alta del novembre 2019, il sistema di interventi di salvaguardia per la Basilica è giunto sino alla messa in opera delle barriere in vetro che la circondano, con cui essa è difesa anche dalle acque alte di media entità. Sono poi terminati alcuni restauri, e ciò viene illustrato nel nuovo Quaderno della Procuratoria dedicato, tra gli altri, agli interventi su una coppia di pavoni nel mosaico pavimentale, sui mosaici della tomba Falier nel nartece e sui due altari rinascimentali di San Paolo e San Giacomo. Infine nuovi lavori di salvaguardia sono previsti grazie ai recenti finanziamenti dei Ministeri della Cultura e delle Infrastrutture, e di ciò verrà dato conto nel corso della conferenza stampa. [Redazione]

Polemiche per il restauro della «Natività» di Piero della Francesca. Era «scomparsa» da tre anni per un delicato restauro ed è tornata esposta nei giorni scorsi nelle sale della National Gallery di Londra. Ma l’intervento sulla «Natività» di Piero della Francesca non è piaciuto per niente a Jonathan Jones, critico del quotidiano britannico «The Guardian». In una stroncatura pubblicata il 17 dicembre dal quotidiano britannico, Jones afferma che i ritocchi al capolavoro del 1475 del grande artista italiano sono «goffi, pacchiani e rozzi». «Che cosa mai ha indotto i restauratori a dipingere due facce completamente nuove ed espressioni da idioti sul volto mancante dei pastori?», scrive il critico del Guardian. «O a mettere una grossa macchia bianca sulla parete della stalla?». [la Repubblica]

Lo stile Art Déco vietnamita in pericolo ad Hanoi. A Hanoi, diverse centinaia di edifici in stile Art Déco misto a stili vietnamiti, che testimoniano la storia dell’ex capitale dell’Indocina francese, potrebbero scomparire per mancanza di volontà politica di ristrutturarli. Dopo diversi ripensamenti, il Comune sembra deciso a proteggere il suo patrimonio e all’inizio dell’anno ha inserito circa 1.200 case dell’epoca coloniale in una lista di protezione del patrimonio. Si è inoltre prefissata l’obiettivo di rinnovarne 60 entro il 2025. Tuttavia, il progetto è ostacolato da lunghe discussioni con i residenti per convincerli a trasferirsi, data la portata dei lavori, che richiedono case vuote. [Le Figaro]

Uffizi e Boboli aperti il 26 dicembre e il 2 gennaio, e gratis a Capodanno. La Galleria degli Uffizi e il Giardino di Boboli saranno aperti al pubblico per Santo Stefano e lunedì 2 gennaio (il lunedì è ordinariamente giorno di chiusura nel complesso museale); inoltre il primo gennaio 2023, prima domenica del mese, saranno visitabili gratuitamente secondo quanto previsto dall’apposita iniziativa del Ministero della Cultura. [Redazione]

Siglato un accordo per la gestione integrata dei servizi dei musei di Arezzo. Ad Arezzo è stato siglato un accordo «storico» tra la Direzione Regionale Musei della Toscana del MiC, che gestisce in Toscana 46 siti museali statali, e la Fondazione Arezzo Intour, Dmo (acronimo per Destination Management Organization) pubblico privata nata nel 2018 per gestire la destinazione turistica. L’accordo che coinvolge i musei statali della città, la Basilica di San Francesco, il Museo di Casa Vasari, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate e l’Anfiteatro Romano, è finalizzato alla valorizzazione degli stessi siti museali mediante la gestione integrata dei servizi (quali ad esempio la biglietteria, l’accoglienza, il bookshop). La convenzione tra Direzione Regionale Musei della Toscana e la Fondazione Arezzo Intour entrerà in vigore dal gennaio 2023. [Redazione]

San Siro, Sgarbi: stiamo preparando un vincolo per tutelare il monumento. La demolizione dello stadio di San Siro è «insensata» e il Ministero della Cultura sta già preparando un vincolo per tutelare il monumento. Lo spiega il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in un’intervista a La Repubblica. «Sarà un vincolo di tutela storico relazionale, articolo 10 del Codice dei beni culturali, che non riguarda l'età del monumento ma il suo valore simbolico». [Redazione]

La rinnovata sala dei tessuti e della moda a Palazzo Madama a Torino. A Torino dal 21 dicembre più di 50 opere della collezione di tessuti e moda di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica, che comprende circa 4mila manufatti ed è tra le più importanti in Italia, tornano a essere esposte nella sala ad esse dedicata al secondo piano del museo. Si parte cronologicamente da alcuni frammenti copti in lino e lana lavorata ad arazzo, provenienti da Antinoe, si prosegue con i tessuti medievali, con due esemplari di velluti italiani del XII-XIII secolo e con tre manufatti cinquecenteschi. La sezione propone poi un focus sull’abbigliamento e sullo stile del XVIII secolo e uno sulle manifatture italiane, particolarmente piemontesi, tra XIX e XX secolo. L’allestimento, che riproporrà a rotazione nuove opere della raccolta, andrà mutando periodicamente, così da preservare la corretta conservazione dei beni. [Redazione]

Si restaura una monumentale tela di Giuseppe Avanzi. Nel laboratorio di restauro «Ottorino Nonfarmale» di San Lazzaro di Savena (Bo) è partito il restauro di una maxitela di circa 36 metri quadrati, dipinta nel 1695 da Giuseppe Avanzi e raffigurante «L’apparizione della Beata Vergine e San Pietro ai compagni di San Brunone», opera proveniente dalla chiesa di San Cristoforo alla Certosa di Ferrara e ferma nei laboratori di restauro dalla fine degli anni Settanta. [Redazione]

Riapre il Battistero di Firenze. Chiuso al pubblico dallo scorso 17 ottobre, riapre da oggi in sicurezza il Battistero di Firenze. La chiusura si era resa necessaria per realizzare la struttura del cantiere che permetterà il restauro dei circa 1.200 metri quadrati di mosaici della Cupola. Entro il 20 gennaio 2023, come da programma, saranno ultimati i lavori di realizzazione del cantiere. [Redazione]

Il Catalogo Generale di Guido Strazza presentato a Roma. A Roma la Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura presenta il volume Guido Strazza. Catalogo generale dell’opera incisa 1953-2018, in occasione dei cento anni dell’artista. L’evento si svolgerà il 21 dicembre a partire dalle ore 11.00 a Roma presso la Biblioteca dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro. Obiettivo dell’iniziativa è rendere omaggio alla carriera di Guido Strazza (65 anni di attività) presentando il catalogo completo della sua opera incisa, alla presenza dell’artista stesso. Il volume, curato da Giuseppe Appella e edito da Allemandi, è stato pubblicato nel maggio 2020 grazie al contributo del Ministero della Cultura. [Redazione]

A Torino un «San Giovanni Battista» raggiunge il «suo» polittico. A Torino il 21 dicembre alle ore 10.30 verrà presentata in anteprima al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto una tavola di Defendente Ferrari raffigurante «San Giovanni Battista», che si aggiunge alla ricomposizione di un polittico realizzato dal maestro piemontese tra il 1525 e il 1535. L’opera è stata acquistata recentemente dal gallerista torinese d’arte contemporanea Gian Enzo Sperone e potrà essere ammirata accanto ai santi Giovanni Evangelista, Lorenzo e Agata, già esposti presso il Museo Accorsi-Ometto per un periodo limitato di tempo. Intanto dal consiglio di amministrazione si sono dimessi altri due consiglieri, Giancarlo Garau e Cosima Marocco, dopo che a marzo si era già dimesso Sergio Ballaré. Tra le motivazioni il mancato controllo di spese in continuo aumento e soprattutto il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione della sala conferenze. Il presidente Guido Appendino dichiara: «Il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione nella sala conferenze è stato causato da imprevedibili problemi strutturali e dal ritardo delle consegne di materiali dovuto al Covid. Durante i CdA tutte le decisioni sono sempre state prese sotto la supervisione del nostro OdV di cui ci siamo dotati per garantire la trasparenza della nostra gestione». [Redazione]

A Napoli un grande presepe napoletano settecentesco nel Palazzo Reale
. Da domani 20 dicembre a Napoli sarà di nuovo (e permanentemente) visibile il presepe napoletano dalle collezioni Intesa Sanpaolo, con un allestimento creato appositamente in una sala al termine del percorso di visita dell’Appartamento Storico del Palazzo Reale del capoluogo campano. L'opera, composta da più di 210 tra pastori e personaggi, oltre agli animali e ben 144 accessori, è stata realizzata da vari artisti del ’700 napoletano, tra cui Giuseppe Sanmartino e Francesco Celebrano, ed è tra le più ricche rappresentazioni dell’arte presepiale napoletana. Fu creato nel 1987 per l’esposizione natalizia della filiale del Banco di Napoli a New York con pastori acquistati da collezionisti privati, venne successivamente esposto nella sede napoletana della banca in via Toledo e poi spostato, nel 1998, nella Cappella del Palazzo Reale. [Redazione]

Mostre che aprono
A Modena la raccolta di Veio. Con «DeVoti Etruschi. La Riscoperta della raccolta di Veio», inauguratasi il 18 dicembre e aperta fino al 17 dicembre 2023, parte il nuovo progetto di restyling illuminotecnico del Museo Civico di Modena. Proprio la parte espositiva germinale della raccolta civica, quella archeologica ed etnologica che ancora conserva l’allestimento del 1886, ospita questa mostra attraverso la quale la curatrice Cristiana Zanasi fa il punto su una celebre raccolta di terrecotte votive, giunta qui nel 1894 ed esposta fino agli anni ’80 del ’900. L’area espositiva, anch’essa interessata come ogni vetrina e oggetto presente nel Museo Archeologico dalla nuova illuminazione a led realizzata dallo Studio Pasetti Lighting di Ferrara, comprende statue, busti, volti, parti di corpo. Materiali, ex voto appunto, ora ristudiati grazie a un progetto di ricerca dell’Università «La Sapienza» di Roma e dell’Alma Mater di cui si dà conto nei pannelli della mostra, che i devoti etruschi di Veio offrirono in dono alle divinità cui si affidavano. Tra i reperti esposti da segnalare una maschera rettangolare di fine IV-II secolo a.C., una statua di togato capite velato del III secolo a.C., oltre ad alcune teste femminili e maschili del II, III e IV secolo a.C. e a un torso maschile con viscere esposte di fine IV-II secolo a.C. [Stefano Luppi]

Addii
Philip Pearlstein. Il 17 dicembre a New York è morto, all’età di 98 anni, Philip Pearlstein, pittore americano noto soprattutto per i suoi ritratti realisti di nudo. La morte di Pearlstein è stata confermata dalla sua galleria, Betty Cuningham, in un post su Instagram. Considerato uno dei maestri della figurazione del XX secolo, Pearlstein ha iniziato a dipingere modelle nude negli anni Sessanta, in un’epoca in cui l’Espressionismo astratto era ancora dominante sulla scena americana. [Redazione]

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