Giorno per giorno nell’arte | 19 agosto 2022

Personale ridotto all’osso nei musei: si attende il 15 settembre | Riaperto a Baltimora uno dei musei più antichi degli Stati Uniti | Il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran ha chiuso per disinfestazione | Il 19 agosto si festeggia la Giornata mondiale della Fotografia | Le Mura Aureliane «divorate» dal verde | La giornata in 11 notizie

Il 19 agosto è la Giornata Internazionale della Fotografia per ricordare l’introduzione del primo procedimento fotografico, datato 19 agosto 1837, da parte di Joseph Nicéphore Niépce (a sinistra) e Louis Daguerre (a destra)
Redazione |

Dopo due anni di pandemia, i luoghi italiani della cultura tornano a riempirsi quanto e più del 2019. Il problema, denuncia Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi (che nel giorno di Ferragosto sono rimaste chiuse; è rimasto aperto solo il Giardino di Boboli), è che il personale è ovunque «ridotto all’osso» e che se non si interviene, «si chiude». Ad allarmare il direttore è un decreto del ministro che definisce la pianta organica del museo fiorentino con un ribasso del 9%. La preoccupazione del funzionario tedesco è condivisa da Eva degl’Innocenti, direttrice del Marta, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto: «Siamo sotto organico quasi del 50% per i custodi e del 70% globalmente». Massimo Osanna, direttore generale dei musei del MiC, spiega che la pianta organica è solo un limite teorico, che ha fotografato situazioni fossilizzate nel tempo e che andavano riequilibrate. «È vero che c’è una drammatica carenza di personale, ma è vero anche che la stiamo colmando», ha replicato Osanna, ricordando che il 15 settembre verranno assunti in tutta Italia 1.053 nuovi addetti alla vigilanza. [Redazione]

Riaperto a Baltimora uno dei musei più antichi degli Stati Uniti. A Baltimora, nel Maryland (Usa), ha riaperto il 13 agosto, dopo una chiusura di cinque anni e una ristrutturazione di 5,5 milioni di dollari, il museo Peale, uno dei più antichi degli Stati Uniti. Il museo prende il nome da Rembrandt Peale (1778-1860), artista e fondatore della Gas Light Company di Baltimora (ora nota come Exelon), che aprì l’edificio nel 1814. Era figlio del pittore e naturalista Charles Willson Peale (1741-1827) e alcune delle prime mostre ospitate dal museo comprendevano manufatti e cimeli scientifici della collezione della famiglia Peale. L’edificio, considerato il primo museo «costruito ad hoc» in Nord America, è stato progettato dall’architetto Robert Cary Long ed è elencato nel National Register of Historic Places. Tenne diverse importanti mostre prima di essere venduto alla città di Baltimora nel 1829; un catalogo del 1823 elenca opere di artisti come Leonardo da Vinci e Hieronymus Bosch che furono prestate da collezionisti locali. L’attuale Peale è un museo senza una propria collezione che conserva un vasto archivio digitale di documenti relativi a Baltimora. Suo scopo ora è quello di esporre opere di artisti locali contemporanei. [Gabriella Angeleti]

Il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran (TMoCA) ha chiuso per disinfestazione dopo che un video online, divenuto subito virale, mostrava insetti all’interno della cornice di un’opera d’arte. Il museo rimane chiuso il 18 e 19 agosto, secondo un messaggio pubblicato sull’account Instagram del museo. Il video di Instagram della Bbc Persia, visto oltre un milione di volte tramite Instagram e attirato oltre 1.300 commenti, mostra due pesciolini d’argento (insetti che si nutrono di amidi e che danneggiano tipicamente carta e libri) che si dimenano sotto il vetro nell’angolo inferiore della teca di un’opera di Bernd e Hilla Becher. La scoperta ha sollevato preoccupazioni per lo stato di conservazione delle opere nel museo. [Lee Cheshire]

Il 19 agosto si festeggia la Giornata mondiale della Fotografia
, per ricordare l’introduzione del primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini, fatto risalire al 19 agosto del 1837, per merito di Joseph Nicéphore Niépce e Louis Daguerre. Dal 2010, grazie all’iniziativa del fotografo australiano Korske Ara, la data è diventata un appuntamento per la celebrazione dell’arte fotografica. [Redazione]

Le Mura Aureliane vengono «divorate» dal verde. Su tutto il perimetro della cinta la manutenzione viene effettuata a singhiozzo, per cui erbacce e arbusti infestano la struttura del III secolo. Il sovrintendente Parisi Presicce ha dichiarato: «Con i 15 milioni del Pnrr progettazione e interventi rapidi». Ne scrive Paolo Conti sul sito del «Corriere della Sera».

A Viterbo, in un’azienda agricola entro il territorio del sito archeologico di Falerii Novi, è stata rinvenuta una statua di marmo mutila raffigurante un personaggio maschile in nudità eroica, di proporzioni a metà del vero (restano circa due terzi dei 90 centimetri originari). Si tratterebbe, secondo gli addetti ai lavori, di una copia romana di un originale greco di stile prassitelico, forse un Hermes, dalla posa sinuosa e dalla muscolatura possente. A una prima stima, la datazione si pone nel I secolo d.C. o al massimo agli inizi del II secolo. [Redazione]

Il 18 agosto su Venezia si è abbattuto un forte nubifragio, con una bufera di vento a 100 km all’ora e, all’ora di pranzo, il distacco di frammenti di mattoni dalla torre del Campanile di San Marco. La piazza è stata evacuata. Sul posto si sono recati i Vigili del Fuoco per tutte le verifiche del caso anche se, dai primi riscontri, sembra si tratti di danneggiamenti non gravi. [Redazione]

Un nuovo blitz da parte degli attivisti del gruppo Ultima Generazione si è tenuto il 18 agosto nei Musei Vaticani: i manifestanti si sono «incollati» alla base della statua di Laocoonte esponendo uno striscione con scritto «no gas e no carbone». L’azione, condotta da due di loro, è stata immortalata dai telefonini dei visitatori tra lo stupore dei presenti. «Come Laocoonte, scienziati e attivisti sono i testimoni che cercano di avvertire chi li circonda sulle conseguenze che le azioni di oggi avranno sul futuro», ha spiegato il collettivo in una nota. «E come Laocoonte, non vengono ascoltati o, peggio, vengono messi a tacere dalla politica». L’agenzia Ansa ha pubblicato un video.

Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. «Si tratta di un grande onore per me», ha dichiarato la direttrice del MArTA, «perché considero questa prestigiosa onorificenza alla mia persona soprattutto un importante premio al lavoro di squadra svolto al Museo Archeologico Nazionale di Taranto e in favore del territorio. Infatti, la segnalazione è stata effettuata proprio dal territorio tarantino». [Redazione]

Una mostra epocale per festeggiare gli 800 anni dell’Università di Padova
(1222-2022) si tiene a Palazzo Zuckermann dal 25 agosto all’11 settembre, con un titolo che è un programma: «Da Oriente a Occidente», ossia da Bisanzio all’Italia e all’Europa. È l’esposizione dei tanti testi colorati greci e dei dotti bizantini, scritti e disegnati fra il XV e l’inizio del XVI secolo, da letterati, filosofi, medici, scienziati che nel corso del 1400 lasciarono Bisanzio e la capitale Costantinopoli per divenire maestri copisti e stampatori in alcune parti dell’Italia. La maggior parte arrivarono a Padova e Venezia, ma fu Padova ad esercitare un ruolo fondamentale per la formazione degli studenti greci. Per la prima volta gli umanisti occidentali si accostarono agli innumerevoli testi greci che segnarono la base dell’Umanesimo e l’inizio di una delle stagioni più feconde della cultura europea. In mostra, tolti da depositi secolari e testimoni privilegiati di questa storia d’arte e cultura, sono proprio i libri e i grandi incunaboli e cinquecentine raccolte per la prima volta dalle collezioni padovane, non solo dell’Università, e mai esposte prima. L’esposizione, a cura di Niccolò Zorzi (Università di Padova) fa parte degli eventi organizzati in occasione del XXIV Congresso Internazionale di Studi Bizantini che porterà a Venezia e a Padova oltre mille studiosi attivi nell’ambito della bizantinistica e delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova. [Tina Lepri]

125 anni dopo la sua prima edizione, Codorníu, marca di vini spagnoli, ha annunciato il secondo concorso di cartelli pubblicitari della sua storia. Il primo, svoltosi nel 1898, ebbe un enorme successo e rivoluzionò la storia della pubblicità in Spagna grazie alla partecipazione dei grandi artisti modernisti tra cui Casas, Utrillo, Tubilla, Junyent e molti altri. Il Concorso Codorníu Ars Collecta, dotato di 18mila euro, è aperto a creativi di tutto il mondo e accetterà le proposte fino alla mezzanotte del 22 agosto. Con questa iniziativa Codorníu vuole evocare l’età d’oro della cartellonistica e coinvolgere i grandi nomi della grafica, emergenti e consacrati, come fece più di un secolo fa. La giuria che sceglierà il vincitore e i quattro finalisti è composta da Alessandro Allemandi, dall’artista Antoni Muntadas, Ainhoa Grandes, presidentessa della Fundación Macba, Stein Olav Henrichsen, direttore del Museo Munch di Oslo, Sergio Fuster ceo di Raventós Codorníu e Pati Nuñez, ceo e fondatrice dell’agenzia Pati Núñez. [Roberta Bosco]

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