Giorno per giorno nell’arte | 18 ottobre 2022

Il vicepresidente del World Jewish Congress condanna documenta | La digitalizzazione del patrimonio culturale prevista dal Pnrr | Il Prix Marcel-Duchamp a Mimosa Echard | Stéphane Galernau presidente degli Ateliers d’Art de France | A Londra sta per aprire Sambourne House | La giornata in 16 notizie

Mimosa Echard, vincitrice del Prix Marcel-Duchamp
Redazione |

Il vicepresidente del World Jewish Congress condanna l’edizione 2022 di documenta a Kassel. Maram Stern, vicepresidente del World Jewish Congress, una federazione internazionale di comunità e organizzazioni ebraiche, ha condannato l’edizione di quest’anno della mostra d’arte di Kassel documenta, che si è conclusa a settembre dopo una lunga controversia sulle accuse di antisemitismo. In un articolo d’opinione pubblicato sull’organo di stampa tedesco «Rheinische Post» e riportato da «Monopol», Stern ha descritto la mostra quinquennale recentemente chiusa come «uno dei casi più gravi di antisemitismo nella storia tedesca del dopoguerra». [Redazione]

La digitalizzazione del patrimonio culturale prevista dal Pnrr
. È online la procedura di gara da 16,9 milioni di euro per la categoria «Archivi fotografici: positivi, negativi, unicum e disegni». Destinatarie le soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di tutta Italia che dovranno organizzare, arricchire, non disperdere il patrimonio culturale digitale nazionale. Il progetto, che riguarderà 5,5 milioni di fotografie e 500mila disegni, costituisce uno degli interventi più importanti mai condotti prima, sia in Italia sia in Europa, per mettere a disposizione di tutti il patrimonio fotografico. La procedura di gara è pubblicata da Invitalia che il Pnrr indica come Centrale di Committenza unica per i progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale. La scadenza della procedura è fissata per il 14 novembre 2022. Dettagli e informazioni sulla piattaforma dedicata di Invitalia. Gli archivi fotografici delle Soprintendenze documentano il patrimonio culturale italiano anche con preziose informazioni sulle attività di tutela, prevenzione e conservazione svolte dalle Soprintendenze. [Tina Lepri]

Il Prix Marcel-Duchamp a Mimosa Echard. La sera del 17 ottobre il Centre Pompidou ha annunciato il vincitore dell’edizione 2022 del Premio Marcel-Duchamp: è l’artista Mimosa Echard. Echard, nata nel 1986, insegna all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi. Gli altri artisti menzionati sono Giulia Andreani, Iván Argote e Philippe Decrauzat. Le opere dei quattro artisti saranno esposte al Centre Pompidou fino al 2 gennaio 2023. [Redazione]

Gli Ateliers d’Art de France hanno un nuovo presidente. L’architetto d’interni e designer francese Stéphane Galerneau, 58 anni, è stato eletto il 12 ottobre presidente degli Ateliers d’Art de France, l’associazione professionale dei mestieri d’arte. Succede ad Aude Tahon, alla guida del sindacato negli ultimi sei anni. Stéphane Galerneau intende rafforzare le partnership e le azioni con gli attori regionali, sviluppare la notorietà e l'immagine dell'artigianato e il riconoscimento del settore. [Redazione]

A Londra sta per aprire al pubblico Sambourne House. Nell’oscurità sepolcrale di 18 Stafford Terrace, un’alta casa bianca in una stretta Kensington Street, la luce filtra attraverso le finestre schermate da vetrate araldiche, persiane, tende di pizzo e drappi. Questa è la casa di Edward Linley Sambourne (1844-1910), il suo spazio vitale caratterizzato da carta da parati scura a motivi geometrici, mobili in legno massiccio e pareti piene fino al soffitto di stampe, disegni e fotografie. L’impressione predominante è quella di una soffocante rispettabilità vittoriana e della prosperità della classe medio-alta, ma nessuna delle due è del tutto corretta. La casa, ora museo di proprietà del Royal Borough of Kensington and Chelsea, sta per riaprire dopo un ampio restauro. Sambourne originariamente era un ingegnere, ma divenne artista commerciale di grande successo, producendo illustrazioni editoriali e soprattutto, per decenni, cartoni animati per la rivista «Punch». Entusiasta fotografo amatoriale, lasciò migliaia di stampe e negativi meticolosamente archiviati e indicizzati. Ma la fotografia di Sambourne rappresenta il problema maggiore per il museo. Oltre alla sua pratica commerciale, Sambourne scattò migliaia di straordinarie fotografie di strada di Londra e dei suoi viaggi, ma ce ne sono altre. All’interno del suo «camera club», Sambourne chiese ai suoi modelli e alle sue modelle di posare nudi, a volte in modi che possono essere considerati solo pornografici. [Maev Kennedy]

I migliori stand di Amart. Alla fiera milanese Amart, nel giorno dell’inaugurazione, sono stati assegnati i premi, ideati e realizzati da «Il Giornale dell’Arte» per la fiera, ai migliori stand. Primo premio alla Galleria Longari Arte, per come una sola opera, una scultura lignea del XIV secolo, è stata interpretata dall’artista Monica Silva e allestita in chiave totalmente innovativa. Inoltre sono state espresse due menzioni speciali: la prima alla Galleria di Matteo Salamon, per la «raffinatezza e sobrietà» del suo allestimento, in cui le opere su fondo dorato risaltano in modo speciale. Alla Galleria Alessandro Cesati è andata invece la menzione «Equilibrio e atmosfera», per come ha valorizzato oggetti esposti in un allestimento molto equilibrato e d’ispirazione per chi pensa a un interior moderno con pezzi antichi. [Redazione]

Digitalizzato l’archivio di Lorenzo Bartolini. La Galleria dell’Accademia di Firenze ha appena ultimato la digitalizzazione dell’archivio di Lorenzo Bartolini e, oggi, finalmente è online, accessibile a tutti direttamente dal sito della Galleria. «Il progetto di digitalizzazione dell’archivio», racconta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, «ci consente di valorizzare ulteriormente l’intera opera di Bartolini». [Redazione]

A Loreto il restauro di una tela di Lorenzo Lotto. Il 26 ottobre nel Museo Pontificio di Loreto (An) inizierà il restauro del dipinto su tela «San Michele scaccia Lucifero» di Lorenzo Lotto (1480-1556 ca). Il restauro, che verrà effettuato dal bergamasco Alberto Sangalli, sarà condiviso in tutti i suoi passaggi con il Laboratorio di Restauro dei Musei Vaticani. «Con l’occasione sarà proposta anche una modalità innovativa e digitale di fruizione del restauro», dice monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio per la Santa Casa di Loreto, «cosicché chiunque lo desideri, in presenza nel Museo o da remoto, si lasci emozionare dalla bellezza e dall’arte di saperla conservare o ripristinare». La possibilità di seguire da remoto le varie fasi del restauro sarà garantita dall’Università Politecnica delle Marche, con dirette streaming adeguatamente annunciate attraverso i canali social del Santuario lauretano e il sito del Museo Pontificio di Loreto. [Redazione]

Un nuovo parco archeologico aperto nel Kurdistan iracheno. Le autorità del Kurdistan autonomo, nel nord dell’Iraq, hanno inaugurato il 16 ottobre la prima fase di un «parco archeologico» che ospita vestigia di 2.700 anni fa: imponenti bassorilievi scolpiti sulle pareti di un canale di irrigazione di epoca assira. Questi pannelli, nel sito di Faida, sono stati portati alla luce in più fasi negli ultimi anni, da una missione che ha riunito archeologi italiani dell’Università di Udine e loro omologhi della regione del Kurdistan. Risalgono ai regni del re assiro Sargon II (721-705 a.C.) e di suo figlio e successore Sennacherib. [Redazione]

Chiude lo spazio viennese di Johann König dopo le accuse di molestie sessuali. Dopo appena un anno, il mercante Johann König chiuderà lo spazio viennese che la sua galleria sta ora gestendo come sede temporanea. La chiusura giunge diverse settimane dopo che il settimanale tedesco «Die Zeit» ha pubblicato un’indagine che descriveva in dettaglio le accuse di più donne secondo cui König le aveva molestate sessualmente. Le donne citate nel rapporto di «Die Zeit», alcune delle quali con l’identità celata, hanno accusato König di aver fatto commenti osceni e avance sessuali indesiderate nei loro confronti. König ha negato con veemenza le accuse, descrivendo l’articolo di Die Zeit come «diffamazione». [Redazione]

Un programma di sovvenzioni per curatori africani in quattro musei tedeschi
. Quattro musei tedeschi con collezioni africane avviano un programma di sovvenzioni «4 musei-4 opportunità», per curatori, scienziati, mediatori, artisti e professionisti africani: le collezioni etnografiche statali della Sassonia con i loro musei a Lipsia, Dresda e Herrnhut, nell’ambito delle Staatliche Kunstsammlungen (collezioni statali d’arte) di Dresda, il Museum am Rothenbaum –Kulturen und Künste der Welt (Markk) ad Amburgo, il Rautenstrauch-Joest-Museum di Colonia e il Linden-Museum di Stoccarda. La Fondazione Gerda Henkel sostiene l’iniziativa con un finanziamento di 408mila euro. [Redazione]

Nasce il «Neverending tourism». L’esperienza turistica si può prolungare: nasce Vivila Dmc, il primo marketplace italiano sul «Neverending tourism», turismo senza fine. Un trend rilevato per la prima volta nel 2021 dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. È ormai il 42% delle strutture ricettive che offre ai propri clienti l’acquisto di prodotti gastronomici esclusivi, originali pezzi di artigianato assieme ad esperienze artistiche e museali non incluse nei programmi turistici. Ma la durata del viaggio e della vacanza viene anche prolungata anche grazie all’offerta del pacchetto «turismo digitale» che, a vacanza finita, mette a disposizione del visitatore, con lo slogan «scopri, vivi, ricorda, rivivi», tutti i valori del territorio compresi i luoghi non visti per mancanza di tempo, raccontati da guide specializzate, e gli incontri perduti del «turismo senza confini», non lontani dai luoghi della vacanza vissuta di persona. [Tina Lepri]

Burri a «Che tempo che fa». Dopo aver diffuso immagini di opere di Osvaldo Licini e di Lucio Fontana, la trasmissione televisiva «Che tempo che fa» di Fabio Fazio in onda su Rai3, per la stagione 2022-23 iniziata domenica 9 ottobre come scenografia ha scelto di riprodurre lavori di Alberto Burri. La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello segnala di aver condiviso la decisione del programma in onda la domenica sera su Rai3 e che «le richieste di informazione sull’artista sono aumentate vertiginosamente» già dopo le prime due puntate. [Stefano Miliani]

Mostre ed eventi che aprono
Le nuove prospettive di Paris Internationale. Come suggerisce il nome, Paris Internationale è stata fondata da un gruppo di gallerie europee. Nel 2015 cinque di loro si sono unite per promuovere una visione più globale all’interno della scena artistica emergente della capitale francese. Sette anni dopo, in mezzo alla crescente ascesa del mercato dell’arte parigino, questa mossa si è rivelata premonitrice. Ma mentre molte fiere sfrutterebbero questo momento come un’opportunità per espandersi, l’organizzazione non profit Paris Internationale mira a rimanere «il più autentica possibile», secondo il suo direttore, Silvia Ammon. «Vogliamo rimanere in contatto con i valori che abbiamo stabilito nel nostro primo anno: mantenere le dimensioni intime, gli stand grandi e sperimentali», afferma. Quest’anno prenderanno parte 59 gallerie, tra cui Foxy Production di New York e Sophie Tappeiner di Vienna, più cinque spazi non profit. La fiera nomade si sposta quest’anno (19-23 ottobre) nella sua sede finora più suggestiva: lo studio del fotografo ottocentesco Nadar (pseudonimo di Gaspard-Félix Tournachon), che nel 1874 ospitò la prima mostra d’arte impressionista. Ammon spera che lo spazio sacro affermerà Paris Internationale non solo per le gallerie giovani e ultracontemporanee, ma anche per favorire conversazioni multigenerazionali tra i suoi artisti più giovani e le gallerie più recenti da un lato e i partecipanti di lungo corso dall’altro. [Kabir Jhala]

Asia Now Paris si sposta alla Monnaie de Paris. La fiera d’arte Asia Now Paris (dal 20 al 23 ottobre) quest’anno attraversa la Senna, lasciando la sua ex residenza in un palazzo dell’Ottavo Arrondissement per la Monnaie de Paris, imponente edificio lungo il fiume che ospita la zecca più antica del mondo. «Cercavamo un luogo storico e spazioso. Questa mossa arriva in un momento in cui Parigi è ritornata un punto focale per il mercato dell’arte», afferma Alexandra Fain, fondatrice e direttrice dell’evento. Questa nuova sede, più grande e più vicina a molti siti chiave della capitale, consente alla fiera di sfruttare l’effervescenza creata dal primo numero della fiera parigina di Art Basel, Paris+. Di conseguenza, Asia Now è ora diventata «ancora più attraente, con molte più richieste di partecipazione», afferma Fain. Quest’anno ha un numero molto più alto di espositori, passando dai circa 40 nel 2020 e 2021 ai 75 di questa edizione. Altre 13 gallerie, tra cui Galleria Continua o König Galerie, prenderanno parte anche attraverso progetti curati e pubblici senza scopo di lucro organizzati dalla fiera. Ciò equivale a «88 gallerie per l’ottava edizione, il che è positivo per noi, poiché in alcuni paesi asiatici otto è un numero fortunato», afferma Fain.

Mostre aperte
Una ricostruzione del corpo dell’Uomo della Sindone. «È un momento di verità unico, non è una interpretazione artistica: questo è il corpo di un uomo le cui ferite e sofferenze corrispondono alla perfezione ai racconti sulla Passione di Cristo». Lo dice Alvaro Blanco, curatore della mostra «The Mistery Man», inaugurata nella Cattedrale di Salamanca il 13 ottobre. L’esposizione offre la riproduzione dell’Uomo della Sindone, un corpo umano con le sue ferite, il volto tumefatto, i capelli intrisi di sangue. Le informazioni ricavate dalla Sindone di Torino e le nuove tecnologie hanno portato a un risultato che finora non era mai stato realizzato. Una figura iperrealista, con le sue sofferenze, nella sua nudità. [Redazione]

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