Giorno per giorno nell’arte | 18 novembre 2022

Restituiti cimeli del massacro di Wounded Knee alle popolazioni Sioux e Lakota | Allarme sui cambiamenti climatici da Audrey Azoulay dell’Unesco | Arte contemporanea alla Premier League | 268 espositori per l’edizione 2023 di Tefaf | Antiche statuette di terracotta scoperte in Cina nello Shanxi | La giornata in 17 notizie

I resti del Santuario di Delfi in Grecia, il luogo in cui si è tenuta la commemorazione del 50mo anniversario della Convenzione Unesco del 1972
Redazione |

Un museo del Massachusetts restituisce cimeli del massacro di Wounded Knee alle popolazioni Sioux e Lakota. Con un crescente numero di richieste di rimpatrio di manufatti razziati, i musei statunitensi sono costretti a confrontarsi con la brutalità coloniale alla base di alcune delle loro collezioni. Questa «introspezione istituzionale» comporta un controllo e un esame più approfondito dei manufatti indigeni, molti dei quali sono entrati nei musei in una fase storica «insensibile» e non consensuale della raccolta e della cura «etnografica» nella storia americana. Il Nagpra (Native American Graves Protection and Repatriation Act), adottato nel 1990, impone alle istituzioni finanziate dal governo di riconoscere la proprietà di resti umani e oggetti sacri delle popolazioni native americane. Finora, secondo il National Parks Service, meno della metà degli oltre 200mila oggetti catalogati ha portato all’accoglimento dei beni culturali trafugati da parte delle 574 tribù riconosciute a livello federale, dato che riflette un panorama di lacune legali, lungaggini burocratiche e inerzia istituzionale. Questo fa del Founders Museum, un piccolo museo librario situato a Barre, nel Massachusetts, un’anomalia nel dibattito: facendo seguito alle accuse di «accaparramento» di manufatti indigeni, il museo ha facilitato la restituzione di oltre 150 oggetti alle tribù Lakota e Sioux in una cerimonia ufficiale di rimpatrio tenutasi al museo all’inizio di questo mese. I membri della tribù hanno ricevuto abiti, armi e pipe, alcune delle quali risalgono al massacro di Wounded Knee del 1890, un’imboscata della cavalleria statunitense in cui furono uccisi più di 250 uomini, donne e bambini Lakota. [Torey Akers]

Allarme sui cambiamenti climatici da Audrey Azoulay dell’Unesco. Il pianeta sta bruciando. Così come i suoi monumenti. Mentre la Cop27 (la Conferenza delle NAzioni Unite sui cambiamenti cliamtici, in corso fino al 20 novembre in Egitto) si avvia alla conclusione, il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay ha tracciato un quadro allarmante della «principale minaccia» rappresentata dalle conseguenze del cambiamento climatico e dal declino della biodiversità sul patrimonio mondiale. Questa situazione dovrebbe incoraggiare i 194 Stati membri dell’agenzia Onu a «sviluppare soluzioni che rispondano alle sfide attuali», secondo il suo direttore, che parlava dal sito greco del Santuario di Delfi nell’ambito della commemorazione dei 50 anni dalla Convenzione Unesco del 1972 sulla protezione del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. [Redazione]

Arte contemporanea alla Premier League. La galleria commerciale Oof, situata a nord di Londra e dedicata ai rapporti tra arte e calcio, ha continuato la sua incursione nella cultura sportiva del Regno Unito mostrando un’opera d’arte originale a milioni di spettatori durante una partita di calcio di Premier League nello stadio del Tottenham Hotspur a Londra la scorsa settimana. Il 12 novembre alle 15, durante la vittoria del Tottenham per 4-3 contro il Leeds United, Oof ha utilizzato i cartelloni pubblicitari che circondano il campo dello stadio da 60mila posti con un’opera testuale dell’artista candidato al Turner Prize Mark Titchner che recitava: «We Believe In Us». È la prima volta che un artista espone un’opera durante una partita di Premier League. «Ha distrutto i confini percepiti tra cultura “alta” e “bassa”», ha commenato il cofondatore di Oof Justin Hammond. [Tom Seymour]

Tefaf annuncia i suoi espositori per l’edizione 2023 (11-19 marzo): sono 268.
Sono 22 le gallerie italiane partecipanti, due delle quali per la prima volta: Berardi Galleria d’Arte (Roma) e Caterina Tognon Arte Contemporanea (Venezia). Le altre sono: Altomani & Sons, Antonacci Lapiccirella Fine Art, Bacarelli, Bottegantica, Botticelli Antichità, Cardi Gallery, Caretto & Occhinegro, Alessandro Cesati, Galleria Continua, Alessandra Di Castro, Giacometti Old Master Paintings, Galleria d’Arte Maggiore, ML Fine Art, Maurizio Nobile Fine Art, Walter Padovani, Piva & C, Porcini, Salamon, Tornabuoni Art, Galleria Carlo Virgilio. Oltre a questi, vi sono alcuni espositori italiani che figurano come gallerie internazionali, come Benappi Fine Art, Brun Fine Art, Luca Burzio, Mazzoleni, Robilant&Voena, Rossi&Rossi, Sprovieri, Vedovi. [Redazione]

In Cina, nello Shanxi, scoperte antiche statuette di terracotta. Secondo quanto riportato dal quotidiano cinese «China Daily», archeologi dell’Istituto di Archeologia e Reliquie Culturali di Datong hanno portato alla luce un gruppo di antiche statuette di terracotta nella provincia cinese dello Shanxi. Le statuette, rinvenute nella tomba di individui di classe superiore vissuti durante la dinastia Wei settentrionale (386-534 d.C.), raffigurano una varietà di danzatrici, lavoratrici domestiche e braccianti, fornendo uno sguardo importante sulla vita quotidiana dell’epoca. L’équipe di archeologi ha dichiarato che questa scoperta costituisce una svolta nello studio della cultura funeraria. [Torey Akers]

Sequestrate a Catania due teste in terracotta del V secolo a.C. Militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nel corso di un controllo sul territorio, hanno fermato due persone con a bordo dell’autovettura due pregevoli teste in terracotta di origine ellenica, presumibile frutto di scavi archeologici clandestini. I successivi accertamenti hanno permesso di certificare i manufatti come originali e risalenti al V secolo a.C. [Redazione]

A Roma una nuova Città delle Arti e dell’Architettura. All’ex Mattatoio di Roma, il grande gigante sulle sponde del Tevere, nasce una nuova Città delle Arti e dell’Architettura che diventerà uno dei centri culturali più importanti della capitale. Un’operazione da 45 milioni di euro che hanno permesso l’acquisizione di altri 40mila mq del Campo Boario dati in concessione dal Comune all’Accademia Belle Arti con sei nuovi padiglioni affidati alla Facoltà di Architettura di Roma. Per i primi cantieri, costo 18,4 milioni, i lavori sono già iniziati, mentre per gli altri, dopo l’aggiudicazione dell’appalto da 45 milioni, l’apertura dei cantieri avverrà  entro il prossimo dicembre. Tanti i padiglioni, i fienili, le stalle dell’ex Mattatoio che verranno trasformati in biblioteche, sale, uffici, centri d’esposizione, caffetterie che si aggiungeranno alle opere già realizzate ed attive nell’area. Coinvolti in questo progetto di «Rigenerazione Urbana» di Roma, uno dei più ambiziosi in corso nella capitale, grandi firme dell’architettura: Paolo Desideri, Francesco Cellini, Luigi Franciosini e Luciano Cupelloni. [Tina Lepri]

L’ultimo attacco degli attivisti climatici: una «macchina» di Warhol alla Fabbrica del Vapore a Milano. Alla Fabbrica del Vapore, a Milano, alle 11 di oggi 18 novembre attivisti di «Ultima Generazione» hanno versato farina su un’opera di Andy Warhol esposta nella mostra «Andy Warhol: la Pubblicità della Forma». Gli attivisti sono entrati negli spazi espositivi di via Procaccini e hanno versato il contenuto di alcuni sacchi di farina (circa otto chili) sulla «macchina» di Warhol. Subito dopo, due di loro si sono attaccate ai finestrini dell’auto, mentre il resto del gruppo, dopo avere fatto esplodere palloncini pieni di vernice, si è incollato al pavimento. La richiesta degli attivisti, si legge su Instagram, è quella di «non riattivare le centrali a carbone e rispettare il 2025 come termine per dismetterle», e di «attivare immediatamente 20 Gw di energia rinnovabile» fra eolico e solare. [Redazione]

«Con il cielo dentro», a Santa Maria del Fiore a Firenze. Il 24 novembre alle ore 21.15 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze si terrà la prima esecuzione assoluta dello spettacolo teatrale «Con il cielo dentro», ideato in occasione delle celebrazioni dei 600 anni della Cupola di Brunelleschi, sospese a causa della pandemia da Covid-19. «Con il cielo dentro» è un’inedita opera di poesia per drammaturgia di Davide Rondoni che Giancarlo Cauteruccio mette in scena con musiche originali di Roberto Fabbriciani. Questo lavoro è prodotto dall’Opera di Santa Maria del Fiore in collaborazione con il Teatro Studio Krypton. [Redazione]

Il 25 novembre e il 2 dicembre apre al pubblico il «Salone Lo Bue-Lemos», gioiello del Liberty palermitano. Credito Emiliano (Credem), tra i principali gruppi bancari nazionali, con una storica e radicata presenza in Sicilia (oltre 50 filiali), apre al pubblico un gioiello del Liberty italiano a Palermo. Il 25 novembre e il 2 dicembre sarà possibile ammirare il «Salone Lo Bue-Lemos», così chiamato dal nome dei committenti, presso Palazzo Rutelli in via Quintino Sella 77, oggi sede degli uffici della banca. L’ambiente è stato progettato dal celebre architetto palermitano Ernesto Basile, esponente di primo piano del Modernismo internazionale e dello stile Liberty che ha progettato l’aula della Camera dei Deputati e completato la realizzazione del Teatro Massimo di Palermo. [Redazione]

A Torino la seconda edizione del festival «Sound Quests». La seconda edizione del festival «Sound Quests», organizzato dal collettivo Almare, tra narrazioni sonore, tecnologia e «worldbuilding», si apre oggi 18 novembre a Torino alle 17 presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con «The sound has fallen» di Vinit Agarwal (IN) e «The Lamenters» di Eleni Ikoniadou in collaborazione con Viki Steiri. «Sound Quests» dialoga con la riflessione sulle politiche dell’ascolto al centro della mostra personale di Lawrence Abu Hamdan «Air Pressure (A diary of the sky)», che sarà possibile visitare prima dell’inizio delle performance. Il giorno successivo ci si sposterà nella suggestiva location del Le Roi, storico dancing club progettato da Carlo Mollino, dove si terranno il live «Antwood» e i dj set di La Niña Jacarandà e Vibrisse. In apertura, un mixtape di musica barocca creato per l’occasione da Francesco Fusaro, tra gli artisti della scorsa edizione. «Sound Quests» è realizzato con il sostegno di Città di Torino, Ministero della Cultura, Fondazione CRT e Royal College of Arts, Londra. [Redazione]

Apre a Milano Soggettiva Gallery. La contaminazione tra linguaggi è un aspetto ricorrente dell’espressione contemporanea. A esaltare la permeabilità tra aree affini, in particolare tra quelle esperienze artistiche, dalla fotografia al design, dal fumetto alle stampe, che traggono ispirazione dal cinema, ci pensa una nuova realtà milanese, Soggettiva Gallery, ideata da Alberto Bozzoli e Raoul Simoni. Lo spazio si propone di incoraggiare «la nascita di nuove tendenze, agendo anche come editore di lavori di giovani designer italiani e internazionali e committente di artisti già affermati in questo ambito». L’apertura al pubblico è prevista oggi 18 novembre con «Mostri (sacri) vs mostri (e basta)», visitabile fino al 14 gennaio 2023, mostra-manifesto che presenta le opere appositamente realizzate da Tiziano Pantano, pseudonimo Tizio 0.32, Francesco Chiappara, pseudonimo Prenzy, Francesco Casolari, Daniel Dabrek, Silvia Cocomazzi e Adam Juresko, in dialogo con opere storiche della collezione della galleria. [Monica Trigona]

«La Visione» all’Accademia di San Luca a Roma. Oggi 18 novembre, alle ore 17, l’Accademia Nazionale di San Luca presenta il quarto appuntamento de «La Visione», il ciclo di incontri a cadenza mensile che coinvolge personalità di spicco del mondo culturale e scientifico internazionale, invitate a raccontare il proprio particolare punto di vista e a interrogare la nostra contemporaneità. Protagonista dell’appuntamento è Victor I. Stoichita (Bucarest 1949), professore emerito dell’Università di Friburgo e socio straniero dell’Accademia dei Lincei, con la conferenza «L’occhio e lo sguardo, ovvero Giotto e Lacan». È un fatto risaputo quanto poco Vasari apprezzasse la maniera di Giotto di dipingere gli occhi. Sebbene ne celebrasse l’arte in quanto arte degli affetti, malgrado lo straordinario dinamismo di alcune teste, la rappresentazione giottesca degli sguardi lo infastidisce. Il brano vasariano segnala la particolare maniera con cui Giotto rendeva, dipingendo, l’organo della vista e le sue peculiarità anatomiche (il bulbo oculare con le sacche lacrimali), senza nascondere una certa riserva rispetto al posto occupato, nella rappresentazione giottesca dei sentimenti, allo sguardo. La lacaniana «schize dell’occhio e dello sguardo» trova qui una delle sue prime paradossali premonizioni. È in questa luce che la conferenza si propone un’analisi attenta di una delle scene chiave della decorazione della Cappella degli Scrovegni di Padova. [Redazione]

Mostre che aprono
Il Premio Marche al Palazzo Ducale di Urbino. A Urbino sabato 19 novembre l’Amia (Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche) inaugura una doppia mostra per l’edizione 2022 del Premio Marche. Nella Sala delle Grandi cucine di Palazzo Ducale fino al 22 gennaio si tiene la «Rassegna regionale» con una cinquantina di autori marchigiani o che lavorano nella regione. Nella Galleria Civica Albani fino al 26 febbraio la mostra «Aspetti del disegno negli artisti marchigiani del Novecento» vuole rivalutare l’esercizio e la tecnica del disegno con una settantina di artisti viventi e non. Tra i nomi figurano Enzo Cucchi, Eliseo Mattiacci, Gino De Dominicis, Osvaldo Licini, Arnaldo Pomodoro e Giò Pomodoro, Sante Monachesi, Ivo Pannaggi, Wladimiro Tulli, lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti, il fumettista Andrea Pazienza. Catalogo Silvana editoriale. [Stefano Miliani]

«Light Art» all’Orto Botanico di Roma. L’Orto Botanico di Roma, dal 19 novembre all’8 gennaio, si trasforma in un giardino incantato grazie al progetto «Light Art», un’immersione nella natura e nell’arte realizzato con altre città europee e dedicato soprattutto ai «Bambini di tutte le età». Gli orti botanici di Roma, Parigi, Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor e altri undici, si accenderanno di colorate luci led sparse sugli alberi e nei giardini con le opere del light designer Andreas Boehlke, tutto reso suggestivo dalle melodie e installazioni disseminate da noti paesaggisti lungo il percorso di un chilometro mezzo. I visitatori potranno passeggiare lungo il «Viale dei Rami Scintillanti» attraverso «La Cattedrale di Luce» per incontrare le «Fate degli Alberi» e poi salire sulla «Scala fino alla Luna». [Tina Lepri]

Bellezza e identità: gli ideali dei Romani a Pompei ed Ercolano. Il 20 novembre, il Drents Museum di Assen (Paesi Bassi) presenta «Dying in beauty: The world of Pompeii and Herculaneum», con oltre 100 reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico di Ercolano. La mostra si concentra sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico e su come la bellezza giocasse un ruolo importante nella formazione dell’identità nella società romana. Sono esposti oggetti personali come stoviglie e gioielli, ma anche statue, affreschi, mosaici e fontane che decoravano le case e i giardini. Gli oggetti aiutano a indagare il modello di eleganza a cui aspiravano i Romani, un’idealizzazione rappresentata da abiti e ambienti signorili come per l’affresco in mostra della casa di Pompei del fornaio Terenzio Neo e sua moglie. «Dying in beauty: The world of Pompeii and Herculaneum», che fa seguito alle due grandi mostre archeologiche sull’Iran e sull’Armenia, rimarrà aperta fino al 26 marzo 2023. [Graziella Melania Geraci]

Mostre aperte
«Niobe e i suoi figli allo specchio» alle Gallerie degli Uffizi. Due gruppi di Niobidi di epoca romana sono posti a confronto nella Sala della Niobe delle Gallerie degli Uffizi per la mostra «Niobe e i suoi figli allo specchio» (visitabile anche virtualmente) in corso fino al 12 marzo: le 13 sculture conservate nel museo (rinvenute nel 1583 tra le Mura aureliane a Roma e trasferite poi a Firenze solo nel 1770) sono infatti messe a confronto con un gruppo di altre 9 sculture scoperto nel 2012 nella vasca prossima al settore termale di un’antica villa nella periferia di Roma, a Ciampino, e ora conservato nel Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, complesso architettonico che fa parte dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este. I due gruppi (quello fiorentino fu di grande interesse per i viaggiatori del Grand Tour come ha ricordato il direttore delle Gallerie Eike Schmidt), creano, nota Andrea Bruciati (direttore di Villa Adriana) una sorta di tableau vivant, «performance solidificata al cui interno la narrazione si struttura in maniera cinematografica». E se il gruppo fiorentino esprime un controllo emotivo nell’espressione a favore del trionfo della razionalità, quello proveniente da Roma suggerisce invece un’attenzione alla forza primigenia, «residuo esistenziale e poroso di una tragedia apocalittica». [Laura Lombardi]

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