Giorno per giorno nell’arte | 16 settembre 2022
La nuova frontiera di Art Basel: una «piazza» online sempre aperta | Dal 24 settembre la chiesa di San Salvatore a Pistoia diventa sede espositiva | L’opera di Hew Locke per la facciata del Metropolitan Museum of Art | Il restauro della Cappella Salviati a Firenze | Ethereum non consuma (e non inquina) più | La giornata in 13 notizie

La nuova frontiera di Art Basel: una «piazza» online sempre aperta. All’indomani della pandemia, Art Basel pare aver intenzione di estendere la sua attività oltre gli eventi di persona, sviluppando «nuovi formati digitali» per «sostenere ulteriormente le nostre gallerie», dice un portavoce della fiera. Quindi il progetto di un mercato online per le gallerie aperto tutto l’anno potrebbe finalmente andare in porto? Si direbbe di sì, a giudicare da una serie di annunci di lavoro pubblicati nei giorni scorsi dalla società madre della fiera Mch Group. Un annuncio pubblicitario, per un associato alle relazioni con le gallerie digitali, afferma che il mansionario comprende «l’acquisizione di gallerie per entrare a far parte della piattaforma del mercato». Un altro post, per un responsabile delle relazioni con la comunità digitale, afferma che i candidati dovranno «gestire gli account della galleria». Altri ruoli richiesti comprendono un manager del servizio clienti digitale e un analista di business digitale, il cui ruolo comporta il fatto di «migliorare le prestazioni del mercato». Il portavoce di Art Basel non commenta i dettagli della nuova iniziativa, ma dichiara: «Man mano che il mercato dell’arte si evolve, Art Basel esplora continuamente nuovi modi in cui possiamo sostenere ulteriormente le nostre gallerie attraverso nuovi formati digitali, complementari alle nostre fiere “fisiche”, che le aiutanoa connettersi al pubblico più ampio possibile. Come sempre, comunicheremo i dettagli di eventuali nuove iniziative una volta confermate». [Anny Shaw]
Una delle chiese più antiche di Pistoia, di cui si ha notizia sin dal X secolo, apre nuovamente le sue porte: dal 24 settembre la chiesa di San Salvatore diventa sede espositiva (la quarta dopo Palazzo Buontalenti, Palazzo de’ Rossi e Antico Palazzo dei Vescovi) con cui Pistoia Musei porta a compimento il suo progetto di sistema museale nel cuore del centro storico della città. La nuova sede propone un viaggio nella storia del nucleo più antico della città attraverso l’esposizione di opere finora conservate nei depositi del Museo Civico di Pistoia e nell’Archivio del Capitolo del Duomo, e nuove scoperte. Gli scavi hanno infatti portato alla luce resti delle fasi più antiche della chiesa e preesistenze romane e altomedievali, ed è stata rintracciata parte della fossa di fondazione della prima cerchia muraria di epoca longobarda (VIII secolo d.C.). Inoltre è stato rinvenuto un pozzetto votivo risalente al 1579. La scoperta più importante è comunque quella di un affresco incompleto, raffigurante il «Compianto sul Cristo morto», databile alla fine del Duecento e attribuito alla cerchia di Lippo di Benivieni, importante pittore di formazione fiorentina, a Firenze tra il 1296 e 1316. [Redazione]
Il Metropolitan Museum of Art di New York rivela la terza parte dell’opera commissionata quest’anno per la facciata, una suite di sculture dell’artista guyanese-britannico Hew Locke intitolata «Gilt» («Dorato»), gioco di parole con la parola «guilt», «colpa», che fa riferimento alla complessa storia di alcuni reperti della collezione del museo. L’installazione presenta quattro notevoli «trofei» dorati, alcuni dei quali frammentati, che riproducono elementi di opere come la scultura in marmo di Domenico Guidi «Andromeda e il mostro marino» (1694), una «Testa colossale frammentaria di un giovane» ellenistica del II secolo a.C., capolavoro della collezione del Met che fu scavata a Pergamo nel 1879 e un ritratto di Alessandro Elio, figlio di Marco Antonio e Cleopatra, in abito orientale. L’installazione vuol far riflettere sulle vicende «coloniali» di questi oggetti preziosi, decostruendo iconografie che rafforzano la narrativa eurocentrica attraverso la quale la storia è stata storicamente raccontata. [Gabriella Angeleti]
A Firenze torna visibile la Cappella Salviati dopo il restauro. Si è concluso il restauro della piccola cappella gentilizia dedicata a santa Maria Maddalena e decorata da Alessandro Allori e aiuti tra il 1579 e il 1580, consacrata ad agosto del 1581. Il restauro della Cappella Salviati e delle altre decorazioni di Palazzo Portinari Salviati è stato eseguito dalla restauratrice Anna Medori (Faberestauro) con la collaborazione di Andrea Vigna e la direzione di Adriana Novelli, project manager di LDC Group, e del restauratore Guido Botticelli. La cappella e il palazzo saranno visitabili al lunedì. Prezzo delle visite guidate: 15 euro a persona, 10 per i residenti a Firenze. L’intero ricavato sarà devoluto per finanziare progetti di restauro nel capoluogo toscano. [Redazione]
Ethereum non consuma (e non inquina) più. Ethereum, la blockchain più utilizzata al mondo, soprattutto nel settore del mercato Nft (Non-Fungible Token), ha completato un aggiornamento software che ne ridurrà drasticamente il consumo di energia. Questa transizione cambia radicalmente il sistema di sicurezza alla base della blockchain di Ethereum. Il suo completamento è stato confermato il 15 settembre dal fondatore di Ethereum Vitalik Buterin su Twitter. Il consumo di elettricità di Ethereum dovrebbe diminuire del 99,988% e le sue emissioni di carbonio del 99,982%, secondo un rapporto pubblicato dalla società di ricerca Crypto Carbon Ratings Institute (Ccri). Il rapporto stima che prima della fusione, Ethereum utilizzasse 23 milioni di megawattora all’anno. Ora saranno solo 2.600 megawattora all’anno. [Kabir Jhala]
In Francia, per le Giornate Europee del Patrimonio (17 e 18 settembre), diversi siti aprono al pubblico per la prima volta. Tra questi, il faro marittimo di Kermorvan in Bretagna, il Castello di Boulogne nell’Oise, gli atelier delle decorazioni e dei costumi dell’Opéra di Parigi, «La Contemporaine», un nuovo sito culturale a Nanterre, nell’Hauts-de-Seine, l’Istituto Nazionale dei Giovani non Vedenti a Parigi aperto per concerti, il sito Richelieu, luogo storico della Bibliothèque Nationale de France, l’antico Hôtel de Lesdiguières a Grenoble, una manifattura di profumi a Bourbon-Lancy. [Redazione]
Per le Giornate Europee del Patrimonio, da Airbnb 1 milione di euro per la ristrutturazione delle dimore storiche. L’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) ha annunciato un nuovo fondo per il restauro degli edifici storici e la promozione dell’Heritage Tourism in tutto il Paese, realizzato grazie a una donazione di 1 milione di euro da parte di Airbnb, il portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi, con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare. [Redazione]
Firmato un protocollo per la valorizzazione degli ospedali storici italiani. È stato firmato il 15 settembre, presso la Direzione generale dei Musei del Ministero della Cultura, un protocollo d’intesa tra il Mic, il Ministero della Salute e l’Associazione culturale ospedali storici italiani (Acosi) per la collaborazione in materia di conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale degli ospedali storici italiani di rilevante interesse artistico, storico e monumentale, con l’istituzione di un tavolo tecnico. [Redazione]
Il Leo Award 2022 a Candice Hopkins. L’ente non profit Independent Curators International consegnerà il Leo Award 2022 a Candice Hopkins, che condividerà il premio con l’American Indian Community House. Hopkins, membro della First Nation Carcross/Tagish, è la direttrice inaugurale e curatrice capo del Forge Project, «iniziativa guidata dai nativi incentrata sull’arte indigena, l’educazione “de-coloniale” e il sostegno ai leader della cultura, della sicurezza alimentare e della giustizia fondiaria».
Mostre che aprono
Valorizzare il ruolo dell’artigiano nella società contemporanea è la sfida che, da ventotto anni, raccoglie «Artigianato e Palazzo», in programma per questa edizione dal 16 al 18 settembre al Giardino Corsini. La mostra è promossa dall’Associazione Giardino Corsini, presieduta da Sabina Corsini, insieme a Neri Torrigiani ideatore e organizzatore della manifestazione con Giorgiana Corsini, scomparsa nell’agosto 2020. La volontà principale è quella di «salvaguardare l’indipendenza delle botteghe, che sono il perno della loro esistenza, risultato di ingegno creativo e sperimentazione sul campo». La manualità artigiana, infatti, precisa Sabina Corsini, è «alla base di tutti gli impegni sociali anche nell’aiuto a risolvere situazioni problematiche e di disagio». Gli espositori selezionati sono 90, e troviamo molti nomi nuovi (indicati nel catalogo distribuito all’ingresso) a testimoniare l’interesse per un turn over dei partecipanti, sebbene sempre sottoposti a una selezione rigorosa nel rispetto della più alta tradizione artigiana. Importante è il focus sulle generazioni emergenti, cui è dedicato il concorso «Blogs&Crafts Europe», rivolto agli under 35, giovani selezionati fra Italia e Europa e da quest’anno in collaborazione con il World Crafts Council Europe. Il percorso della mostra, che comprende artigiani e art designer, si snoda tra le Limonaie del Giardino rinascimentale e alcuni ambienti del Palazzo Corsini, animato da installazioni (tra cui «L’abbraccio » nell’allestimento di Cosimo Bonciani realizzata dal laboratorio di falegnameria della Comunità di San Patrignano sotto la Loggia), laboratori, eventi, con un approccio che ricusa la globalizzazione e sviluppa la prossimità, come testimonia anche il progetto «Gentilezza e sostenibilità: una ricerca» commissionato a Irene Ivoi, ecodesigner e industrial designer esperta in politiche e prevenzione rifiuti. L’altro punto di forza della manifestazione è infatti l’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale. In questo spirito è la «Mostra Principe» 2022 dal titolo «Conciapelli. Eredi di un’arte maggiore» dedicata al «Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale» fondato nel 1994 e che riunisce circa 20 concerie a produzione di pellame lavorato al vegetale attive tra Firenze e Pisa. Allestita nella Sala da Ballo di Palazzo Corsini, la mostra, con sollecitazioni multisensoriali, permette di conoscere i segreti di una lavorazione antichissima, un processo affidato a un’alchimia di ingredienti dosati dalle sapienti mani dei conciatori. Il «Premio Perseo» andrà all’espositore più apprezzato dal pubblico, e il «Premio Giorgiana Corsini» per lo stand più bello, votato dal Comitato Promotore, darà al vincitore l’opportunità di uno stand omaggio all’edizione del 2023. Fondamentale anche per questa edizione il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze insieme al sostegno di molte altre aziende e istituzioni tra cui la Camera di Commercio di Firenze e la Fondazione Ferragamo. Prosegue inoltre la raccolta fondi arrivata a 30mila euro, a favore del prezioso complesso monumentale della Fonte della Fata Morgana, immerso ai piedi del colle di Fattucchia (Bagno a Ripoli). [Laura Lombardi]
In mostra a Roma «La memoria delle stazioni», dal 16 settembre al primo novembre al Parco della Musica-Auditorium Garage. Organizzata dall’Archivio Luce-Cinecittà con la Fondazione Ferrovie dello Stato, curata da Chiara Sbarigia, la mostra, che va dal 1930 agli anni ’80, farà tappa prima a Parigi, poi in altre sei stazioni di città europee per raccontare vita, misteri, speranze, addii con lacrime o sorrisi, vissuti e documentati lungo binari infiniti delle stazioni di Roma, Milano, Venezia, Firenze e Bologna. Novanta foto in bianco e nero (in mostra anche racconti di scrittori) soprattutto delle stazioni ferroviarie della capitale. Spiccano le immagini minacciose e cupe dei rappresentanti del Fascio e degli avanguardisti, quella del Mahatma Gandhi che saluta dal finestrino nel 1931, Hitchcock che arriva nel 1950 in carrozzella nella nuova stazione Termini. Fuori dal tempo lo scatto della folla, composta e immobile, che nel 1932 attende il treno popolare al binario 15. [TIna Lepri]
«Modernità verde. Una nuova visione delle piante», al Museum Ludwig di Colonia dal 17 settembre al 22 gennaio, è un esperimento di esposizione sostenibile col quale l’istituzione renana si propone come portabandiera del movimento per la neutralità climatica entro il 2035, ben 10 anni prima la data assegnatasi dalla Germania. E anche i musei vogliono partecipare attivamente alla lotta per la difesa del pianeta, stabilendo nuovi standard ecologici, riducendo le emissioni di Co2 causate da aria condizionata, illuminazione, viaggi e trasporti. Patrocinata dal Ministro della Cultura Claudia Roth dei Verdi, la mostra è divisa in tre capitoli («La pianta come l’altra», «La pianta come oggetto di appropriazione» e «La pianta come una parente») e attraverso 130 oggetti racconta di cactus e colonialismo, fiori e battaglia fra i sessi, piante e tecnologia attraverso opere fra gli altri di Aenne Biermann, Otto Dix, Max Ernst, Ernst Ludwig Kirchner e August Sander. [Francesca Petretto]
Dopo la personale di Arcangelo Sassolino gli spazi di Atipografia, realtà associativa fondata nel 2014 a cui si è affiancata la neonata galleria diretta dalla stessa fondatrice Elena Dal Molin nel centro di Arzignano (Vi), dal 17 settembre al 30 ottobre ospitano le opere di Mats Bergquist, Gregorio Botta, Mirko Baricchi e Mattia Bosco nella mostra «Unplugged». Una grande tela appartenente alla serie «Selva» di Mirko Baricchi (La Spezia, 1970) accoglie all’ingresso, seguita da sculture di Mattia Bosco. Milanese, classe 1976, Bosco ha una formazione filosofica e sceglie la pietra assecondando le suggestioni che vi sono già insite. Nello spazio principale, un’installazione con dieci opere di Mat Bergquist, maestro svedese dell’encausto reduce da un’esposizione alla Real Accademia Svedese di Belle Arti di Stoccolma. Chiudono il percorso un’opera e un’installazione di Gregorio Botta (Napoli, 1957), artista che con materiali differenti rimane nell’alveo di una ricerca di estrema essenzialità. [Camilla Bertoni]