Giorno per giorno nell’arte | 15 novembre 2022

I vincitori del Premio Terna | La manifestazione al Lacma commemorava il massacro di Zahedan | La missione archeologica dell’Università degli Studi di Milano nel Kurdistan iracheno | Risultati alterni per due vendite di Sotheby’s del 14 novembre | Uffizi aperti a Santo Stefano e il 2 gennaio | L’ultimo attacco è a un capolavoro di Klimt al Museo Leopold | La giornata in 16 notizie

I manifestanti si sono ammanettati alla celebre opera di Chris Burden «Urban Light» del 2008 al Los Angeles County Museum of Art. Cortesia dei manifestanti
Redazione |

Proclamati i vincitori del Premio Terna. Terna ha proclamato i vincitori della prima edizione del «Premio Driving Energy 2022 - Fotografia Contemporanea», il concorso gratuito, aperto a tutti i fotografi in Italia, finalizzato alla promozione e allo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore. Migliori interpreti del tema del premio, «Cameras on Driving Energy», sono stati Paolo Ventura, che si aggiudica il premio senior (dai 31 anni) con l’opera dal titolo «I Ginestra», e Gaia Renis, alla quale va il premio giovani (fino ai 30 anni) per il lavoro fotografico «Stereocaulon vesuvianum». Le due menzioni speciali, attribuite alle opere ispirate ai temi «Normalità contemporanea» e «Circolarità. Corsi e ricorsi», sono andate rispettivamente a Mohamed Keita, con il lavoro dal titolo «Camminare e camminare», e a Eva Frapiccini, con «La porta di luce alias hommage to D.M.». La terza menzione speciale, attribuita in base al voto di oltre mille persone di Terna, che hanno così composto la più grande giuria popolare di un premio fotografico, è stata assegnata ad Andrea Botto con il lavoro fotografico «Onda d’urto». [Redazione]

La manifestazione al Lacma commemorava il massacro di Zahedan
. La protesta collettiva inscenata la scorsa settimana al Los Angeles County Museum of Art (Lacma) cadeva, secondo uno dei manifestanti, a più di 40 giorni dal massacro di Zahedan, nel Sud-Est dell’Iran, in cui le forze di sicurezza avrebbero ucciso circa 96 persone. Mediseh Bathaie ha guidato il gruppo di artisti e scienziati iraniani che si sono ammanettati alla celebre installazione Urban Light (2008) di Chris Burden, situata all’ingresso sul Wilshire Boulevard del Lacma. Il gruppo ha distribuito volantini in cui si afferma che «nelle strade dell’Iran sta avvenendo una rivoluzione e la Repubblica islamica sta violentemente cercando di mettere a tacere gli operatori di libertà». [Gareth Harris]

La missione archeologica dell’Università degli Studi di Milano nel Kurdistan iracheno
. La missione si è conclusa nei giorni scorsi e ha comportato un mese e mezzo di ricerche e indagini a tutto campo nei siti di Helawa e Aliawa, condotte da un gruppo interdisciplinare guidato da Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico, del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell’Università degli Studi di Milano. Il progetto della Missione Archeologica Italiana nella Piana di Erbil (Maipe) era guidato e cofinanziato dall’Università Statale di Milano e dal Maeci (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale). A Helawa le indagini hannno riportato alla luce una serie di strutture circolari abitative (tholoi) datate tra il VI e il V millennio a.C. e un successivo edificio formato da piccole stanze quadrangolari e ambienti rettangolari di maggiori dimensioni databile alla fine del VI millennio a.C. Ad Aliawa, invece, gli archeologi hanno riportato alla luce un settore di un imponente edificio di epoca ellenistica (IV secolo a.C.) verosimilmente collegato a un bastione difensivo di un centro fortificato e una vasta area per la manifattura su larga scala di ceramica, databile agli ultimi secoli del III millennio a.C. Sono state individuate e scavate più di 50 fornaci per la cottura dei vasi. Si è infine raggiunta l’occupazione più antica, della prima metà del III millennio a.C. Sono emersi alcuni silos circolari per lo stoccaggio perlopiù di orzo e grano. [Redazione]

Risultati alterni per due vendite di Sotheby’s del 14 novembre. Esiti alterni per due aste programmate per ieri sera 14 novembre da Sotheby’s a New York, con un forte risultato per una «single-owner sale» di opere della collezione del defunto presidente del Whitney Museum David Solinger (1906-96), seguita da una piatta vendita serale di arte moderna. L’insieme ha fruttato un totale di 336,3 milioni di dollari (391,2 milioni con i diritti sul compratore), anche se la vendita di Solinger, composta da 23 lotti, è andata molto meglio delle aspettative rispetto all’asta serale di arte moderna, composta da 44 lotti. L’asta della collezione Solinger ha venduto tutti i lotti in gara, con un totale di 116,3 milioni di dollari (137,9 milioni di dollari con i diritti), vicino alla fascia alta della stima prevendita di Sotheby, compresa tra 86,7 e 118 milioni di dollari (le stime non includono i diritti). In particolare, nessuno dei lotti di provenienza Solinger era coperto da garanzie o è stato oggetto di offerte irrevocabili, in netto contrasto con le recenti aste dello stesso livello, come quelle delle collezioni di Harry e Linda Macklowe che Sotheby’s aveva tenuto nel novembre 2021 e nel maggio scorso e la vendita di Paul Allen da 1,6 miliardi di dollari che Christie’s ha tenuto la scorsa settimana, in cui ogni lotto era garantito e molti avevano offerte irrevocabili. [Benjamin Sutton]

Uffizi aperti a Santo Stefano e il 2 gennaio. «Gli Uffizi sono stati tra i primi musei ad aprire il 26 dicembre e non solo lo faremo anche quest‘anno ma, caso molto raro, avremo anche un’apertura il lunedì 2 gennaio. Siamo stati anche il primo o tra i primi musei ad aver effettuato una parziale apertura il primo di gennaio, alcuni anni fa, con grande successo, soprattutto per quanto riguarda gli ingressi del pomeriggio». È quanto ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, a margine di un evento a Firenze, parlando delle aperture nelle festività natalizie. [Redazione]

L’ultimo attacco è a un capolavoro di Klimt al Museo Leopold. Attivisti ambientalisti hanno spruzzato la mattina di oggi 15 novembre del liquido nero, forse petrolio, su un capolavoro di Gustav Klimt, nel museo Leopold di Vienna. I militanti di «Ultima Generazione» hanno versato il liquido sul dipinto di Klimt «Morte e vita». La tesi dei manifestanti è che i nuovi pozzi di petrolio e gas sono una condanna a morte per l’umanità. [Redazione]

Attaccata dagli attivisti la Vancouver Art Gallery. La Vancouver Art Gallery (Vag) è l’ennesimo nella lista dei grandi musei presi di mira dagli attivisti per il clima, in base a quanto ha riferito il Dipartimento di Polizia di  Vancouver (Vpd). Sabato scorso, 12 novembre, l’attivista diciannovenne Erin Fletcher e una sua compagna del gruppo «Stop Fracking Around» hanno versato dello sciroppo d’acero sul dipinto «Stumps and Sky» (1934) di Emily Carr e si sono poi incollate al muro. La polizia locale, chiamata dal personale, ha dichiarato che le due donne «si sono messe in posa per una terza persona che sembrava stesse scattando foto o girando video». [Hadani Ditmars]

Da Opera Laboratori e Sillabe un aiuto ai dipendenti
. I consigli di amministrazione di Opera Laboratori, azienda leader nella promozione e gestione del patrimonio artistico e culturale italiano, e della casa editrice Sillabe hanno stabilito un aiuto concreto pari a 600 euro netti a tutti i dipendenti, come sostegno e vicinanza alle loro famiglie. La misura straordinaria, prevista nel prossimo mese di dicembre, interessa gli oltre 700 collaboratori dei due gruppi, che operano quotidianamente in realtà museali ed ecclesiali di spicco del panorama italiano quali gli Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Galleria dell’Accademia e tutto il Polo Museale Fiorentino; il Parco Archeologico di Pompei, la Reggia di Caserta, la Pinacoteca di Brera, il Complesso Monumentale del Duomo di Siena e i maggiori siti culturali del territorio senese; il circuito umbro con i Musei della Città di Assisi. [Redazione]

Gli archeologi britannici versano in condizioni economiche critiche. Secondo un rapporto del British Archaeological Jobs Resource (Bajr) oltre un terzo degli archeologi del Regno Unito si trova «in una posizione finanziaria insostenibile» e il settore è travolto da una crisi finanziaria. I risultati si basano su un’indagine condotta durante la scorsa estate su 755 soggetti che lavorano nel settore, che rappresentano più del 10% del settore. «Volevamo davvero capire come la nostra professione stesse affrontando la situazione, visto che si tratta di nostri amici e colleghi», afferma David Connolly, che ha redatto il rapporto insieme a Liz Tideswell, Gwilym Williams e Lu Stanton-Greenwood. [Riah Pryor]

Il Guercino ritrovato a Spoleto. Da sabato 19 la Galleria d’arte moderna «Carandente» di Palazzo Collicola di Spoleto espone in modo permanente la «Madonna con il Bambino in gloria e i santi Rocco e Sebastiano» del Guercino: sparita dopo una vendita a Roma nel 1816, pochi anni fa fu individuata a Spoleto dallo storico dell’arte Bruno Toscano ed esposta alla fiera torinese «Flashback» del novembre 2016 dal mercante romano Simone Aleandri. Nel paese umbro Toscano intuì che il dipinto fosse quel Guercino, i documenti e poi Andrea Emiliani e Sir Denis Mahon confermarono. Grazie a un comodato a tempo illimitato concesso dai proprietari la Pala va nel Salone d’onore del Piano Nobile vicino alla «Spezieria» di Paolo Antonio Barbieri (fratello del Guercino) e al «Ritratto di Alfonso Palettoni» del pittore di Cento. Presentano la Pala, commissionata nel 1634 per un oratorio di Nonantola nel modenese, Toscano, il direttore del museo Marco Tonelli e Bruno Bruni della Coobec che l’ha restaurata. [Stefano Miliani]

Al MaXXI un incontro su Germano Celant
. Oggi 15 novembre al MaXXI di Roma alle ore 18 si tiene l’incontro del ciclo di giornate di studio «Germano Celant. Cronistoria di un critico militante». L’appuntamento intende approfondire l’importante ruolo che riveste l’architettura all’interno della pratica critica, curatoriale ed espositiva del critico genovese. All’incontro intervengono Bartolomeo Pietromarchi, direttore MaXXI Arte, Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca dello Studio Celant, Marco Tirelli, vicepresidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Monica Bruzzone, architetto e docente universitario, Marco De Michelis, storico dell’architettura, Gianni Pettena, critico e storico dell’architettura, Chiara Spangaro, storica dell’arte e curatrice indipendente e, con un messaggio video, l’architetto Andrea Branzi e Fulvio Irace, professore emerito del Politecnico di Milano. Con un contributo di Renzo Piano. Modera Pippo Ciorra, senior curator MaXXI Architettura. [Redazione]

Andy Warhol nel deserto dell’Arabia Saudita. È stata annunciata «Fame: Andy Warhol in AlUla», una nuova mostra in collaborazione con The Andy Warhol Museum che si terrà nella regione di AlUla, sito storico nel deserto dell’Arabia Saudita. Per la prima volta alcune tra le opere più iconiche di Andy Warhol viaggeranno in Medio Oriente. Aperta al pubblico dal 17 febbraio al 16 maggio 2023 e curata da Patrick Moore, direttore dell’Andy Warhol Museum, l’esposizione esplora il concetto di celebrità che ha affascinato e caratterizzato l’opera dell’artista nel corso della sua carriera. I visitatori avranno la possibilità di ammirare rare fotografie d’archivio e opere raffiguranti icone della controcultura degli anni ’60, da Muhammad Ali a Elizabeth Taylor, così come la rivoluzionaria installazione «Silver Clouds». [Redazione]

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma cerca tre archeologi. Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ha indetto una procedura per il conferimento di incarichi di collaborazione per 3 archeologi con comprovata conoscenza delle classi di materiali archeologici di produzione etrusca, greca e romana compresi nel periodo compreso tra il IX secolo a.C. e il V secolo d.C. [Redazione]

Mostre ed eventi che aprono
Barcellona in Loop. Dal 15 al 17 novembre Barcellona ospita la 20ma edizione di Loop, fiera dedicata alla videoarte. Quest’anno l’evento torna nella sua sede originale, l’Hotel Almanac Barcelona, dopo essersi tenuto nel 2021 a La Pedrera-Casa Milà. Le 43 opere presentate da altrettante gallerie internazionali sono state selezionate da un comitato di collezionisti presieduto da Jean-Conrad Lemaître e composto da Isabelle Lemaître, Haro Cumbusyan, Renée Drake e da Josée e Marc Gensollen. Alcuni degli artisti di edizione hanno grande visibilità in mostre internazionali: Sigurður Guðjónsson (BERG Contemporary), ad esempio, rappresenta l'Islanda alla Biennale di Venezia; Lenora de Barros (Georg Kargl Fine Arts) e Marianna Simnett (Galerie Société) sono state invitate da Cecilia Alemani alla mostra centrale della Biennale veneziana «Il latte dei sogni»; Annika Kahrs (Produzentengalerie Hamburg) e Cemile Sahin (Esther Schipper) espongono alla Biennale di Lione. Tra le gallerie presenti anche Krinzinger (Vienna), Rodeo (Londra, Pireo), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), Esther Schipper (Berlino) e Société (Berlino). La fiera è accompagnata da un programma di conferenze e saranno assegnati vari premi. [Redazione]

Mostre aperte

Andrea Di Marco a Palazzo Branciforte a Palermo. Ha aperto il 9 novembre «Pegno», mostra dedicata ad Andrea Di Marco, pittore della «Scuola di Palermo» prematuramente scomparso nel 2012, poco più che quarantenne. L’esposizione ha come sede lo storico Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte a Palermo, un luogo carico di suggestioni e dal forte impatto estetico. Qui tra le immense scaffalature lignee a tutta altezza, come in un’architettura piranesiana, trenta tele, tra le più significative della sua produzione, innescano un dialogo simbolico con la memoria del luogo. Le semplici cose, gli oggetti d’uso comune come sedie, ombrelloni, poltrone, biciclette, tra i soggetti della pittura malinconica dell’artista, trovano casa in un luogo dove gli oggetti venivano dati in pegno. La mostra, curata da Sergio Troisi e Alessandro Pinto e visitabile fino all’8 gennaio, è promossa dall’Archivio Andrea Di Marco, in collaborazione con Fondazione Sicilia e Accademia di Belle Arti di Palermo, con il sostegno di Galleria Giovanni Bonelli ed Elenk’Art. [Giusi Diana]

Addii
Pio Monti. L’11 novembre, all’età di 81 anni, è morto nell’ospedale di Macerata, sua città natale, il gallerista Pio Monti. Era malato da anni e ultimamente aveva contratto il Covid (e non era vaccinato). Dopo aver aperto una galleria sperimentale a Macerata nel 1969 (e avervi ospitato, tra gli altri, Mario Merz, Sol LeWitt, Ben Vautier, Michelangelo Pistoletto, Josef Albers e Vincenzo Agnetti), nel 1974 Monti inaugurò la sua galleria romana, ed entrò ben presto in contatto con gli ambienti artistici più stimolanti della città. Con Gino De Dominicis, suo corregionale, strinse un’amicizia personale, e ospitò molte sue mostre personali. Tra gli artisti che frequentò ed espose, anche Alighiero Boetti, Daniel Buren, Joseph Kosuth, Enzo Cucchi, H.H. Lim, Andy Warhol, Vettor Pisani, Emilio Prini. Nel 2019 chiuse lo spazio romano, lasciò la Capitale e si trasferì vicino a Macerata. «Pio Monti è stato un gallerista estroso, particolare, unico. Da oggi siamo tutti vedovi e orfani», ha dichiarato Achille Bonito Oliva.

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