Giorno per giorno nell'arte | 15 luglio 2019

La piramide «storta» in Egitto | Le colline venete Patrimonio Unesco inquinate | L'archivio di Colquhoun alla Tate | La giornata in 12 notizie

La «Piramide storta» a Dahshur in Egitto. Foto: By Ivrienen at English Wikipedia, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9136540
Redazione |

L'Egitto punta sulla Piramide «storta». Chiusi dal 1965, per attirare nuovi turisti in Egitto dallo scorso sabato hanno riaperto i due siti di Dahshur, noti per la presenza della piramide a doppia pendenza, dall'aspetto romboidale, a lungo considerata opera fallimentare e maldestra degli architetti del Faraone Snefru, della IV dinastia (2560 a.C. circa). [The Guardian]

Un brindisi avvelenato. Gli ecologisti denunciano la contraddizione che riguarda le colline venete dove crescono i filari di prosecco: recentemente sono diventate Patrimonio Unesco, nonostante per produrre lo spumante ormai noto in tutto il mondo si faccia uso massiccio di pesticidi, con rischi per la salute degli abitanti. [il Fatto Quotidiano]

La Tate rilancia Colquhoun. L'acquisizione da parte della Tate di Londra di un grande archivio di suoi scritti e opere dovrebbe cominciare a far uscire dall'oblio l'artista surrealista britannico
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