Giorno per giorno nell’arte | 15 dicembre 2022

Adriano Pedrosa direttore del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia 2024 | La figlia di Philip Guston dona 220 opere del padre al Metropolitan | Al Museo dell’Università di Princeton opere di Richter, Frankenthaler, Rothko | Gottfried Helnwein sullo Stefansdom contro la violenza sulle donne | I 35 innovatori dell’arte secondo artnet | La giornata in 16 notizie

Adriano Pedrosa. Foto Daniel Cabrel. Cortesia Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand
Redazione |

Adriano Pedrosa direttore del Settore Arti Visive della Biennale di Venezia 2024. Il Cda della Biennale di Venezia si è riunito oggi 15 dicembre e, su proposta del presidente Roberto Cicutto, ha deliberato di nominare Adriano Pedrosa direttore del Settore Arti Visive, con lo specifico incarico di curare la 60ma Esposizione Internazionale d’Arte che si svolgerà nel 2024. Pedrosa (Brasile) è dal 2014 il direttore artistico del Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand-Masp, in Brasile. È stato curatore aggiunto della 24ma Biennale di San Paolo (1998), curatore responsabile delle mostre e delle collezioni al Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2000-03), cocuratore della 27ma Biennale di San Paolo (2006), curatore di InSite_05 (San Diego Museum of Art, Centro Cultural Tijuana, 2005), direttore artistico della seconda Triennale di San Juan (2009), curatore del 31mo Panorama da Arte Brasileira-Mamõyaguara opá mamõ pupé (Museo di Arte Moderna, San Paolo, 2009), cocuratore della 12ma Biennale di Istanbul e curatore del Padiglione di San Paolo alla nona Biennale di Shanghai (2012). [Redazione]

220 opere di Philip Guston donate al Metropolitan Museum
. Il Metropolitan Museum of Art di New York riceverà in dono 220 opere di Philip Guston (1913-80) provenienti dalla collezione personale di Musa Mayer, figlia dell’artista. Composta da 96 dipinti e 124 disegni (i primi realizzati nel 1930 e gli ultimi nel 1980) la collezione rappresenta l’intero arco della carriera di Guston e renderà il Met il maggior «deposito» al mondo di opere del pittore americano. Il Museo ha inoltre annunciato una donazione di 10 milioni di dollari da parte di Musa e Thomas Mayer per istituire il Philip Guston Endowment Fund, che sarà utilizzato per sostenere iniziative legate alla collezione, far progredire la ricerca su Guston e promuovere l’eredità dell’artista. [Redazione]

Allo University Art Museum di Princeton opere di Richter, Frankenthaler, Rothko ecc. Helen Frankenthaler, Mark Rothko e Gerhard Richter fanno parte di un’importante donazione di dipinti astratti allo University Art Museum di Princeton: l’istituzione la definisce «una delle donazioni più significative nella storia del museo». Il gruppo di capolavori proviene dalla collezione di Preston Haskell, laureato a Princeton e fondatore della società di costruzioni Haskell Company. Haskell ha anche donato una somma di denaro non specificata per sostenere la costruzione, già in corso, di un nuovo edificio museale da parte dell’Università. I fondi sono destinati a creare una nuova struttura educativa chiamata Haskell Education Center. [Claire Voon]

Gottfried Helnwein sullo Stefansdom contro la violenza sulle donne. A Vienna campeggia sulla torre sud del Duomo di Santo Stefano una gigantografia firmata da Gottfried Helnwein, raffigurante una bambina insanguinata, accompagnata dalla scritta «My sister» (Mia sorella) e da una citazione dal Vangelo di Matteo: «Ciò che avete fatto ai miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me». «Assieme a quella contro i bambini, la violenza sulle donne è la più antica e profonda violazione dei diritti umani. Anche alla luce di quanto accade in Iran, sento il dovere di prendere partito», spiega l’artista viennese, noto per le sue disturbanti raffigurazioni di persone ferite. In accordo con le alte gerarchie cattoliche austriache, il capoparroco del Duomo, Toni Faber, ha promosso l’iniziativa anche per sottolineare come le feste di Natale siano spesso un periodo di recrudescenza di questo tipo di aggressioni. La gigantografia continuerà a dominare la piazza almeno fino al 9 gennaio. [Flavia Foradini]

I 35 innovatori dell’arte secondo artnet. Il sito artnet.com ha pubblicato una lista di 35 innovatori, soggetti attivi nel mondo dell’arte, che coltivano i centri di mercato del futuro, integrano i nuovi media in musei tradizionali e avviano istituzioni di cui gli artisti di oggi potranno forse approfittare tra 50 anni. Tra i nomi citati, quelli di Michael Armitage, 38 anni, artista e fondatore del Nairobi Contemporary Art Institute, attivo tra Londra e Nairobi; LaTurbo Avedon, avatar, artista e curatore; Alvaro Barrington, 39 anni, artista londinese; Ian Cheng, 38 anni, artista newyorkese; Linda Goode Bryant, 73 anni, newyorkese, fondatrice del progetto Eats e della galleria Just Above Midtown; l’artista newyorkese Jamian Juliano-Villani, 35 anni, cofondatore della galleria O’Flaherty’s; Elizabeth Alexander, 60 anni, newyorkese, poetessa, studiosa e presidente della Andrew W. Mellon Foundation; Hilton Als, 62 anni, scrittore, curatore e docente all’Università di Berkeley e alla Columbia University; il thailandese Kanachai Bencharongkui, 33 anni, managing director del Museo di Artew Contemporanea di Bangkok. [Redazione] 

Per la Rubenshuis di Anversa in vista la chiusura per una corposa ristrutturazione. La Rubenshuis di Anversa e il suo giardino chiuderanno il 9 gennaio per un ingente progetto di ampliamento e adeguamento funzionale, firmato dagli architetti di Gand Robbrecht & Daem in stretta collaborazione con la Flanders Heritage Agency. I finanziamenti provengono per 3 milioni da Tourism Flanders e per 24,5 milioni dalla Città di Anversa. Trasformata in museo nel 1946, la ricca casa-studio in larga parte progettata dallo stesso artista, in cui Rubens visse con la famiglia ospitando peraltro una eccezionale collezione d’arte, non risulta infatti più adeguata ai cospicui ed esigenti flussi museali contemporanei. Oltre all’adeguamento impiantistico e funzionale degli edifici più antichi, che consentirà anche una più agevole realizzazione di mostre temporanee, il masterplan inserisce un nuovo edificio affacciato sull’asse urbano dell’Hopland, dedicato all’accoglienza dei visitatori. La nuova struttura aprirà nella primavera del 2024 e ospiterà reception, laboratori didattici, caffetteria e la celebre biblioteca del Rubenianum. La rinnovata Rubenshuis dovrà invece necessariamente essere pronta per il 2027, quando Anversa festeggerà i 450 anni dalla nascita dell’artista. [Elena Franzoia]

In Ohio un campo da golf lascia spazio all’archeologia. Un campo da golf nello Stato dell’Ohio che circonda un antico impianto di terra dei Nativi americani, un sito che per importanza archeologica è stato paragonato a Stonehenge e Machu Picchu, deve cedere il suo contratto di locazione, stando a quanto deciso da un tribunale americano che mira a sostenere gli sforzi per candidare il monumento a Patrimonio mondiale dell’Unesco. Le «Octagon Earthworks» di Newark, in Ohio, sono uno degli otto complessi noti come Hopewell Ceremonial Earthworks, che comprendono tumuli di terra costruiti dalla cultura Hopewell, ormai estinta, databile a circa 2mila anni fa. Le Octagon Earthworks, che rappresentano il più grande terrapieno sopravvissuto di questa cultura, servivano presumibilmente da osservatorio lunare. L'area è stata utilizzata come accampamento militare prima di essere affittata nel 1910 all’organizzazione  Mound Builders Country Club, che ha sviluppato un campo da golf a 18 buche sulla proprietà e da allora si occupa della manutenzione dei tumuli. [Gabriella Angeleti]

Succursale a Miami del Museum of Sex di New York. Il Museum of Sex di New York ha annunciato il 14 dicembre che nella primavera del 2023 aprirà una seconda sede a Miami, nel quartiere di Allapattah, che negli ultimi anni ha attirato spazi per le arti contemporanee come Superblue, il Rubell Museum Miami e El Espacio 23 del collezionista Jorge Pérez. L'edificio del museo a Miami è più grande della sede principale al 233 della Fifth Avenue, con una superficie di 32mila metri quadrati, e ospiterà tre gallerie espositive, spazi commerciali e un bar. [Claire Voon]

I 100 anni di Guido Strazza. Compie cento anni l’ultimo futurista, Guido Strazza (Santa Flora, Gr, 21 dicembre 2022). Lo celebrano due mostre a Roma: l’esposizione all’Accademia di Belle Arti termina il 16 gennaio, mentre dal 17 dicembre al 26 febbraio molte opere di Strazza saranno allestite all’Istituto Centrale per la Grafica, a cura di Luisa De Marinis, Ilaria Fiumi Sermattei, Giorgio Marini. L’artista, che vive nella Capitale, continua la sua ricerca artistica, in particolare, afferma, sul segno. Ingegnere di formazione, Guido Strazza fu invitato dall’amico Filippo Tommaso Marinetti alla Biennale del 1942 dedicata al movimento, con opere incentrate sull’aeropittura. Nel 1964 arrivò a Roma, già famoso per i suoi «Racconti segnici su pitture in rotolo», esposti al Museum Ludwig di Colonia. Avviò la sua collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Grafica iniziando ad approfondire il mondo dell’incisione, che lo portò ai prestigiosi riconoscimenti della Biennale di Venezia del 1968. Strazza è membro di varie Accademie europee. Nel 2017 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma gli ha dedicato una grande antologica. Umberto Allemandi ha pubblicato il Catalogo generale della grafica di Guido Strazza, che verrà presentato mercoledì 21 dicembre, alle ore 11.00,  presso la Biblioteca dell’Istituto Centrale per la patologia degli archivi e del libro. [Tina Lepri]

Archivio e opere del fotografo Balthasar Burkhard alla Fotostiftung Schweiz e al Kunstmuseum di Berna. La Fotostiftung Schweiz (Fondazione svizzera per la fotografia) e il Kunstmuseum di Berna hanno raggiunto un accordo con Vida Burkhard, vedova del celebre fotografo svizzero Balthasar Burkhard, per mettere al sicuro il suo importante patrimonio e avviare una collaborazione. La Fotostiftung Schweiz acquisirà l’archivio del fotografo e il Kunstmuseum di  Berna riceverà quattro opere del patrimonio per la sua collezione, grazie alla Fondazione Gottfried Keller. [Redazione]

Marco Piva direttore artistico di Venini. L’architetto e designer milanese Marco Piva assume in questi giorni la carica di direttore artistico della storica Vetreria Venini, una realtà «che affonda le sue radici nella tradizionale arte vetraria muranese ma nello stesso tempo rivolge lo sguardo al futuro», come afferma lo stesso Piva. L’obiettivo è quello di ridefinire il percorso creativo di prodotto partendo dall’analisi del patrimonio storico-culturale contenuto nell’archivio del celebre marchio. Lo Studio Marco Piva, con sedi a Milano e Shanghai, dove lavorano un centinaio di collaboratori, ha realizzato rilevanti progetti in Italia e all’estero. Secondo Silvia Damiani, presidente di Venini, Piva «saprà proiettare Venini in una dimensione ancora più cosmopolita». [Redazione]

Copetti apre una nuova sede a Udine. Inaugura il 15 dicembre nel centro storico di Udine, negli ex spazi della tipografia Bertossi, la nuova sede della galleria Copetti Antiquari, specializzata in pittura e scultura di alta epoca e arte italiana del XX secolo. La galleria è stata fondata nel 1982 da Giorgio Copetti, che tuttora la guida insieme ai figli Ernesto e Massimo. Presenti alle più note fiere internazionali di arte e antiquariato, come la recente «Arte in Nuvola» di Roma, i Copetti avevano chiuso nel 2020 la precedente sede udinese aperta nel 2006, continuando a occuparsi del loro grande parco di scultura «Braida Copetti», fondato a Leproso di Premariacco nel 2018 e recentemente riconosciuto area museale. Fino al 28 gennaio 2023 la mostra inaugurale della nuova galleria presenta significativi esempi di arte italiana novecentesca come l’installazione «Omaggio all’America Latina», realizzata nel 1971 da Emilio Scanavino e Alik Cavaliere, e lo splendido «Don Chisciotte» in bronzo di Mirko Basaldella, artista udinese tra i più amati e rappresentati dalla galleria, presentato con grande rilievo anche alla 32ma Biennale dell’Antiquariato di Firenze. [Elena Franzoia]

Un nuovo progetto editoriale online a cavallo del Mediterraneo. «Arabesc Magazine» è la prima rivista online in lingua italiana interamente dedicata al mondo arabo. Ogni settimana racconterà fatti salienti di politica, attualità, cultura, arte e spettacolo, aprendo una finestra a 360 gradi sull’altra sponda del Mare Nostrum. L’iniziativa nasce da un’idea di Naman Tarcha, giornalista e tv reporter, siriano di nascita e italiano di adozione, ricercatore ed esperto di Oriente e mondo arabo, ed è realizzata con Sebastiano Depperu, giornalista specializzato in cultura, arte e spettacolo. [Redazione]

A Michele Coppola il premio Allegrini. Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia è il vincitore del Premio Allegrini «L’arte di mostrare l’arte» 2022, giunto alla decima edizione. La cerimonia di consegna del premio si è tenuta il 13 dicembre a Villa Della Torre, a Fumane di Valpolicella (Vr). [Redazione]

Mostre che aprono
I «romanisti» al Museo di Roma in Trastevere. Apre oggi 15 dicembre, e resterà allestita fino al 4 giugno, al Museo di Roma in Trastevere, la mostra «I romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente (1929-1940)».  I «romanisti» erano un’élite di estimatori delle tradizioni e del dialetto romano, che comprendeva giornalisti, attori, letterati,  artisti: tra loro Trilussa, Petrolini, il pittore Orazio Amato e altri. In diversi cenacoli e salotti letterari della capitale si diffusero attenzione e difesa per la salvaguardia dello spirito della romanità, del suo patrimonio storico artistico, delle vicende popolari. Molti dei «romanisti» svolsero un ruolo attivo per la salvaguardia di alcuni monumenti condannati a sparire in seguito alle distruzioni urbanistiche degli anni ’30. Tra le massime realizzazioni urbanistiche del XVI secolo, Tridente è l’area urbana con vertice in piazza del Popolo che si dirama in su tre direttrici rettilinee. In mostra sono esposte cento opere, soprattutto documenti di valorizzazione del patrimonio culturale e  ambientale della capitale compromessa, in quegli anni, da troppi interventi distruttivi e arbitrari.. [Tina Lepri]

Addii
Silvana Pettenati. L’11 dicembre è morta a Torino, all’età di 84 anni, la storica dell’arte Silvana Pettenati. Con la casa editrice Allemandi Silvana Pettenati aveva pubblicato il volume Il tesoro della città. Opere d’arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama.

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