Giorno per giorno nell’arte | 14 settembre 2022

Il 2023 è l’anno Picasso con 42 mostre nel mondo | Il Sacré-Coeur a Montmartre sarà classificato monumento storico | Tornano ad Ostia Antica nove epigrafi di marmo rubate decenni fa | Online la gara per completare il restauro di villa Poniatowski | A Torino dal 15 settembre la nuova edizione di Ouverture#13 con le Tag Torino Art Galleries | La giornata in 13 notizie

Il Sacré-Coeur a Montmartre
Redazione |

Il Re e la Regina di Spagna inaugureranno nel 2023 42 mostre dedicate a Pablo Picasso in 38 musei in Europa e Stati Uniti, in occasione del 50mo anniversario della morte dell’artista. Il 12 settembre il programma è stato presentato al Museo Reina Sofía dai ministri della Cultura di Spagna e Francia, Miquel Iceta e Rima Abdul Malak. Come riferisce Ángeles García in un articolo pubblicato sul sito del quotidiano «El País», per Iceta Picasso è «l’artista che meglio definisce il XX secolo perché lo rappresenta con tutta la sua crudeltà, la sua violenza, la sua passione, i suoi eccessi e le sue contraddizioni». Rima Abdul Malak dichiara invece che «l’opera di Picasso continua a esercitare un vero fascino in tutto il mondo, abbondante, fantasioso e spesso radicale. Per la sua forza artistica, ovviamente. Ma anche per la sua forza politica».

Il Sacré-Coeur a Montmartre, uno dei monumenti più visitati e fotografati di Parigi, verrà presto classificato come monumento storico
, ha affermato il 13 settembre il funzionario parigino competente in materia, che in un primo tempo aveva accantonato il fascicolo per dare precedenza all’anniversario dei 150 anni del Comune. Al prossimo consiglio comunale, a metà ottobre, i funzionari eletti voteranno per autorizzare lo Stato a classificare la celebre basilica parigina come monumento storico, il più alto livello di protezione. [Redazione]

Tornano nel Parco Archeologico di Ostia Antica nove epigrafi di marmo trafugate decenni fa. I reperti, in possesso di un collezionista, sono stati recuperati a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, dal Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si tratta di documenti epigrafici di carattere funerario destinati alle aree sepolcrali del territorio dell’antica Ostia che potranno ricongiungersi al contesto di provenienza e favorire la conoscenza sulla società della colonia romana alle foci del Tevere. L’attribuzione al patrimonio di Ostia, difficile perché le epigrafi sono prive del verbale di scavo, è avvenuta grazie a uno studio pubblicato dall’archeologo Fausto Zevi nel 2018. [Tina Lepri]

È online la gara per completare il restauro di Villa Poniatowski. Vale oltre 390mila euro la procedura per completare il restauro e la riqualificazione del fabbricato delle ex Concerie Riganti  a Roma, all’interno dell’area di Villa Poniatowski, parte integrante del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. La procedura prevede l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza delle opere per il restauro e la riqualificazione architettonica, statica, impiantistica e funzionale dell'intero complesso e sarà gestita da Invitalia. [Redazione]

Come possono le opere d’arte contemporanea ora definite «time-based media» per il modo in cui corrispondono organicamente a un momento o a una certa durata di tempo (le performance e la cosiddetta «live art») essere conservate nell’archivio di un museo e rese accessibili e comprensibili ai futuri visitatori? Questa questione sarà discussa in «Reshaping the Collectible: Learning Through Change», una conferenza internazionale online organizzata dalla Tate (14-16 settembre), durante la quale i principali curatori esamineranno i problemi, sia etici sia tecnici, che circondano la conservazione e la gestione di queste opere in musei e collezioni istituzionali. Esse sono spesso create per esistere in un’unica dimensione o forma, vivono per un preciso periodo di tempo e sono pensate per essere vissute solo per quella durata specificata. La loro esistenza evita naturalmente le convenzioni della collezione e della struttura espositiva di un museo. La loro conservazione presenta quindi ai conservatori molte sfide. [Charlotte Jansen]

Un raro quarto di shekel d’argento datato al 69 d.C., del valore di 1 milione di dollari, è stato restituito il 12 settembre allo Stato di Israele dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan. È il quarto esemplare conosciuto di questa moneta, nata da una rivolta scoppiata a Roma nel 66 d.C. che diede poi avvio alla Prima Guerra Giudaica. Il pezzo, che risale al 69 d.C., raffigura rami di palma e una ghirlanda. È tra le monete più rare rimaste dalla rivolta giudaica contro la Roma imperiale, che vide il saccheggio e l’incendio del Monte del Tempio nel 70 d.C. [Redazione]

Abu Dhabi Art, ente organizzatore dell’omonima fiera, ha annunciato il curatore ospite del suo programma annuale «Beyond: Emerging Artists»: è Abed Al Kadiri, artista multidisciplinare e cofondatore e direttore della casa editrice libanese Dongola Limited Editions. Come previsto dal programma, Al Kadiri farà da mentore a tre artisti emergenti: Majd Alloush (Siria), Sarah Al Mehairi (Emirati Arabi Uniti) e Mohamed Khalid (Sri Lanka). [Redazione]

Il 15 settembre
alle ore 11, nella Sala Tenerani di Palazzo Braschi-Museo di Roma, verrà presentato in conferenza stampa il nuovo capitolo del programma della Quadriennale di Roma sotto la direzione artistica di Gian Maria Tosatti. È «Quotidiana», un ciclo di 6 mostre a cadenza bimestrale sull’arte italiana contemporanea, promosso assieme a Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Gli interventi del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce, del presidente de La Quadriennale di Roma, di Tosatti e del critico d’arte Hans Ulrich Obrist illustreranno il ciclo delle sei mostre a Palazzo Braschi dal titolo «Paesaggio», dove curatori italiani e stranieri presenteranno ciascuno uno spaccato della ricerca contemporanea, ma anche le minimostre di «Portfolio», dove undici artisti under 35 saranno rappresentati, ciascuno mensilmente, da una sola opera. È prevista una diretta streaming. [Guglielmo Gigliotti]

Quando la duchessa d’Alba conobbe Tutankhamon.
In occasione del centenario della scoperta della Tomba di Tutankhamon (ufficialmente il 4 novembre nella valle dei Re a Tebe) ad opera dell’archeologo britannico Howard Carter, Fátima Uribarri ripercorre sul quotidiano «Abc» un episodio che aprì la strada all’egittologia spagnola. Jacobo Fitz-James Stuart, XVII duca d’Alba, aveva conosciuto Howard Carter al Cairo nel 1909: il duca rientrava dal Kenya, dove aveva partecipato a un safari; l’archeologo da Tebe, dove aveva condotto degli scavi. S’intesero alla perfezione e, su invito del duca, Carter si recò in Spagna in due occasioni, suscitando nel Paese la passione per l’Egitto. Una passione che avrebbe contagiato anche la figlia di Jacobo Fitz-James Stuart, Cayetana, la celebre duchessa d’Alba, accompagnandola per tutta la vita (1926-2014).

Mostre che aprono
Presentata il 14 settembre al Castello di Miramare la mostra «Ars botanica. Giardini di carta-Paper Gardens» (15 settembre-11 giugno, catalogo Silvana Editoriale).  «Può una biblioteca rivelare i sogni di due giovani principi? In che modo riflette il giardino e come il Parco di Miramare è ispirato ai libri che la compongono?». Sono le domande dalle quali la mostra è nata, come ha spiegato la curatrice Andreina Contessa, direttrice del Museo storico e Parco di Miramare. Massimiliano d’Asburgo collezionò migliaia di volumi, mentre Carlotta del Belgio, che da Bruxelles portò i suoi preferiti, frutto della moda della «botanica per signore», fu determinante nella scelta delle piante e delle essenze per il parco. Oltre 2mila immagini di illustratori ottocenteschi e un centinaio di volumi selezionati tra le migliaia che compongono la biblioteca di Miramare, in gran parte ancora inesplorata, raccontano una moda, una passione e la nascita di una disciplina, il giardinaggio e la botanica, che si intrecciano con l’evoluzione delle tecniche di stampa a colori e si riflettono anche negli arredi del castello. Tra questi spiccano quelli dedicati alle rose di Pierre-Joseph Redouté accanto ad altri di impostazione scientifica, come la serie dei Jardin des Plantes destinata all’orto botanico di Parigi. Sul tema dei «Musei verdi. La bellezza sostenibile» si terrà un convegno al Miramare il 15 e 16 settembre. [Camilla Bertoni] 

A Torino il 15 settembre le diciotto gallerie associate in Tag Torino Art Galleries aprono le porte con la nuova edizione di Ouverture#13 | Tag Art Night dalle ore 17 alle 23. L’Associazione ha per scopo la promozione dell’arte contemporanea, come elemento di crescita culturale della comunità urbana, favorendo lo sviluppo di una sensibilità artistica attraverso l’incontro delle arti plastiche e figurative con le nuove generazioni. In particolare si segnalano le mostre inedite che apriranno in data di Photo & Contemporary («Tania Pistone»), Galleria Raffaella De Chirico («Matteo Procaccioli Della Valle»), A Pick Gallery («Sven Drühl»), Crag-Chiono Reisovà Art Gallery («Federico Caputo»), Gagliardi e Domke («Countdown»), Galleria Franco Noero («Robert Mapplethorpe»), Galleria Benappi («Gianni Dessì, Alois Mosbacher, László Fehér»), Luce Gallery («Demarco Mosby»), Metroquadro («Gianluca Capozzi») e di Galleria Peola Simondi («Paola De Pietri») [Mariaelena Floriani].

Mostre che chiudono
Riscoperto da Claudia Gian Ferrari, il triestino Piero Marussig (1878-1937) era «uno di quegli autori, scriveva la gallerista, che non ti raggiungono subito, che non vogliono “épater les bourgeois”, che non hanno niente di eclatante, che si apprezzano a poco a poco, alla distanza». Così nel 2020, ricorrenza dei dieci anni dalla scomparsa della Gian Ferrari, la casa editrice Trart pubblicava Piero Marussig e Claudia Gian Ferrari. Un omaggio triestino, a cura di Nicoletta Colombo, Elena Pontiggia, Alessandra Tiddia. Da questo volume è nata la piccola ma preziosa esposizione «Piero Marussig. Camera con vista su Trieste», a cura della stessa Tiddia con Lorenza Resciniti, allestita su progetto di Federica Luser al Museo Sartorio, la casa museo sul colle di San Vito dove i ventidue dipinti selezionati, provenienti dal Museo Revoltella e da collezioni private, entrano in dialogo con i paesaggi che li hanno ispirati. La mostra si visita con ingresso libero fino al 9 ottobre, da giovedì a domenica, dalle 10 alle 17. [Camilla Bertoni]

Addii
Il 7 settembre è scomparso nella sua casa di San Paolo del Brasile, all’età di 81 anni, l’artista Emanoel Araújo, che a San Paolo fondò il Museu Afro Brasil. La notizia è stata comunicata dall’istituto da lui fondato; non è stata riferita la causa della morte. «Emanoel Araújo è stato un patriota che ha contribuito a diffondere la cultura del nostro Paese», ha affermato su Facebook il Museu Afro Brasil. [Redazione]

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