Giorno per giorno nell’arte | 14 dicembre 2022
L’artista nero britannico Keith Piper risponde con un’opera a un affresco razzista | Le artiste nere americane rappresentano solo lo 0,1% dell’arte all’asta | Riemersi a Posillipo i resti del salone di Publio Vedio Pollione | In Palestina riaperti gli scavi a Beit Lahia | Il nuovo rilievo tridimensionale digitalizzato della Galleria Borghese | La giornata in 16 notizie

Alla Tate Britain l’artista nero britannico Keith Piper risponde con un’opera a un affresco razzista. L’artista britannico Keith Piper ha ricevuto l’incarico di creare una nuova opera d’arte in risposta al controverso murale di Rex Whistler della Tate Britain, dipinto sulle pareti di una sala dell’istituzione londinese che era stata adibita a ristorante. Il locale è stato chiuso nel 2020 a causa di quelle che un comunicato della galleria ha definito «immagini razziste». È probabile che il murale rimanga fuori dal percorso di visita per più di tre anni e mezzo, mentre l’ultima data di riapertura è stata indicata nell’autunno del 2023. L'opera di Piper sarà visibile in quella stessa sala, che avrà tuttavia uan nuova destinazione d’uso. Intitolato «La spedizione alla ricerca di carni rare», il murale di Whistler racconta la storia di un’immaginaria battuta di caccia attraverso continenti ed epoche alla ricerca di cibi e bevande esotiche. Dipinto nel 1927, riflette gli atteggiamenti dell’Inghilterra di quel periodo. Particolarmente problematiche sono due scene che un comunicato della Tate definisce «immagini sprezzanti e angoscianti di un bambino nero che viene rapito alla madre e ridotto in schiavitù, e caricature di figure cinesi». Fino a qualche anno fa queste immagini sembravano essere passate quasi inosservate, ma nel 2018 è stato pubblicato un nuovo testo interpretativo che cerca di collocare il murale nel suo contesto storico. [Martin Bailey]
Le artiste nere americane rappresentano solo lo 0,1% dell’arte all’asta nel mondo. Il rapporto Burns Halperin, redatto dalle giornaliste Julia Halperin e Charlotte Burns e pubblicato il 13 dicembre, analizza i dati delle vendite all’asta per tre gruppi demografici tra il 2008 e la prima metà del 2022: donne artiste, artisti neri americani e donne artiste nere americane. L'indagine rivela che il valore delle opere di artiste e artisti neri americani, e in particolare delle artiste, continua a rappresentare una percentuale minima del mercato dell’arte del XX secolo e contemporanea, nonostante negli ultimi anni le vendite all’asta di artisti neri americani siano aumentate. Inoltre, i progressi percepiti per gli artisti neri e le artiste americane in questo mercato proporzionalmente piccolo sono spesso falsati da poche aste da record per artisti «superstar». Il totale delle vendite di opere d’arte a livello internazionale è stato di 186,9 miliardi di dollari. Di questi, le opere di artiste sono state pari a 6,2 miliardi, ovvero il 3,3% del totale delle vendite all’asta. Le opere di artisti neri americani hanno raggiunto i 3,6 miliardi (il 2% del totale), mentre le opere di artiste nere americane hanno totalizzato solo 204 milioni, pari allo 0,1% del totale. I dati sono stati forniti da Artnet Price Database e Artnet Analytics. [Margaret Carrigan]
Riemersi a Posillipo i resti del salone di Publio Vedio Pollione. Un pavimento a mosaico di grande pregio è riapparso a Napoli dopo duemila anni. Ne danno notizia il Corriere del Mezzogiorno e l’Ansa. Potrebbe essere quello del primo proprietario della villa, il ricco commerciante di vino e uomo politico campano Publio Vedio Pollione, amico dell’imperatore Augusto, da questi poi condannato a una sorta di «damnatio memoriae». Il pavimento, bianco con una doppia cornice nera, si trova nella Villa Imperiale di Pausilypon, affacciata a picco sul mare dove le ricerche archeologiche sono iniziate due secoli fa con molte interruzioni. La nuova scoperta è avvenuta durante uno scavo condotto dall’archeologo Marco Giglio dell’Università Orientale di Napoli. «Per ora quella della villa di Publio Vedio Pollione è solo un’ipotesi», afferma. Lo stile del mosaico potrebbe datare il salone riapparso all’età tardorepubblicana o al massimo augustea. Fu proprio Augusto a far trasformare la villa di Napoli in gigantesco complesso imperiale con ricchi edifici, porticati, giardini e due teatri: uno da 2mila persone, l’altro solo per i poeti. [Tina Lepri]
Nella Striscia di Gaza riaperti gli scavi a Beit Lahia. Nel nord della Striscia di Gaza, l’exclave palestinese sotto il controllo degli islamisti di Hamas, sono stati riaperti gli scavi di tombe romane risalenti a circa 2mila anni fa, ha annunciato il 12 dicembre il Ministero delle Antichità locale. All’inizio del 2022 alcuni operai palestinesi avevano scoperto circa 30 tombe di epoca romana a Beit Lahia, sul sito di un progetto di costruzione finanziato dall’Egitto nell’ambito delle iniziative per ricostruire Gaza dopo la guerra tra Hamas e Israele del maggio 2021. «Finora sono state trovate 51 tombe romane risalenti al I secolo d.C.», circa 20 in più rispetto all’inizio dell’anno, ha dichiarato Fazl al-Atal, direttore degli scavi. «Ci aspettiamo di trovare un totale di 75-80 tombe», ha continuato il funzionario, sottolineando la scoperta del «primo cimitero romano completo a Gaza». [Redazione]
Ora la Galleria Borghese ha un suo rilievo tridimensionale digitalizzato. Dopo due anni di studio ed elaborazione, la Galleria Borghese è tra i primi musei ed edifici storici ad aver portato a termine un progetto di rilievo tridimensionale digitalizzato, e ad aver realizzato la modellazione architettonica dell’edificio secondo la metodologia Hbim (Historical o Heritage Building Information Modelling). La metodologia Hbim, che ha lo scopo di gestire in maniera integrata la grande quantità di dati e informazioni sull’edificio, dalla storia costruttiva e conservativa ai suoi elementi tecnologici, è stata sviluppata dalla Galleria Borghese in collaborazione con il Dipartimento di storia, disegno e restauro dell’architettura dell’Università La Sapienza di Roma, e con il Dipartimento di architettura laboratorio TekneHub dell’Università di Ferrara. Il risultato ottenuto consente di studiare l’edificio, programmarne la manutenzione e i restauri e utilizzare i dati risultanti anche ai fini della divulgazione scientifica. L’ultima fase del progetto, in via di sviluppo, prevede di integrare nel modello anche l’impiantistica del museo, per avviare percorsi virtuosi di contenimento dei consumi energetici. [Arianna Antoniutti]
Nel 2023 «Tefaf Showcase» si allargherà. Nel 2008 la fiera di antiquariato Tefaf (The European Fine Art Foundation) di Maastricht istituì una nuova sezione («Tefaf Showcase»), dedicata ai galleristi giovani ed emergenti del mercato internazionale dell’arte. Nella prossima edizione di Tefaf, che si svolgerà dall’11 al 19 marzo 2023, la sezione Showcase verrà ampliata e ospiterà 10 gallerie (4 in più degli anni precedenti), un numero che permarrà anche nelle edizioni future della Fiera. I partecipanti a Tefaf Showcase 2023 sono: Ambrose Naumann Fine Art (Stati Uniti); Ben Hunter (Regno Unito); Callisto Fine Arts (Regno Unito); Elliott Fine Art (Regno Unito); Frederick Mouraux Gallery (Belgio); Galerie Maxime Flatry (Francia); Miriam Di Penta Fine Arts (Italia); Pingel Rare Books (Francia); Willoughby Gerrish (Regno Unito); Zebregs & Röell Fine Art and Antiques (Paesi Bassi). [Redazione]
Si viaggia in compagnia di un Premio Emmy su Apple Tv+. Su Apple TV+ partirà il 24 febbraio la trasmissione «In viaggio con Eugene Levy», una nuova serie sui viaggi condotta e prodotta dall’attore e comico canadese Eugene Levy (interprete della serie «Schitt’s Creek» e vincitore dell’Emmy Award). La serie, composta da otto episodi, segue Levy in viaggio verso alcune delle destinazioni più belle del mondo: Costa Rica, Finlandia, Italia, Giappone, Maldive, Portogallo, Sudafrica e Stati Uniti, alla scoperta di hotel particolari e di luoghi e culture che li circondano. «In viaggio con Eugene Levy» è prodotto per Apple TV+ da Twofour. Lo stesso Levy è produttore esecutivo insieme a David Brindley. [Redazione]
La Basilica del Sacré-Coeur a Parigi è monumento storico. La ministra della Cultura francese Rima Abdul Malak ha annunciato il 9 dicembre, in un comunicato stampa, la classificazione della Basilica del Sacré-Coeur e della piazza Louise-Michel come monumenti storici. L’8 dicembre la Commissione nazionale per il patrimonio e l’architettura aveva espresso parere favorevole. La classificazione era già stata annunciata a metà dello scorso settembre. [Redazione]
Si parla di «Depositi invisibili» nel Parco Archeologico del Colosseo. Il 15 e 16 dicembre, presso la Curia Iulia del Parco archeologico del Colosseo, si terrà il convegno internazionale «Depositi Invisibili. Dalla catalogazione alla fruizione», due giornate per esplorare il ricco patrimonio «nascosto» di musei e parchi archeologici italiani e stranieri. L’incontro è organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la Direzione generale Musei e il Parco archeologico di Pompei. [Agenziacult]
Ha aperto a Torino Flashback Habitat, un luogo per la vita e l’arte in un ex brefotrofio. La X edizione della fiera Flashback Art Fair, tenutasi tra il 3 e il 6 novembre, ha aperto alla città di Torino le porte dei nuovi spazi in corso Lanza 75, ribattezzati «Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee». Durante la fiera oltre 25mila visitatori hanno scoperto un luogo di Torino (il padiglione A dell’ex Ipi, brefotrofio cittadino fino agli anni ’80) che per anni era stato abbandonato. Si è così avviato il progetto «Living Rooms/Stanze viventi», nato per dare voce agli artisti dell’area piemontese, mettendo al centro del progetto il territorio, la creazione artistica e la vita. I primi tre artisti, Sarah Bowyer, fannidada (Fanni Iseppon e Davide Giaccone) e Mery Rigo hanno iniziato a far rivivere alcune stanze del padiglione A al piano terra del complesso di corso Lanza, ispirandosi tutti alla storia del luogo. Il progetto continua con il lancio di un bando pubblico online dal giorno di Natale per la selezione di 20 artisti da tutta la regione che costruiranno una residenza artistica partecipata e condivisa per coinvolgere con opere site specific tutta il padiglione A, per un totale di 3mila metri quadrati e di 70 stanze. [Redazione]
A Firenze per un giorno Santa Maria Nuova apre le Stanze degli Avi. Nel capoluogo toscano sabato 17 dicembre la Fondazione Santa Maria Nuova offre l’apertura straordinaria delle Stanze degli Avi, ambienti che oggi ospitano la Direzione Generale dell’Ospedale (non fanno parte quindi del percorso museale) e custodiscono una serie di opere d’arte tipologicamente diverse, ma tutte legate da quella doppia natura religiosa e assistenziale che è da sempre parte della storia dell’Ospedale di Santa Maria Nuova. Si potranno ammirare alcuni capolavori abitualmente non accessibili al pubblico, tra cui la «Crocifissione» di Andrea del Castagno, l’affresco originale della «Consacrazione della Chiesa di Sant’Egidio» di Bicci di Lorenzo e la Madonna con il Bambino, in terracotta invetriata, di Andrea della Robbia. [Redazione]
Il Nucleo Tpc dei Carabinieri attivo anche fuori dai nostri confini. Prosegue l’impegno oltreconfine del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale con alcune iniziative che hanno visto protagonista l’Arma nelle scorse settimane in Argentina, Finlandia e Belgio. In Argentina la nuova Task Force dei «Cascos Azzurri della Cultura della Repubblica Argentina», creata sul modello italiano dei «Caschi Blu della Cultura» con patrocinio Unesco, è stata presentata il 18 novembre presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires. In Finlandia invece i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno svolto docenze nel primo corso di formazione organizzato dall’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) sul contrasto al traffico internazionale dei beni culturali. In Belgio infine il 25 novembre a Bruxelles si è tenuta la riunione della Standing Committee on Operational Cooperation on Internal Security (Cosi) a cui ha preso parte il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), il generale di Brigata Vincenzo Molinese. Il generale Molinese ha illustrato le attività del Comando Tpc e gli strumenti d’avanguardia che sarà possibile impiegare nel prossimo futuro per contrastare la dispersione dei beni culturali appartenenti ai Paesi coinvolti in conflitti armati. [Redazione]
In riva all’Arno anche una giornata di studio dedicata a Pier Luigi Tazzi. Sempre a Firenze e sempre il 17 dicembre, dalle 10 alle 19, la Regione Toscana promuove una giornata di studio dedicata a Pier Luigi Tazzi (1941-2021), critico d’arte e curatore riconosciuto a livello internazionale, a un anno dalla sua scomparsa. Il convegno, curato da Lorenzo Bruni, si svolge presso l’Altana di Palazzo Strozzi a Firenze. «Dal grado zero della critica alla crisi della curatela» è il titolo della giornata di studi che proprio da «Critica 0», il primo di una serie di convegni che il giovane Tazzi organizzava tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta a Montecatini, prende le mosse per analizzare i fenomeni salienti degli ultimi quarant’anni: il passaggio dalla figura del critico a quella del curatore, la diffusione dell’interdisciplinarità, la decentralizzazione, la messa in discussione del modello occidentale, fino all’attuale dissolvimento della figura del curatore. [Redazione]
Mostre che aprono
A Portici i legni romani di Ercolano. Si è aperta ieri 13 dicembre, per chiudere il 31 dicembre del prossimo anno, la mostra «Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano», curata dal direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, e dall’archeologa Stefania Siano. 125 gli oggetti lignei (porte, finestre, tramezzi e arredi) esposti nella Reggia di Portici, sede dell’Herculanense Museum. Gli oggetti rinvenuti, carbonizzati e non bruciati, rivelano le antiche tecniche costruttive e decorative, compresa l’originale colorazione di alcuni reperti. In mostra anche un’imbarcazione, trovata nell’area della Villa dei Papiri, simile a un gozzo e lunga in origine 10 metri, la ricostruzione con 250 frammenti di legno del tetto e del controsoffitto della Casa del Rilievo di Telefo e il cassettonato policromo del salone, trovato durante gli scavi del 2009-10 della Fondazione Packard in collaborazione con la Soprintendenza di allora, e andato in mostra agli Uffizi nel ’19 come prodromo dei soffitti lignei rinascimentali. Per la loro fragilità gli elementi esposti erano conservati quasi tutti nei depositi: tripodi, culle, letti, armadi, erme e portamonete. [Graziella Melania Geraci]
Da Fumagalli a Milano il video di una pièce di Etel Adnan in omaggio a Kounellis. In omaggio alla figura di Jannis Kounellis, la Galleria Fumagalli propone il video della pièce teatrale «Io» di Etel Adnan tenutasi presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano il 23, 24 e 25 maggio 2022, in occasione della quale era stata allestita un’iconica opera dell’artista su desiderio del regista Theodoros Terzopoulos, suo grande amico. L’apertura dell’evento è prevista per oggi 14 dicembre dalle 13 alle 20 presso la stessa Galleria Fumagalli a Milano, in via Bonaventura Cavalieri 6. Il video rimarrà visibile in galleria fino al 22 dicembre. [Redazione]
Addii
Carlo Riccardi. È morto a Roma a 96 anni il 13 dicembre Carlo Riccardi, il primo paparazzo che ha raccontato la dolce vita e immortalato con le sue immagini gli avvenimenti dal dopoguerra alla Seconda Repubblica. Fu il primo a fotografare Greta Garbo in Italia. Ennio Flaiano coniò per lui, amico di Federico Fellini, il titolo di paparazzo, dopo che Amintore Fanfani aveva già apposto a Riccardi il soprannome di «pappatacio». La sua collezione di scatti di attori è tra le più ricche e numerose del mondo: il suo archivio fotografico supera i 3 milioni di negativi. Molte sue foto sono conservate alla Biblioteca Nazionale di Firenze e altre, celebri, della mostra «L’Europa Unita e i suoi protagonisti-La firma dei trattati di Roma nel 1957: 65 anni di pace», che si è chiusa lo scorso aprile a Roma, Palazzo Valentini, avranno uno spazio permanente in un museo. Riccardi conobbe Fellini nel 1945 a Roma, durante la Liberazione, mentre scattava e colorava a mano le foto ricordo per i militari americani al Foro Italico. [Tina Lepri]