Giorno per giorno nell'arte | 13 maggio 2020

Vendere la Gioconda. Una boutade? | Firenze non ha soldi per riaprire i suoi musei | I musei europei hanno perso 20mila euro alla settimana | La giornata in 13 notizie

La Gioconda di Leonardo da Vinci. Foto tratta da Wikipedia
Redazione |

Vendere la Gioconda per sostenere la cultura francese. Una boutade? Un consulente digitale parigino, Stéphane Distinguin, ha lanciato su una rivista francese la provocatoria proposta. «La pandemia e il confinamento autorizzano una nuova audacia. Cediamola per almeno 50 miliardi di euro a un principe arabo o a Jeff Bezos». [Corriere della Sera]

Non ci sono i soldi per riaprire i musei a Firenze. Grido d'allarme del sindaco di Firenze Nardella: «Abbiamo un buco da 200 milioni. Siamo preoccupati per gli stipendi dei 4.100 dipendenti. Il governo ci aiuti». «Senza ristoro della tassa di soggiorno», aggiunge l'assessore fiorentino alla Cultura Sacchi, «siamo costretti a tener chiuso».  [Corriere della Sera]

Musei: durante il lockdown persi in media 20mila euro alla settimana.
In base ai dati raccolti dal sondaggio della rete museale europea Nemo (cui hanno risposto quasi 1.000 musei di 48 Paesi, dei quali 33 italiani), durante il lockdown in media in Europa i musei hanno perso 20mila euro a settimana. In questa fase le istituzioni museali stanno rivedendo le collaborazioni con liberi professionisti e organizzazioni di volontariato. [AgCult]

Ad Atene la terrazza dell'hotel che oscura l'Acropoli sarà demolita. Vittoria ambientalista: ad Atene la terrazza del Coco-Mat, l'hotel a cinque stelle che oscurava la vista del celebre sito per un intero quartiere della capitale greca verrà abbattuta. «È stata una decisione coraggiosa», ha dichiarato il sindaco di Atene, Kostas Bakoyannis. «L'Acropoli è cuore e anima, una parte essenziale del nostro patrimonio culturale». [la Repubblica]

Alla Lega l'assessorato alla Cultura della Regione Sicilia. La Lega entra nel governo in Sicilia. Il Carroccio avrà la delega ai Beni culturali, rimasta nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la morte di Sebastiano Tusa. [La Gazzetta del Sud]

Il virtuale per i musei è una realtà. Colloquio di Emanuela Minucci con Duccio Vitali, ad di Alkemy, azienda che offre alle società opportunità di aumentare il proprio business grazie all'uso del digitale. La dimensione virtuale, imposta in questi giorni di pandemia, è arrivata per rimanere. Dalla tecnologia la cultura può trarre nuova linfa. [La Stampa]

Scoprite i capolavori francesi senza muovervi da casa. Il quotidiano francese «Le Figaro», Facebook France e il sito Clic.France tutti i giorni propongono alle 18 una visita virtuale a un museo, un castello o un luogo francese di rilevanza culturale. Prima destinazione è il Palais des Beaux-Arts di Lille, accompagnati dal suo direttore, Bruno Girveau. [Le Figaro]

Ercole eroe universale. Una mostra a Heidelberg illustra la figura di Ercole come un eroe globale. Il pezzo di punta della mostra è il dipinto di un pittore barocco francese («Ercole e Onfale», di Laurent de la Hyre). [Frankfurter Allgemeine Zeitung]

Le quotazioni della Viewing Room di Frieze. Il sito specializzato artnet.com pubblica (con qualche avvertenza) i prezzi dichiarati dai mercanti partecipanti all'edizione inaugurale della versione online di Frieze New York, che chiude dopodomani. [artnet.com]

La 13ma Biennale di Gwangju posposta al 2021. La Gwangju Biennale Foundation ha rimandato la 13ma edizione della sua Biennale al prossimo anno, per l'emergenza coronavirus. Le nuove date sono: 26 febbraio-9 maggio 2021. [Artforum]

Riaperture


A Londra gallerie private e case d'asta possono riaprire il primo giugno. Le associazioni mercantili d'arte in Gran Bretagna hanno fatto squadra per essere riconosciute come «commercio non essenziale» nella fase 2 per la roadmap dell'uscita dal confinamento. I musei dovranno invece attendere la «fase 3» a luglio. [The Art Newspaper]

Riapre l'isolotto di Mont-Saint-Michel (ma l'abbazia riapre a giugno).
L'isolotto di Mont-Saint-Michel, in Normandia, riapre l'accesso ai visitatori. Ma l'abbazia omonima, uno dei luoghi più visitati in Europa (con oltre 2 milioni di presenze all'anno) riaprirà solo il prossimo mese. [la Repubblica]

Prime riaperture in Alto Adige. In Alto Adige lunedì 11 maggio alcuni musei hanno riaperto. Tra questi, per esempio, il Museo della Farmacia di Bressanone, il Museo del contadino al Maso Tschötscher e il Museo dei Costumi tradizionali, entrambi a Castelrotto, il Museo della scuola di Tagusa e la Galleria Foto Forum a Bolzano. [Ansa]

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