Giorno per giorno nell’arte | 11 ottobre 2022

Un processo per un furto di opere di Picasso | Il restauro della Cattedrale di Beauvais | Sulle alture del Golan trovato un tesoro di 44 monete bizantine d’oro | Shoair Mavlian è la nuova direttrice della Photographers’ Gallery | A Giulia Cenci il Premio Cairo | La giornata in 12 notizie

La Cattedrale di San Pietro a Beauvais
Redazione |

Processo contro i galleristi di Belle et Belle per il furto di opere di Picasso: la sentenza attesa a novembre.  Per il furto di oltre 550 disegni e stampe di Picasso a Parigi, il Pubblico ministero ha chiesto la sospensione della pena detentiva per i proprietari della galleria d’arte Belle et Belle. La gallerista Anne Pfeffer e il marito Herbert sono accusati di aver ricettato centinaia di opere rubate alle figlie di Jacqueline Picasso e al mercante Aimé Maeght. Secondo Catherine Hutin-Blay e Sylvie Baltazart-Eon, le due figlie di Jacqueline, almeno 553 disegni e stampe originali di Picasso, per un valore di oltre 13,5 milioni di euro, sono stati rubati tra il 2006 e il 2008 dalle loro case parigine, vicine tra di loro, da un tuttofare che ha usato le loro chiavi in loro assenza. Il furto è stato scoperto solo nel 2011, quando quattro disegni sono stati presentati agli archivi dell’artista per essere autenticati prima di una mostra in un’altra galleria parigina. Il ladro, Freddy Muchenbach, è stato arrestato per quattro mesi e poi rilasciato per prescrizione. Ha ammesso di aver rubato centinaia di opere su carta da Hutin-Blay e Baltazart-Eon per coprire debiti di gioco. Muchenbach ha riferito di aver venduto le opere a un intermediario italiano per un totale presunto di 150mila euro. Arrestato in Italia, Antonio Celano (Toni) ha confessato di aver venduto il bottino, per lo stesso prezzo più una commissione del 10%, ad Anne Pfeffer, l’ottantenne proprietaria di Belle et Belle. In tribunale, però, Celano ha negato di conoscere le origini del bottino e ha affermato di non sapere che i disegni potessero essere stati realizzati da Picasso. Durante il processo, dal 5 al 7 ottobre, Pfeffer e il marito hanno negato qualsiasi illecito ma si sono rifiutati di rispondere alle domande. La sentenza è attesa per il 18 novembre. [Vincent Noce]

Un restauro molto atteso in Francia: quello della Cattedrale di Beauvais. Una relazione parlamentare del 2019 la segnalava per le sue «cattive condizioni». Ora la Cattedrale di San Pietro a Beauvais, capolavoro dell’architettura e dell’arte gotica francese (è la chiesa più alta del mondo, con le volte che toccano i 48,5 metri d’altezza), beneficerà finalmente di un finanziamento di 17 milioni di euro per una serie di urgenti lavori di restauro. L’edificio è monumento storico di Francia dal 1862. [Redazione]

Sulle alture del Golan trovato un tesoro di 44 monete bizantine d’oro. Nel corso di uno scavo nelle alture del Golan, nel nord di Israele, una squadra di archeologi della Israel Antiquities Authority (Iaa) ha portato alla luce un tesoro bizantino di 44 monete d’oro. Secondo gli archeologi, questo gruppo di solidi (monete auree in circolazione nel mondo bizantino) fu sepolto intorno al 635, cioè durante la conquista araba della Siria. [Haaretz.com]
Shoair Mavlian è la nuova direttrice della Photographers’ Gallery di Londra. Mavlian, che attualmente è direttrice di Photoworks, piattaforma internazionale online dedicata alla fotografia e finanziata da fondi pubblici dell’Arts Council britannico, dal 2011 al 2018 è stata assistente curatore di Fotografia e Arte internazionale alla Tate Modern di Londra. In quegli anni ha curato, tra l’altro, le mostre «Conflict, Time, Photography», del 2014, «The Radical Eye: Modernist Photography from the Sir Elton John Collection», del 2016, «Shape of Light: 100 Years of Photography and Abstract Art», del 2018 e una monografica su Don McCullin del 2019. Mavlian sostituirà l’attuale direttore, Brett Rogers, a partire dal prossimo gennaio. [Redazione]

A Giulia Cenci il Premio Cairo. È Giulia Cenci, con l’opera inedita «Untitled», l’artista vincitrice della 21ma edizione del Premio Cairo, proclamata nel corso della serata del 10 ottobre a Palazzo Reale di Milano, dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Luca Massimo Barbero, Mariolina Bassetti, Gabriella Belli, Ilaria Bonacossa, Lorenzo Giusti e Andrea Viliani. Giulia Cenci, nata a Cortona (Ar) nel 1988, svolge la propria attività artistica tra Amsterdam e Cortona, utilizzando spesso tra i protagonisti delle proprie opere ibridazioni di uomo, animale e macchina; nel caso dell’opera realizzata per il Premio Cairo, «Untitled», il calco di un lupo è immerso in una vasca idromassaggio. [Redazione]

A New York il Print Center, ente non profit fondato nel 2000 e dedicato alla stampa d’arte, ha riaperto i battenti l’8 ottobre in una nuova sede a Chelsea. È stato firmato un contratto di locazione decennale per uno spazio di 380 metri quadrati al piano terra al 535 West 24th Street, una superficie più del doppio della precedente, con una visibilità molto maggiore. Ha anche una nuova identità: l’istituto era precedentemente noto come International Print Center New York. Il cambio di nome sottolinea la mission di porre la stampa in primo piano e di essere un punto di riferimento per la visualizzazione delle stampe e la formazione in questa disciplina. [Claire Voon]

La Government Art Collection (Gac) del Regno Unito aprirà il suo primo spazio espositivo pubblico a Londra. Uno spazio nella sua nuova sede nell’Old Admiralty Building, edificio che si trova tra Trafalgar Square e la Horse Guards Parade (un campo di parata presso Whitehall), è stato appena ristrutturato come sala d’esposizione. Attualmente è aperto soltanto agli ospiti invitati, ma si prevede di consentire l’accesso alla galleria del pubblico generalista a partire dall’inizio del prossimo anno. Il Gac intendeva già da tempo allestire un piccolo spazio per mostrare una scelta variabile a rotazione delle sue quasi 15mila opere. Tra gli artisti britannici presenti nella collezione figurano Thomas Gainsborough, L.S. Lowry e Tracey Emin. Sebbene lo scopo principale della raccolta sia quello di fornire opere d’arte per gli edifici governativi del Regno Unito e le ambasciate all’estero, il Gac sta compiendo tutti gli sforzi possibili per condividere le sue opere con un pubblico più ampio, in particolare attraverso prestiti e con la digitalizzazione. [Martin Bailey]

Mont’e Prama sarà presto un museo a cielo aperto, un sito archeologico visitabile. In Sardegna la Fondazione Mont’e Prama ha bandito un concorso di idee per un intervento nell’area omonima, nel comune di Cabras (Or), luogo del ritrovamento delle sculture dei Giganti. Il progetto prevede anche le necessarie predisposizioni tecniche e funzionali affinché il sito possa essere fruito, diventando una meta ineludibile del percorso archeologico regionale. [Ansa]

Mostre che aprono
Il 12 ottobre si apre alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra di Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo. La mostra rimane aperta fino al 23 gennaio.

A Napoli per imparare l’educazione
. Dal 12 al 14 ottobre i rappresentanti di 150 musei e istituzioni internazionali si riuniranno a Napoli per partecipare alla prima edizione di Edi Global Forum for Education and Integration. Il progetto, ideato dalla Fondazione Morra Greco e realizzato con il contributo della Regione Campania, mette a sistema i dipartimenti educativi di istituzioni culturali di tutto il mondo (tra cui MoMA di New York, Centre Pompidou di Parigi, Tate Modern di Londra, Museo Reina Sofía di Madrid, Galleria Nazionale di Singapore, Stedelijk Museum di Amsterdam, Zeitz Mocaa di Città del Capo, MAMbo di Bologna, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, MaXXI di Roma), costituendo una rete di condivisione e di coprogettazione didattica attraverso  una piattaforma attiva dal 2021. Alla Fondazione Morra Greco si discuterà, in particolare, di accessibilità, inclusione, sostenibilità e mediazione artistica, per confrontarsi sul ruolo del museo nella società contemporanea. [Il Giornale dell’Arte]

Per i 70 anni di Roberto Benigni. Si rende omaggio, dall’12 ottobre al 13 novembre, alla «Casa del Cinema», in Villa Borghese a Roma, ai 70 anni di Roberto Benigni (li compie il  il 27 ottobre), con immagini inedite e storiche di Mimmo Cattarinich, fotografo scomparso nel 2017. Il titolo della mostra «70volteRobert70», è anche la sintesi del programma: Cattarinich, di origini dalmate, ha seguito per quindici anni la parabola artistica di Benigni come ha fatto anche con altri attori: Maria Callas, Sophia Loren, Isabelle Huppert, Penélope Cruz ecc. I 160 ritratti in mostra, tante sono le gigantografie dell’attore, raccontano la parte meno nota dell’attività funambolica di Benigni nelle sue interpretazioni cinematografiche e teatrali nei diversi luoghi del Paese. Tutto, per Benigni e Cattarinich, è sempre un immenso set da fissare in uno scatto «rivelatore» delle straordinarie capacità artistiche del grande attore toscano. [Tina Lepri]

Addii
L’8 ottobre è morta nella sua casa di Manhattan, all’età di 96 anni, Grace Glueck, la decana dei giornalisti d’arte americani. Celebre negli Usa per i suoi scritti brillanti e spiritosi, che raggiunsero l’apice tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, quando la scena artistica della città stava fiorendo, intentò nel 1974 una causa per discriminazione sessuale che finì per aprire le porte del «New York Times» alle donne. Scrisse per «The New York Review of Books» e per «The New York Times», dando vita a una carriera che durò sessant’anni. [Redazione]

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