Giorno per giorno nell’arte | 11 novembre 2022
I direttori dei musei più importanti del mondo lanciano l’«allarme manifestanti» | Storia di un’Artemisia censurata | Restauro e digitalizzazione per antichi codici pistoiesi | Scoperto a Fondi (Lt) un tratto di Via Appia in basolato | Restaurata la facciata della Chiesa di Santa Luciella a Napoli | La giornata in 20 notizie

I direttori dei musei più importanti del mondo lanciano l’«allarme manifestanti». I direttori di 92 istituzioni di tutto il mondo, tra cui il Louvre di Parigi e il Museum of Modern Art di New York (MoMA), hanno firmato una dichiarazione in cui avvertono che i recenti attacchi alle opere nei musei da parte di attivisti ecologisti stanno mettendo a rischio questi capolavori. Laurence des Cars del Louvre e Glenn Lowry del MoMA si dicono «profondamente scossi» dai recenti attacchi alle opere di sedi come la National Gallery di Londra, il Prado di Madrid e il Mauritshuis dell’Aia. Tra gli altri firmatari figurano Miguel Falomir, direttore del Prado, Hartwig Fischer, direttore del British Museum di Londra e Anne Pasternak, direttrice del Brooklyn Museum di New York. [Gareth Harris]
Storia di un’Artemisia censurata. Un dipinto giovanile di Artemisia Gentileschi è stato rimosso dal soffitto di Casa Buonarroti per consentire agli esperti di studiare l’opera originale che si trova sotto la superficie della tela. Il restauro de «L’Allegoria dell’Inclinazione» (1616) si sta svolgendo alla luce del sole nell’ex casa fiorentina di Michelangelo. I risultati saranno oggetto di una mostra presso la casa museo da settembre 2023 a gennaio 2024. La commissione di Michelangelo Buonarroti il Giovane (1568-1646), pronipote del più celebre Michelangelo, fa parte di un ciclo di Casa Buonarroti realizzato da 15 artisti toscani emergenti che esaltano il genio di Michelangelo. L’opera raffigura una giovane donna nuda, che pare sia un autoritratto, accanto a una stella che indica un’innata abilità artistica e a una bussola marinara che si suppone rappresenti Galileo, che all’epoca era appena stato dichiarato eretico. Secondo i restauratori, la figura nuda venne censurata con drappeggi e veli ondeggianti dall’artista Baldassare Franceschini circa 70 anni dopo il completamento dell’opera. Intitolato «Artemisia UpClose», il progetto, presentato il 9 novembre alla stampa presso Casa Buonarroti, è sponsorizzato da Calliope Arts (una fondazione non profit con sede a Londra che promuove le arti e la storia da una prospettiva femminile e che svolge gran parte del suo lavoro a Firenze) e dal collezionista inglese Christian Levett. [James Imam]
Restauro e digitalizzazione per antichi codici pistoiesi. Si intitolano «Identità e memoria» e «Le radici e le ali» due progetti di restauro e digitalizzazione di beni librari di particolare pregio nelle biblioteche e negli archivi della provincia di Pistoia, finanziati dalla Fondazione Caript (Cassa di Risparmio di Pistoia) attraverso il bando «Restauro e valorizzazione del patrimonio artistico» per un ammontare totale di 99mila euro e realizzati dalla rete di cooperazione Redop, con in testa la Biblioteca San Giorgio di Pistoia. Tra i volumi oggetto di intervento, un incunabolo della biblioteca pistoiese dei Domenicani, stampato nel 1499 a Venezia da Lucantonio Giunta il Vecchio (il capostipite della casa editrice Giunti), mentre appartiene alla Biblioteca Fabroniana un esemplare datato al Cinquecento del De Architectura di Vitruvio. Saranno poi restaurati anche alcuni registri datati a partire dalla metà del Quattrocento dei battezzati della Cattedrale della città toscana, conservati nell’Archivio vescovile. [Redazione]
Scoperto a Fondi (Lt) un tratto di Via Appia in basolato. A Fondi (Lt), nel corso di lavori a Ponte Selce è riaffiorato un tratto di Via Appia in basolato, che resterà visibile e sarà valorizzato con delle teche informative e didattiche e un’aiuola decorativa. È quanto è stato deciso l’8 novembre a seguito dell’ultimo sopralluogo effettuato dal delegato della Soprintendenza Francesco di Mario alla presenza dell’architetto Giorgio Maggi, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Fondi. [Redazione]
Restaurata la facciata della Chiesa di Santa Luciella a Napoli. Situata nel cuore del centro storico di Napoli, la Chiesa Museo di Santa Luciella venne fondata poco prima del 1327 da Bartolomeo di Capua, giureconsulto e consigliere politico di Carlo II d’Angiò, e rimaneggiata nel XVIII secolo. Nota per conservare il teschio con le orecchie, è rimasta abbandonata per più di 30 anni finché nel 2016 è stata presa in custodia dall’Associazione Respiriamo Arte, formata da un gruppo di giovani laureati partenopei specializzati in campo artistico e letterario che hanno dato vita al recupero e alla valorizzazione della chiesa, oltre che a iniziative d’inclusione sociale per le persone del quartiere. Si deve all’Associazione anche l’appena concluso restauro della facciata realizzato grazie al sostegno di Berna, storico brand di latte legato al territorio napoletano. [Redazione]
Una «Madonna con il Bambino» e una «Santa Margherita» tornano nella chiesa (restaurata) di Santa Maria della Consolazione a Ferrara. Dopo i lavori e la riapertura, la Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Ferrara ritrova alcune opere particolarmente significative per la storia del tempio, che saranno anche restaurate. La Giunta ha infatti approvato questa settimana lo schema di contratto per il deposito quinquennale di due quadri di proprietà della Provincia e storicamente collocati nella chiesa. Si tratta di una icona bizantineggiante raffigurante la «Madonna con il Bambino», di autore ignoto (tempera su tela, 76,5x55,5 cm) e di una «Santa Margherita» realizzata negli ultimi anni del Cinquecento da Giacomo Bambini (olio su tela, 191x119 cm), copia da un celebre quadro di Giovanni Battista Benvenuti, detto l’Ortolano, oggi conservato nei Musei Statali di Copenaghen. [Redazione]
Una giornata di studi sulla Convenzione di Parigi del 1972. Il 16 novembre 1972 a Parigi venne siglata la Convenzione per la protezione del Patrimonio Culturale Mondiale, approvata dalla Conferenza generale dell’Unesco. La Convenzione fu il punto di arrivo delle discussioni che seguirono il caso dei siti archeologici di Abu Simbel e Philae, minacciati nel 1959 dalle acque del Nilo a seguito della costruzione della diga di Assuan. La mobilitazione internazionale produsse negli anni la consapevolezza della necessità di una Carta a tutela del Patrimonio mondiale: nacque così un documento che ha avuto particolare importanza per la salvaguardia, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e naturali a livello mondiale. Per ricordare questo importante anniversario, Italia Nostra ha organizzato oggi 11 novembre dalle ore 10.00 alle ore 18.30 presso la sala conferenze «Antonio Cederna» dell’ex Cartiera Latina una giornata di studi per il Cinquantenario della Convenzione di Parigi. [Redazione]
Un documentario sui «Monuments Men» dell’Ucraina. Sono partite le riprese di «L’arte della guerra», un documentario di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi girato tra Ucraina e Italia per seguire il lavoro di quanti, all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, si stanno impegnando per la messa in sicurezza delle opere d’arte. Le riprese sono in corso a Roma a Palazzo Venezia e al Vittoriano, all’Abbazia di Montecassino e al Museo Egizio di Torino. «L’arte della guerra», una produzione Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari, verrà messa in onda a un anno dall’invasione russa in Ucraina e intende indagare sulle ragioni per le quali, in caso di guerra, distruggere e depredare le opere d’arte è uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori e che cosa significhi eliminare la cultura di una nazione. A guidare lo spettatore in questo percorso, la voce narrante dello storico dell’arte Paolo Coen. [Redazione]
Il Big Ben torna a battere le ore ai londinesi. Dopo cinque lunghi anni di restauro, a Londra domenica 13 novembre il Big Ben, l’orologio più famoso del mondo, uscirà ufficialmente dal suo silenzio e ricomincerà a segnare l’ora ai londinesi. L’iconica campana, che domina il Parlamento britannico, tornerà al suo ritmo abituale dopo una meticolosa pulitura delle oltre mille parti che la compongono. [Redazione]
Quattro artisti ucraini in residenza a Fontecchio (Aq). Il piccolo e affascinante borgo medioevale di Fontecchio, nell’Aquilano, fino a marzo 2023 ospita quattro artisti ucraini in residenza per il programma di sostegno all’Ucraina della Fondazione MaXXI: sono la pittrice Lucy Ivanova (1989), il performer e autore multimediale Petro Ryaska (1975), Olena Turyanska (1966) che lavora sul disegno e l’intaglio, Andriy Sahaydakovskyy (1957) che crea installazioni. Il progetto è realizzato dal MaXXI L’Aquila con il Comune di Fontecchio, la Fondazione Imago Mundi e il sostegno del Ministero della Cultura. Hanno scelto chi invitare Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev, e Maria Lanko, co-curatrice del padiglione ucraino alla Biennale di Venezia che dice: «Questa residenza offre agli artisti l’opportunità di lavorare senza le onnipresenti sirene antiaeree e le corse verso i rifugi antiatomici». A fine percorso i quattro presenteranno opere nate dal confronto con le comunità locali e commissionate dal MaXXI. [Stefano Miliani]
Il Louvre chiede una raccolta fondi per la «Tabacchiera Choiseul». Al Louvre è già chiamata «la pregiatissima tabacchiera Choiseul». Ancora una volta il museo parigino coinvolge il pubblico nelle sue acquisizioni e fa appello alla sua generosità per acquistare la scatola, realizzata tra il 1770 e il 1771. Realizzata per il duca di Choiseul, la tabacchiera è uno degli oggetti del XVIII secolo più famosi al mondo. Piccolo nelle dimensioni ma immenso nel prestigio, l’oggetto d’oro è rimasto alla famiglia Rothschild dalla metà del XIX secolo, secondo Michèle Bimbenet-Privat, curatrice del dipartimento di oggetti d’arte del museo francese. Acquistato da Gustave Rothschild in circostanze ancora avvolte nel mistero, la scatoletta è stata venduta con l’intermediazione della casa d’aste Christie’s per 3,9 milioni di euro, ma il museo francese spera di riuscire ad esercitare il suo diritto di prelazione. [Redazione]
Ancora qualche giorno per offrire all’asta di oggetti di Joan Didion. A poco meno di un anno dalla sua scomparsa, sono stati messi all’asta oggetti dalle proprietà della giornalista, scrittrice e saggista americana Joan Didion (1934-2021). Fino al 16 novembre, «An American Icon: Property From the Collection of Joan Didion» alle Stair Galleries, una casa d’aste di Hudson, nello stato di New York, presenta una visione intima della celebre intellettuale attraverso 224 lotti che ne rivelano i gusti, lo stile e la sensibilità. I lotti comprendono opere d’arte (alcune delle quali raffigurano la stessa Didion, il defunto marito John Dunne e la figlia Quintana Roo) oltre a mobili, oggetti e libri. A titolo di esempio, un gruppo di quindici volumi, che comprende Guerrillas di V.S. Naipaul, Wonderland di Joyce Carol Oates e Notes of a Native Son di James Baldwin partono da una stima di 800-1.200 dollari, mentre lo scrittoio che Didion condivideva con il marito, John Gregory Dunne, anch’egli giornalista e scrittore, ha una valutazione di 8-12mila dollari. Il ricavato andrà a beneficio della ricerca della Columbia University sui disturbi del movimento (Didion è morta per complicazioni legate al Parkinson) e della borsa di studio del Sacramento City College per le donne della letteratura, entrambi scelti dalla famiglia Didion. [Redazione]
Gli arredi di Giscard d’Estaing in vendita a dicembre da Beaussant-Lefevre. La casa d’aste Beaussant Lefèvre et associés organizzerà la vendita di mobili e oggetti d’arte provenienti dalle collezioni di Anne-Aymone e Valéry Giscard d’Estaing il 13 dicembre. I 181 lotti elencati nel catalogo arredano la loro casa parigina di rue Bénouville, dove la famiglia si è trasferita dopo il matrimonio nel 1952 e che la vedova dell’ex Presidente della Repubblica ha recentemente lasciato. Questa collezione riunisce oggetti, libri, porcellane, orologi, mobili, bronzi, con importanti provenienze, raccolti durante i 68 anni di matrimonio di una coppia che condivideva il gusto per la raffinatezza del Settecento francese. [Redazione]
La terza edizione del Forum Futuro Ragione Arte a Pescara. Oggi 11 e sabato 12 novembre torna all’Imago Museum di Pescara la terza edizione del Forum Fra Futuro Ragione Arte, ideato e curato dall’Associazione Hub-C di Pescara che quest’anno vede la collaborazione della Bbs-Lombard, del Dipartimento di Scienze filosofiche, pedagogiche ed economiche quantitative dell’Università degli Studi Chieti-Pescara «G. d’Annunzio» e della Fondazione Pescara-Abruzzo. Il Forum, che mette in dialogo professionisti del mondo della cultura, dell’arte e dell’impresa con chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo, si articolerà in cinque incontri. Si parte dal report «Quanto è (ri)conosciuta l’arte contemporanea italiana all’estero», prodotto dallo studio Bbs-Lombard con il team di Arteconomy24 del quotidiano «Il Sole 24ore» e con il contributo di Arte Generali. Nel secondo incontro si parlerà dell’arte associata ai luoghi e si cercherà di comprendere se manifestazioni come «Italics», «Straperetana» e «Still of Peace» possano rappresentare un volano economico ed innescare processi virtuosi. Il terzo incontro trae spunto dal libro Contro i borghi, un lavoro che mette in evidenza l’incapacità di analizzare un territorio complesso e articolato come quello italiano che viene ridotto all’immagine di «borgo». Il quarto incontro analizza i temi dell’ultimo libro di Paolo Venturi e Flaviano Zandonai, Neomutualismo-Ridisegnare dal basso competitività e welfare. [Redazione]
Riaprono nei fine settimana i giardini segreti di Scipione Borghese a Villa Borghese a Roma. I fine settimana del 12 e 13, 26 e 27 novembre e 3 e 4 dicembre i giardini seicenteschi dell’Uccelliera e della Meridiana saranno aperti ai visitatori della Galleria Borghese in via straordinaria dalle 9.30 alle 13 e i curatori del museo saranno a disposizione per brevi approfondimenti tematici. Entrambi i giardini furono realizzati per volere di Scipione Borghese nei primi anni del Seicento e, nonostante i numerosi rimaneggiamenti subiti nel tempo, hanno conservato l’impianto originario. [Redazione]
Un’installazione multimediale tra arte, anatomia e medicina. Si è tenuta il 10 novembre allo Step FuturAbility District di Milano l’anteprima di «The Beauty of Imaging», installazione multimediale che spiega l’importanza dell’imaging diagnostico, per raccontare il futuro della radiologia e della medicina di precisione presentando la straordinaria bellezza del corpo umano. Il Gruppo Bracco ha già presentato «The Beauty of Imaging» nel Padiglione Italia ad Expo 2020 Dubai. L’installazione fa ora parte del percorso espositivo dello Step Museum a Milano. [Redazione]
Mostre che aprono
Ciriaco Campus alla Gnam di Roma. A Roma le grandi tele inedite e catastrofiche di Ciriaco Campus, lavorate solo con le mani, sono esposte dall’11 novembre al 22 gennaio in una mostra dal titolo «Campus 51», alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. È una serie cospicua di opere elaborate quest’anno: superfici dense e rugose, grigie e nere, su cui si addensano cenere e detriti, tracce di una catastrofe che sembra aver consumato ogni traccia di vita biologica. «I miei quadri» afferma Campus, «creano paesaggi che richiamano nature terrestri e universi lontani, ma la materia così plasmata inizia a brillare di luce propria e la memoria riprende vita». [Tina Lepri]
Ian Tweedy in The Drawing Hall di Grassobbio (Bg). In occasione di ArtDate, il festival di arte contemporanea di Bergamo organizzato da The Blank, dal 12 novembre al 3 dicembre a Grassobbio (Bg) The Drawing Hall, spazio indipendente dedicato al disegno contemporaneo che nel primo anno di attività ha ospitato personali di Andrea Mastrovito, Stefano Arienti, Gian Maria Tosatti e Luisa Rabbia, presenta una mostra di Ian Tweedy (1982, Hahn, Germania). Curata da Elisa Carollo, «Left Behind» riunisce nuovi lavori dell’artista attivo a New York ma di formazione italiana (diplomatosi alla Naba di Milano, ha esposto alla Gamec di Bergamo, centro EX3 di Firenze, Museion di Bolzano, e collabora con la Monitor Gallery di Roma) e la cui pratica ruota attorno a due elementi: il muro, inteso come confine fisico, culturale e linguistico, e la traccia, come affermazione del proprio passaggio nel mondo (a cavallo del millenio ha agito come street artist con la firma Dephect). Accanto a disegni che descrivono narrazioni frammentarie, simili a codici da decifrare realizzati su frammenti di fogli recuperati e ricoperti da strati di campiture di rosa intenso, è esposta anche la serie «The State», vecchie fotografie in bianco e nero di muri di prigioni statali sulle quali Tweedy è intervenuto con segni veloci e decisi. [Redazione]
Mostre aperte
Mike Bidlo alla Galleria Emilio Mazzoli a Modena. Se cinque anni fa, in una collettiva al Centro di Arti Plastiche di Carrara sul tema della riproposizione e reinvenzione delle immagini artistiche, l’americano Mike Bidlo (Chicago, 1953) esponeva solo alcuni lavori, ora, con 16 opere nella sua prima personale italiana nella Galleria Emilio Mazzoli a Modena, mostra tutta la sua potenza citazionista. Presentando la copia di importanti opere dell’arte del ’900, Bidlo compie un’operazione che il curatore della rassegna, Richard Milazzo, definisce «neodadaista». «Nostalgia for Scandal», visitabile sino al 19 novembre, propone un percorso tra lavori realizzati dal 1984 ad oggi e che riproducono quelli di importanti nomi dell’arte quali Miró, Picasso, Stella, de Chirico, Fontana, Pollock, Malevic, Warhol e altri . Con spirito tra l’ironico e l’irriverente, i titoli dei quadri negano la paternità dei grandi maestri recando la locuzione «not Picasso», «not Miró» e così via. Come già nel 1989 presso la galleria di Zurigo Bruno Bischofberger, anche in quest’occasione, emerge un modus operandi quasi duchampiano che trasforma in ready made capolavori del passato e sovverte una convenzione, quella dell’appropriazione dell’arte del passato, piuttosto in voga nella scena attuale. [Stefano Luppi]
Addii
Hervé Télémaque. Il 10 novembre, all’età di 85 anni, è scomparso in un ospedale della regione parigina l’artista francese di origine haitiana Hervé Télémaque. Nel 1957, ventenne, all’arrivo al potere nell’isola di François Duvalier, parte per New York, per frequentare i corsi dell’Art Student's League. Rimane influenzato dall’espressionismo astratto allora dominante. Nel 1961 si trasferisce a Parigi, successivamente in Borgogna e infine, a partire dal 1981, nella cittadina di Villejuif. Nel 1965 espose anche a Roma, alla Galleria L’Attico. Nel suo curriculum espositivo, una retrospettiva all’Ivam di Valencia nel 1998, e una personale, nel 2015, al Centre Pompidou, nelle cui collezioni ci sono 18 opere di Télémaque; il MoMA di New York ne possiede tre. [Redazione]