Giorno per giorno nell'arte | 11 novembre 2021
L'industria dell'arte in Italia: 1,46 miliardi di euro | Le moschee della Costa d'Avorio patrimonio Unesco | Cercansi oggetti dei Martelli | La giornata in 6 notizie

L’industria dell’arte in Italia genera un volume d’affari pari a 1,46 miliardi di euro, con un impatto complessivo economico sul Paese di 3,78 miliardi di indotto, e dà lavoro a circa 36 mila addetti nell’intera filiera produttiva. Sul piano europeo, l’Italia rappresenta il 2% del mercato rispetto alle vendite a valore delle opere d’arte, quota che sale al 6% con l’uscita del Regno Unito dall’Ue. È quanto è emerso l’11 novembre a Roma, al Centro congressi Palazzo Rospigliosi, alla presentazione della ricerca «Arte: il valore dell’Industry in Italia», realizzata dall’osservatorio di Nomisma, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e promossa dal Gruppo Apollo.
L'Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità otto moschee della Costa d’Avorio, testimoni muti delle civiltà, del commercio e delle religioni nel Nord del Paese. [El País]
Con il lancio di una piattaforma digitale parte il progetto di ricerca di opere e oggetti appartenuti alla famiglia Martelli (un’antica dinastia fiorentina) perduti nel corso del Novecento. La «caccia al tesoro» è aperta ai cittadini, agli appassionati e agli studiosi.
Cambio della guardia in quattro luoghi della cultura piemontese. Angela Maria Rita Farruggia assume la direzione di Palazzo Carignano. La direttrice uscente Chiara Teolato passa a Villa della Regina. Riccardo Vitale passa dalla direzione del Castello di Racconigi a quella del Castello di Moncalieri. La direzione del Castello di Racconigi viene affidata ad Alessandra Giovannini Luca. [AgCult]
A Roma ha preso avvio la Commissione restauro degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, che si è insediata nella sede di Via Veneto nell’antico complesso architettonico dei Cappuccini. La presidenza della Commissione è stata affidata temporaneamente e ad interim a Ivan Drogo Inglese che presiede anche gli Stati Generali del Patrimonio Italiano, mentre la segreteria è affidata a Roberta Caragnano giuslavorista che insegna all’Università Lumsa. «Lo scopo della Commissione sarà quello di lavorare affinché il restauro italiano diventi un asset di sviluppo dell’economia nazionale e un’opportunità di lavoro e di occupazione per le future e giovani generazioni», ha dichiarato Ivan Drogo Inglese.
Mostre che aprono
I «Bagliori gotici» citati nel titolo della mostra milanese di Salamon Old Masters (dall’11 novembre al 17 dicembre) sono quelli emanati dai 18 preziosi dipinti su tavola, che coprono due secoli di pittura italiana, dalla fine del Duecento al Tardo Gotico, selezionati in due anni di ricerche da Matteo Salamon e dagli studiosi che l’hanno accompagnato. Il sottotitolo («Dal Maestro del 1310 a Bartolomeo Vivarini») delimita il campo d’indagine di questa mostra ricca di nuove acquisizioni agli studi, sebbene alcune di esse (come la sublime «Madonna col Bambino» di Agnolo Gaddi, notificata; nella foto) figurassero nella fototeca di Federico Zeri, cui la mostra, in questo «anno Zeri», rende omaggio. Fra le rarità, la tavola del pistoiese «Maestro del 1310» e quella del bolognese Lippo di Dalmasio, ma non c’è opera che non s’imponga per qualità, correttezza dell’attribuzione (sempre affidata ai maggiori specialisti), conservazione e storia collezionistica. Per l’occasione esce un volume a cura di Angelo Tartuferi, The early career of Agnolo Gaddi and a new Madonna and Child, uno dei vertici della mostra. [Ada Masoero]