Giorno per giorno nell’arte | 10 maggio 2022
Warhol da record a 195 milioni di dollari | Corruzione in mostra nelle Filippine | Distrutto il monastero di San Giorgio a Svyatogorsk in Ucraina| Il Pompidou rifiuta 619mila dollari da Potanin | Robot e 5G nei musei torinesi | La terza statua (di Cristo) più alta del mondo | La giornata in 14 notizie

195 milioni di dollari (184 milioni di euro) per «Shot Sage Blue Marilyn» del 1964, battuto da Christie’s a New York è il nuovo record di Andy Warhol. È stata l’opera protagonista dell’asta serale del 9 maggio, dedicata alla collezione di Thomas e Doris Ammann, che ha fruttato in totale 317,8 milioni di dollari, classificandosi la seconda vendita di Christie’s più grande di sempre per una singola collezione, molto indietro rispetto ai 646,1 milioni di dollari della collezione di Peggy e David Rockefeller passata da Christie’s nel maggio 2018, a sua volta battuta lo scorso novembre dalla Collezione Macklowe da Sotheby’s (676,1 milioni di dollari). Solo due dei 36 lotti offerti sono rimasti invenduti. Record anche per Francesco Clemente, con «Le quattordici stazioni, n. XI» a 1,8 milioni di dollari. Tra i lotti più costosi «Untitled» di Cy Twombly del 1955 a 21 milioni di dollari e un «Untitled» di Robert Ryman del 1961 ca a 20,1 milioni di dollari. [Il Giornale dell'Arte]
I filippini stanno per eleggere il prossimo Presidente e il candidato principale è una figura controversa: Ferdinand Marcos Jr, figlio dell’ex dittatore deposto Ferdinand Marcos. Tra le preoccupazioni sollevate vi è ciò che accadrà alle azioni legali in atto per recuperare gli oltre 10 miliardi di dollari che la sua famiglia si sospetta abbia sottratto al Paese per finanziare uno stile di vita lussuoso, con inclusi conti bancari svizzeri segreti, proprietà immobiliari a Manhattan, milioni di dollari in gioielli rari e centinaia di opere d’arte, molte delle quali scomparse. Tra le voci del dissenso quella dell’artista Pio Abad, con una serie di opere sulla presunta corruzione di Ferdinand e Imelda Marcos (moglie dell’ex dittatore) nella personale «Fear of Freedom Makes Us See Ghosts» all’Ateneo Art Gallery di Quezon City fino al 30 luglio a Manila. Esposte anche le repliche dei sontuosi gioielli valutati oltre 21 milioni di dollari. [Helen Stoilas]
Nel giorno in cui la Russia celebra la ricorrenza del Giorno della Vittoria, la dichiarazione di resa della Germania nazista nel 1945 e la conseguente fine della seconda guerra mondiale, i curatori del Museo Nazionale di Storia dell’Ucraina a Kiev sfidano l’invasione russa tracciando parallelismi con i tempi precedenti. Articoli online legati a oggetti come una croce ingioiellata del 1720 appartenuta alla Chiesa di San Nicola il Buono a Kiev, distrutta dai bolscevichi nel 1935; una balestra del 1629 utilizzata da un «cecchino» del XVII secolo per «dare la caccia alle orde del nord che organizzano il genocidio degli ucraini». Da quando il museo è stato aperto nel 1899 ha subito 13 cambi di nome dovuti alle turbolenze politiche che l’Ucraina ha subito. Nel 1927 il direttore Danylo Shcherbakivsky si tolse la vita per la perdita di manufatti sotto Stalin; la collezione soffrì terribilmente nella seconda guerra mondiale. [Martin Bailey]
Lo studio degli espressionisti astratti e la grotta pittografica di Osage sono inclusi nell’elenco dei siti culturali degli Stati Uniti in via di estinzione, redatto annualmente dal National Trust for Historic Preservation. Si tratta della casa e degli studi dei pittori espressionisti astratti James Brooks e Charlotte Park a East Hampton, New York, una proprietà di 11 acri abbandonata dopo la morte di Park nel 2010. L’elenco include 11 siti del patrimonio architettonico e culturale minacciati da abbandono, sviluppo invasivo, cambiamento climatico e altri fattori. Tra questi anche la Picture Cave nel Missouri, una caverna di 43 acri sito della sepoltura di Osage e centinaia di pittogrammi stilizzati risalenti al 915-1066 ca. Il sito è stato pesantemente vandalizzato e saccheggiato e l’anno scorso ed è stato venduto per 2,2 milioni di dollari a una società a responsabilità limitata, suscitando la preoccupazione della Osage Nation circa il fatto che i dipinti potessero essere modificati e l’accesso del pubblico limitato. [Gabriella Angeleti]
Sarà proposto all’asta il 12 maggio da Christie’s a New York lo scheletro di velociraptor più integro mai rinvenuto e l’unico presente sul mercato. Con una lunghezza di tre metri e i suoi 115 milioni di anni è stimato tra i 4 e i 6 milioni di dollari. È stato trovato nel Wolf Canyon, nel Montana, e da allora è rimasto in mani private. Piccolo, agile e feroce, reso celebre da Steven Spielberg con «Jurassic Park», era l’animale più intelligente del suo tempo, un sofisticato predatore a cui soltanto il Tyrannosaurus rex ruberà lo scettro una cinquantina di milioni di anni dopo la comparsa dei raptor. Nel 1993 andando contro i paleontologi, Spielberg volle rendere i velociraptor alti più di tre metri, perché risultassero più minacciosi. Ma proprio durante le riprese furono trovati nello Utah i primi scheletri realmente corrispondenti alle sue «desiderate» misure: gli Utahraptors, altri 3,5 metri, vissuti nel Cretaceo inferiore tra i 139 e i 134,6 milioni di anni fa. [Redazione]
Distrutto nell’est dell’Ucraina l’antico Monastero di San Giorgio a Svyatogorsk, risalente al 1526. Secondo l’agenzia Ukrinform, che cita il Ministro della Cultura, Tkachenko, l’eremo collassato appartiene al Patriarcato di Mosca guidato dal patriarca Kirill. La famosa struttura è descritta nelle note storiche come «La sentinella contro i tartari di Crimea». Un secolo più tardi, nel 1637, è stata costruita, non lontana da San Giorgio, la Cattedrale di Santa Dormizione che si trova nella parte superiore del monte, celebre anche per i suoi passaggi riparati e labirintici. Santa Dormizione è stata danneggiata da un attacco aereo il 12 marzo: molti i civili feriti. Non si hanno ancora notizie se all’interno di San Giorgio ci fossero rifugiati. [Tina Lepri]
Sarà resa visitabile e inaugurata al pubblico nel 2023 la terza statua di Cristo più alta del mondo. Situata nel Rio Grande do Sul, in una piccola cittadina brasiliana, si intitola «Cristo protettore», misura in altezza 43,5 metri ed è stata terminata lo scorso aprile, su progetto di Genesio Gomes Moura (Ceara) e Markus Moura, per un costo di 350mila dollari. «Il governo locale di Encantado e dell’area circostante di Vale do Taquari ha affermato di avere grandi aspettative per la nuova attrazione. Il complesso turistico comprenderà negozi, ristoranti e punti di osservazione per i visitatori che potranno filmare e fotografare la valle circostante. Includerà anche un’apertura in vetro nel petto di Gesù, accessibile tramite ascensore», scrive Dorian Batycka su artnet. [Redazione]
A due mesi dalle dimissioni dal cda del Guggenheim di New York di Vladimir Potanin, secondo uomo più ricco di Russia (secondo la rivista «Forbes»), molto vicino a Vladimir Putin, il parigino Centre Pompidou sospende un suo finanziamento da 619mila dollari, che si sarebbe aggiunto a due precedenti donazioni del valore complessivo di 1,4 milioni di dollari ricevute dalla Fondazione Poitanin. Il quotidiano francese «Le Monde» ha riportato la notizia la scorsa settimana, descrivendo come una «fonte di imbarazzo» il budget annuale per le acquisizioni del Centre Pompidou, che ammonta a un totale di 1,8 milioni di euro. Quindi il sostegno di Potanin ha fornito un notevole impulso alle risorse dell’istituzione. La collaborazione è iniziata nel 2015 e ha consentito al Centre Pompidou di acquisire quasi 550 opere create da artisti russi o sovietici tra gli anni ’50 e 2000. [Le Monde]
Nell’ambito del progetto finanziato dall’Unione Europea 5G-TOURS «5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS», nel mese di maggio alla Gam e a Palazzo Madama a Torino si potranno vivere in anteprima inedite esperienze interattive, frutto della collaborazione tra realtà pubbliche e private che da più di tre anni sperimentano insieme le potenzialità della nuova tecnologia 5G. Tra gli appuntamenti, tre sperimentazioni per i visitatori di Palazzo Madama dal 9 al 13 maggio: una visita guidata nella Sala Ceramiche accompagnati da R1, il robot umanoide progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova; l’utilizzo dei visori Meta Quest, anch’essi connessi alla rete 5G, per risolvere un puzzle, riposizionando i dipinti di Camera delle Guardie nelle proprie cornici; e la possibilità di visitare i sotterranei di Palazzo Madama con il Minirobot Double 3, che grazie alla rete 5G può muoversi con precisione negli spazi ristretti. [Redazione]
L’11 e il 12 maggio a Palazzo Ardinghelli il MaXXI Aquila ospita un convegno organizzato in collaborazione con l’Università cittadina in omaggio a Enrico Crispolti (1933-2018), storico dell’arte, accademico e critico d’arte che: «Negli anni Sessantao fece del capoluogo abruzzese un centro dell’arte contemporanea in grado di competere con le grandi capitali grazie alle quattro edizioni di “Alternative Attuali”, che aprirono la strada a una innovativa concezione di mostra», spiegano gli organizzatori. Le mostre si tennero al Forte Spagnolo dell’Aquila nel 1962, 1963, 1965 e 1968. Al convegno, a cura di Giuseppe Di Natale con la partecipazione di Massimo Fusillo, partecipa tra gli altri Paolo Portoghesi, per il ruolo che ebbe l’architettura in quelle mostre. Dal 12 maggio al 12 giugno nella Project Room del museo e nella Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre in mostra opere inedite di Angelo Bellobono. [Stefano Miliani]
A Firenze nel Palazzo della Borsa della Camera di Commercio dal 16 al 18 maggio si tiene l’ottava edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze diretto da Elena Amodei. Eventi dedicati alla conservazione, al restauro, ai musei, alla formazione, alle nuove tecnologie e alle dinamiche connesse al turismo culturale e ambientale si potranno seguire dal vivo e online. L’evento, a ingresso gratuito, permette il contatto diretto con espositori da tutte le realtà del settore. Tra le eccellenze l’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze. Main event l’«International Conference Florence Heri-Tech, the Future of Heritage Science and Technologies», convegno internazionale che annovera 120 paper, 3 sessioni plenarie e oltre 80 relatori provenienti da tutte le parti del mondo. Il 18 maggio sarà annunciato il vincitore della VI edizione «Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro». [Laura Lombardi]
È stata presentato questa mattina il riallestimento, a cura di Maria Cristina Valenti e di Benedetta Chiesi, della Sala della Scultura Medievale al Museo del Bargello, diretto da Paola D’Agostino, con una selezione di venti opere alcune provenienti dai depositi e non più visibili da due decenni. Il progetto affidato allo Studio Galli Mostre è il terzo rinnovamento integrale di una sala del museo, dopo quella degli Avori e la Cappella. Le opere, che sono state oggetto di manutenzione e di restauro conservativo sotto la guida di Benedetta Cantini, vanno dai tardi capitelli tardo duecenteschi della Badia Fiorentina, agli «Accoliti» di Arnolfo di Cambio al centro della sala, dalla «Madonna col bambino» e la «Cariatide» di Tino di Camaino, alle formelle di Giovanni di Balduccio e alle sculture di Piero di Giovanni Tedesco. Vi sono inoltre l’acquasantiera della chiesa di San Piero a Quaracchi, tavole dipinte coeve e due statue lignee policrome. Il riallestimento è anche frutto di un aggiornamento importante degli studi, nell’ambito di un progetto di ricerca PRIN, finanziato dal MIUR, e dai Friends of Bargello. [Laura Lombardi]
Mostre che aprono
«Dreamachine» è il progetto psichedelico che inaugura a Londra al Mercato Pubblico di Woolwich il 10 maggio (fino al 24 luglio) e al Tempio della Pace a Cardiff il 12 maggio (fino al 18 giugno) nell’ambito di Unboxed. Dreamachine si ispira a un’invenzione del 1959 dell’artista Brion Gysin, che utilizzava la luce pulsante per creare vivide illusioni ed esplosioni di colore nella mente dello spettatore. «60 anni dopo, Collective Act ha riunito il collettivo vincitore del Turner Prize Assemble, il musicista nominato ai Grammy Jon Hopkins e una serie di scienziati e tecnologi pionieri per reimmaginare il concetto di Gysin come un nuovo programma rivoluzionario che include un’esperienza collettiva caleidoscopica e uno dei più grandi studi scientifici sul modo in cui vediamo il mondo», spiegano gli organizzatori. Il visitatore (over 18) potrà immergersi in un ambiente di luci e suoni per rimmaginare se stesso e la realtà. [Redazione]
Mostre che chiudono
Prosegue fino al 28 agosto nella Art Gallery of Western Australia (Agwa) a Perth la mostra di oltre di oltre 70 artisti «Tracks We Share: Contemporary Art of the Pilbara». La più grande rassegna mai realizzata sull’arte aborigena di Pilbara, un’esposizione che celebra la vasta produzione artistica della regione e le storie, il linguaggio e le melodie che legano la sua gente nell’Australia occidentale. È una collaborazione tra l’organizzazione culturale e artistica senza scopo di lucro dell’Australia occidentale FORM; La Galleria d’Arte dell’Australia Occidentale; centri d’arte aborigeni Cheeditha Art Group, Juluwarlu Art Group, Martumili Artists, Spinifex Hill Studio e Yinjaa-Barni Art; e gli artisti indipendenti Katie West, Curtis Taylor e Jill Churnside. Tra gli artisti in mostra Martumili Desmond Taylor e Muuki Taylor, Allery Sandy. [Redazione]