Giorno per giorno nell’arte | 1 aprile 2022
Allan Schwartzman e Philip Hoffman fondano la NATO dell’arte | Scoperto dopo 3.500 anni il contenuto dei vasi di Kha e Merit | I Paesi del G7 vietano l’esportazione di arte in Russia | Getty Research Institute acquisisce un’enciclopedica collezione sull’arte afroamericana | Cresce il mercato dell’arte di Cina e Corea del Sud | Facebook premia 5 artisti XR africani | In streaming il primo flusso di coscienza digitale | Instagram rimuove l’opera di Cattelan | La giornata in 15 notizie

Allan Schwartzman e Philip Hoffman, influenti consulenti artistici e sostenitori del mercato, compagni nella vita, hanno deciso di unire le proprie competenze e risorse annunciando una collaborazione professionale. Già definita da molti osservatori la versione artistica della NATO, questa loro nuova impresa non sarà una tradizionale fusione delle rispettive società di consulenza artistica, The Fine Art Group con sede a Londra e Schwartzman& con sede a New York, due colossi nel campo dell’advisory, finanza d’arte, agenzia di vendita, investimenti e valutazioni, per collezionisti, artisti, musei, imprese filantropiche e quant’altro. La loro sarà piuttosto una strategica alleanza. [Daniel Cassadi]
Un team di ricercatori dell’Università di Pisa ha esaminato il contenuto di una cinquantina di vasi e anfore provenienti dalla tomba di Kha e Merit (l’archistar dei faraoni della XVIII dinastia e la moglie), conservati al Museo Egizio di Torino, sigillati 3.500 anni fa. L’indagine è stata svolta con una nuova metodologia, uno spettometro di massa Sift-Ms trasportabile, solitamente impiegato in ambito medico, che ha consentito di «annusare i residui organici (resine, unguenti e cera d’api) contenuti nei reperti senza la necessità di aprirli», spiegano dal museo. [Redazione]
I Paesi del G7 hanno vietato l’esportazione di arte in Russia. Mentre resta ancora legale vendere opere d’arte a cittadini russi non lo è condurre affari con chiunque sia in un elenco di sanzioni, il rischio sono multe e pene detentive. Per gli acquirenti russi, dato il valore molto basso del rublo e le numerose restrizioni finanziarie in atto, comprare opere d’arte sta diventando sempre più proibitivo. Come sottolinea Nicholas O’Donnell dello studio legale di Boston Sullivan e Worcester: «molti negozi di collezionisti lavorano però in porti franchi in città internazionali non sono soggette a restrizioni». Inoltre la criptovaluta potrebbe essere un modo per aggirare le sanzioni. Ma la vigilanza è alta in entrambi i casi. [Daniel Cassadi]
Il prossimo maggio, nella più importante settimana newyorchese per le vendite dell’arte del XX e XXI secolo, Christie’s proporrà 12 opere della Collezione della filantropa Anne Bass, per un incasso totale stimato di oltre 250 milioni di dollari. Solo due delle 12 opere sono però garantite (una coppia di dipinti di Rothko), una stranezza nella recente serie di collezioni di alto profilo proveninenti da unico proprietario. Tra i dipinti e le sculture impressionisti e moderni provenienti dall’appartamento di Manhattan, Degas e Monet: la casa d’aste la definisce «la più importante collezione americana all’asta in questa stagione». [Daniel Cassadi]
Il Getty Research Institute di Los Angeles ha acquistato 3.500 cataloghi, riviste, libri d’artista, opuscoli, fanzine ed effimeri che documentano la cultura visiva nera in America dall’inizio del XX secolo. Un’enciclopedica collezione messa insieme dal 1989 da Whitney e Lee Kaplan, proprietari di Arcana: Books on the Arts. «Per decenni ogni volta che usciva nuovo libro su un artista afroamericano o una mostra collettiva che includesse almeno tre opere di artisti afroamericani, in occasione dell’acquisto dei relativi libri per il negozio, ne acquistavo una copia e la mettevo da parte», afferma Lee Kaplan. [Wallace Ludal]
Primo trimestre da record per il mercato dell’arte in Corea del Sud. La Galleries Art Fair 2022, importante fiera d’arte del Paese svoltasi dal 16 al 20 marzo, ha registrato vendite per 14,5 milioni di dollari, più del doppio rispetto a un anno fa, quando si era chiusa con 7,2 milioni di dollari. K Auction, una delle due principali case d’aste della Corea del Sud, ha affermato che il fatturato delle aste in presenza tenutesi nei primi tre mesi di quest’anno sono aumentate dell’85% su una base annua di 39,9 miliardi di won. Merito di nuova liquidità e nuovi collezionisti, secondo Seoul Auction Blue, quelli tra i 20 ei 30 anni rappresentano il 40% dei clienti che hanno acquistato piccole azioni di opere d’arte iconiche attraverso la sua piattaforma di investimento artistico online. [The Korea Herald]
Nicolas Ballario fa sapere a Il Giornale dell’Arte che il post da lui fatto due giorni fa su «You» l’opera di Cattelan impiccato a Milano nella galleria di Massimo De Carlo è stato rimosso da Instagram: «Non c’è nulla di violento e scandaloso in questa opera. Avevo scritto che si tratta di una resa gentile di chi non se la sente di toccare terra a piedi nudi. Anche il post del suo gallerista Massimo De Carlo è stato rimosso», scrive Ballario.
Meta, precedentemente noto come Facebook, in collaborazione con l’organizzazione non profit Africa No Filter, ha annunciato i vincitori del programma Future Africa: Telling Stories, Building Worlds. I creatori di XR (Extended Reality) utilizzeranno musica, installazioni multimediali, film e sculture per riflettere sul futuro dell’Africa. Tra questi il camerunese Pierre-Christophe Jam, che fonde realtà virtuale, film, fotografia e scultura multimediale per immagina una famiglia africana del 2070, e l’artista multimediale nigeriano Malik Avigboa, che sta curando un progetto sul patrimonio virtuale del pozzo di tintura Kofar-Mata, un sito storico e culturale a Kano, in Nigeria. [Redazione]
L’artista Wiradjuri SJ Norman ha ricevuto il biennale Blake Prize (circa 26.300 dollari) concesso dal Casula Powerhouse Arts Center di Sydney per le opere d’arte che esplorano religione e spiritualità. Il dittico fotografico «Cicatrix (Tutto ciò che è stato preso, tutto ciò che resta)» (2019) documenta l’azione dell’artista al Performance Space di New York mentre riceve 147 incisioni chirurgiche, che rappresentano il numero di aborigeni morti in custodia di polizia nell’ultimo decennio in Australia ed evocando il rituale della scarificazione. [Gabriella Angeliti]
Sotheby’s ha scelto lo scorso giugno l’icona del pop cinese, Jay Chou, per lanciare la serie asiatica di aste «Contemporary Curated», con i suoi 6,4 milioni di follower su Instagram e oltre 30 milioni di follower sulla piattaforma di video brevi, Kuaishou. È una delle operazioni di successo riportate nel rapporto di mercato di Jing Daily «Chinese Cultural Consumers: The Future of Luxury», 88 pagine di indagine, interviste e approfondimenti sul mercato cinese dell’arte e del lusso che ha visto recentemente una profonda innovazione dei canali e delle strategie di vendita e un significativo ampliamento della clientela: spesso consumatori culturali che investono importanti capitali per soddisfare un piacere istantaneo. [Jing Daily]
Riapre a Napoli Santa Maria di Portosalvo, la cinquecentesca chiesa dei marinai danneggiata dal terremoto del 1980. A fondarla, secondo la leggenda fu Bernardino Belladonna, un marinaio miracolosamente scampato a un nubifragio. A navata unica, è decorata con splendidi marmi e ha un soffitto a cassettoni decorato in oro in cui il restauro ha dato nuova luce alla Vergine di Battistello Caracciolo, importante pittore napoletano seguace di Caravaggio. Gli interventi negli ultimi 4 anni hanno riguardato facciate esterne e coperture, interni, affreschi, peducci e lunette della cupola, cassettonato ligneo, marmi della zona presbiteriale. [Redazione]
Il Comune di Milano ha approvato una delibera di spesa di 206mila euro per ripristinare le coperture del Castello Sforzesco, danneggiato dalle forti raffiche di vento (110 chilometri orari) dello scorso 7 febbraio. È da ripristinare il basamento lapideo del pennone della torre di Santo Spirito, sarà inoltre necessario riparare le merlature e riposizionare i coppi. Il termine dei lavori è previsto per la metà di luglio. [Redazione]
Novoli San Donato a Firenze, Tukthusgården a Oslo, Woolwich a Londra, Canongate a Edimburgo e Sant Andreu de Palomar a Barcellona sono quartieri di cinque città europee protagoniste di un rapido cambiamento urbanistico, ma con una storia millenaria alle loro spalle. Ricostruirne la memoria materiale e immateriale è il compito del progetto europeo Deep Cities, coordinato dal Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze. La ricerca si concluderà il prossimo dicembre e sarà un modello di studio su che cosa dev’essere conservato nelle città del futuro. [unifimagazine]
Mostre che chiudono
Termina il 3 aprile alla Tate Britain di Londra la collettiva con 40 artisti per celebrare 70 anni di arte caraibica-britannica, un genere che sta incontrando il gusto e l’interesse di collezionisti e galleristi occidentali. Tra dipinti, fotografie, video e sculture di artisti caraibici trasferitisi nel Regno Unito o di colleghi britannici influenzati dallo stile e dai clori dei caraibici, anche opere di Peter Doig, Donald Locke, Horace Ové e Aubrey Williams. [Redazione]
Mostre che aprono
Fino al 3 maggio sulla piattaforma di videoarte visualconteiner.it si può esperire un (web)site-specific streaming di coscienza digitale «Ibyte di cui sono fatti i sogni». Il mondo onirico della macchina digitale si manifesta sullo schermo del computer come un flusso di immagini e di suoni che si diffonde in rete. Uno streaming di coscienza digitale che analizza il processo di osmosi e il percolo di annichilimento tra l’uomo e il computer, la coscienza collettiva e l’inconscio tecnologico, il mondo organico e in organico o tra l’azione di guardare immagini e quella di diventare immagine. [Redazione]