Giorno per giorno nell’arte | 1 agosto 2022
Con 5,5 milioni di euro saranno conclusi i lavori al Museo Ginori della Manifattura di Doccia | Un bilancio dei lavori a Notre-Dame | A Villa Medici a Roma un arazzo coloniale crea imbarazzo | A Velasco il 73mo premio Michetti | La ridatazione del dolmen spagnolo di Menga | L’arte della falsificazione? È più fiorente che mai | La giornata in 10 notizie

Con i 5,5 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura con i fondi Art Bonus, verranno conclusi i lavori di restauro e allestimento del Museo Ginori della Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino. Chiuso dal 2014 per fallimento della azienda Richard-Ginori, dal 2018 è stato acquistato dallo Stato e viene gestito da una Fondazione, presieduta da Tomaso Montanari, che porterà a compimento i lavori con la collaborazione della Direzione Regionale dei Musei della Toscana retta da Stefano Casciu. Il Museo, fondato 300 anni fa dal marchese Carlo Ginori, custodisce il patrimonio storico-artistico della più antica fabbrica italiana di porcellane. La collezione comprende circa 8mila oggetti in porcellana e maiolica databili dal 1739 al 1990, oltre a una biblioteca specializzata e a una ricca fototeca. Dal 1965 il museo ha sede in un edificio progettato dall’architetto Pier Niccolò Berardi. [Tina Lepri per Il Giornale dell'Arte]
Un bilancio dei lavori a Notre-Dame. A più di tre anni dall’incendio che, nell’aprile del 2019, aveva distrutto il tetto, la guglia e altre parti lignee della Cattedrale parigina, il 28 luglio la neoministra della Cultura francese Rima Abdul Malak si è recata sul posto a constatare lo stato di avanzamento lavori, parlando con Jean-Louis Georgelin, il generale francese a cui il presidente Emmanuel Macron ha affidato il compito di supervisione della ricostruzione del celebre monumento, e con Philippe Villeneuve, l’architetto a capo dei monumenti storici transalpini. La ministra si è resa conto che la promessa del presidente Macron ai Francesi di ricostruire la Cattedrale nel giro di cinque anni (quindi nel 2024) non potrà essere completamente mantenuta. [Redazione]
A Villa Medici a Roma un arazzo di epoca coloniale crea imbarazzo. La «Tenture des Indes», da una serie di otto esemplari prodotti dalla manifattura di Gobelins tra il 1724 e il 1726, raffigura scene di caccia e di marcia con alcune figure di uomini e donne dalla pelle nera e orna le pareti del Grand Salon dell'Accademia di Francia. Da qualche tempo è oggetto di un crescente attrito tra gli ospiti dell'ente accademico transalpino e la sua amministrazione, e se ne parla anche nel catalogo della mostra collettiva degli artisti «pensionnaires» di quest’anno. [Redazione]
È andato al pittore Velasco Vitali, in arte Velasco, il premio Michetti giunto alla 73ma edizione con una mostra in corso fino al 25 settembre a Palazzo San Domenico di Francavilla al Mare (Ch). Istituito dalla Fondazione Michetti con il Museo Barbella di Chieti e con l’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, con il titolo «Figura, figurae. L’immagine delle immagini», a cura di Nunzio Giustozzi, il riconoscimento è stato assegnato all’artista nato a Bellano in provincia di Lecco nel 1960 per il dipinto «Goldwatch #13» e «per aver affermato le prospettive della pittura in anni in cui essa ha incontrato giudizi controversi»: così recita tra l’altro la motivazione della giuria presieduta dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio. Menzioni speciali a Monica Ferrando e Matteo Massagrande. Quest’anno la Fondazione ha istituito per la prima volta il Premio Digital Michetti con votazione online aperta a tutti fino al 21 settembre e proclamazione di chi avrà vinto il 25 settembre. [Stefano Miliani per Il Giornale dell’Arte]
Il dolmen spagnolo di Menga (ad Antequera, una località presso Malaga) è stato «ridatato». Finora si pensava che il monumento, che nel 2016 è stato dichiarato Patrimonio Unesco, risalisse a circa 5mila anni fa, all’Età del Rame. Ma un’indagine condotta negli ultimi sette anni, che si è avvalsa di strumenti come le datazioni con i metodi del Carbonio 14 e della termoluminescenza, ha portato gli studiosi a far risalire il sito a un periodo compreso tra il 3800 e il 3600 a.C., in era Neolitica. [El País]
L’arte della falsificazione è più fiorente che mai. Approfittando della scarsa preparazione di certi collezionisti e della tendenza sempre più diffusa a cercare «opere-trofeo», i falsari continuano a produrre copie di opere che poi passano sul mercato. Nessun settore è immune: dall’arte dei Costruttivisti russi alle opere di Amedeo Modigliani, dai disegni e dai dipinti antichi ai tavoli barocchi in pietre dure, fino ai capolavori dell’arte romanica. Miguel Ángel García Vega ha sentito esperti di autenticazioni d’arte, mercanti, funzionari di fiere, storici dell’arte e ne scrive in un articolo pubblicato da «El País».
Torna alla luce la prima cerchia di mura di Colmar, in Alsazia. Nel centro storico della città francese, in corrispondenza di un antico cimitero e poi vicino alla Cattedrale, è stata scoperta la prima cerchia di mura cittadine. Lo scavo, iniziato nel mese di maggio da una squadra di archeologi dell'Inrap (Institut National de recherches archéologiques préventives), permetterà di comprendere meglio lo sviluppo del borgo nel corso del Medioevo. [Redazione]
Scoperta in Israele una moneta romana raffigurante la Dea Luna. Al largo della costa di Haifa, nel nord di Israele, è stata rinvenuta una moneta romana, coniata nel 146 d.C., sotto il regno dell’imperatore Antonino Pio, e raffigurante la Dea Luna. Secondo gli studiosi, questo conio faceva parte di una monetazione dedicata ai differenti segnio zodiacali. «È la prima volta che una moneta di questo genere si scopre al largo delle coste israeliane», ha commentato in un comunicato Jacob Sharvit, direttore del dipartimento di archeologia marina dell'Autorità delle Antichità di Israele in un comunicato. [Redazione]
Viene considerata, non solo in Italia, «La più bella del mondo», l’elegante signora dei mari dallo scafo bianco e nero: la Nave Scuola Amerigo Vespucci varata nel 1931, prima nave ad avere 2.635 metri quadrati di vele in tela, cucite a mano. Dal 3 agosto al 30 ottobre, il Museo della Città di Livorno, alla nave scuola che è anche la più anziana unità navale in servizio nella Marina Militare italiana, dedica una mostra dal titolo «La più bella del mondo», a cura di Carla Bardelli. Un viaggio fotografico inedito con 50 scatti di due celebri fotoreporter, Maxi Galimberti e Massimo Sestini: il primo ha costruito, con i volti dell’equipaggio (264 militari: uomini e donne), un vero reportage sulla vita a bordo. Sestini ha raccontato lo splendido veliero in navigazione sia da bordo, sia dal mare e dal cielo con l’aiuto di elicotteri. Le foto della Vespucci, nel bellissimo Museo della Città di Livorno, prezioso e non conosciuto come meriterebbe, sono in maxiformato e retroilluminate. [Tina Lepri per Il Giornale dell'Arte]
Il 7 agosto a Roma sarà possibile visitare gratuitamente (compatibilmente con la capienza dei siti) le aree archeologiche del Circo Massimo, dalle ore 9.30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.00), e dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana 9.00-19.15, ultimo ingresso un’ora prima). L’accesso ai siti Super (visita integrata delle aree archeologiche dei Fori Imperiali, del Foro Romano e del Palatino) sarà possibile a partire dalle ore 09.30 e fino a un’ora prima della chiusura. La prenotazione è obbligatoria solo per i gruppi, al contact center di Roma Capitale 060608. [Redazione]