Dovremmo imparare da Messico e Perù

Antonio Aimi |

Nei suoi interventi sulle nomine dei 20 megadirettori il ministro Franceschini, oltre a fare considerazioni condivisibili (almeno a livello teorico) sulla necessità di semplificare norme in parte arcaiche (rimaniamo in attesa dei fatti), ripete spesso una parolina magica, che sembra al centro dell’azione del Governo in tema di politica museale: «valorizzazione». Dato che per il dizionario Treccani significa «operazione di mettere in valore», verrebbe da pensare che siamo alla vigilia di ingenti investimenti nel campo dei beni culturali, perché, esattamente come avviene con le nozze, è noto che la valorizzazione non si fa coi fichi secchi.

Se, però, il ministro pensa a una «valorizzazione commerciale», fatta di più visitatori, di più incassi dalla biglietteria ecc. è sorprendente osservare che i criteri di assegnazione dei punteggi nella selezione dei nuovi direttori hanno ignorato proprio la capacità di
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