Destinazione Utopia
Alla Galleria Nazionale di Roma le opere d'arte che abbellivano le grandi navi italiane negli anni Cinquanta e Sessanta

Roma. Inaugura con «Arte sulle Motonavi. Il varo dell’Utopia» il nuovo spazio, con entrata autonoma, che l’appena totalmente riallestita Galleria Nazionale ha deciso di riservare ad auditorium e sale per presentazioni, incontri, convegni ed esposizioni in collaborazione, compresi «matrimoni morganatici tra pubblico e privato», come scrive la direttrice Cristiana Collu. È il caso di questa prima mostra nata tre anni fa da un’idea di Fincantieri, anche come riflessione, attraverso la sua Fondazione, sulle proprie origini e storia.
Nel secondo dopoguerra quella italiana, dopo l’inglese, diventò ben presto la più grande flotta passeggeri al mondo. Si costruirono giganteschi e lussuosi transatlantici (la Raffaello, la Michelangelo e la Leonardo da Vinci erano i nostri tre fiori all’occhiello), abbelliti da arredi, pezzi di design e molte opere d’arte commissionate ad alcuni dei più talentuosi
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