Destinazione Utopia

Alla Galleria Nazionale di Roma le opere d'arte che abbellivano le grandi navi italiane negli anni Cinquanta e Sessanta

Giuseppe Capogrossi ,astratto, 1959, Arazzo, Turbonave Leonardo da Vinci. © Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Roma
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Inaugura con «Arte sulle Motonavi. Il varo dell’Utopia» il nuovo spazio, con entrata autonoma, che l’appena totalmente riallestita Galleria Nazionale ha deciso di riservare ad auditorium e sale per presentazioni, incontri, convegni ed esposizioni in collaborazione, compresi «matrimoni morganatici tra pubblico e privato», come scrive la direttrice Cristiana Collu. È il caso di questa prima mostra nata tre anni fa da un’idea di Fincantieri, anche come riflessione, attraverso la sua Fondazione, sulle proprie origini e storia.

Nel secondo dopoguerra quella italiana, dopo l’inglese, diventò ben presto la più grande flotta passeggeri al mondo. Si costruirono giganteschi e lussuosi transatlantici (la Raffaello, la Michelangelo e la Leonardo da Vinci erano i nostri tre fiori all’occhiello), abbelliti da arredi, pezzi di design e molte opere d’arte commissionate ad alcuni dei più talentuosi
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© Riproduzione riservata Achille Perilli, astratto, 1964, Arazzo, Turbonave Raffaello. © Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Roma Marcello Mascherini, «Gioia di vivere», 1960, Bronzo Leonardo da Vinci. © Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Roma
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