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Depardon inarrestabile

Luana De Micco

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«Traversée» è il titolo della mostra che la Fondation Henri Cartier-Bresson dedica fino al 17 dicembre, a Raymond Depardon, scrittore giornalista, regista per il cinema, autore di film-documentari (gli ultimi sono «Les Habitants» del 2016 e «12 Jours» del 2017 presentato al festival di Cannes) e, naturalmente, fotoreporter che ha attraversato il mondo in lungo e in largo: «Se mi fermo per troppo tempo, ha affermato, mi colpisce un male che non ha nome».

Esponente della fotografia documentaria che impone la sua soggettività e rivendica la volontà di immortalare i «tempi morti», più vicino quindi alla scuola americana di Walker Evans e Robert Frank che alla fotografia umanista europea di Cartier-Bresson, Depardon, oggi 75nne, ha fondato con Gilles Caron l’agenzia Gamma nel 1966, ha vinto il premio Pulitzer nel 1977 ed è membro dell’agenzia Magnum dal 1979.

La mostra ripercorre i suoi molteplici talenti. Tra le raccolte più famose, «Notes» (1979) e «Correspondance newyorkaise» (1981).

Luana De Micco, 09 ottobre 2017 | © Riproduzione riservata

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Depardon inarrestabile | Luana De Micco

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