Dalla Monnaie a Villa Medici

Luana De Micco |  | Parigi

Con la mostra su Maurizio Cattelan (fino all’8 gennaio scorso; cfr. n. 368, ott. ’16, p. 52) si è conclusa per Chiara Parisi la direzione artistica della Monnaie de Paris, iniziata 5 anni fa. La storica dell’arte, laureata alla Sapienza di Roma, arrivava a Parigi dopo sette anni alla guida del Centre international d’art et du paysage dell’Île de Vassivière, nel centro della Francia. La Monnaie, l’ex zecca dello Stato, dove ancora si battono medaglie e monete da collezione, ha aperto al pubblico nel 2014 per accogliere mostre d’arte contemporanea e lei era stata scelta per guidare questa rivoluzione. 

Tra le mura dell’antica istituzione (fondata nell’864 da Carlo il Calvo) ha presentato tra l’altro la «Fabbrica di cioccolato» di Paul McCarthy e l’installazione «incandescente» di Jannis Kounellis: «Ora la mia missione è finita. Si trattava di aprire la Monnaie all’arte
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