Connettere arte ed impresa si può: ce lo conferma d/a/c, denominazione artistica condivisa

Milena Zanotti |

Incontriamo Giovanna Felluga, art advisor e coordinatrice di progetti d’arte contemporanea, con un nome che è espressione della tradizione vitivinicola italiana, per riprendere il filo del discorso di D/A/C, partendo dal Vigne Museum.
Giovanna Felluga ha un curriculum che si snoda tra arte ed imprenditoria. Prima nipote di Livio Felluga in ordine di età, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna dal 2005 inizia a lavorare in diverse gallerie d’arte contemporanea a New York, fra cui la Leo Castelli Gallery. Rientra in Italia dopo un paio d’anni e collabora con la galleria RAM radioartemobile di Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier con la quale tutt’ora sviluppa diversi progetti di connessione tra arte contemporanea ed impresa, fra questi D/A/C (Denominazione Artistica Condivisa). Nel 2010 nasce Atemporarystudio di cui è co titolare con Samantha Punis. Giovanna ha innescato la
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