Con un’app tra i nuraghi
Lo scopo del Distretto Culturale del Nuorese è costruire una rete di attrattori per valorizzare l’identità e il patrimonio culturale, creativo e produttivo del territorio

Costruire una rete di attrattori per valorizzare l’identità e il patrimonio culturale, creativo e produttivo del territorio: è lo scopo del Distretto Culturale del Nuorese, che comprende (al momento) i comuni di Nuoro, Atzara, Bitti, Dorgali, Fonni, Galtellì, Gavoi, Mamoiada, Oliena, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Osidda e Sarule. Agostino Cicalò, imprenditore e presidente della Camera di Commercio di Nuoro, da ottobre 2020 è al secondo mandato come presidente dell’Assemblea dell’Associazione del Distretto Culturale del Nuorese, che riunisce 61 associati, tra enti pubblici, operatori economici e culturali, organizzazioni imprenditoriali, cooperative, associazioni e istituti di formazione.
Presidente, che cosa caratterizza il Distretto Culturale del Nuorese?
Il Distretto è partito con una constatazione e una scommessa. Il Nuorese ha dato i natali a numerosi artisti e intellettuali, Grazia Deledda in primis, testimoni di una creatività e una vivacità culturale diffusa, non scontata in un territorio relativamente isolato, nel passato, rispetto alle dinamiche nazionali e internazionali. Ci siamo chiesti se quel fermento potesse rivivere nel presente e generare nuova cultura e sviluppo sociale. La compresenza di tradizioni ancora fortissime raccontate dal Museo del Costume e rinnovate quotidianamente dai cittadini e della produzione culturale contemporanea, si pensi al MAN e al Museo Nivola, alla musica, al teatro e al ricco panorama letterario, rende l’area del Distretto un punto di riferimento per il pubblico di tutta l’isola e non solo. Si viene nel Nuorese per godersi una mostra, vedere uno spettacolo o scoprire un’area archeologica, magari con un’esperienza «aumentata» grazie al digitale.
Quali sono i programmi di sostegno messi in atto per valorizzare il territorio?
Affianchiamo le imprese culturali con campagne di promozione territoriale e con iniziative legate alla formazione, al marketing e alla creazione di sinergie fra cultura e filiere del turismo e dell’agroalimentare. Con il sostegno della Camera di Commercio, mettiamo a disposizione conoscenze e competenze per chi vuole creare sviluppo attraverso la cultura. Con Nènnere, la start cup del Distretto, stiamo formando e accompagnando la nuova generazione imprenditoriale del centro Sardegna. E soprattutto sosteniamo lo spirito di rete. Per fare solo un esempio, abbiamo messo insieme 28 musei, aree archeologiche e parchi: chi si presenta all’ingresso con la Mappa dei Luoghi della Cultura del Distretto riceve sconti e altri vantaggi.
Progetti futuri?
Il Distretto cresce e si rinnova: un nuovo portale racconterà la cultura del Nuorese (la storia e il presente) in una grande mostra digitale e metterà a disposizione una serie di strumenti per le imprese culturali. Grazie a una partnership tra Camera di Commercio e Fondazione di Sardegna stiamo sviluppando un’app innovativa basata su accessibilità e camminabilità, che guiderà cittadini e visitatori alla scoperta del territorio, attraverso percorsi personalizzati e un sistema di incentivi che premiano i consumi culturali. Racconteremo il Distretto anche attraverso 100 disegni originali di un’artista originaria di Nuoro e oggi illustratrice affermata a livello internazionale e attraverso una campagna fotografica di alto livello, che vuole restituire un’immagine profonda e non stereotipata del territorio, delle sue attrattive e delle sue energie creative. E poi ancora una nuova guida cartacea, la prima in 30 anni; incentivi alla digitalizzazione del patrimonio culturale; la nuova edizione di Nènnere e servizi alle imprese, con una nuova grande sfida, quella della sostenibilità.Miriamo a valorizzare le attività dei nostri soci e a sviluppare e affermare, anche in campo nazionale, la percezione del Nuorese come territorio di eccellenza per la produzione e la fruizione della cultura, senza barriere.
