Brera, il «Cristo alla colonna» di Bramante ora è protetto da una teca climatizzata

Il «Cristo alla colonna» di Donato Bramante dopo il restauro
Ada Masoero |

Milano. Dopo la seria disavventura subita nei primi giorni dello scorso gennaio, quando un repentino abbassamento della temperatura esterna e dell’umidità dell’aria aveva causato numerosi sollevamenti della pellicola pittorica, il primo giugno il «Cristo alla colonna» di Donato Bramante è tornato al suo posto, nella sala XXIV della Pinacoteca di Brera. Allora erano state molte le polemiche, alle quali il direttore James Bradburne aveva ribattuto facendo rilevare, come oggi ha ribadito, «la rapidità e la competenza» di chi la mise in sicurezza e che l’ha poi restaurata.

L’opera, uno fra i massimi capolavori del museo, era stata infatti immediatamente «velinata» con carta giapponese, per essere poi presa in cura dal team dei restauratori del museo (Andrea Carini con Paola Borghese e Sara Scatragli), nel laboratorio «trasparente» che si trova nel cuore della Pinacoteca. Fragilissimo (già
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