Brafa è una calamita

133 espositori da 16 Paesi per la veterana fiera che quest’anno assolda Gilbert & George

Philippe Wolfers «Collier Glycines» (1902 c)
Luana De Micco |

Bruxelles. Dal 26 gennaio al 3 febbraio il Tour & Taxis, il vasto ex sito industriale sul canale di Bruxelles, ospita Brafa Art Fair, la più antica mostra mercato d’arte antica e moderna d’Europa. Per questa edizione numero 64 sono riunite 133 gallerie, provenienti da 16 Paesi. La Brafa è in costante crescita. Il numero di visitatori è passato dai 55mila del 2015 ai 64mila del 2018.

A giugno l’assemblea generale della Foire des Antiquaires de Belgique, l’ente che organizza la rassegna, ha eletto il nuovo consiglio direttivo e riconfermato fino al 2021 il presidente, il gallerista belga Harold t’Kint de Roodenbeke. Bruxelles attira nuovi espositori (16 sono alla loro prima partecipazione), come la londinese David Aaron e la newyorkese Rosenberg & Co. Sono presenti tutte le specialità, dall’archeologia all’arte contemporanea. Una dozzina di specialisti, tra cui Martin Doustar,
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