Meraviglie dal SUDAN | 11. El-Kurru

Il taccuino di viaggio di Francesco Tiradritti

Particolare della decorazione della Tomba di Tanutamani a El-Kurru (Fotografia F. Tiradritti)
Francesco Tiradritti |

Le caffetterie in Sudan si assomigliano un po’ tutte. Una piccola stanza annerita dal fumo con un bancone dietro il quale armeggia il padrone e una tettoia sotto la quale sono disposti in modo più o meno ordinato bassi sgabelli o panche utilizzati alternativamente per sedersi o per poggiarvi i vassoi con jabana, tè e karkadè. Di fronte la strada o la piazza dove persone si incontrano e salutano. Il modo in cui lo fanno è particolare. Si scambiano una serie di leggeri colpi con la mano destra sulla spalla sinistra chiedendosi vicendevolmente come stanno, come sta la famiglia, come stanno gli amici e così via.

Il profluvio di convenevoli può anche durare a lungo. Non l’ho mai chiesto, ma credo che il tempo impiegato nel salutare sia direttamente proporzionale all’importanza della persona o all’affetto che per questa si prova. Anni fa mi è capitato di assistere all’incontro di due delegazioni
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Resti della piramide di Piankhy a El-Kurru (Fotografia F. Tiradritti) Particolare della decorazione della Tomba della regina Qalhata a El-Kurru (Fotografia F. Tiradritti)
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